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Una semplice tecnica di produttività personale per ritrovare la giusta carica al rientro dalle vacanze.

rientro dalle vacanze

“La verità è che non sappiamo nulla sulla motivazione. Tutto quello che possiamo fare è scriverci dei libri.”

Peter Drucker.

Fatta eccezione per i pochi fortunati vacanzieri ancora rimasti, molti di noi sono rientrati dalle vacanze e sono ritornati a lavorare o a studiare. Certo ricominciare non è mai semplice e passare dai ritmi rilassati dell’estate ai ritmi frenetici del lavoro/studio può essere un vero e proprio shock!

C’è chi in questo periodo si sente più svogliato del solito, chi è stato colto da un attacco di pigrizia acuta e chi addirittura è vittima della così detta sindrome da rientro!

Insomma, questo è il momento giusto per imparare qualche bella tecnica di crescita personale che possa aiutarci a ritrovare la nostra produttività personale e la motivazione perduta.

Meno fai e meno voglia avrai

Ogni pigro doc, e mi ci metto anche io, potrà confermarti che esistono periodi in cui si entra in un circolo vizioso, in cui meno fai e meno voglia avrai di fare: dopo un periodo di totale ca**eggio (“campeggio”, che cosa avevi capito?!), anche un’attività che richiede il minimo impegno ci pesa in modo indescrivibile; e allora facciamo di tutto per evitare gli impegni, ritrovandoci a rincorrere il piacere immediato a scapito della felicità a lungo termine.

A seconda delle persone, questo periodo può durare da qualche giorno a svariate settimane; ma prima o poi si arriva ad un punto di rottura, in cui il dolore della nostra scarsa produttività supera il piacere del dolce far niente. Arrivati a questo punto di rottura, ci facciamo mille promesse solenni (cit “da domani…”) per rimettere ordine nella nostra vita e ricominciare seriamente.

Tempo 1 settimana e siamo di nuovo impantanati!

Questo riassunto ti suona familiare? Ho descritto il comportamento di qualcuno che ti è molto vicino… diciamo… qualcuno che vedi ogni mattina allo specchio?! Beh, nulla di cui preoccuparsi! Vediamo allora qualche soluzione pratica a questo problema.

Produttività, Motivazione ed Autostima: il triangolo magico

Se è vero che “meno fai e meno voglia avrai” è anche vero il suo contrario. Se riesci infatti ad instaurare un circolo virtuoso fatto di obiettivi, impegno e risultati, sentirai la motivazione accrescersi sempre più, riuscendo a raggiungere mete sempre più ambiziose che determineranno un consolidamento della tua autostima. Insomma per riassumere:

  1. Produttività. Il primo passo è spezzare il circolo vizioso che ti porta ad essere svogliato e demotivato. Per farlo devi necessariamente aumentare la tua produttività personale, ovvero, devi essere in grado di portare a termine quelle attività che determineranno un tuo miglioramento nel medio e lungo termine. Per uno studente questo significa seguire le lezioni e preparare gli esami universitari con impegno; per un lavoratore significa dare il 100% nei compiti che gli vengono assegnati; per un imprenditore/libero professionista infine, produttività personale significa completare quelle attività in grado di mantenere florida e prospera la sua impresa. Per aumentare la propria produttività spesso è necessario ingoiare brutti rospi e far leva sulla nostra forza di volontà per completare attività che non ci entusiasmano: ma fare ciò che non abbiamo voglia di fare quando abbiamo bisogno di farlo è il percorso che ci garantisce una ritrovata motivazione.
  2. Motivazione. Il secondo elemento del triangolo magico è la motivazione: la motivazione è quella benzina che ci permette di arrivare alla meta desiderata. Come la benzina però, la motivazione finisce presto e non è a buon prezzo. Come visto al primo punto, se riusciamo ad essere produttivi di conseguenza aumentiamo la nostra motivazione; è un grave errore pensare il contrario: aspettare di essere motivati per essere produttivi è un’attesa vana. Questo significa che per fare un bel rifornimento di benzina dobbiamo innanzitutto aumentare la nostra produttività. Nel momento in cui arriverà la spinta propulsiva della motivazione, raggiungere i tuoi obiettivi sarà un gioco da ragazzi.
  3. Autostima. Cos’è l’autostima se non l’insieme dei risultati che riesci a scorgere quando ti guardi alle tue spalle? Ogni piccolo obiettivo che ti sarai posto e sarai riuscito a raggiungere sarà come un nuovo mattone per aumentare la tua autostima; e con l’autostima il triangolo giunge al suo completamento: facendo infatti leva sulla tua nuova sicurezza ritrovata sarai in grado di porti obiettivi sempre più ambiziosi, lavorando in modo produttivo per il loro raggiungimento e senza farti mancare la motivazione necessaria.

