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Una lista di piccole abitudini che ti faranno sentire meno stressato, semplificandoti la vita.

 

“Semplificare ciò che è complicato è il primo passo essenziale per il successo.”

George Earle Buckle.

Ti è mai capitato uno di quei periodi in cui hai talmente tante cose da fare e talmente tante cose vanno storte, che tutto quello che vorresti è esplodere?! Benvenuto nel club degli stressati!

Che si tratti di sopravvivere al tuo prossimo esame o di completare un importante progetto di lavoro, se sei stressato non potrai mai dare il 100%.

In passato ti ho già parlato di quali sono le 7 strategie che adotto quando sono stressato; la prima strategia che suggerisco è quella di semplificarti la vita. I periodi di stress, per quanto possiamo odiarli, sono un’ottima occasione per capire cos’è superfluo nella nostra vita ed iniziare a fare piazza pulita. In questo articolo troverai 15 piccole abitudini per sconfiggere lo stress, rendendo la tua vita un po’ più semplice:

  1. Respira. Il respiro è l’anello di congiunzione tra la nostra mente ed il nostro corpo. Quando siamo stressati facciamo respiri corti e frequenti; al contrario, quando siamo rilassati, i nostri respiri sono lenti e profondi. La prossima volta che ti senti stressato, concentrati sul tuo respiro per alcuni minuti, usando l’addome per inspirare ed espirare. Se vuoi approfondire questa abitudine, leggi questo articolo in cui parlo della respirazione diaframmatica.
  2. Usa una to-do list. Spesso siamo stressati perché sentiamo di dover fare 1.000 cose, anche se non sappiamo esattamente quali. Prendere l’abitudine di utilizzare una lista di cose da fare (to-do list) ci aiuta a svuotare la nostra mente e ad organizzare al meglio le nostre attività.
  3. Pianifica la tua giornata. Dedicare 5-10 minuti alla sera per fare il punto sulle attività da completare il giorno successivo è una di quelle piccole abitudini in grado di avere un grande impatto sulla tua vita.
  4. Tieni un diario personale. Esistono almeno 7 buoni motivi per tenere un diario personale; il mio preferito? Per non perdere nessuna idea: il nostro cervello è nato per creare e sviluppare idee, non per fare il magazzino! Quando hai un’idea, scrivila nel tuo diario, svuota la mente e passa a quella successiva.
  5. Fai una cosa alla volta. Ah… il multitasking! Tutti lo osannano senza rendersi conto di esserne schiavi. Tu fregatene di quello che pensano gli altri e prova a fare una cosa alla volta: riscoprirai il sapore delle singole attività ed il piacere di perderti in esse. (Ps. esistono altre ottime ragioni per fare una cosa alla volta).
  6. Diventa ordinato. Il disordine degli spazi in cui studiamo, lavoriamo ed in genere viviamo è lo specchio del disordine nella nostra mente. Inutile provare a fare l’artista rinnegato: la vecchia scusa del caos creativo non regge più. Se vuoi vivere in modo più rilassato, inizia a fare ordine nella tua vita. In questo articolo trovi un ottimo stratagemma che ti spiega da dove iniziare.
  7. Liberati delle cose inutili. Se imparerai ad essere più ordinato, inevitabilmente arriverai al punto di dover decidere se sbarazzarti o meno di vecchie cose inutili. Ecco un piccolo stratagemma per liberarti delle cose superflue, con la certezza di non gettare mai nulla di veramente utile: (1) prendi uno scatolone e riempilo, senza esitazioni, di tutte le cose che ritieni ormai superflue (2) chiudi lo scatolone con un nastro adesivo e scrivici sopra la data di oggi (3) se dopo 1 anno (puoi cambiare questo periodo a tuo piacere), non hai avuto bisogno di nessuno oggetto dentro lo scatolone, butta via tutto, o ancor meglio, regala questi oggetti a chi potrebbe averne bisogno o vendili su Ebay.
  8. Impara a tenere le cose al loro posto. Il caos nasce e dilaga quando iniziamo ad appoggiare le nostre cose dove capita; prova per una settimana a mettere sempre ogni cosa al suo posto: potresti essere scioccato dal risultato.
  9. Inizia una dieta mediatica. Pensi che navigare su facebook o guardare la televisione possa veramente aiutarti quando sei stressato? Sì André, ho bisogno di spegnere il cervello ogni tanto! Beh ho una brutta notizia per te: queste armi di distrazione di massa non fanno altro che accrescere il bombardamento informativo a cui è sottoposto il nostro cervello. Per rilassarti sul serio, prova il mio esperimento di dieta mediatica.
  10. Cancella un’iscrizione. A quante riviste, newsletter, mailing-list, google alerts sei iscritto?! Pensi che siano veramente tutte necessarie? Cancellane almeno una oggi stesso e non ti fermare finché non saranno rimaste solamente quelle che creano veramente valore nella tua vita. Io conosco giusto una newsletter niente male ;-)
  11. Smettila di controllare la posta elettronica. Quante volte al giorno controlli la tua casella di posta elettronica? 5? 10? 100 volte al giorno? Stare sempre connesso non ti aiuterà ad essere meno stressato. Eccoti 6 consigli per gestire le tue email EfficaceMente.
  12. Smettila proprio di controllare internet. La casella di posta non è l’unica inbox che controlliamo. Facebook, Twitter, siti di news online: siamo terrorizzati dall’idea di perdere un’informazione. Questo bisogno morboso dell’aggiornamento continuo ci sta rendendo nevrotici. Se non vuoi adottare la soluzione drastica della dieta mediatica, prova a controllare questi siti una volta al giorno: ti assicuro che sarà una rivoluzione.
  13. Impara a chiedere. Ti è mai capitato di perdere un sacco di tempo ed energie su un problema, per scoprire poi che chiedendo alla persona giusta avresti risolto il tutto in pochi attimi? Chiedere, con gentilezza, ma senza vergogna, è una straordinaria abitudine per gestire lo stress.
  14. Impara a domandare… a te stesso. Ti ho già parlato in passato del potere delle domande: se facciamo le domande giuste, il nostro cervello troverà per noi ottime risposte. Un esempio? leggiti l’ultima domanda di questo articolo.
  15. Liberati dagli stronzi. Stress e complicazioni non dipendono solo dalle cose che dobbiamo fare, ma anche dalle persone che frequentiamo: se è qualcuno a stressarti e non qualcosa, ti consiglio di rileggerti queste 4 tecniche anti-stronzi.

