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Creare mappe concettuali è una delle abilità chiave per gli studenti di ogni età (scuola primaria, scuola media, superiori e università). Scopriamo insieme cosa sono le mappe concettuali, come si fanno e i migliori programmi e strumenti per crearle (ce n’è uno che li batte tutti).

 

“Imparare il significato di qualcosa richiede dialogo, scambio, condivisione e a volte compromesso.”

Joseph D. Novak.

Se sei uno studente probabilmente hai già sentito parlare delle mappe concettuali e magari hai anche provato ad utilizzarle. Le mappe concettuali infatti sono uno degli elementi fondanti di un metodo di studio davvero efficace.

Se però vuoi ottenere il massimo da questo straordinario strumento di studio, è importante che tu segua alcune regole chiave.

Ma andiamo per ordine. Grazie a questo articolo scoprirai…

  • Cosa sono le mappe concettuali.
  • Perché non le devi confondere con le mappe mentali.
  • Come puoi creare mappe concettuali davvero efficaci.
  • Quali sono i migliori programmi per mappe concettuali.
  • E infine… quando NON devi assolutamente usare le mappe.

Cosa sono le mappe concettuali

Le mappe concettuali sono strumenti per organizzare e rappresentare la conoscenza.

Questa è la definizione che ne dà il “papà” delle mappe, il prof. Joseph D. Novak.

Ma definizioni accademiche a parte, cosa sono davvero queste mappe concettuali e perché possono essere la svolta per chi deve preparare l’esame di terza media, l’esame di maturità o un esame universitario?

In poche parole, una mappa concettuale è uno strumento grafico che serve a mettere in evidenza i concetti principali di un argomento e i legami che esistono tra questi concetti.

La bravura del Prof. Novak negli anni ’60 fu infatti quella di capire che per apprendere (e memorizzare) in maniera efficace non possiamo limitarci ad immagazzinare dei concetti come degli automi.

Abbiamo bisogno di comprendere quali sono le relazioni tra questi concetti: rappresentare graficamente questi legami può aiutarci a farlo.

Bene, ora che sappiamo cosa sono le mappe concettuali, vediamo di non confonderle con le mappe mentali!

La differenza tra mappe concettuali e mappe mentali

Le mappe concettuali vengono spesso confuse con le mappe mentali (e viceversa).

Intendiamoci, nulla di grave, ma è importante comprendere le differenze fondamentali tra questi due strumenti. Mappe concettuali e mentali infatti hanno caratteristiche che le rendono particolarmente efficaci in fasi diverse dello studio.

Come già detto, le mappe concettuali sono state ideate dal professore emerito della Cornell University Joseph D. Novak, tra la fine degli anni ’60 e gli inizi degli anni ’70.

Scopo primario delle mappe concettuali è quello di rappresentare la conoscenza, motivo per cui questo strumento è particolarmente utile nella fase di APPRENDIMENTO di un argomento.

Le mappe concettuali infatti ci aiutano ad individuare:

  • concetti più importanti di un argomento.
  • Il loro ordine gerarchico (es. concetti chiave, secondari, etc.)
  • Le relazioni tra tali concetti (es. il concetto A è causa del concetto B, etc.).

Le mappe mentali invece sono state ideate, più o meno nello stesso periodo, dall’autore di psicologia popolare e presentatore TV Tony Buzan.

Scopo primario della mappe mentali è quello di facilitare lo studente nella fase di MEMORIZZAZIONE di uno specifico argomento

Le mappe mentali sono caratterizzate da:

  • Un concetto centrale, che è l’oggetto della mappa mentale.
  • Sotto-concetti “figli” che si dipanano a raggiera rispetto al solo concetto centrale.
  • Icone, disegni, colori etc. che agevolino la memorizzazione della mappa.

Semplificando, le mappe concettuali ci permettono di capire davvero un intero argomento, mettendo in evidenza tutte le relazioni tra i concetti che lo caratterizzano (e la natura di tali legami). Le mappe mentali invece, grazie a disegnini e colori che stimolano la nostra memoria, ci aiutano a memorizzare meglio uno specifico concetto e i suoi concetti “figli”.

Come spiego all’interno di “Studia meno, Studia meglio 2.0“, è stupido limitarsi ad usare le mappe concettuali o le mappe mentali come fossimo dei fondamentalisti. Molto più intelligente utilizzare un modello “ibrido” che ci aiuti sia ad apprendere, sia a memorizzare al meglio ciò che dobbiamo studiare.

