86
18 min

Vuoi scoprire come studiare bene e velocemente? Sei arrivato nel posto giusto.

In questo articolo troverai alcune delle migliori strategie per imparare a studiare meglio e portare a casa quegli agognati 30 e lode.

A volte vengo contattato da studenti universitari che mi chiedono come studiare bene e più velocemente.

No, ho mentito: quello che mi chiedono davvero è qualche trucchetto per studiare male e senza perderci troppo tempo!

Certo non sono così diretti e spudorati, ma la sostanza non cambia:

Andrea, tra 3 giorni ho un esame universitario e devo memorizzare 1.600 pagine, come posso fare: il tuo metodo di studio può aiutarmi?!

No cocco mio, il mio metodo per studiare non può aiutarti.

Se ti sei grattato la uallera finora, non può aiutarti neanche San Gennaro!

Studiare bene e velocemente richiede impegno

“Non amo studiare. Odio studiare. Amo apprendere. Apprendere è meraviglioso.”

Natalie Portman.

Inutile girarci intorno, se vuoi ridurre drasticamente le tue ore di studio non puoi continuare ad affrontare l’università “à la cazz di can”. 

Studiare bene e velocemente significa innanzitutto aumentare in modo vertiginoso la qualità delle (poche) ore che trascorrerai sui libri.

Diciamocelo, leggere svogliatamente un capitolo rispondendo nel frattempo ai messaggi di WhatsApp, Facebook o dei piccioni viaggiatori è molto più comodo del doversi concentrare unicamente sui propri libri di testo.

Ripetere meccanicamente una definizione con l’entusiasmo di un bradipo nano delle Ande è molto più facile del dover riflettere su quanto si sta studiando.

Evidenziare indiscriminatamente l’intero paragrafo come farebbe un imbianchino fatto di LSD è molto più banale del dover sottolineare unicamente i concetti chiave.

Studiare bene e velocemente richiede impegno.

Se stavi cercando metodi per studiare più velocemente con qualche soluzione fast-food per i tuoi problemi, mi spiace ma sei nel posto sbagliato: per le pillole magiche o le promesse sensazionalistiche, devi provare il secondo blog a destra.

Se al contrario hai finalmente deciso di impegnarti per dare una raddrizzata al tuo percorso universitario e capire una volta per tutte come si studia in maniera efficace, continua a leggere.

In questo articolo scoprirai 5 tecniche di studio infallibili:

Come studiare bene e velocemente con la pre-lettura

Se i tuoi esami universitari prevedono tomi da 500, 800 o addirittura 1.000 pagine, riuscire a raddoppiare o triplicare la tua velocità di lettura ti consentirebbe di risparmiare parecchie ore di studio.

Il problema è che c’è molta confusione (e molte leggende metropolitane) su cosa sia davvero la lettura veloce e su come si possano studiare tante pagine in poco tempo.

Per quella che è la mia esperienza, raggiungere le 600-800 parole al minuto (un lettore medio arriva a 200-250 pam), con il 100% di comprensione del testo, richiede innanzitutto tanta, ma davvero tanta, pratica.

Per iniziare puoi partire da queste 3 tecniche di lettura veloce (nel post linkato trovi anche una nuova applicazione per divorare gli articoli online).

Non è il caso però di scoraggiarsi.

Esistono infatti strategie di lettura veloce che ti aiuteranno a migliorare la qualità (e la rapidità) del tuo studio fin dalla loro prima applicazione: sto parlando della pre-lettura.

Ecco come funziona:

  • Ancora prima di iniziare a studiare, cerca di familiarizzare con il libro di testo (o con gli appunti del libro):
    • Leggi rapidamente l’indice del capitolo.
    • Sfoglia le pagine del capitolo cercando semplicemente di prendere dimestichezza con la struttura delle sezioni.
    • Leggi i titoli delle sezioni principali e il primo e l’ultimo paragrafo di ogni sezione (max 2-3 righe di testo).
  • Poniti poi queste 2 semplici domande:
    • Quali sono i concetti chiave che voglio apprendere grazie a questo capitolo? (se hai letto l’indice e le sezioni principali, ti saranno abbastanza chiari).
    • Questo capitolo è fondamentale per la mia preparazione, oppure no? (questa domanda ti aiuta a fare chiarezza sul livello di dettaglio con cui dovrai studiare).

That’s it.

Inizialmente potresti considerare la pre-lettura un’inutile perdita di tempo: in realtà ti porterà via al massimo 5-7 minuti per ogni capitolo, ma applicandola costantemente scoprirai come il tuo studio diverrà molto più scorrevole arrivando a farti risparmiare più di 1 ora del tuo tempo, ma soprattutto sarai in grado di assorbire i diversi concetti con maggiore facilità, sfruttando ad esempio il principio della Piramide dello Studio.