Beh, direi che c’è parecchio materiale su cui lavorare! Scegli, tra queste 15 abitudini, quella che ti ispira maggiormente ed impegnati per almeno 30 giorni ad instaurarla. Le grandi rivoluzioni nella nostra vita avvengono proprio grazie a questi piccoli cambiamenti: che ne dici, è arrivato il momento di provare?!

Ps. Come hai visto non ho grande simpatia per i social network, ma se pensi che questo articolo possa essere più interessante dell’ennesima catena… condividilo con uno di quei bei pulsanti qui sotto a sinistra ;-)

Buona settimana.

Andrea Giuliodori.

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Stefano

Ti vedo mattutino oggi, Andrea! :)

Fortunatamente, lo stress è un problema che proprio non mi pongo più: da quando ho deciso che proprio non ne vale la pena ho riconosciuto le fonti dello stress e le ho eliminate senza pensarci due volte. E alla fine non è stato per nulla difficile.

Un consiglio personale che vorrei dare a tutti i tuoi lettori è quello di cancellare di netto quella che è senza dubbio la fonte maggiore di stress per la maggior parte delle persone: la politica! In Italia più che all’estero, siamo arrivati a livelli assurdi. Io quindi sono diventato completamente apolitico e distaccato: niente TG, newsletter di politica, discussioni, commenti con gli amici e via così; anzi, dirò di più, in questo referendum io nemmeno vado a votare. Già solo quello ha innalzato la qualità della mia vita mica da ridere!

Andrea

Ciao Stefano, grazie del commento.

Beh… in realtà pubblico più o meno sempre a quest’ora ;-)

Si, concordo con te quando dici che il modo in cui si discute di politica in Italia è una di quelle cose di cui possiamo fare tranquillamente a meno. Nell’articolo sulla dieta mediatica ho parlato dei vari Santoro, Floris, Vespa etc. che senza rendersene conto (o forse si) tengono in vita maschere vuote, che parlano del nulla.

Allo stesso tempo però credo che la politica (intesa come l’Arte di governare la Società) e l’impegno civico non vadano disprezzate, anzi ce ne dovremmo un po’ riappropriare ;-)

TheBlowersDaughter

Ammiro sempre gli articoli di Andrea, oramai ti seguo da un po’ e devo dire che è anche grazie a te se le cose nella mia vita sono cambiate in meglio.
Però non condivido il pensiero di coloro che eliminano completamente la politica dalla loro vita. Disinteressandosi non si fa altro che accontentare quei politici (di destra e di sinistra) che sperano in un popolo superficiale e menefreghista. Sartori ha scritto “l’unico modo di risolvere i problemi è di conoscerli, di sapere che ci sono. Il semplicismo li cancella e così li aggrava.”
Non significa diventare estremisti, passare le ore a vedersi programmi televisivi (che poi, paragonare Vespa a Santoro, ce ne vuole…) o discutere animatamente delle proprie idee su facebook, significa riappropriarsi dei propri diritti.
Senza alcuna intenzione moralistica, Elisa

