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Una lezione di crescita personale tratta da una canzone degli anni ’80 (ascoltata alle 6:43 am).

L'uomo allo specchio

“Tutti pensano a cambiare il mondo, ma nessuno pensa a cambiar sé stesso.”

Lev Tolstoj.

6:43 del mattino. L’aria di Milano è pungente, ma per fortuna non è ancora pregna dell’odore acre dei tubi di scappamento. Lungo i marciapiedi si vedono solo pochi temerari che, con la testa incastrata in sciarpe oversize, affrettano il passo per raggiungere il ventre caldo della metro.

Sono davanti all’ingresso del mio condominio: è una di quelle mattine in cui ho scelto di correre prima per me stesso e poi per gli altri. Le dita intirizzite sfiorano velocemente lo smartphone in cerca di quel “piccolo sporco segreto” che utilizzo da anni per divorare quei libri interessanti, ma che non avrei il tempo di leggere nemmeno in due vite.

Poi ci ripenso.

Quest’alba è troppo fredda per ascoltare un’asettica voce narrante. Ho bisogno di musica, di quel fluido avvolgente di note e parole che risalgono i fili di rame degli auricolari per scaldarti l’anima. Non ho né un genere, né un artista in mente, lascio che a decidere sia il caso (o meglio, qualche algoritmo sviluppato in quel di Cupertino): clicco “Casuale”, infilo lo smartphone nella tasca della giacca da running ed inizio a correre…

Correndo all’alba con “The King of Pop”

Alla Apple devono apprezzare particolarmente “The King of Pop”. Michael Jackson.

Sono le 6:45 ed MJ mi accompagna lungo le strade semi-deserte di una Milano ancora addormentata, il primo brano della riproduzione casuale è un pezzo del 1987: “Man in The Mirror” – L’uomo allo specchio.

(Per goderti al meglio questo articolo, ti consiglio di far partire il video e continuare a leggere, magari con il volume al minimo).

Michael Jackson (il cantante) mi è sempre piaciuto. Michael Jackson (l’uomo) decisamente meno. Ma nonostante una vita travagliata e a tratti “travagliante”, i suoi brani sono stati in grado di ispirare milioni di persone.

Così, tra una falcata e l’altra, inizio ad ascoltare con attenzione il testo di quella canzone scritta quando avevo appena 5 anni. Mi rendo conto di aver sentito quel brano decine di volte e allo stesso tempo di non averlo mai ascoltato davvero.

Intendiamoci, Michael Jackson non è Dante e “Man in the Mirror” non è la Divina Commedia, ma questa mattina, forse per via dell’aria gelida contro i neuroni ancora intorpiditi dal sonno, alcuni passaggi del brano mi ricordano stralci di pagine dei miei libri di crescita personale preferiti (testi come questi, per capirci).

Continuo a correre. Sono impaziente di terminare l’allenamento. No, questa volta non è per via del freddo o della stanchezza: ho un articolo da condividere con i miei lettori che freme sulle punte di quelle dita ormai intiepidite dalla corsa e dalla musica…

Beh, ora sai come è nato questo post. Ecco, oggi mi piacerebbe farti leggere alcuni stralci del testo di quel brano di Michael Jackson che ho ascoltato alle 6:45 del mattino, ma soprattutto vorrei condividere con te una semplice riflessione che mi ha accompagnato per settimane da quella fatidica corsa mattutina.

Chissà, magari è ciò di cui hai bisogno proprio in questo momento ;-)

Il testo di “Man in The Mirror” (l’uomo allo specchio)

Qui di seguito trovi la traduzione di alcuni passaggi del brano di MJ: vorrei che li leggessi, magari lasciando andare in sottofondo il video della canzone che ho inserito qui sopra.

Quando avrai finito, ti racconterò la lezione che ho tratto da questo banale brano pop degli anni ’80.

Sto per fare un cambiamento, 
per una volta nella mia vita dovrà farmi sentire veramente bene,
farà la differenza, farò la cosa giusta.

[…] Ecco perché voglio che tu sappia…

…che inizierò con l’uomo allo specchio
Gli sto chiedendo di cambiare la sua strada,
e nessun messaggio potrebbe essere più chiaro.
Se vuoi rendere il mondo un posto migliore,
guarda te stesso e fai un cambiamento.

[…] Devi migliorare le cose finché hai tempo,
perché quando chiudi il tuo cuore,
la tua mente continuerà comunque a tormentarti.

[…] Io farò un cambiamento
mi farà sentire davvero bene!
avanti… cambia anche tu…

Alzati… lo sai…
devi essere tu a smettere di
commettere sempre i soliti errori.

Devi fare quel cambiamento, oggi!
Tu non devi, non devi lasciarti andare…

Sì, fai il cambiamento!
Devi muoverti, avanti!
Devi alzarti, alzati!
Sì, fai il cambiamento, alzati, alzati adesso!

Devi fare quel cambiamento… forza!
Lo sai! Lo sai! Lo sai! Lo sai!
Fa’ quel cambiamento.

La lezione mattutina di Michael Jackson

Certo, leggere il testo di una canzone (per giunta tradotto) o ascoltarlo, sono due cose lontane anni luce. Per questo era importante che lasciassi andare la canzone in sottofondo. La musica ha la capacità di dare energia a parole criptiche (o a volte semplicemente banali).

