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Un piccolo trucco per svegliarsi presto la mattina e farlo senza traumi. Svegliarsi presto la mattina

“Early to bed and early to rise, makes a man healthy, wealthy, and wise.”

B. Franklin.

Ti ricordi di Silvia? Qualche settimana fa ci aveva raccontato di come stava iniziando a voltare pagina. Sentendosi intrappolata in una routine, tanto invitante, quanto pericolosa, Silvia ha deciso che era arrivato il momento di tornare ad inseguire il suo sogno: laurearsi. Oggi Silvia è una studentessa-lavoratrice e nei ritagli di tempo coltiva la sua passione per la scrittura collaborando con il magazine online “Roba da Donne“. Nell’articolo di oggi Silvia ci racconterà la seconda parte della sua storia: il suo segreto per svegliarsi presto la mattina.

Ricordati bene questo argomento: nelle prossime settimane pubblicherò la nuova guida del blog dedicata a tutti quelli che vogliono riuscire ad acquisire l’abitudine che accomuna molte persone di successo: svegliarsi presto. Ma non perdiamoci in chiacchiere, è arrivato il momento che Silvia ci racconti la seconda parte della sua storia…

Come svegliarsi presto e senza traumi

Ciao, come stai? Prima di iniziare con la seconda parte della mia storia vorrei fare un ringraziamento speciale ad Andrea per la sua ospitalità. Ma torniamo a noi: dove eravamo rimasti? Ma certo…parlavamo del nemico numero 1 di ogni “ex-pigrone”: il sonno.

Ammettiamolo, quanto è bello poter rimanere sotto il piumone, caldissimo e morbidoso, quando magari fuori piove? Personalmente lo considero uno dei massimi piaceri della vita; eppure, nel mio percorso di cambiamento, ho presto capito che avrei dovuto rinunciarvi. Non avevo altra scelta.

Tra studio, lavoro, e mille altri impegni, non avevo alternativa se non quella di sfidare la piccola vocina malefica che ci spinge a rimanere a letto altri 5 minuti (spesso 50!). In questa sfida ho trovato molto utili i post di Andrea sul sonno (in particolar modo questo). Eppure il mio vero problema era svegliarmi presto e soprattutto farlo senza traumi!

Ispirata da questo articolo su come svegliarsi bene la mattina, ho iniziato col puntare 2 sveglie: la prima alle 6.30  e la seconda alle 7.00. Questo accorgimento è stato il primo passo per superare il trauma del risveglio. Gironzolando qua e là nella rete, ho poi scoperto un modo ancor più naturale ed efficace per svegliarmi bene: i simulatori d’alba.

Ho così deciso di acquistare la famosa sveglia Philips Wake-Up Light. Accendendosi lentamente, nell’arco di una mezz’ora, questa lampada-sveglia simula le diverse tonalità luminose dell’alba, accompagnandole con suoni della natura o mp3 a scelta; in questo modo il risveglio è più graduale (e naturale), ma soprattutto è meno traumatico. Non l’ho acquistata da molto e ad essere sincera devo farci ancora l’abitudine: il risveglio infatti non è così dolce come me lo sarei aspettato. Tutto sommato però sono contenta della mia scelta: sono infatti riuscita ad anticipare la sveglia di un’ora. Attualmente mi sveglio tra le 5.45 e le 6.00.

Sto ancora lottando e continuo a sottrarre minuti, su minuti (il mio obiettivo sono le 5.30), ma devo dire che il simulatore d’alba mi ha aiutato molto; come mi ha aiutato molto posizionarlo distante dal letto. In questo modo, quando si attiva la sveglia finale, sono costretta ad alzarmi per spegnerla. Sì, lo ammetto: non sono un robot! Ci sono ancora mattine in cui mi rimetto a letto per cinque minuti (“solo 5 minuti”). Ma la soddisfazione di aver guadagnato del tempo da dedicare ai miei progetti è impagabile.

Le mie prossime sfide ed un pensiero a mia madre

Essere riuscita a svegliarmi presto la mattina è solo l’ennesimo passo nella mia rivoluzione personale. Le mie prossime sfide riguardano la sfera sociale ed alcuni miei difetti che vorrei eliminare. Sono infatti da sempre incline al vittimismo. Andrea direbbe che sono una frignona D.O.C.. In questo ultimo periodo ho però imparato a rapportarmi meglio con la gente e ad essere la prima a fare il primo passo. Ho inoltre compreso che se gli altri ci fanno del male è perché siamo noi a permetterlo e che nessuno cerca spontaneamente una persona che trasmetta negatività. Insomma, ho compreso che ognuno è artefice del proprio destino.