Andrea

Ciao Elisa,
credo che siamo esattamente sulla stessa lunghezza d’onda. Nell’ultima parte del mio commento ho infatti ribadito:

…Allo stesso tempo però credo che la politica (intesa come l’Arte di governare la Società) e l’impegno civico non vadano disprezzate, anzi ce ne dovremmo un po’ riappropriare ;-)

Rimango del mio parere per quanto riguarda il modo in cui si discute di politica in Italia: guardare trasmissioni come quelle di Santoro, Vespa, Floris, etc. non significa fare politica o impegnarsi civilmente. Stesso discorso per chi si pulisce la coscienza spammando su Facebook slogan ritriti. L’impegno politico e civico è fatto di atti concreti, di diritti e doveri esercitati, tra cui quello del voto, come giustamente sottolinea anche Ilaria qui sotto.

Andrea.

Ilaria Cardani

Già che se ne discute nei commenti: io vado a votare, ci vado sempre. Per mille mille ragioni, che non è possibile spiegare tutte. Due le dò: mi prendo la mia parte di responsabilità in quel che accade; faccio presente che io ci sono e vigilo. Vivo in questo mondo, per intero, tutto intero e tutta intera. Poi ricordo a chi dà molte cose per scontate che, benché sia un diritto, il voto è un privilegio delle ultime generazioni di esseri umani, intendo nel nostro mondo e nella nostra era (e per le donne a maggior ragione). E io, i miei privilegi, me li godo fino in fondo… Ho un po’ la sensazione che se non andassi a votare per evitare lo stress, di fatto darei allo stress molto potere su di me. I miei diritti, l’informazione politica e i vaniloqui dei politici sono cose ben distinte. Non c’è niente e nessuno che possa permettersi di sottrarmi i miei diritti e la mia libertà, nemmeno lo stress.
Quanto alle piccole abitudini antistress, mi concentro sul punto 15: noon è solo necessario liberarsi dagli stronzi, ma anche astenersi dai perditempo, dai consiglieri incompetenti, dai venditori di fumo e dai succhia energie (etc. etc.). Buon proseguimento e buona settimana a tutti! :)

TheBlowersDaughter

Certo @Andrea, infatti il mio commento era rivolto al primo commento, un piccolo parere personale, solo questo ;-)
D’accordissimo con te per quanto riguarda la politica fatta solo di post su facebook/twitter e quant’altro.
Però sono convinta che informarsi e prendere atto di come stanno realmente le cose non porti a dover passare il resto della propria vita da stressato cronico. Il troppo storpia dicevano una volta, ma anche il niente non aiuta. L’importante è saper trovare il giusto equilibrio, no? Come in tutte le cose.
Quindi si alla dieta mediatica, no al qualunquismo.
Elisa

Silvia

Grazie a TheBlowersDaughter e Ilaria Cardani per aver scritto quello che avrei scritto io, riguardo al commento di Stefano che non va nemmeno a votare.

Un conto è proteggersi dallo stress, un altro è fregarsene di tutto e di tutti e non partecipare nemmeno ad un referendum così importante per tutti noi come quello appena svoltosi.

Chiaro che guardare i tg non serve a niente.

Ormai lo sanno tutti che i telegiornali non sono attendibili e sempre più persone si stanno rendendo conto che tutte le tragedie e la versione “pericolosa e angosciosa” della realtà che ci propongono è propizia a renderci fragili, impotenti (e quindi ubbidienti) nonchè desiderosi di consolarci con lo shopping…

Quindi, un bel suggerimento antistress è essere consapevoli di cio’ che non serve, soprattutto se sappiamo che è artificioso o falso o inutile.

Ma altrettanto importante è aver fiducia. In noi stessi, nel nostro valore, nelle cose meravigliose che possiamo realizzare, soprattutto quando agiamo in tanti, come in questo referendum :-)

Sono davvero felice: tanti italiani si sono mossi nonostante la tv facesse ben capire che non sarebbe servito a niente. Siamo molto meno condizionati di quanto sembri.

Grandi!!!!!!!!!!!!!

Giovanni Volpe

I consigli proposti sono validi e utili, per andare oltre, è opportuno prendere in considerazione di dedicare del tempo alla ricerca di se, per ritrovare anche un proprio equilibrio interiore.

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