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Un articolo sull’importanza di inseguire i propri sogni. Nonostante tutto e tutti.

 

“Tutti gli uomini sognano. Ma non tutti sognano allo stesso modo. Quelli che sognano di notte nei polverosi recessi della loro mente, si risvegliano al mattino per scoprire che i loro sogni sono svaniti. Ma quelli che sognano di giorno sono uomini pericolosi; essi infatti inseguono i propri sogni ad occhi aperti, e fanno sì che si avverino”.

Thomas E. Lawrence.

Molti di noi hanno un sogno nel cassetto, un obiettivo che consideriamo così grande ed ambizioso che ci ostiniamo a tenerlo rinchiuso a prender muffa, per paura di doverlo affrontare, uscendone magari sconfitti. Saperlo in quel cassetto ci dà sicurezza ed una piccola spinta per trascinarci lungo un’esistenza grigia.

Ma quel sogno, nel suo cassetto striminzito, spesso soffoca e muore silenziosamente.

Cos’è dunque che ci terrorizza tanto? Cos’è che non ci fa inseguire i nostri sogni più ambiziosi? Io una possibile risposta l’avrei: le opinioni altrui. Continuiamo a chiederci: “Cosa penseranno i miei genitori? Mio marito/mia moglie? I miei colleghi? I miei amici?“. E persi nelle nostre domande non facciamo altro che procrastinare i nostri sogni.

In questo articolo voglio provare a farti vedere le opinioni altrui sotto una luce diversa e per farlo utilizzerò una storia: la storia del re folle. Mi auguro ti piaccia ;-)

La storia del Re folle

La storia che sto per raccontarti è tratta da un libro di Paulo Coelho, pubblicato nel 1999 ed intitolato: “Veronika decide di morire” (‘mazza Andre… già il titolo è ‘na botta de vita!).

Coelho può essere apprezzato o meno come autore, ma questo breve brano mi ha sempre ricordato di pensare con la mia testa e di inseguire i miei sogni nonostante tutto e tutti. Mi auguro abbia lo stesso effetto su di te: è il mio modo di augurarti buon anno. Ecco la storia:

“Un potente stregone, con l’intento di distruggere un regno, versò una pozione magica nel pozzo dove bevevano tutti i sudditi. Chiunque avesse toccato quell’acqua, sarebbe diventato matto.

Il mattino seguente l’intera popolazione andò al pozzo per bere. Tutti impazzirono, tranne il re, che possedeva un pozzo privato per sé e per la famiglia, al quale lo stregone non era riuscito ad arrivare. Preoccupato, il sovrano tentò di esercitare la propria autorità sulla popolazione, promulgando una serie di leggi per la sicurezza e la salute pubblica. I poliziotti e gli ispettori, che avevano bevuto l’acqua avvelenata, trovarono assurde le decisioni reali e decisero di non rispettarle.

Quando gli abitanti del regno appresero il testo del decreto, si convinsero che il sovrano fosse impazzito, e che pertanto ordinasse cose prive di senso. Urlando si recarono al castello chiedendo l’abdicazione. Disperato, il re si dichiarò pronto a lasciare il trono, ma la regina glielo impedì, suggerendogli: – Andiamo alla fonte, e beviamo quell’acqua. In tal modo saremo uguali a loro – . E così fecero: il re e la regina bevvero l’acqua della follia e presero immediatamente a dire cose prive di senso. Nel frattempo, i sudditi si pentirono: adesso che il re dimostrava tanta saggezza, perché non consentirgli di continuare a governare?

La calma regnò nuovamente nel paese, anche se i suoi abitanti si comportavano in maniera del tutto diversa dai loro vicini. E così il re poté governare sino alla fine dei suoi giorni.”

Che ne pensi? Ti è piaciuta? Non ti ha fatto né caldo, né freddo? Ti ha fatto lo stesso effetto di una confettura di prugne? Prima di lasciarmi un commento vorrei spiegarti perché sono affezionato a questa storia e perché penso possa aiutarti a realizzare i tuoi sogni nel cassetto.

Vuoi essere un re tra i folli o preferisci inseguire i tuoi sogni?

Quello che mi affascina di questa storia sono i 2 messaggi che essa trasmette:

1. Il fatto che tu sia l’unico a pensarla così non fa necessariamente di te un pazzo.

Quello che crede la maggioranza delle persone non corrisponde necessariamente alla verità. Spesso, gli uomini che hanno permesso all’umanità di compiere i progressi più importanti, sono stati considerati dei folli dai propri contemporanei: Galileo Galilei, Nicolò Copernico, Charles Darwin, sono solo gli esempi più famosi.

