2 min

Ok, ok, lo ammetto,

Il titolo di questa newsletter è un odioso clickbait, ma ho scelto di usarlo a fini didattici: lo giuro! :)

Alcuni concetti di crescita personale appaiono spesso troppo… teorici e per comprenderli davvero dobbiamo viverli sulla nostra pelle.

Se questo titolo ad esempio, ti ha incuriosito più del solito è perché, fin dall’antichità, nel nostro DNA è programmato un bisogno essenziale:

Il bisogno di essere amati e accettati da chi ci circonda.

Questo bisogno di appartenenza ha giocato un ruolo chiave nell’evoluzione della nostra specie.

Nella preistoria vivere in gruppo era fondamentale per la propria sopravvivenza.

…e chi era mal giudicato o non era accettato dalla tribù rischiava l’esclusione: una vera e propria condanna a morte in un ambiente infestato da feroci predatori.

Questo spiega perché siamo così attenti a quello che pensano e dicono gli altri di noi, e chi, con spavalderia, lo nega, spesso lo fa perché (in realtà) è ancor più sensibile al giudizio altrui.

Nella nostra società moderna, però, un’eccessiva preoccupazione per le opinioni delle altre persone non solo è ingiustificata, ma è anche dannosa.

Oltre a causarci sofferenza nell’immediato, ricercare la continua approvazione degli altri, ci condanna all’immobilità e, inevitabilmente, tarpa le ali ai nostri sogni più ambiziosi.

Nel quarto capitolo di Autostima Passo Passo fornisco tutta una serie di indicazioni molto pratiche per tenere a bada la paura del giudizio degli altri.

Nella newsletter di oggi ci tenevo però a condividere con te un passaggio brillante, scovato nel libro “Infinite Jest” di David Foster Wallace, che fornisce una “cura” definitiva a questo nostro innato timore.

Eccolo…

“Smetti di preoccuparti di ciò che pensano gli altri di te quando realizzi quanto raramente lo fanno.”

David Foster Wallace.

Il paradosso è proprio questo infatti:

come visto, per natura siamo molto attenti alle opinioni dei nostri simili, ma i nostri simili (occupati da simili preoccupazioni) in realtà si preoccupano ben poco e per ben poco tempo di noi e delle nostre azioni.

Mi auguro che questa semplice realizzazione ti aiuti a vivere questa settimana con maggiore serenità e autenticità.

Questa è la tua vita e nessuno ha il diritto di scegliere con i propri giudizi come dovresti viverla.​​

A lunedì prossimo.

Andrea Giuliodori.

Altri lettori trovano interessante