Vediamo ora la tecnica #2:

Come studiare bene e più rapidamente grazie alla tecnica sniper

Tecnica di studio sniper

I tiratori scelti (i cosiddetti sniper) e i gamers di mezzo mondo, utilizzano spesso l’espressione:

“One shot, one kill. No luck, just skill.”

Che tradotto significa: “Un colpo, un bersaglio. Niente fortuna, solo abilità” (tu, giocatore di CoD, smetti di galvanizzarti! ;-).

Citazioni belliche a parte, c’è un atteggiamento mentale che ti sta costando fin troppe ore di studio: la convinzione che per essere davvero preparato devi leggere e ripetere meccanicamente il tuo materiale di studio fino alla nausea. Si tratta di una cavalfiorata!

In uno dei contenuti bonus della mia guida APP – Autostima Passo Passo ho inserito un semplice test che dimostra come la nostra autostima (quello che crediamo di noi stessi) possa influenzare profondamente le nostre capacità di studio.

Non fraintendermi, non ti sto suggerendo di diventare un pallone gonfiato per eccellere all’università.

Il messaggio che vorrei trasmetterti è che devi iniziare a fidarti delle tue abilità mentali.

Registrare le lezioni del Prof., scrivere riassuntini ultra-dettagliati o ripetere a pappagallo il materiale di studio fino allo sfinimento, sono tutte strategie di studio fallimentari.

La ragione è molto semplice: più “stampelle mentali” fornisci al tuo cervello e più il tuo cervello si impigrisce.

La nostra mente è infatti uno degli strumenti più efficienti inventati dalla natura, questo significa che non è disposta a sprecare attenzione, memoria o energia a meno che non sia assolutamente indispensabile.

In fondo, perché dovrebbe ricordare una definizione al primo colpo se l’abbiamo abituata ad avere altre 178 occasioni per memorizzarla?!

Questo comportamento è legato in parte al famoso effetto Zeigarnik: il tuo cervello si dimentica automaticamente di qualcosa a meno che non abbia un motivo davvero importante per ricordarlo.

Se continui ad utilizzare degli “aiutini”, la tua mente non saprà mai come apprendere e come memorizzare velocemente.

Ok André, ho capito: cosa devo fare per stimolare la mia memoria e “tenerla sulle spine”?!

Chiediti… con quanta attenzione leggeresti il capitolo del tuo libro di testo se avessi un’unica possibilità irripetibile di visionare quel materiale?

Intendiamoci bene, non ha senso estremizzare.

Probabilmente una sola lettura non ti sarà sufficiente, anche se la pre-lettura ti aiuterà molto in questo senso, ma se vuoi imparare a studiare bene e velocemente devi adottare la filosofia “One shot. One kill“.

Le tue risorse mentali sono preziose, ogni volta che ti siedi di fronte ad un libro di testo devi farlo come se fosse per te l’unica occasione per apprendere quello che stai studiando.

Elimina le distrazioni, assumi l’atteggiamento dello sniper ed inizia ogni sessione utilizzando una di queste 5 tecniche di concentrazione.

Potrebbero interessarti: Come studiare storia

Come imparare meglio grazie alle mappe concettuali

Se vuoi davvero apprendere come studiare bene e velocemente devi stamparti a fuoco in fronte che la rielaborazione è la fase cruciale dello studio.

Senza rielaborazione non c’è vero apprendimento e senza apprendimento la memorizzazione diventa un’attività meccanica, alquanto inutile e dispendiosa.

Tra i migliori strumenti di rielaborazione vi sono senza dubbio le mappe concettuali.

La tecnica di studio delle mappe mi è stata insegnata per la prima volta alle scuole medie, dal mio insegnante di musica.

Da allora sono state le mie fedeli compagne di studio riuscendo a farmi studiare senza ripetere troppe volte.

Se non le hai mai utilizzate puoi trovare indicazioni semplici e pratiche per capire come studiare più velocemente con le mappe concettuali in questo post.

Come ripetere seguendo la regola della scuola materna

Oggi voglio però parlarti di un’altra strategia di rielaborazione estremamente efficace e che può essere utilizzata sia prima di redigere le tue mappe, sia in fase di ripetizione: la regola della scuola materna.

“Non hai veramente capito qualcosa fino a quando non sei in grado di spiegarlo a tua nonna.”

A. Einstein.

Se solo metà delle citazioni attribuite ad Einstein fossero vere, il Fisico tedesco doveva saperla davvero lunga.

