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Un manifesto per aumentare la produttività personale e smettere di procrastinare.

The Cult of Done Manifesto

“Chi ben inizia è a metà dell’opera.”

Aristotele.

La settimana scorsa, in taxi verso l’aeroporto di Fiumicino, ho iniziato a spulciare alcuni link interessanti postati da persone che seguo su Twitter ed altri social (si, ogni tanto… fan**lo la dieta mediatica! ;-) ed ecco che spunta questo fantomatico: The Cult of Done Manifesto, tradotto letteralmente “Il Manifesto del Culto del Fare”… una schifezza improponibile! Io preferisco chiamarlo “Un Manifesto anti-Procrastinazione“.

Questo manifesto è stato ideato nel marzo del 2009 da Bre Pettis, una sorta di artista/inventore tecnologico che nel suo blog si definisce come “un tizio che fa cose, che fanno cose”: praticamente un pazzo scatenato. Tuttavia il “Manifesto anti-Procrastinazione” contiene 13 principi che ogni studente, professionista e creativo dovrebbe tatuarsi a fuoco sul braccio… o per lo meno stampare ed appendere alla parete davanti alla scrivania (qui trovi la versione poster del Manifesto!). Ma vediamo questi 13 principi, a cui mi sono permesso di aggiungere un mio commento personale:

  1. Esistono tre stati dell’essere: la non conoscenza, l’azione ed il completamento. In poche parole, anche quando procrastini in realtà stai agendo, solo che lo stai facendo contro te stesso ed i tuoi interessi.
  2. Accetta che qualsiasi lavoro è una bozza. Questo ti aiuterà a completarlo. La ricerca del perfezionismo è il killer più spietato dei nostri progetti e dei nostri sogni. Se pensi di iniziare soltanto quando tutte le condizioni saranno perfette, mettiti il cuore in pace: non inizierai mai.
  3. La fase di editing è un’illusione. Ancora una volta, lascia da parte il perfezionismo: fai quello che devi fare e cerca di farlo al meglio la prima volta: difficilmente avrai tempo e voglia per un secondo passaggio.
  4. Far finta di sapere cosa stai facendo è quasi lo stesso che saperlo fare davvero. Quindi accetta che sai quello che stai facendo, anche se non è vero, e fallo. Gli americani amano il detto “fake it, till you make it”, “fingi, finché non riesci” e per quanto possa sembrare assurdo… funziona. Questo suggerimento inoltre è straordinariamente utile, non solo se vuoi completare un progetto, ma anche quando vuoi diventare più sicuro di te stesso.
  5. Non procrastinare. Se rimandi un’idea per più di una settimana, lascia stare. Beh, procrastinare è a mio avviso la prima causa di fallimento per tutti coloro che voglio cambiare vita. Ho affrontato il tema procrastinazione in molti articoli tra cui “Procrastinare: 7 modi per smettere” e “Smettila di rimandare!“. Ma ritengo la lotta alla procrastinazione così importante per il nostro percorso di crescita personale che ho deciso di dedicarle il mio primo ebook, che pubblicherò e venderò all’inizio del 2012: “Start! l’ebook per sconfiggere la procrastinazione“.
  6. Lo scopo del fare non è completare i progetti, ma avere tempo per fare altro. Hai mai pensato a quanto ti sia costata la procrastinazione? Ci lamentiamo continuamente di non avere tempo per noi stessi e le nostre passioni, e poi passiamo ore a ca**eggiare tra facebook, news online e la nostra casella di posta elettronica. La prossima volta che decidi di procrastinare, sii consapevole che stai deliberatamente scegliendo di sprecare la tua vita.
  7. Una volta completato, puoi buttarlo via. La traduzione letterale non rende l’idea di questo 7° punto, che a mio avviso è fondamentale: una volta che hai completato un progetto, puoi smettere di pensarci, liberando lo spazio mentale per rilassarti o pensare a nuove idee. I progetti incompleti (questo vale anche per gli esami universitari che continui a rimandare) sono tra le principali cause di stress: pur non accorgendocene consciamente, la nostra mente infatti continua a rimuginare su tutti i task che considera ancora aperti.
  8. Ridi in faccia alla perfezione. E’ noiosa e ti trattiene dal completare i tuoi progetti. Beh sul perfezionismo mi sembra di aver detto già abbastanza: cancellalo dal tuo dizionario!
  9. Se non ti sporchi le mani, sei nel torto. Se fai qualcosa, hai ragione. L’Italia è il paese degli esperti del nulla. Troppi parlano a sproposito senza essersi mai sporcati le mani sul serio. L’esperienza è l’unica vera maestra: questo vale anche per il Blog EfficaceMente. Leggi gli articoli, iscriviti alla newsletter e magari diventa fan anche su Facebook, ma nessuna di queste azioni determinerà un reale cambiamento nella tua vita: solo sperimentando i consigli in prima persona potrai dare avvio ad un percorso di cambiamento e crescita personale.
  10. I fallimenti vengono conteggiati tra le azioni, quindi continua a sbagliare. Ho dedicato un intero articolo all’importanza di fallire più spesso… per avere successo. Chi ti fa credere di aver avuto sempre successo al primo colpo ti sta raccontando delle gran balle. Il fallimento, non solo è inevitabile per ottenere il successo, ma è addirittura necessario per comprendere fino in fondo il valore dei tuoi traguardi.
  11. La distruzione è una variante del fare. Ancora una volta: qualsiasi scelta tu faccia, stai comunque compiendo un’azione. Sta a te scegliere azioni costruttive o distruttive.
  12. Se hai un’idea e la pubblichi online, vale meno dell’ombra del fare. Siamo così fo**utamente spaventati dall’idea di fallire, che ci crogioliamo nell’idea che basti parlarne, magari su un forum, per metterci la coscienza a posto. Come appassionato di trading, osservo continuamente questi comportamenti nei forum di finanza: tutti si sentono obbligati a dire la propria sul mercato, ma i trader di successo sono quelli che poi agiscono sulla base delle proprie convinzioni.
  13. Il fare è il motore del più. Quando smetti di procrastinare si innesca un circolo virtuoso in cui ad ogni traguardo raggiunto segue un picco di motivazione che ti permetterà di raggiungere ancor più facilmente il traguardo successivo. Dipende tutto da quel primo momento in cui decidi e dici a te stesso “ora basta! inizio”.

