75
4 min

Indice

Per costruire un capitale non hai bisogno di fortuna, hai bisogno di metodo. Un articolo su come investire in borsa ed ottenere quel rendimento del 2% al mese sul capitale.

investire in borsa

“Il miglior modo per fare soldi divertendosi è quello di trasformare i soldi nel tuo hobby e non nel tuo dio.”

Scott Alexander.

In un recente articolo, parlando di abitudini per cambiare vita, ho sottolineato quanto possa essere importante risparmiare per costruire un capitale. Ma l’esempio del rendimento del 2% non è proprio piaciuto a tooby:

“2% mensile significa che 100 euro dopo un anno diventano intorno ai 125-130 (dipende dal tipo di interesse corrisposto). Non esiste un investimento che possa garantire un tasso del 25% annuo, a meno di non garantire un rischio altrettanto stratosferico. E per arrivare a simili rendimenti, perdonami il francesismo, ma serve una gran botta di c**o, da sostenere per 20 anni. Roba che neanche Gastone…”

Sono d’accordo con tooby: credo che sia difficile avere un rendimento sul capitale del 2% al mese, ma non impossibile. Perché dovrei precludermi ogni possibilità? Per quanto mi riguarda preferisco chiedermi: come posso avere quel 2% al mese?

In questo articolo voglio parlarti di una delle possibili risposte a questa domanda.

Da ormai qualche anno sono appassionato di trading on-line. In realtà la finanza mi ha da sempre affascinato: film come Wall Street di Oliver Stone o libri come Reminiscences of a Stock Operator, fanno da tempo parte della mia lista degli “imperdibili”. Ma solo nell’ultimo periodo ho deciso di operare in prima persona.

Ogni giorno le borse mondiali sono attraversate da miliardi di euro che si muovono come le onde di un oceano smisurato. Facendo trading on-line hai la possibilità di surfare quelle onde o di esserne travolto.

Mi reputo un surfer… pardon, un trader principiante, ma mi piacerebbe condividere con te qualche consiglio pratico per approcciare il mondo del trading on-line e magari ottenere proprio quel 2% al mese:

  • Non investire i soldi per il supermercato. Se decidi di iniziare ad investire in borsa, avrai bisogno di un piccolo capitale da cui partire. 2.000 € possono essere più che sufficienti per fare i primi esperimenti. Ciò che conta è che i soldi che decidi di impegnare siano soldi di cui non hai urgente bisogno. Perché questo? Per almeno 2 motivi: a) molto probabilmente prima di iniziare a guadagnare seriamente in borsa, perderai gran parte del tuo capitale iniziale. b) per fare trading on-line devi avere a disposizione un capitale dedicato per sfruttare al meglio le occasioni che si presentano.
  • Scegli gli strumenti giusti. Internet oggi offre decine di piattaforme per il trading on-line. In Italia puoi scegliere di iniziare con Fineco o con Directa. Per quanto mi riguarda ho scelto Fineco: i servizi di trading offerti sono completi ed i costi totali di gestione del conto sono accettabili.
  • Specializzati. Futures, opzioni, forex, azioni, ETF, fondi, PAC, Wall Street, DAX. Investire oggi è un po’ come andare al mercato del pesce: trovi di tutto e di più. Ma il segreto del successo in borsa è la specializzazione. Scegli uno strumento, scegli una piazza su cui operare ed impara tutto ciò che puoi imparare. Il resto è rumore di fondo.
  • Studia. Il mondo della crescita personale è stato invaso da venditori di fumo che promettono rendimenti in borsa a due cifre grazie alla frequentazione di un weekend di corsi (dal costo a 4 cifre!). Non voglio commentare, ti riporto solo una citazione molto nota tra i traders professionisti: “Chi sa operare…opera, chi non sa operare…insegna, chi non sa insegnare…fa consulenza, chi non sa fare consulenza…gestisce patrimoni”. Non farti abbindolare da questi ciarlatani: una volta scelto lo strumento finanziario su cui operare, studialo utilizzando le risorse gratuite in rete o i buoni vecchi libri di testo.
  • Adotta un metodo. Investendo in borsa perderai soldi. Questo però non significa che non riuscirai ad accrescere il tuo capitale. Puoi chiudere 8 operazioni su 10 in perdita e continuare ad ottenere quel famoso 2% (o più) al mese. Si tratta solo di avere il giusto metodo. Che tu scelga di seguire il trading system di un professionista o un tuo metodo, ciò che conta è che impari ad adottare regole di investimento ferree. Investire in borsa non è come scommettere sui cavalli: consistenza, costanza e metodo contano molto più di singoli colpi di fortuna.