Recentemente poi c’è stato un evento molto doloroso, che ancora una volta ha rimescolato le carte della mia vita: ho perso mia madre, malata da lungo tempo. Quando è successo, ero nel pieno del mio cambiamento. Ho dovuto per forza continuare con tutto quello che avevo costruito. Non potevo certo mollare al secondo anno di università. Non con la media alta che ero riuscita ad ottenere. Ho dovuto studiare e studio ancora, spesso con la morte nel cuore.

Con una casa da mandare avanti, i doveri si moltiplicano. La stanchezza poi mi fa spesso pensare a lei. Ricordo ancora la mattina quando facevamo colazione insieme e la luce dell’alba filtrava dalla finestra, o quando trovavo la pastasciutta calda, con lei che guardava la televisione e parlava con me. Adesso, portare avanti questo cambiamento è due volte più difficile. Sono sola. Ma lo devo fare, lo voglio fare: mia madre ci teneva che finissi l’università. E io ci tengo ancora di più.

La mia piccola rivoluzione personale non è certo finita, anzi c’è ancora molto da fare. Ma sono soddisfatta di quanto ho realizzato finora. Ho imparato tanto, e quello che sto apprendendo lo voglio condividere con tutti quelli che sentono di dover fare qualcosa per la loro vita. Voglio raccontare che cambiare non è impossibile come pensavo. Voglio raccontare che siamo padroni della nostra vita. Voglio raccontare che siamo artefici del nostro destino. Come diceva una vecchia pubblicità: just do it.

Foto di olivia bee

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Leonardo

Bell’articolo!
Ma per svegliarti alle 5.45-6.00 a che ora vai a dormire la sera?

Roberto

Appunto, quello che praticamente tutti NON DICONO! Anche io so svegliarmi alle 5:30 del mattino se vado a dormire alle 22:30/23:00. Devono spiegarmi però l’estate com’è possibile fare questo!

Giesse

Grazie Silvia. Come Andrea già sa è un tema che mi è molto caro. Ad ottobre ero arrivato alle 5:45. Ora sono alle 5:20. Se però posso permettermi, ti racconto alcuni miei errori. Hanno un minimo comune denominatore, che ho chiamato “assenza di linearità”. Vivo in montagna e tra buio e strade andare a correre il mattino d’inverno mi è impossibile. Cominciare una giornata con o senza corsa fa una bella differenza. Una giornata poi di lavoro non è mai uguale all’altra. Il logorio da stress è diverso ed il fisico reagisce come vuole. Quindi: ho imparato ad ascoltarmi. (1) se sono malaticcio (raffreddore, febbriciattola, quelle che in inverno possono capitare), mi serve sonno. Quindi sveglia alle 6:30. Ristabilito, riparto, e vedo senza strappi, con il vecchio orario; (2) se la sera mi sento stanco fuori misura sia con la testa che con il fisico, per il mattino dopo prevedo o sveglia standard e lettura a letto oppure una sveglia ritardata verso le 6, 6:15; (3) se la sera faccio tardi lascio da parte l’autoindulgenza; vado generalmente a letto verso le 22-22:30; se faccio mezzanotte o oltre mi tengo la sveglia al mio orario. Non posso spassarmela e poi ancora “godermela” (4) se la notte è da cani (nel mio caso significa figli che si svegliano), in certo casi, allungo fino alle 6:30.
Molte parole per spiegare che ho trovato grande beneficio dall’abitudine, ma dandole un senso, scegliendola per me e non contro di me.

Alexander

Sono d’accordo con te Giesse, il tuo “corpo” deve diventare un tuo alleato, non “qualcuno” da strapazzare o (ancora peggio) da punire. Fermo restando che troviate una “via comune” per il TUO obiettivo (perchè vuoi svegliarti presto ?) e che tu non “gliela dia semplicemente vinta” ;-)

Andrea

Ciao Giesse, grazie davvero per il tuo commento.
spesso gli appassionati di crescita personale tendo ad essere troppo rigidi (e mi ci metto anche io). La verità è che costanza e flessibilità sono le armi più potenti per raggiungere i propri obiettivi.

Grazie ancora,
Andrea.