…e allora scopriamo insieme come creare mappe concettuali davvero efficaci!

Come creare mappe concettuali davvero efficaci

come creare mappe concettuali

Ogni mappa concettuale è composta essenzialmente da 2 elementi chiave:

  • I nodi concettuali. Sono i concetti più importanti dell’argomento che stai studiando e sono rappresentati da un’etichetta (di 2-3 parole al massimo) che ne identifica il significato. L’etichetta di un nodo concettuale è costituita da nomi e aggettivi.
  • Le relazioni associative. Sono le frecce che collegano i nodi concettuali e hanno anch’esse un’etichetta di testo che spiega la natura del collegamento tra i diversi concetti di un argomento. L’etichetta di una relazione associativa è costituita da verbi.

Ma vediamo alcune istruzioni pratiche che ti aiuteranno a fare la tua prima mappa concettuale:

  1. Terminata la lettura di un capitolo, fai una lista dei 10-20 concetti più importanti dell’argomento appena letto, utilizzando non più di 2-3 parole di testo per etichettare tali concetti.
  2. Riporta i concetti individuati su un foglio A4, disponendo i più importanti (concetti chiave) in alto e quelli meno importanti (concetti secondari) in basso. Se lo desideri puoi racchiudere i concetti chiave all’interno di un cerchio e quelli secondari all’interno di un riquadro.
  3. Traccia delle linee che colleghino i concetti chiave con i concetti secondari e inserisci del testo su queste linee in modo da spiegare quale sia la natura di questo legame.
  4. Individua i legami trasversali che esistono tra i diversi concetti chiave e tra i diversi concetti secondari.
  5. Utilizza icone, disegni stilizzati e colori diversi per facilitare la memorizzazione della tua mappa “ibrida”.

Un esempio concreto di mappa concettuale “ibrida”

Ti sei perso? Non preoccuparti, ecco un esempio di mappa concettuale “ibrida” tratta dalla prima sezione di “Studia meno, Studia meglio 2.0“, dedicata proprio all’apprendimento:

Nel mio caso, non ho mai amato usare pennarelli di diversi colori (li ho sempre reputati una perdita di tempo che poco aggiungeva alla mia capacità di memorizzazione). Al contrario, anche quando studiavo nella Facoltà di Ingegneria, ho sempre abbondato con l’utilizzo di disegni stilizzati ed icone nelle mie mappe concettuali “ibride”.

Ma ora che sappiamo come creare mappe concettuali davvero efficaci, probabilmente ti starai chiedendo se possiamo realizzarle sfruttando la tecnologia (app, programmi, software, tablet, etc.).

La risposta a questa domanda forse non ti piacerà…

I migliori programmi per mappe concettuali

Esistono decine di programmi per mappe concettuali; qui sotto ti ho preparato un elenco completo di questi software.

Prima ancora di iniziare a giocare con queste app però vorrei svelarti quello che è lo strumento più efficace in assoluto per preparare le tue mappe concettuali: carta e matita.

Io amo profondamente la tecnologia: uno dei miei vizi è sicuramente quello di spendere fin troppi soldi in gadget ed app, ma quando si parla di apprendimento efficace, preferisco non farmi condizionare da questa mia passione.

Numerosi studi hanno dimostrato come le mappe concettuali realizzate con carta e penna siano in grado di attivare dei processi cognitivi del nostro cervello tali da migliorare la comprensione e la memorizzazione di quanto stiamo mappando. In altre parole:

  • Scaricare le mappe online già fatte e studiare su queste mappe, non serve ad una cippa fritta. Le mappe le DEVI fare in prima persona.
  • Quando fai mappe concettuali, cerca di farle a mano invece di utilizzare dei programmi per computer o tablet.