Investi anche tu in borsa? Fammi sapere quali sono state le tue esperienze nei commenti.

Foto di Stuck in Customs

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

scopri di più

Commenta

Devi eseguire il login per inserire un commento.

Alexander Reif

L’ho fatto molti anni fa durante l’università, la lezione che IO (è solo la mia personale opinione) ne ho tratto è che devi investire i soldi appunto per INVESTIRE: cioè devi studiare i fondamentali delle aziende a cui vuoi dare i tuoi soldi per decidere sulla crescita di quale azienda vale la pena puntare. Sì, perchè investire vuol dire dare fiducia ad un’azienda perchè pensi che nel tempo il valore che essa crea ai suoi clienti aumenterà, l’investitore in pratica finanzia questa crescita, nella speranza di essere ripagato un giorno. Ci vuole una cultura finanziaria di base (che si può acquisire, ma che non è nel mio bagaglio), l’obiettivo di investire a lungo termine e disciplina.

Io invece saltavo dentro e fuori facendo intraday trading che consumava tutto il mio tempo e le mie energie, a quel punto era diventato un lavoro e quello non è il lavoro che mi piace fare. Perciò ho smesso e preferisco focalizzarmi sulla costruzione di nuovi business miei, possibilmente che siano (pseudo) passivi e che possano in qualche modo migliorare la vita del prossimo.

ciao
alexander

Angelo

Ho seguito con interesse la vostra discussione e vi vorrei sottoporre alcuni dubbi in merito alla possibilità di investire in borsa per fare soldi.
Premetto che il mio stipendio non supera i 1500 euro e quindi non avrei nessuna possibilità di risparmiare dei soldi giocando in borsa.
Ma vi serei grato se mi riuscite a spiegare le ragioni che giustificano un sistema basato sul fatto che l’andamento di un titolo dipende da anche da alcuni fattori fondamentali come le scelte strategiche dei paesi più industrializzati e dalle politiche economiche e sociali oltre al fatto che i titoli salgono se:
– l’azienda decide di ridurre il personale;
– se decide di ridurre gli investimenti nella sicurezza;
– se decide di investire in paesi dove non esistono diritti per i lavoratori;
– se non si considera l’aspetto etico dell’investimento ma la possibilità di un immediato rialzo;
e potrei continuare all’infinito visto quello che è successo dopo il crollo delle borse americane ed europee e quello che ha significato per i “poveri investitori” e per tutti noi comuni mortali vedi (affare Parmalat, Telecom,…)
Gli indici di borsa che vengono comunicati alla chiusura delle principali borse mondiali sono la rappresentazione dell’attuale modello di sviluppo economico basato sulla speculazione finanziaria dove ci si guarda bene dal comunicare che l’aumento di un titolo ha un ricaduta negativa per migliaia di lavoratori e consumatori.
A questo punto a che serve giocare in borsa diversificando o trovando il sistema migliore per non perdere il proprio capitale quando il controllo del sistema si basa su una logica finalizzata a togliere (non solo ai piccoli risparmiatori) ma a tutta la società civile quei pochi soldi necessari per vivere?
Per concludere trovo interessante il blog ma credo che parlare di speculazioni finanziarie sia non solo eticamente sbagliato ma vada nella direzione opposta delle sue stesse finalità.
Angelo

Andrea

Salve Angelo,
noto molta confusione nel tuo commento, quindi ho il dubbio che i voli pindarici sull’etica siano legati più al “sentito dire”, piuttosto che a reali valutazioni di merito.

La finanza è una tecnologia, uno strumento, esattamente come internet: dire che la finanza non è etica, è come dire che internet è piena di estremisti… siamo al livello dei servizi di studio aperto, o giù di lì.

Senza la finanza non esisterebbe la tua pensione
Senza la finanza la tua azienda chiuderebbe in poche settimane
Senza la finanza non avresti un’assicurazione ed un piccolo incidente ti manderebbe sul lastrico

In merito ai “poveri investitori”, preferirei chiamarli “investitori ignoranti”: come puoi pensare che ci sia qualcuno che abbia più motivazione di te stesso per gestire i tuoi soldi? Mi dispiace, ma non accetto questo vittimismo: viviamo in un’epoca in cui la disponibilità di informazioni e strumenti che ci permettono di prendere decisioni autonome (in finanza, in politica, nei consumi, etc.) è ai massimi livelli; chi continua a parlare di “poveri investitori”, “poveri cittadini”, “poveri consumatori” è chi non ha il coraggio di assumersi completamente le proprie responsabilità.

