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La felicità non è un’utopia, ma un’emozione che possiamo vivere ogni giorno, applicando metodi che hanno dimostrato scientificamente la loro efficacia.

 

“Non esiste un sentiero verso la felicità. La felicità è il sentiero.”

Wayne Dyer.

Per decenni, i guru della crescita personale hanno promesso di svelare la formula della felicità. Ma negli ultimi anni, ai libri, più o meno seri, che trattano le tecniche e le strategie per essere felici, si sono aggiunti veri e propri studi scientifici. Se l’Università della Pennsylvania ha istituito un corso di laurea sulla felicità, l’Università di Edimburgo si è spinta oltre: gli studiosi A. Weiss e T. C. Bates, nel loro trattato “Happiness Is a Personal(ity) thing”,  hanno individuato i fattori che determinano la nostra felicità.

La felicità dipende per:

  • il 50% dai nostri geni. Quindi, attento ai genitori che ti scegli! ;-)
  • l’8-10% da fattori esogeni, come soldi, status sociale, aspetto fisico etc.
  • il restante 40%… (rullo di tamburi), dipende da… TE.

Si esatto, il 40% della tua felicità dipende dal modo in cui tu pensi ed affronti la vita. Purtroppo non possiamo cambiare i nostri geni, ed in questo articolo non voglio parlati di come migliorare le tue finanze o di come diventare un maestro nelle relazioni interpersonali; voglio invece proporti 6 modi scientifici per sfruttare al meglio quel 40% di felicità che dipende soltanto da te stesso:

1. Trova uno scopo nella vita

Nell’antica Grecia il concetto di felicità era espresso dal termine eudaimonia, che può essere tradotto letteralmente come “essere con un buon demone”: hai capito ‘sti vecchi diavolacci dei greci! In realtà il termine demone (daimon) indica uno spirito guida, il destino o… uno scopo.

Il Dott. Martin Seligman, fondatore della Psicologia Positiva – una nuova branca della psicologia che studia ciò che rende le persone realizzate, entusiaste e felici – ha recentemente affermato che l’unico modo per trovare una felicità vera e duratura è quello di: individuare i nostri punti di forza, le nostre abilità, e far leva su di esse per raggiungere obiettivi ambiziosi. Io nel mio piccolo mi sono fatto un’idea piuttosto chiara sul come trovare lo scopo della mia vita.

2. Riscopri i piccoli piaceri della vita

Per trovare la vera felicità, non devi aspettare di raggiungere i tuoi obiettivi: puoi averla oggi stesso.

Uno degli esercizi pratici utilizzati dagli studiosi della Psicologia Positiva è il metodo della “riprogettazione della giornata”. Questo esperimento prevede che i partecipanti descrivano in modo dettagliato le attività della loro giornata. Il giorno successivo, riguardando il loro diario, i partecipanti devono dare un voto alle singole attività. A questo punto, il metodo della “riprogettazione della giornata” prevede che i partecipanti sostituiscano almeno 1 ora di attività spiacevoli con 1 ora dedicata ai piccoli piaceri della vita. I risultati del gruppo di studio hanno dimostrato che questo piccolo cambiamento nella routine quotidiana può avere un notevole impatto sul livello complessivo di felicità.

3. Go with the flow

Ho approfittato del titolo di una delle più belle composizioni di Giovanni Allevi (“Go with the flow”, appunto), per parlarti del 3° metodo scientifico per trovare la vera felicità. Il termine “flow” è stato coniato dallo psicologo americano Mihaly Csikszentmihalyi (Mario Rossi, non era più facile?!) per descrivere quello stato in cui si è completamente assorti nell’attività che si sta svolgendo, tanto da perdere la cognizione del tempo.

Può capitare di raggiungere tale stato di totale immersione… cantando, leggendo un libro che ci appassiona o lavorando ad un progetto per noi importante. La nostra felicità è direttamente connessa alla capacità di vivere sempre più frequentemente questi momenti di completa immersione e l’unico modo per farlo è quello di individuare ciò che ci appassiona e metterlo al centro della nostra vita.