Ok, la ramanzina del fratello maggiore te l’ho fatta. Ma visto che comunque so che ti metterai a cercare dei programmi per mappe concettuali, tanto vale elencarti i migliori qui sotto ;-)

Software per realizzare mappe

  • C-map Tools: è stato creato dall’Università della Florida ed è un programma pensato specificatamente per la creazione di mappe concettuali.
  • Mindomo: è un programma molto intuitivo e può essere usato per realizzare sia mappe concettuali, sia mappe mentali.
  • MindMeister: è un sito che ti dà la possibilità di creare delle mappe a partire da modelli pre-impostati. Naturalmente se lo desideri ne puoi creare anche da zero, ma avere dei modelli già pronti può velocizzare il tuo lavoro. MindiMeister inoltre ti consente di condividere le tue mappe con amici e colleghi.
  • XMind: è forse il programma più utilizzato per la realizzazione di mappe mentali. Molto utile l’integrazione con altri programmi (es. Microsoft Office).
  • FreeMind: questo software è la versione per smanettoni di programmi di mind mapping. Carina, ma non tra le mie preferite.
  • WiseMapping: si tratta di una web app gratuita, in altre parole non devi installare nulla e la puoi utilizzare su qualsiasi dispositivo.
  • Edraw: è un programma evoluto per la realizzazione di grafici di ogni tipo, comprese mappe concettuali e mappe mentali.
  • VUE: altro software accademico pensato specificatamente per la realizzazione di mappe concettuali.
  • Mind Maple: la caratteristica chiave di questo programma è la possibilità di tracciare mappe mentali e concettuali usando il pennino di tablet & co. Potrebbe essere un’ottima soluzione per chi vuole sfruttare la tecnologia e beneficiare al contempo delle mappe fatte a mano.

Bene. Abbiamo visto cosa sono le mappe concettuali, qual è la loro differenza rispetto alle mappe mentali, come creare mappe concettuali davvero efficaci e i migliori programmi per realizzarle.

E se ti dicessi che TU non hai bisogno delle mappe concettuali per studiare?

Prima di mandarmi a quel paese continua a leggere…

Perché NON dovresti usare le mappe concettuali

Sono anni che suggerisco l’utilizzo delle mappe concettuali agli studenti che seguono EfficaceMente e di certo non avrei scritto un nuovo articolo di approfondimento se non le ritenessi tra i migliori strumenti di studio  in assoluto.

Eppure le mappe concettuali (come anche le mappe mentali) NON sono adatte a tutti gli studenti o per lo studio di qualsiasi argomento.

Quello che i vari para-guru dell’apprendimento veloce e delle mnemotecniche si dimenticano di dirti infatti è che ogni materia, ogni esame universitario, vede la prevalenza di specifiche tipologie di informazioni, che possono richiedere una tecnica di apprendimento piuttosto che un’altra.

Non solo.

Ognuno di noi ha uno specifico stile cognitivo dominante. Le mappe concettuali sono molto utili ad esempio per chi ha uno stile cognitivo VISOLI, ma non necessariamente per i VISANA, VEROLI o VERANA.

Ecco perché, ancor prima di cimentarsi nella creazione di mappe, è importante scoprire qual è il proprio stile cognitivo dominante.

Per aiutarti ad individuarlo e spiegarti cosa significa avere questo stile di apprendimento e quali tecniche sono più adatte per te, ho preparato un test gratuito. Lo puoi completare in meno di 5 minuti cliccando il pulsante arancione qui sotto. Buon test!

VAI AL QUIZ 》

Mi auguro che questo articolo di approfondimento sulle mappe concettuali ti sia piaciuto, ma soprattutto ti sia stato utile. Noi ci rileggiamo al prossimo articolo.

Andrea Giuliodori.

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Antonio Libertino

Ciao Andrea, vedo che hai dimenticato di postare questa mappa come esempio di mappa mentale :-) Grazie per l’articolo. Io negli ultimi tempi mi sto orientando sulle mappe ibride, un misto tra concettuali e mentali. https://uploads.disquscdn.com/images/04ff6e9b95ffa76f19910e92e5055926de9688b352d094bb66ae34044a6bea15.jpg

Denny Cadenazzi

Ciao, grazie per l’articolo ! Brillante,m efficace ed esaustivo. Mi rimane un’unico dubbio : quando parli di stile cognitivo, ed elenchi le varie tipologie, cosa intendi ? E , come si fa a scoprire il proprio stile cognitivo ? Ciao e grazie !

Andrea Giuliodori

Ciao Denny, trovi il link per fare il quiz sugli stili cognitivi al termine del post: c’è un pulsante arancione con scritto “VAI AL QUIZ”.

