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In questo articolo scopriremo insieme le 4 principali cause della procrastinazione e le 4 soluzioni più efficaci per sconfiggerla definitivamente.

Ti capita spesso di rimandare i tuoi impegni? Lo studio, quel progetto di lavoro, un buon proposito per l’anno nuovo? Magari stai procrastinando qualcosa di importante proprio in questo momento, leggendo questo articolo.

La procrastinazione può essere un vero problema: ore o addirittura giorni interi sprecati a non concludere nulla, senza portare a termine un compito, per non parlare della frustrazione e dello stress per le scadenze che si avvicinano inesorabili.

Prima di mostrarti le principali cause di questo fenomeno, diamole una definizione in lingua italiana che dal punto di vista della psicologia.

In questo modo la inquadreremo meglio e riusciremo in maniera più consapevole a “sconfiggere il nostro nemico”.

Significato “Procrastinare” nel dizionario italiano

Citando testualmente dal dizionario Treccani [1], significa:

“differire, rinviare da un giorno all’altro, dall’oggi al domani, allo scopo di guadagnare tempo o addirittura con l’intenzione di non fare quello che si dovrebbe.”

Già da questa definizione si evince la pericolosità insita nella procrastinazione, soprattutto in quell’ultima parte “con l’intenzione di non fare quello che si dovrebbe“, che racchiude in sé la conseguenza più atroce della procrastinazione, ossia quella di non portare più a termine un compito che ci eravamo prefissati di fare.

Procrastinazione in psicologia

Citando invece il portale di psicologia State of Mind [2], la procrastinazione è:

quel comportamento che ci spinge a ritardare volontariamente un’azione nonostante la consapevolezza delle future conseguenze negative. In questo frangente si tende a sostituire attività prioritarie con altre molto meno rilevanti e più piacevoli.

Interessante in questo caso è la parte relativa alla sostituzione delle attività. Essa infatti innesca un blocco psicologico e mentale nei confronti dei compiti più importanti che inizialmente coinvolge un singolo aspetto della nostra vita (come lo studio o il lavoro) per poi toccare vaste aree della nostra vita e del nostro atteggiamento sociale, fino a diventare un’abitudine consolidata.

Il risultato finale di questo mix esplosivo è una diffusa incapacità di reagire che abbassa l’autostima in sé stessi e la fiducia nelle proprie capacità.

Procrastinatori, l’identikit delle persone abituate a rimandare

Tutti di tanto in tanto possiamo assumere i tratti del procrastinatore. Sarà capitato a (quasi) chiunque di rimandare occasionalmente qualcosa.

Ben diverso, però, è quando rimandare/posticipare a chissà quando un’azione diventa una (spiacevole) abitudine.

Perché se nel primo caso si può parlare di semplice pigrizia, nel secondo siamo davanti a un vero e proprio atteggiamento da procrastinatore seriale. Evitare per sfuggire dalle proprie insicurezze e paure, rimandare per non avere problemi e preoccupazioni.
Il modo di agire del procrastinatore cronico nasconde una serie di problemi nella nostra vita quotidiana che devono essere individuati e risolti nel minor tempo possibile.

Cosa fare per non procrastinare

E allora? Che fare?

Per i procrastinatori più incalliti ho realizzato una guida pratica con interventi mirati che illustra passo passo delle tecniche su come liberarsi definitivamente della procrastinazione. La puoi avere andando su questa pagina.

Se invece la procrastinazione per te è semplicemente un problema momentaneo, ho qualche piccolo consiglio per te che potrebbe aiutarti a superare questo periodo complicato e far sì che tu non ti riconosca nell’identikit del procrastinatore seriale. 

Le cause della procrastinazione e come smettere

Ecco le 4 principali cause della procrastinazione ed altrettante soluzioni per smettere di rimandare i tuoi impegni:

Stai lavorando troppo e male:

La procrastinazione potrebbe essere il sintomo di una cattiva abitudine nella gestione del tuo tempo: insomma, stai lavorando troppo e male.

Se continui a lavorare/studiare fino a tardi la sera o durante i weekend, che tu lo voglia o meno, il tuo cervello si prenderà delle pause, creando così un circolo vizioso in cui più lavori e più il lavoro si accumula.

Non è un caso che proprio nei periodi più intensi di studio/lavoro ci troviamo a vagare tra Facebook, Youtube ed il nostro sito di news preferite.

Soluzione: ricomincia a piccoli passi. Utilizza la legge di Parkinson per completare sessioni di lavoro/studio ben definite nel tempo ed efficaci. Allo stesso tempo crea ogni giorno il tempo per le tue passioni e per ciò che ti fa star bene.