Continuare a ripetere meccanicamente un paragrafo nella speranza che rimanga “appiccicato” alla tua memoria, come una pallina da tennis lanciata contro un muro, è un’impresa vana.

Per apprendere (e memorizzare) un concetto devi essere in grado di rielaborarlo a parole tue. Meglio ancora: devi essere in grado di spiegarlo ad un bambino della scuola materna (o alla nonna di Einstein).

L’idea di fondo è quella di riuscire a ridurre un concetto complesso ai suoi minimi termini, comprendere insomma quali sono gli ingredienti essenziali e come interagiscono tra loro: questo vale per una formula di chimica, come per un teorema di matematica, per un principio giuridico, come per un concetto medico.

Per applicare nella pratica la regola della scuola materna, ti consiglio di utilizzare le similitudini.

Secondo il dizionario della lingua italiana:

“Una similitudine è una figura retorica che consiste nell’instaurare un paragone, un rapporto di somiglianza fra due cose o concetti.”

Utilizzando in modo appropriato le similitudini per rielaborare ciò che studi, riuscirai a collegare concetti nuovi ad idee a te familiari, ovvero idee che hai già appreso in passato e le cui strutture neurali sono ben consolidate nel tuo cervello.

Sfruttare questa figura retorica per studiare nuovi concetti è un po’ come andare a vivere all’estero e trovare finalmente un ristorante che cucini il tuo piatto preferito: ti senti un po’ più vicino a casa e ciò che ti sembrava fino a quel momento alieno, inizia a sembrarti più familiare.

(Indovina un po’?! Ho appena utilizzato una similitudine…).

Come ricordare ciò che studi con la tecnica dei loci di Cicerone

Cicerone, il più grande oratore della storia antica imparava i suoi celebri discorsi a memoria. Difficile da credere, vero?

Eppure, il suo metodo è ancora oggi una delle mnemotecniche più note ed efficaci per schematizzare ed imparare in poco tempo concetti e nozioni, e ricordarli in un ordine ben preciso.

Ti sei mai chiesto, ad esempio, perché quando si parla spesso utilizziamo espressioni come “in primo luogo” o “in ultima instanza”?

Bene, queste erano espressioni usate dallo stesso Cicerone per memorizzare in fretta i suoi pensieri con la tecnica dei loci, anche detta Palazzo della Memoria.

Luoghi, stanze, palazzi. Ma che c’entrano con le infallibili tecniche di studio di cui stiamo parlando in questo articolo? C’entrano, eccome. Vediamo in che modo.

Cicerone scriveva nel paragrafo XXXIV del “De Oratore”, che nell’esercizio di imparare a memoria

“non mi dispiace affatto che voi usiate, (…) anche codesto metodo che (…) cerca di legare la memoria a immagini e luoghi determinati”.

La mnemotecnica di Cicerone consiste, quindi, nel trasformare ogni concetto e nozione che vuoi memorizzare, ad un’immagine. Per poi, associarla ad immagini di luoghi che per te sono familiari (stanze, strade, piazze o qualsiasi altro luogo ti pare).

Il grande Cicerone, ad esempio, quando doveva ricordare le sue celebri orazioni, era solito assegnare ad ogni colonna dell’edificio in cui avrebbe parlato una parte del suo discorso che già era collegata ad un’immagine esistente nella sua memoria.

In questo modo, al momento di parlare, avrebbe guardato in direzione di questa o quella colonna, per ricordare ciò che doveva pronunciare.

Ora, a te sicuramente non servirà per proferire lunghe orazioni in senato come faceva Cicerone, ma ti potrebbe tornare utile per tenere a mente i concetti del tuo prossimo esame di giurisprudenza o se devi ricordare le formule per una verifica di matematica.

Fidati di me! Già dalla prossima sessione di studio che affronterai, inizia a mettere in pratica tutto quello che hai imparato con le tecniche di memoria presenti in questo articolo e vedrai che i risultati non tarderanno ad arrivare.

Studio efficace e rapido: risposta alle domande comuni

Molti utenti scrivono o lasciano commenti chiedendo consigli e trucchi per riuscire a passare un compito in classe, un’interrogazione o un esame universitario. Ecco alcune risposte alle domande più comuni:

  • Quale metodo mi consigli per studiare per una verifica?
    Sintetizza i concetti che hai appreso nelle settimane precedenti alla verifica con mappe o riassunti. Ma sforzati di creare anche dei collegamenti concettuali tra i vari argomenti, senza limitarti all’apprendimento mnemonico.
  • Credi che possa prepararmi in 3 giorni per un esame?
    Dipende. Dal tipo di esame, innanzitutto. Se speri di passare l’esame di diritto penale studiandolo in 72 ore, rischi una cocente bocciatura. Per esami più piccoli e semplici, in tre giorni potrebbe essere fattibile.
  • Queste strategie per tutte le materie e corsi di studio?
    Certo! Queste tecniche di memoria ti saranno utili per qualsiasi cosa tu intenda studiare, che sia matematica, storia,  filosofia, geografia o per la preparazione degli esami di medicina o giurisprudenza. Ma, è necessario che tu abbia un metodo di studio valido. Se ti manca quello, anche la più efficace tecnica di studio non ti aiuterebbe.

