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Per avere successo, nelle piccole e nelle grandi sfide di tutti i giorni, le sconfitte spesso valgono più delle vittorie. Un articolo sul fallimento, i suoi insegnamenti e come utilizzarli per raggiungere i tuoi obiettivi.

 

“Il successo è per il 99% fallimento.”

Sochiro Honda.

Durante un’intervista dedicata al travagliato periodo di sperimentazione della lampadina elettrica ad incandescenza, Thomas Edison, il prolifico inventore della General Electric, disse: “Non ho mai fallito. Ho semplicemente trovato 10.000 modi che non funzioneranno”. Molti si sarebbero arresi al terzo tentativo, ma Edison aveva colto l’essenza del fallimento.

Il fallimento non è un’alternativa al successo. Il fallimento è un requisito del successo.

Ecco allora 5 modi per trasformare il fallimento in una strategia per avere successo:

  • Cambia il tuo modello mentale. Quando si tratta di raggiungere un obiettivo, molti di noi adottano un modello mentale in cui successo e fallimento si escludono a vicenda: da una parte immaginiamo il rigoglioso sentiero verso il successo, privo di ostacoli e contrattempi. Dall’altra visualizziamo il terrificante sentiero del fallimento, fatto di dolore e sconfitte. Ma il bivio è solo nella nostra mente, nella realtà il percorso verso il successo brulica di ostacoli e sono proprio questi ostacoli a testare la nostra determinazione. Ancora una volta: il fallimento non è un’alternativa al successo, il fallimento è un requisito del successo.
  • Impara a fallire più spesso. Più falliamo e più successi otteniamo. Se non stai fallendo abbastanza, possono esserci solo due spiegazioni: o i tuoi obiettivi non sono abbastanza ambiziosi, o non stai facendo nulla per perseguire i tuoi obiettivi. Aumentando i tuoi fallimenti in modo intenzionale, aumenterai le tue chances di successo. Ogni “no” che ti sentirai ripetere nel breve termine, sarà un passo in avanti verso il tuo obiettivo. Prova a rifletterci: hai realmente sentito molti “no”, o hai solo paura di sentire molti “no”?
  • Fissa obiettivi “negativi”. La “scienza” ;-) della definizione degli obiettivi prescrive che gli obiettivi debbano essere sempre formulati al positivo. Il punto è che qualche obiettivo negativo può essere divertente ed efficace. Ti faccio un esempio: immagina di dover convincere 10 persone a sostenere una causa a cui tieni. Puoi fissare come obiettivo “positivo” quello di trovare 10 sostenitori, oppure… puoi decidere di cercare sostenitori fin tanto che non avrai trovato almeno 100 persone contrarie. Quale obiettivo pensi che ti porterà maggiori risultati? Gli obiettivi “negativi” ti permettono di usare il fallimento a tuo vantaggio.
  • Celebra i tuoi insuccessi. Se è vero che fallire più spesso ti permette di avvicinarti più velocemente ai tuoi obiettivi, è arrivato il momento che inizi a celebrare i tuoi insuccessi! Se permetti alle sconfitte di abbatterti, non avrai mai la forza sufficiente per raggiungere i tuoi traguardi. Prendi le sconfitte in contropiede: celebrale! Trasforma nella tua mente le sconfitte in tappe necessarie per il tuo successo, tappe da festeggiare.
  • Allena il “muscolo” del coraggio. Se il fallimento è il mezzo per il successo, il coraggio è la benzina. Per continuare a tentare, anche quando hai fallito ormai molte volte, devi avere coraggio. Per questo devi allenare il “muscolo” del coraggio. Ogni volta che affronti la paura del fallimento, prendi l’iniziativa. Solo in questo modo il muscolo del coraggio crescerà, insieme ai tuoi successi.

Tu come vivi le tue sconfitte? Ti fai sopraffare o le utilizzi come volano per il tuo successo?

Andrea Giuliodori.

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Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Ikaro

Bell’articolo. Sottoscrivo tutto. Penso che la linea di divisione tra chi si ferma e chi va avanti sia proprio il fallimento. Falliscono tutti; poi c’è chi si ferma e chi va avanti

Daniele

Ottantotto

Una volta ho letto che non esiste un fallimento: ogni fallimento è una errata impostazione della nostra mente, o magari semplicemente un approccio sbagliato ad un dato problema.
DA ogni fallimento dobbiamo imparare a trovare quel “quid” che ci porta a prendere i lati positivi del fallimento ed imparare da questo.

Se impariamo da ogni fallimento… allora il fallimento è automaticamente annullato, altrimenti non avremmo imparato nulla!

Andrea

Esatto: riuscire a trovare nel fallimento la motivazione per andare avanti e continuare a perseguire i nostri obiettivi. Mi piace molto questa impostazione.

Grazie del commento.

a parole siamo tutti bravi di scrivere e recitare testi trovati qua e laa... ma in pratica la vita reale è ben un altra cosa .Cordiali saluti

come ho gia scritto in precedenza il fatto è scrivere delle teorie prese di qua e di la un conto è vivere l’esperienza di tutte le persone che specialmente in questo assurdo tempo stanno in in un purgatorio di dubbi ed estreme incertezze specialmente per chi ha figli a cui dover render conto con il proprio comportamento giornaliero Le regole della vita sono imprevedibili

Andrea Giuliodori

Ilario, se le regole della vita sono imprevedibili, perché consideri i tuoi fallimenti come un riferimento assoluto anche per gli altri?

Daniele

Interessante e proprio pochi giorni ho letto qualcosa del genere in un blog in inglese, ma non ricordo quale…
Il fallimento può essere visto come una falla nell’idea: una volta trovata la falla, basta lavorare per ripararla e testare i risultati.

Andrea

Ciao Daniele,
benvenuto.
Ti ringrazio per il complimento.

Falliscono tutti

Esatto, è proprio questo il punto. Siamo abituati e ci hanno abituato a decantare i successi, schivando il fallimento come la peste. Ma, come hai giustamente sottolineato, anche chi ha raggiunto il successo, ha iniziato fallendo, e senza attraversare questa tappa necessaria non c’è risultato vincente che si possa considerare tale.

Buona giornata.

Andrea.

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