Ago

Silvia, doppia stima per te, per l’impegno che metti nel tuo miglioramento personale, e per la motivazione che hai pensando a ciò a cui teneva tua madre.
Il mio ostacolo nello svegliarmi presto la mattina è sempre stato il trauma improvviso del suono irritante della sveglia: ho risolto grazie all’app per iphone “Sleep Cycle” segnalata in un post dal buon Andrea.
Buon inizio di settimana ragazzi!
Ago :)

Fabio Finko

Ciao,
se una persona vuole avere più energia e non svegliarsi rin…tronato è FONDAMENTALE alzarsi presto la mattina!!!

Questo per una serie di motivi:
1. La Melatonina ,che è l’ormone che regola il ciclo sonno/veglia, viene secreta o inibita in base alla luce che entra negli occhi
2. Esistono i cicli o ritmi circadiani che dipendono da un sistema circadiano endogeno, una specie di “orologio interno” che si mantiene sincronizzato con il ciclo naturale del giorno e della notte, se non siamo coordinati con questi cicli la nostra energia sarà molto bassa
3. La luce dell’alba è di una “qualità” estremamente superiore rispetto a quella delle altre ore del giorno e questa ci può dare una notevole “carica” per tutta la giornata (consiglio il libro “la luce che cura” di Fabio Marchesi)

Da quando appllico determinate regole, tra cui svegliarsi presto la mattina, ho molta più energia e vitalità nonostante io dorma solo 5 ore per notte!!!

Andrea

Ciao Fabio, grazie per aver riportato la tua esperienza.
Andrea.

Alexander

Ciao Silvia,
anche mia Mamma se ne è andata un anno e mezzo fa, ma NON l’ho persa: lei è in un’altra dimensione e ogni tanto passa a vedere come me la passo e mi fa sentire la sua vicinanza.

Ricordati Silvia che le persone care vogliono sempre il TUO bene, vogliono che TU sia felice, perciò se un giorno tu dovessi voler fare qualcosa che una tua persona cara non voleva che tu facessi: tu falla !
Perchè, ripeto, le persone care vogliono che tu sia felice !
Del resto l’hai detto tu stessa:

ognuno è artefice del proprio destino

Mi piace molto anche il tuo passaggio:

Ma lo devo fare, lo voglio fare: mia madre ci teneva che finissi l’università.

Quel “voglio” è fondamentale e fa un’enoooorme differenza rispetto ad un semplice “devo” ;-)

E io ci tengo ancora di più.

Brava, nella vita non ci sarà mai nessuno che ci terrà ai nostri obiettivi, più di quanto ci teniamo noi stessi.

Bottomline: sta a noi stessi muovere il culo, se vogliamo ottenere qualcosa… :-)

Grazie Silvia per aver condiviso la tua esperienza, è molto motivante.

Un abbraccio
Alexander

Chiara

Che bel articolo:) Grazie ad entrambi e buona settimana!

Tiziana

perdonami Alexander scrivo di getto dopo aver letto il tuo commento e poco ha a che fare col post in questione quindi mi scuso anche con Andrea (cancella ti prego se credi opportuno). Mio padre è mancato quattro mesi fa. Non riesco a leggere frasi come quelle che hai scritto tu su tua mamma. Non dopo aver visto mio padre in una bara. Scusate la crudezza delle mie parole ma davvero non mi sta la favola dell’altra dimensione e forma e del caro che viene a farci visita e ci sostiene da lontano. Mi fa arrabbiare leggere quel che hai scritto. Ognuno di noi si consola come riesce, a volte in modi molto strani e lontani dal proprio essere questo lo capisco ma fa male leggere certe cose ora.
Lascio cmq sia a te che a Silvia un abbraccio perché perdere un genitore è devastante, la mamma forse ancora di più.

Alexander

Ciao Tiziana,

non era mio intento far arrabbiare nessuno, ti propongo (se ti interessa) di continuare la chiacchierata in privato (come dici tu, saremmo fuori tema qui). Puntualizzo solo (e poi chiudo) che si tratta della MIA esperienza e delle MIE convinzioni (ognuno ha le proprie).

ciao
Alexander

Tiziana

Alexander ho provato a scriverti in privato ma il messaggio non va buon fine. cliccando invio resta il cerchiolino di elaborazione e non va :(

Alexander

Effettivamente ho dei problemi tecnici sul mio blog (ho dovuto disabilitare alcuni plugins) scrivimi a strategievincenti chiocciola gmail punto com

ciao
Alexander

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