Daniele

Ciao Andrea,
è da poco che ti seguo, ma considero i tuoi post molto interessanti. Se possibile volevo avere qualche tua delucidazioni sull’ approccio, sullo studio, sulle abitudini del trading online, dato che ho deciso di mettere sulla voce spese mensile una piccola quota per la formazione e la pratica di questa attività. Grazie mille per i tuoi post utilissimi alla nostra crescita. :)

Carlo

Angelo, siamo in tanti a essere completamente d’accordo con te. A chi chiede “perché qualcuno dovrebbe gestire i tuoi risparmi meglio di te?” rispondo ovviamente “perché è pagato per farlo”.
Più in generale, capire che non c’è miglioramento personale se non c’è miglioramento della comunità è un utile consapevolezza.

Tooby

Il tuo post mi capita a fagiolo: ho cominciato a fare trading giusto una settimana fa. Conscio di quel post (che ho preso per provocazione, per spingere a porsi dei traguardi) mi sono dato un obiettivo ambizioso, difficile ma non impossibile. Quindi non il 2% (che continuo a ritenere impossibile per chi ha un capitale piccolo, visto che le commissioni mangiano maggiormente i piccoli importi).

E se mi permetti un aiuto, dal basso dei miei studi, aggiungerei che per i piccoli importi gli ETF sono l’ideale, poiché grazie alla diversificazione totale, annullano il rischio “firm specific” delle azioni e degli strumenti legati a singole aziende, lasciando solo quello di mercato (che è ineliminabile).

(Ecco, forse questo aggiungerei al tuo post: non mettere le uova nello stesso paniere, perché altrimenti rischi di romperle tutte).

Vincenzo

Ciao a tutti,

non sono un esperto di trading e non ho operato in prima persona.
Tuttavia ho avuto modo di avvicinarmi alla materia grazie a mio cugino con il quale ho condiviso la mia camera universitaria a Bologna per tre anni :-)!!
Lui faceva trading intraday (nessuna posizione aperta a fine giornata) sulla piattaforma di IWBANK e il metodo che utilizzava, piuttosto che sull’analisi fondamentale, si basava sull’analisi tecnica dell’andamento del titolo.
Insieme ad un altro suo amico avevano sviluppato e testato algoritmi su determinati titoli che, in base all’andamento, suggerivano quando entrare e quando uscire e con quale strategia (short o long).
Li testavano in simulazione per 2/3 settimane , se andavano bene, li appplicavano alla lettera per altre 2/3 settimane, con riusultati molto positivi!

Per il momento, non avendo molto tempo, io vado su investimenti di lungo con gli ETF, ma il tema resta cmq di grande interesse.

Spero di avervi dato qualche spunto di discussione :-)

Ciao

Vincenzo

Andrea

Scusatemi per la risposta in ritardo: giornata intensa.

@Alex
Penso che l’investimento speculativo (di breve) e l’investimento basato sull’analisi fondamentale siano 2 mondi completamente diversi. In questo articolo mi sono concentrato sul primo tipo di trading.

Non credo tuttavia al trading ossessivo. Il metodo che seguo al contrario ti permette di evitare l’overtrading. In generale non dedico mai più di 5-10 minuti al giorno al trading: imposto l’ordine automatico su Fineco alle 8:15 sulla base dei segnali di ShoTrading, controllo che sia tutto regolare e passo ad altro.

Per il resto ho molto apprezzato il tuo ultimo passaggio. Credo che il segreto del successo di un’attività imprenditoriale sia proprio nel creare valore… ma la mia passione per la finanza rimane! ;-)

mahli

Ciao Andrea,
toglimi dalla mia ignoranza e prego spiegami esattamente cosa fai / quali passaggi esegui sul sito Fineco, quando scrivi [In generale non dedico mai più di 5-10 minuti al giorno al trading: imposto l’ordine automatico su Fineco alle 8:15 sulla base dei segnali di ShoTrading, controllo che sia tutto regolare e passo ad altro]. così che possa capire come caspita funziona magari su Fineco ed adottarlo su WeBank di cui sono correntista e di cui sto leggendo le guide che però non mi aiutano come vorreii. GRAZIE mahli

Andrea

@Tooby

Questa volta voglio essere provocatorio io.

Un punto che aggiungerei è: metti tutte le uova nello stesso paniere

Non credo molto nella diversificazione, penso che sia l’invenzione di qualche promotore finanziario non molto pratico. Per quanto mi riguarda ho solo una regola: 50% del capitale in investimenti sicuri, 50% in investi speculativi. Ogni gain realizzato lo ridistribuisco fifty fifty in investimenti sicuri ed investimenti speculativi.

Carica altri commenti

Registrati gratis per continuare a leggere. Iscrivendoti riceverai anche l’esclusiva newsletter del lunedì di EfficaceMente

Sono già registrato