Sperando che anche tu al termine di questo articolo dica… “ora basta! inizio“, ti auguro una splendida settimana. Beh, se poi prima spendi 3 secondi netti per cliccare quei bei pulsantini per condividere su Facebook, Twitter e Google+… non mi offendo! ;-)

Ps. Procrastinare è un problema che ti affligge da un po’ e non riesci ad uscirne fuori? Recentemente ho pubblicato una guida pratica che propone un percorso in 3 fasi per smettere definitivamente di procrastinare. Qui trovi la pagina di presentazione della guida. Fammi sapere cosa ne pensi!

Foto tratta da The Cult of Done Manifesto

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Alessandra

Niente di meglio per riassumere i tuoi articoli sull’argomento! :) Vado anche a stamparmi il poster, che un piccolo ripasso non fa mai male…

ps: continua così! questo blog vale molto più di tanti libri e corsi e bla bla bla XD

Andrea

Grazie Alessandra, il tuo commento mi ha fatto veramente piacere.

Andrea.

stefania

concordo!

Andrea C

Da non crederci: stavo esattamente procrastinando per l’ennesima volta la consegna di un paragrafo della tesi e lo studio per un esame imminente, controllo la posta…et voilà, ecco che trovo questo meraviglioso articolo!
Tempismo incredibilmente perfetto…
Sembrava mi scrivessi personalmente Andrea e in un certo senso così è.
Ma nessuna casualità, nulla è casuale. E’ un segnale che mi sta dando la mia vita, l’ennesimo, in un momento critico.

Grazie!

Andrea

C’ho i poteri!
A parte scherzi.. riceviamo sempre molti segnali, alcuni inequivocabili: basta ascoltarli.

Riccardo

Interessante… Queste poche massime contengono tanta veritá!

Una mia amica psicologa mi aveva parlato per esempio della condanna che è la ricerca della perfezione, lei lo chiamava “la sidrome della scala”. Noi siamo a piano terra, e se vogliamo arrivare al primo piano (il nostro traguardo) dobbiamo salire la scala (o sia iniziare a lavorare). Quello che in sostanza mi diceva è che un progetto non è mai realmente finito, siamo noi a dover decidere quando! Ricercando la perfezione stiamo aggiungendo un gradino dopo l’altro a questa scala, ritardando il traguardo e quindi la soddisfazione. A me sembró una spiegazione chiarissima, da allora ci ho pensato sempre.

Andrea

Ciao Riccardo,
grazie del commento: molto interessante la metafora della scala.

Amelio

Poster assolutamente da stampare!!
Ora basta inizio e…………continuo però :D mai fermarsi…

Andrea

Beh dai.. non esageriamo, ogni tanto un po’ di sano ozio è salutare.
La produttività personale è un po’ come respirare: a fasi intense di lavoro (espirazione), devono seguire fasi di assoluto relax (inspirazione).

Andrea.

Daniele

Condivido la “condanna” al perfezionismo – sarebbe interesante sapere quanti anni-uomo sono buttati al vento ogni anno lavorando su cose che non aggiungono praticamente nulla a qualcosa che esiste e che gia’ funziona benissimo.

In bocca al lupo con la continuazione del tuo primo ebook, Andrea.

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