Quello che fai non ti entusiasma

Se odi il tuo lavoro o senti di aver completamente sbagliato il tuo corso di studi, non c’è tecnica di crescita personale che tenga: continuerai a procrastinare i tuoi impegni sempre e comunque.

Soluzione: è arrivato il momento di ripensare a cosa vuoi fare da grande; fai un elenco delle tue passioni, di ciò che ti emoziona, di ciò che faresti anche senza uno stipendio. Nel frattempo, per risolvere il problema nel breve periodo, prova ad utilizzare una di queste 7 tecniche per smettere di procrastinare.

Achtung! Troppo facile abbandonare un obiettivo al primo ostacolo, credendo che non sia la strada giusta per noi: prima di convincerti del fatto che il corso di studio o il lavoro che stai facendo non fanno per te, chiediti se hai veramente perso interesse per l’obiettivo finale o se a farti procrastinare è soltanto un ostacolo passeggero (un esame particolarmente complicato, un progetto terribilmente noioso, etc.).

Non ami il lavoro sporco

“Procrastinare è una trappola. Troverai sempre delle scuse per procrastinare. Ma la verità è che esistono soltanto 2 cose nella vita: le scuse ed i risultati, e con le scuse non si va da nessuna parte.”

Robert Anthony

Nonostante tu adori il tuo lavoro, ti capita spesso di rimandare attività noiose e routinarie: nulla di grave.

Spesso ci capita di dover completare attività che crediamo inutili, superflue e frutto di una mente burocraticamente deviata. Anche il lavoro più bello del mondo avrà qualcuna di queste attività; sono come i pollini primaverili: inevitabili, fastidiosi, ma necessari (alla sopravvivenza delle piante, perlomeno!).

Soluzione: non concentrarti sulla singola attività, inquadrala in un contesto allargato, ma soprattutto pensa a come ti sentirai una volta che ti sarai liberato di questa noiosissima incombenza.

Sei spaventato:

Paura e procrastinazione vanno spesso a braccetto. In un recente articolo ti ho suggerito 5 azioni pratiche per quando sei preoccupato, ma cosa fare quando si continua a rimandare per paura?

Che si tratti di cercare un nuovo lavoro, conoscere la ragazza dei tuoi sogni, o avviare una tua impresa quando sei spaventato (anche se non hai il coraggio di ammetterlo) troverai sempre decine di scuse plausibili per rimandare ciò che vorresti e dovresti fare.

La procrastinazione dettata dalla paura è ciò che di peggiore può capitare ad un individuo: invece di rincorrere i tuoi sogni ti ritrovi immobilizzato, incapace di reagire.

Soluzione: diventa consapevole che sei in grado di agire nonostante la paura, anzi agire a dispetto delle nostre paure è l’unica via per farle svanire.

Conclusioni sulla procrastinazione

Dunque, abbiamo capito come la procrastinazione, a seconda di chi ‘la mette in pratica’ può avere diverse cause. Ricorda, però, che hai tutti gli strumenti per individuarle e passare dall’attesa all’azione: basta volerlo! E questa guida spero che ti possa aiutare.

Tu perché stai procrastinando?

Andrea Giuliodori.

Fonti articolo

[1] Dizionario Treccani: “Procrastinare in Vocabolario

[2] State of Mind: “Procrastinazione: cause e caratteristiche del rimandare a domani.

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Ilaria Cardani

La continua procrastinazione è un grande segnale di insoddisfazione, come dici al punto 2: quello che stiamo facendo e, soprattutto, il modo in cui stiamo vivendo non ci piace, non ci sta permettendo di essere noi stessi a pieno.

Nel caso in cui ci si trovasse in questa situazione è utile porsi domande come: sto facendo questa cosa per ottenere quale obiettivo? E’ un obiettivo che mi interessa davvero e che rispecchia appieno i miei desideri e le mie ambizioni? Sono proprio sicuro/a che è la cosa che mi fa stare davvero bene?

Il punto 4, la paura, l’essere spaventati è qualcosa – come accenni anche tu – di molto comune soprattutto nell’ambito delle relazioni uomo-donna. Tra i miei clienti che desiderano attrarre la persona giusta, spesso mi ritrovo ad avere a che fare con alcuni – soprattutto uomini – che rimandano di continuo il momento in cui “concludere” con una donna, anche quando i segnali di gradimento dall’altra parte sono forti, espliciti e inequivocabili.