4. Scegli le tue reazioni

Il Dott. Tal Ben-Shahar è uno dei massimi esperti della Psicologia Positiva. Uno dei suoi corsi presso l’Università di Harvard è dedicato alle “reazioni”. Dai suoi studi emerge che non sono gli eventi esterni a determinare lo stato di benessere degli individui, ma piuttosto la loro capacità di reagire in modo corretto a tali eventi.

Infatti, se è vero che la vita è governata dalla casualità e non puoi scegliere gli eventi che ti accadono, è anche vero che hai sempre il controllo sulla tua reazione.

5. Impara a dare

Un’interessante esperimento della Harvard Business School ha dimostrato che spendere i soldi per gli altri rende più felici che spenderli per se stessi. Durante lo studio della HBS, il gruppo di partecipanti è stato suddiviso in 2 classi: alla prima classe è stato chiesto di spendere una cifra, a propria scelta, per se stessi; alla seconda classe, invece, è stato chiesto di spendere una cifra, a propria scelta, per altre persone. Tutti gli individui della seconda classe hanno registrato livelli di felicità superiori rispetto ai partecipanti della prima classe; inoltre gli individui che avevano dato di più agli altri si erano dimostrati anche i più felici.

Perché ti ho raccontato questo singolare esperimento? Semplice… per ricordarti che se vuoi essere felice devi… farmi una donazione! ;-) A parte gli scherzi, dare agli altri… e non parlo solo di soldi, ma anche di tempo, impegno ed amore, è uno dei gesti più immediati per essere felici.

6. Smettila di ripeterti “solo quando…”

Continui a ripeterti che sarai felice solo quando… otterrai quella promozione, vincerai la lotteria, incontrerai il vero amore etc.? Bene… ti sei appena condannato all’infelicità eterna! Legare la tua felicità ad eventi futuri ti crea insoddisfazione ed è sbagliato per almeno 2 motivi: a) tendiamo a sovrastimare l’impatto degli eventi sulla nostra vita, b) una volta verificatosi l’evento tanto desiderato, dopo un breve periodo di euforia, il nostro livello di felicità tornerà nella media; è il così detto effetto dell’ “adattamento edonistico”.

Molti (e mi ci metto anche io) pensano che saranno più felici quando avranno più soldi. Ma gli studi scientifici dimostrano chiaramente che questa è una falsa convinzione. Se è vero che c’è una bella differenza tra non avere soldi e riuscire a soddisfare le proprie necessità, è altrettanto vero che il tasso di felicità rimane praticamente immutato se guadagniamo 50.000 €/anno o 500.000 €/anno. SempliceMente… superato un livello minimo di reddito, i soldi non impattano più sulla nostra felicità.

Prova questo piccolo esperimento pratico: trasforma “sarò felice solo quando…” in “sono felice ora perché…”.

E adesso non hai più scuse: devi essere feliceè scienza!

Andre Giuliodori.

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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adriana

Alcuni punti li ho fatti miei da tempo, su altri non ho difficoltà. Ma ce n’è uno che proprio non riesco proprio a comprendere, ed è il primo.
E se è vero che chi ben comincia…

Grazie per la riflessione!
:D

Andrea

Eh eh… hai detto niente Adriana.
Trovare uno scopo nella vita è forse una delle sfide maggiori che dobbiamo affrontare: molti non si pongono neanche il problema e chi lo fa, nella maggior parte dei casi, si arrende dopo qualche tempo.

Un po’ di sfida ci vuole, no? altrimenti che gusto c’è?! ;-)

Francesco Gavello

Come sempre interessantissimo.

Da scolpire nella pietra il punto n.6, che sto cercando di fare mio da meno di un anno :)

Vera

ciao Francesco, sono felice di incontrarti “per caso” anche qui… oltre che sul tuo Blog, e ciao Andrea! sapessi come sono felice di trovarvi insieme voi due!!! sai ero qui stasera per dirti “grazie” e aumentare la tua autostima… la vita…
grazie Andrea e ciao a tutti!!!

Gianni

Un gran bel articolo! Da leggere e rileggere :-)

Andrea

@Francesco: vivere nel futuro è come condannarsi ad un’insoddisfazione eterna.

@Gianni: grazie per il feedback! ;-)

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