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Ci sono momenti in cui andare avanti sembra impossibile, in cui siamo certi di aver raschiato il fondo delle nostre riserve, ma è proprio in questi momenti che dovremmo ricordare la regola del 40%.

“La determinazione è il duro lavoro che fai dopo che ti sei stancato del duro lavoro che hai fatto.”

Newt Gingrich.

Quella di Gingrich è in assoluto una delle frasi sull’andare avanti che più amo. Poche altre citazioni infatti catturano l’essenza del concetto di determinazione meglio di questa.

Eppure ho il sospetto che in questo momento tu abbia bisogno di qualcosina in più di semplici frasi motivazionali:

  • Magari sei all’università e per quanto impegno tu ci stia mettendo, non riesci ad andare avanti nel tuo percorso accademico.
  • Magari stai cercando di cambiare vita e lo vorresti fare instaurando nuove buone abitudini, ma nonostante la tua buona volontà, difficilmente riesci ad essere costante e ad ottenere risultati significativi.
  • Magari stai rincorrendo un ambizioso obiettivo professionale e ultimamente ti stai chiedendo se forse non sia… troppo ambizioso!

Beh, qualsiasi sfida tu stia affrontando, se pensi di essere arrivato al limite, se sei convinto di non riuscire più ad andare avanti, dedicami i prossimi 5 minuti.

Ho preparato per te un video in cui parlo della regola del 40%.

Si tratta di uno strumento molto semplice, ma che mi auguro ti aiuterà a ripensare quelli che sono i tuoi veri limiti.

Quando pensi di non riuscire più ad andare avanti, in realtà…

La regola del 40% può essere uno strumento fantastico per cambiare prospettiva e si è dimostrato per me fondamentale negli ultimi mesi. Un’avvertenza però…

Limitarti a conoscere la regola di cui parla Itzler nel suo libro (Living with a SEAL), non basta.

Se vuoi davvero ridefinire il confine dei tuoi limiti, devi vivere sulla tua pelle quelle che in psicologia si chiamano esperienze emozionali correttive.

Senza perderci in paroloni…

Ripeterti “ce la posso fare!“, “ce la posso fare!“, “ce la posso fare!“, o altre affermazioni positive, non serve ad una beneamata cippa fritta e di certo non ti aiuterà ad andare avanti.

Se vuoi davvero superare i tuoi limiti, devi metterti nelle condizioni di fare un passo (anche piccolissimo) al di fuori di quella gabbia mentale dorata di cui ti ho parlato nel video.

Solo queste azioni concrete insegneranno al tuo cervello che certi limiti sono solo frutto della sua immaginazione.

Conclusioni

Sono convinto che nei prossimi giorni, in almeno un’occasione, avrai voglia di mollare la presa, di barattare i tuoi obiettivi per qualche distrazione a buon mercato.

Ehi! Non siamo robot, ci sta.

Quando però si presenterà una di queste occasioni, vorrei che ti ricordassi di questo video e della regola del 40%. Ma soprattutto vorrei che, invece di arrenderti alle prime difficoltà, tu provassi a dare una sbirciatina oltre quelli che oggi pensi siano i tuoi limiti.

Solo una sbirciatina. Un piccolo passo oltre il recinto. Nulla di più.

Buona settimana ;-)

Andrea Giuliodori.

Ps. Se pensi che le tue convinzioni limitanti ti stiano… limitando un po’ troppo nella vita, ti consiglio di dare una letta anche a questo articolo sull’elefante e le sue catene.

Pps. Mi auguro che il video ti sia piaciuto. Se ti va, condividi questo articolo sul tuo social preferito usando i pulsanti qui sotto. Grazie davvero!

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Mirko De Dominicis

Bel video grazie ;-)
Peccato sia nascosto su youtube e non sia possibile girarlo se non inoltrando la pagina web

Andrea Giuliodori

Lo abbiamo tenuto non in elenco in attesa della pubblicazione del post: adesso è pubblico :-)

Leo

Non riesco a vederlo purtroppo!

Vincenzo

Ho 53 anni forse sono al 40% della mia vita. Ma sono stanco di lavorare come muratore, operaio siderurgico, camionista. Stanco di 12 ore al giorno per 1400 euro al mese in un paese straniero di cui non conosco la lingua, perché il mio è occupato ad aiutare gli africani (niente contro di loro. Ci lavoro tutti i giorni). Stanco dei dolori ossei dagli infortuni subiti. Stanco di vedere l’età pensionabile spostarsi avanti come il sole all’orizzonte.
Per me me l’anno messa nel culo anche troppo prfondamente. Ma probabilmente è solo il 40%.
Grazie dell’informazione.

Alessandro

Effettivamente Vincenzo quando si superano i 50 (come te e me) e quindi si è già ben oltre il 50% della vita tutto diventa più difficile e oscuro…soprattutto in Italia. Siamo in tanti in condizioni critiche, conosco molti over 40 che prendono il “reddito di cittadinanza” senza la benché minima speranza di un futuro migliore, hanno semplicemente smesso di lottare ma è una deriva molto pericolosa (un mio amico è recentemente scomparso dopo essersi abbandonato all’alcool).
Siamo qui anche noi per questo per trovarla ancora ….quella speranza.

Giovanni Prodan

Devo dire che è sempre bello svegliarsi al lunedì e leggere questi articoli! Vado a fare un po’ di trazioni :)

lara

Ciao Andrea, articolo molto interessante, come tutti quelli di EfficaceMente .
Ora mi resta da capire se mollare tutto mi aiuta ad uscire da una situazione di insoddisfazione o se rischio per scarsa autostima di buttare via una opportunità. Che belli i punti di vista!
Buona giornata!

Emiliano Micheli

Bellissimo articolo Andrea, mi hai letto nel pensiero.
Per quanto mi riguarda la stanchezza e i limiti vengono quando magari faccio tanto per portare avanti un progetto e poi magari devo ripartire o cambiare tutto perché in quel momento non funziona più o funzionerebbe in un altro modo.
Diciamo che questa continua sutuazione di cambiamento a volte puó diventare stressante e non sempre stimolante, a volte avere un po’ di risultati con continuità potrebbe dare più certezze e stancare meno diciamo.
Comunque seguiró il consiglio ma ti chiedo..
Quando qualcosa non funziona più ha senso portarlo avanti? Oppure è solo un limite mentale?

Andrea Giuliodori

Abbiamo parlato spesso di questo dilemma qui su EfficaceMente: non mollare alle prime difficoltà, insistere davanti alle avversità, essere tignosi sono tutti atteggiamenti in cui credo molto. Ma portare avanti qualcosa in cui non crediamo o che semplicemente non funziona è del tutto inefficace.

Il mio consiglio è quello di utilizzare una “data di scadenza”: decidi a priori una data entro la quale intendi ottenere un risultato tangibile. Se per quella data il risultato non arriva, molla senza guardarti alle spalle e prova un’altra strada.

Utilizzare una data di scadenza ti permette inoltre di sfruttare a tuo favore la Legge di Parkinson.

Per quanto riguarda le mie attività online ad esempio, ho utilizzato una variante di questo approccio: mi sono ripromesso di scrivere 500 contenuti gratuiti e se dopo 500 contenuti il progetto si fosse dimostrato non all’altezza, avrei mollato.

Alessandro De Agostini

Bellissimo articolo Andre, molto utile in questo periodo per me….e vediamo di oltrepassare ‘sto recinto và!
Buon inizio settimana! :)

Andrea Giuliodori

A te Alessandro :)

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