Terminati il quiz scoprirai qual è il tuo stile cognitivo e cosa significa avere uno specifico stile cognitivo.

Caterina Wein

Ciao Andrea! Grazie infinite dell’articolo chiarificatore arrivato proprio nel pieno dello studio. Io cerco di associare le mappe (fino ad ora mentali, ma da ora in poi cercherò di renderle ibride) alle flashcard. Ho infatti uno stile analitico e in più studio medicina, per cui la mole di nozioni è decisamente elevata. Mi sto chiedendo da un bel po’ se durante la ripetizione dilazionata basti ripetere i concetti delle mappe oppure se sia necessario associare la ripetizione dei vari dettagli spiegati nelle flashcard e che abbiamo appreso, perchè in quest’ultimo caso il tempo di una trentina di minuti non credo mi basterebbe per tutto il materiale che devo ripetere. Da quello che ho capito dai post del gruppo facebook e dai commenti degli articoli nel blog è proprio così. Quindi probabilmente ho bisogno ancora di esperienza per riuscire a compattare tutto quello che ho appreso in un tempo di ripetizione così ridotto. È solo qualche mese che applico sm2 quindi spero sia così… perchè per ora sono costretta a dilatare il tempo per completare le varie fasi dello studio che elenchi nel manuale e mi piacerebbe “volarle” di più.
Grazie ancora di tutto e ti dico che io insisto ancora con questo metodo nonostante le difficoltà che sto incontrando perchè i progressi nello studio e nelle giornate sono già grandi per me :-) non voglio immaginare come sia padroneggiarlo!
Sperando in una risposta ti saluto,
Caterina

Andrea Giuliodori

Ciao Caterina :)

Mappe e flashcards hanno funzioni essenzialmente diverse.

Mi spiego.

Le mappe (ibride) sono ideali per chi ha uno stile cognitivo con predominanza della componente visuale e vanno utilizzate per lo studio di esami in cui prevalgono i CONCETTI.

Le flashcards invece sono essenzialmente degli strumenti di memorizzazione pura e sono pensate per esami in cui prevalgono i FATTI.

Nel caso di un esame di medicina in cui possiamo trovare un mix di CONCETTI e FATTI io procederei in questo modo:

– mappe di alto livello per avere una panoramica d’insieme dei principali argomenti dell’esame. Falle al termine dello studio di un capitolo e ripetile subito. Puoi poi ripeterle a distanza (anche dopo 1 settimana), magari utilizzando la tecnica Minority Report, nel momento in cui avrai cumulato più mappe.

– flashcards per le nozioni (FATTI) da conoscere perfettamente e da ripetere secondo gli intervalli della ripetizione dilazionata.

Caterina Wein

Grande Andrea!!!!!! Grazie mille :) ho cercato di seguire questo consiglio…30 e lode ad anatomia patologica :D Però devo confessare di non essere stata diligente in tutto, perchè vado forte con gli argomenti nuovi, ma poi mi annoio mortalmente a ripeterli. Non sono mai stata abituata a farlo e di conseguenza mi viene da ripetere per filo e per segno tutto l’argomento. Mi riferisco più che altro alle flashcard (le mappe come hai detto te sono più rapide!) Quindi spesso col cavolo che mi ci mettevo a ripassare, e come al solito a un giorno dall’esame ho ripreso in mano alla velocità della luce roba fatta mesi prima. Per evitare questo problema mi è venuta in mente questa cosa (non so se l’ho ripescata da qualche tuo commento passato e per questo vorrei chiedere a te se pensi sia giusta). Nella ripetizione dilazionata (invece che tutta la tiritera) si devono ripetere solo le parti che sono più ostiche? Perchè così si rinfrescano solo le cose che sono andate via, e si spinge in alto la curva dell’oblio!
Scusa i poemi tutte le volte, ma è una grande opportunità poterti scrivere e voglio sfruttarla al meglio! Grazieeee (sappi che finirai nei ringraziamenti della mia tesi :D )

StrangeDestiny

Una mappa concettuale deve essere, necessariamente, non piu lunga di una pagina?

Pengwei

Ciao andrea ho fatto il quiz sono risultato verana, ma le tecniche proposte non le sento proprio adatte al mio tipo di studio; avrei preferito più lo stile di visoli con le mappe concettuali, flash cards ecc. Potrei usare anche le tecniche di un altro stile?

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