Con questo modo di fare distruggono rapporti che hanno eccellenti possibilità di riuscita, spesso causano delusioni cocenti nell’interlocutore/interlocutrice e danno un’immagine di sé che non corrisponde alla realtà.

E tutto cio’ ha il deleterio effetto collaterale di minare ulteriormente la loro autostima.

Umberto

Ciao Ilaria,hai ragione,quando si finisce in situazioni simili (e ci si finisce presto o tardi!!) la cosa migliore è porsi domande. Le domande,quelle costruttive ovviamente,sono la nostra grandissima arma segreta per uscire da brutti momenti o per cambiare qualcosa che non ci va a genio; tutti abbiamo la capacità di pensare e di conseguenza possiamo usare quest’incredibile arma a nostro favore, ma purtroppo, per qualche motivo, solo pochi lo fanno. Tu di cosa ti occupi precisamente? Gestisci un’agenzia matrimoniale o qualcosa del genere? Te lo chiedo perché l’unico campo della mia vita nel quale fatico enormemente ad emergere è proprio quello relativo alle relazioni,specialmente nei rapporti con il gentil sesso; effettivamente di paure su questo argomento ne ho parecchie,tutte assurde e tutte difficili da superare nonostante io sia ben cosciente che sono assurde. E così facendo mi rendo conto di danneggiare solo ed esclusivamente una persona, me stesso. Quindi se hai qualche consiglio sono tutt’occhi e tutt’orecchi.

Tony

potresti fare concorrenza ad andrea complimenti :) si riesce ad imparare qualcs anche solo dai tuoi commenti

Livio

Ti seguo da alcuni giorni e volevo farti i miei piu’ sentiti e sinceri complimenti per il lavoro che fai…oggi giorno è difficile trovare persone che danno un consiglio o un aiuto a persone in difficoltà senza volere in cambio denaro,le persone come te sono gli eroi della nostra epoca.

Grazie

Umberto

Livio hai detto una grandissima verità. Di persone come Andrea ce ne sono poche ma per fortuna esistono e sono proprio queste persone i veri eroi della nostra epoca. E lo sono anche tutti quelli che prendono ad esempio queste persone, cercando nel loro piccolo di emularle, usando il loro unico stile e la loro unica personalità.

Alberto Consoli

Ciao Andrea,
penso che procastinare sia uno delle prime cause di fallimento di un progetto!
Io come rimedio faccio cosi:
1) Mi fisso un obiettivo che voglio veramente raggiungere;
2) Di questo obiettivo mi chiedo il perchè voglio raggiungerlo, cioè mi do le giuste motivazione e quando procastino o sono un pò deluso dai mancati successi mi riguardo il perchè volevo raggiungerlo!
3) Quando ho paura di fare un qualcosa è il momento che mi dico alberto devi agire, cosi esco dalla mia zona di confort e cresco!

A presto

Alberto

Umberto

Ottima strategia di attacco alla procrastinazione Alberto, i miei complimenti anche a te. Riguardo al punto 3 mi fai venire in mente uno slogan di Roberto Re….IF YOU CAN’T, THAN YOU MUST. Ovvero SE NON PUOI, ALLORA DEVI.

Jam

Ciao, mi sono veramente mancati i tuoi post.
In questo momento Sto proprio procrastando il mio lavoro,
una cosa che faccio spesso, molte volte ho pensato di cambiare, ma sono veramente troppo confuso!!

Raffaele Ciruolo

Tra le cattive abitudini la procrastinazione è una delle peggiori. Tuttavia si può rimediare attraverso l’azione: quando si comincia a fare qualcosa di concreto (qualunque cosa) la situazione comincia subito a migliorare.

“L’azione non sempre porta alla felicità; ma non c’è nessuna felicità senza l’AZIONE” Benjamin Disraeli

“AGIRO’ ADESSO. D’ora innanzi ricorderò la lezione della lucciola, che emana la sua luce soltanto quando è in volo, soltanto quando è in azione. Diventerò una lucciola ed anche di giorno, nonostante il sole, sarà visibile il mio fulgore.
E che gli altri si accontentino pure di essere come farfalle che sfoggiano le loro ali ma che per vivere dipendono dalla carità di un fiore. Io sarò come la lucciola e la mia luce illuminerà il mondo”
Og Mandino, dal libro “”Il più grande venditore del mondo”

Umberto

Stupenda la massima di Disraeli e molto bella anche la metafora della lucciola che vive di luce propria, non la conoscevo ed ora la conosco :-) c’è sempre da imparare. Agite gente, agite!! Bravo Raffaele.

Stefano

Grazie
Io ho agito leggendo qui e scrivendo questo commento.

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