Se credi fortemente nel tuo sogno nel cassetto, non permettere a niente e a nessuno di decidere cos’è giusto o sbagliato per te. Quello che credono gli altri, anche se sono in tanti, ti deve essere indifferente. Insegui il tuo sogno e rendi il tuo successo la vendetta più amara per chi ti ha sbeffeggiato e non ha creduto in te.

2. Arrenderci o inseguire i nostri sogni è una nostra scelta.

Al termine della storia, il re e la regina decidono di bere dalla fonte avvelenata. Nella nostra società questa è la scelta più comune. Da ragazzi abbiamo mille sogni e mille ambizioni, ma una volta entrati nella trappola del topo, ce ne dimentichiamo. Lentamente l’acqua avvelenata permea le nostre vene ed iniziamo a credere che quei sogni, in fondo, erano solo delle bambinate e che da bravi e responsabili soldatini della società dobbiamo fare esattamente quello che ci hanno insegnato.

La verità è che la scelta è nostra: possiamo arrenderci alle pressioni sociali e bere alla fonte avvelenata, oppure rifiutarci di farlo ed inseguire fino in fondo i nostri sogni. Se decidiamo di arrenderci sarà molto difficile tornare indietro. Se decidiamo di inseguire i nostri sogni, non avremo nessuna garanzia di successo e molto probabilmente saremo considerati dei folli, ma dei folli liberi.

Io non so quale sia il tuo sogno nel cassetto, ma il mio augurio per questo nuovo anno è di non bere dalla fonte avvelenata. Il mio augurio è che tu possa sempre ragionare con la tua testa, prendendo decisioni ponderate ed assumendotene sempre la responsabilità. Il mio augurio è che tu possa rimanere un re folle, non smettendo mai di inseguire i tuoi sogni.

Buona settimana.

Andrea Giuliodori.

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Giulio

Assolutamente fantastico. Aver scoperto questo tuo blog e’ la cosa migliore del mio 2013 (spero solo per ora xD)

Andrea

Visto che il 2013 è iniziato da meno di 48h non ho ben capito se è un complimento o meno… -.-‘
Ahaha, scherzo! Grazie!

A presto,
Andrea.

Marco

Ciao Andrea.
Davvero una bella storia. Ti insegna tanto.
Ognuno deve prendere le proprie decisioni e non deve essere influenzato da nessuno.

Grazie

Buon anno a tutti :)

Andrea

Ciao Marco,
grazie del commento.

Buon anno.
Andrea.

Luciano

Bella storia Andrea :) , non ti nascondo che leggendola mi è salito un “disgusto viscerale”… E’ qualcosa che si riscontra in ogni campo, seguire i propri ideali (sia come scelta di vita che etici, come rimanere onesti ed integri) in questo contesto storico ed ideologico è un’impresa degna di un eroe greco!
Il breve racconto poi mi ha ricordato il teatro dell’assurdo, specialmente “il rinoceronte” di Ionesco (suppongo che Cohelo abbia attinto da lì), dove però lo sfondo è quello dei regimi totalitari.

Andrea

Sì, ti capisco Luciano, ma personalmente preferisco sempre concentrarmi su di me e su ciò che posso cambiare e migliorare. Il disgusto a volte sale… ma cerco di lasciarlo andare.

A presto,
Andrea.

francesco

Ciao Andrea, buon 2013!
La storia è molto bella, porta a riflettere… Io dico sempre che solo un gruppo di folli può cambiare il Mondo. Meglio seguire i propri sogni che omologarsi a quello che viene definito “giusto” perchè tutti fanno così.
Ancora buon anno Andrea, nel 2012 conoscere questo blog è stato un degli eventi migliori!

Andrea

Ciao Francesco,
ti ringrazio davvero per il commento.

Sì, concordo appieno con te: difficilmente senza un pizzico di follia si possono cambiare le cose.

A presto,
Andrea.

Caterina

Ciao Andrea! Ti seguo da molto ma è la prima volta che ti scrivo. L’articolo di oggi lo sento mio particolarmente ed è quello che mi ci voleva per iniziare al meglio questo nuovo anno: aprire quel cassetto e liberare quel sogno che custodisco tanto gelosamente solo per paura di non riuscire a realizzarlo o di essere giudicata male da chi mi sta intorno. Uno dei miei propositi per il nuovo anno è proprio quello di seguire le mie idee e le mie convinzioni a costo di essere considerata “folle”! Grazie delle belle parole che hai scritto e… buon anno!

Andrea

Ciao Cate,
grazie per aver scritto il tuo primo commento.

Sono felice che questo articolo abbia toccato le tue corde.

In bocca al lupo per i tuoi progetti.
Andrea.

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