Eppure, ci sono delle mattine gelide di inverno in cui esci a correre al parco e anche una semplice canzone pop ti lascia qualcosa. Questa è la lezione che “The Man in The Mirror” mi ha lasciato…

Smettila di fare il frignone.
Non puoi cambiare quello che ti accade,
puoi cambiare solo te stesso,
l’uomo che vedi ogni mattina allo specchio.

Se vuoi avere un impatto su questa piccola roccia persa nell’universo,
inizia con l’avere un impatto sulla tua vita.

Se pensi di avere ancora tempo: sbagli.
Il tempo è ormai scaduto.
Devi fare quel cambiamento, oggi!
Alza il c*#o e fa’ quel cambiamento!

Lo so, lo so: sono anni ormai che ti tormento con questa lotta alla procrastinazione. Nulla di nuovo. Ma il punto qui è un altro. Per quanto tu possa aver compreso a livello razionale quelli che sono i rischi del rimandare i tuoi impegni, i tuoi obiettivi e i tuoi sogni, di fatto continui a farlo (tranquillo siamo io e te: inutile prenderci in giro).

Affidi le tue speranze di cambiamento alla magia mistica dell’ennesimo primo gennaio o primo del mese, salvo poi ricadere puntualmente nei soliti errori.

Per quanto tempo ancora potrai permettertelo? Quanto pensi che manchi ancora prima che i sensi di colpa, attutiti dal tran-tran quotidiano, si trasformino in rimpianti assordanti?

Se vuoi rendere il mondo (e il tuo mondo) un posto migliore,
inizia dall’uomo allo specchio.
Devi migliorare le cose finché hai tempo.
Devi fare quel cambiamento, oggi!
Fa’ quel cambiamento.

Ti auguro una settimana di cambiamenti. Chissà, magari un giorno ti guarderai allo specchio, penserai a questo articolo (al brano di MJ) e sorriderai per quello che sei riuscito a realizzare.

A presto, Andrea.

Foto di Chris Richards

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Emanuela

Buongiorno Andrea,
grazie per l’articolo! Per una volta ho aperto la tua e-mail durante la mia “ora sacra” e ho fatto benissimo: mi sentivo giusto un po’ fiacca, ora che il mio progetto sta prendendo davvero vita nel quotidiano ed è il momento di fare un altro salto in avanti, salire il secondo gradino insomma. Io, la regina degli inizi seguiti dall’abbandono totale, per la prima volta mi trovo al secondo step del progetto e devo ringraziare anche te! Buona settimana!
Emanuela

Andrea Giuliodori

Ne sono davvero felice Emanuela: avanti tutta.

Andrea.

Raffaele

Ciao Andrea,
Illuminante come al solito!
A proposito di cambiamento, volevo chiederti quando ti ritieni soddisfatto dei risultati ottenuti?
Esempio:
Volevo dimagrire e mettermi in forma, ho iniziato ad allenarmi praticamente tutti i giorni ottenendo risultati incredibili, ma non sono un bodybuilder.
Non avevo particolare fortuna con le ragazze, ho iniziato a studiare metodi di seduzione e i risultati li tengo per me ;).
Volevo guadagnare di piu’, cosi’ ho diversificato le mie fonti (attivo, passivo) ci siamo capiti insomma.
Forse quello che ancora mi manca e’ creare un’attivita’ mia, guadagnare facendo quello che mi piace e quando capiro’ di cosa si tratta sii certo che lo faro’.
La domanda pero’ rimane, se guadagno 100 potrei guadagnare 1000, se esco con una modella potrei sempre trovarne una piu’ bella (poi qui il discorso bisogna articolarlo su quello che davvero si cerca al di la’ della bellezza), se alzo 100 kg sulla panca potrei sempre alzarne 101, ma secondo te, quando ci si puo’ ritenere soddisfatti? fino a che punto vale la pena spingersi?

Andrea Giuliodori

Come ho scritto qualche commento più su, la crescita personale è un equilibrio tra la capacità di essere soddisfatti (nel momento presente) per quanto abbiamo fatto e la “fame” di fare molto altro ancora. La motivazione che nasce dall’insoddisfazione è una motivazione che si esaurisce presto.

Raffaele

Pienamente d’accordo sull’equilibrio (dinamico) tra l’essere soddisfatti e la ricerca di qualcosa di piu’.
Ma da dove nasce la motivazione?
Io mi sono laureato in 5 anni esatti perche’ mio padre non avrebbe scommesso 100 lire su di me.
Ho perso 20 kg perche’ le ragazze che mi piacevano non mi cagavano neanche di striscio.
Ho iniziato a girare per contratti esteri perche’ il mio lavoro in Italia non mi dava soddisfazione.
Insomma la mia motivazione nasce dall’insoddisfazione e mi ha portato lontano, credi che il mio approccio sia sbagliato?

Rubyna

Grazie.

Rina

Grazie…
anche se non sarà ora. . .aprire solo gli occhi sulla possibilità è stato bello.

Lucia

Questo è un post scritto col cuore…sgamato!!
Grande carica per l’inizio della giornata, grazie!

Andrea Giuliodori

;-)

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