Già Andrè…. belle parole, non c’è che dire… ma io? io da dove parto?! Con le parole ci faccio poco, ho bisogno di esempi pratici!

Come visto, riuscire ad essere nuovamente produttivi e a portare a termine attività tanto ingrate quanto necessarie è la vera chiave di volta del meccanismo che ti ho appena illustrato. Voglio allora parlarti nell’ultima parte di questo articolo di una tecnica che mi ha aiutato a triplicare la mia produttività personale.

Produttività personale: il trucco delle 2 attività

Se ancora non utilizzi  una to do list per organizzare le tue attività, leggiti subito questo articolo prima di continuare: “to do list – la mia scelta“. Le liste di cose da fare sono infatti lo strumento più semplice ed efficace di produttività personale. Spesso però, quando ci troviamo nel bel mezzo del caos lavorativo, la nostra to do list inizia ad allungarsi all’infinito, perdendo di efficacia. Ci troviamo infatti a non sapere a quale attività dare priorità e nell’indecisione vaghiamo tra la nostra casella di posta, Facebook e siti di news. Cosa fare in questi casi?

Il trucco in questi casi è creare una to do list che si basi sui seguenti principi:

  • Concentrarsi su una ed una sola attività. Ti ho più volte parlato dell’importanza di fare una cosa alla volta. Focalizzarci su una sola attività ci permette non solo di completare quell’attività in breve tempo, ma ci permette di farlo anche in modo eccelso. Il senso di completamento inoltre innesca il famoso triangolo di cui ti ho appena parlato (produttività, motivazione, autostima).
  • Sapere esattamente quale sarà l’attività successiva. La produttività personale è una questione di ritmo, se dopo aver completato un attività importante inizi a sprecare tempo, ti ritroverai ad aver perso mezza giornata senza neanche accorgertene. Diventa quindi fondamentale sapere esattamente quale sarà l’attività successiva. Per gli amanti del Getting Things Done, questa non è altro che la “Next Action”.

Andando sul pratico quello che dovrai fare è pescare dal calderone delle tue attività due sole attività: quella che intendi completare immediatamente e quella su cui lavorerai subito dopo. Appena completata la prima attività, pesca una nuova attività da mettere in coda ed inizia a lavorare sulla seconda attività della tua lista; continua così fino a completare tutte le attività della giornata… e non solo.

Strumenti come Todoist o altri gestori di to do list ti permettono di applicare questo principio molto semplicemente; ma anche un semplice foglio di carta può esserti sufficiente. Ecco allora un esempio per completare l’articolo:

Le 2 attività:

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Buona settimana. Andrea.

Foto di katiew

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Mindcheats

Io sono ancora in ferie! ;)

Comunque, il problema della scarsa produttività una volta tornato dalle vacanze si fa sentire ogni volta. Certo non arrivo alla vera e propria “sindrome da rientro”. Finora me la sono cavata bene con il solito trucchetto di prendere un grosso obiettivo e spezzettarlo in piccole fasi quotidiane, per aumentare la motivazione.

Concentrarsi su una sola attività alla volta è invece una strategia che dovrei applicare tutti i giorni, non solo al rientro! :P

Lavoro in Spagna

Ciao Andrea, ottimo articolo, come sempre pieno di spunti interessanti. Anche io il mese scorso ho scritto due post in merito.

Un saluto e buona giornata!

Paolo

PS: non sei solo, tra i pigri doc mi ci metto pure io! :)

Germana

Sempre il consiglio giusto al momento giusto!!
Complimenti per il Blog Andrea.E’ ormai diventato uno dei miei migliori punti di riferimento!!:-)

Emilio

Bell’articolo.
Per quanti volessero creare una to do list tramite software, desidero segnalare Achieve Planner: http://www.effexis.com/achieve/planner.htm. Supporta anche la logica GTD, weekly schedule a blocchi, obiettivi, tracking/metrics (personal analytics) con grafici ecc… la to do list può essere personalizzata con contesti e tutto il resto, anche in modo che visualizzi solo il task successivo e non tutta la lista.
Buona settimana a tutti!

Emilio

Stefano

Ciao Andrea! Articolo giusto al momento giusto! Ogni tecnica che aumenti la produttività è sempre meglio..che nessuna tecnica!
E come dicono in cucina..La fame vien mangiando.. trasportata nell’ambito del lavoro..la voglia di fare vien facendo. Grazie per i consigli.
Stefano

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