Consigli Finali

Per studiare bene devi eliminare ogni distrazione e seguire uno stile di vita equilibrato

Prima di concludere questo nostro articolo sulle tecniche per studiare bene e più velocemente, vorrei lasciarti altri preziosi consigli per uno studio efficace e proficuo.

Ma ricorda: è sempre l’organizzazione del tempo che dedichi allo studio ad essere fondamentale. Con una tabella di marcia precisa e tanta buona volontà, sarai in grado di raggiungere gli obiettivi di studio che ti sei prefissato. Ma, ecco quello che puoi fare in più:

10 consigli finali per studiare bene
  1. Elimina le distrazioni: metti lo smartphone in modalità aereo o spegnilo del tutto, così non avrai la tentazione di controllare notifiche e social;
  2. Leggi ad alta voce: come dimostra uno studio di MacLeod e Ozubko del 2010 secondo cui può “aiutare gli studenti ad apprendere più velocemente della lettura silenziosa”.
  3. Prendi appunti a mano: scrivere a mano invece che col proprio computer (fonti: Mueller, Oppenheimer, 2014) aiuta ad elaborare, riformulare e fissare meglio le informazioni;
  4. Spiega l’argomento che studi a qualcuno che non lo conosce: usa parole semplici, così sarà più facile ricordarlo poi;
  5. Fai i riassunti: riassumendo in concetti elementari quello che hai appena sottolineato sarà molto più semplice riuscire a memorizzarli;
  6. Studia più argomenti al giorno: distribuisci più materie o argomenti durante la giornata, così il tuo cervello si allenerà ad apprendere e memorizzare meglio e più velocemente, dedicando ad esempio 1 ora a studiare fisica, 1 ora a filosofia e 1 a storia dell’arte;
  7. Crea un gruppo di studio: il lavoro in gruppo è sempre molto produttivo per l’apprendimento, purché ti scelga compagni di studio motivati nello studio quanto te;
  8. Fai pause regolarmente: staccare per un po’ dai libri migliora la produttività e aumenta la concentrazione;
  9. Scegli un ambiente di studio illuminato e areato, per facilitare la concentrazione;
  10. Non fare le ore piccole davanti ai libri: un sonno regolare aiuta ad essere più riposati al mattino.

Conclusioni

Mi piacerebbe salutarti con un altro concetto davvero importantissimo: tutte le tecniche di miglioramento dello studio, di  memorizzazione e di lettura veloce che imparerai, potranno esserti estremamente utili durante tutto il tuo percorso accademico ma, senza un metodo chiaro e comprovato, difficilmente riuscirai a ottenere il cambiamento sostanziale che vorresti.

come studiare bene

So a che stai pensando: “ Andrè, è da sempre che sento parlare di questo fantomatico metodo di studio ma, a dire il vero, mi sembra tutto un pò troppo fumoso…”

Non ti sto parlando di un metodo generale, ma di quel metodo calibrato sul tuo stile cognitivo!

“Come? Stile Cognitivo?

Proprio così, ognuno di noi ha le proprie predisposizioni e credere di poter imparare tutti nello stesso modo è a dir poco insensato.

Il primo passo per migliorare la qualità del tuo studio è quello di individuare il tuo stile cognitivo e, sulla base di questo, adottare poi le migliori tecniche di studio per te.

Se vuoi individuare il tuo stile cognitivo, le tecniche di studio più adatte a te e capire come sviluppare il tuo personale piano di apprendimento, ho preparato un test gratuito. Lo puoi completare in meno di 5 minuti cliccando il pulsante nel box qui sotto.

Buon Test!

Approfondimenti

Ecco un elenco di approfondimenti, risorse e app utili da consultare ed utilizzare, che ti aiuteranno a studiare meglio:

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

scopri di più

Commenta

Devi eseguire il login per inserire un commento.

Lucia

Mi dai la giusta carica per iniziare la settimana……….Combatto con i miei pensieri: sono capace, non lo sono; Lo faccio , non lo faccio……Combatto con la nemica rimandite……Con le energie rimanenti cerco di concretizzare qualcosa di buono, sfruttando il tempo che dovrei dedicare alle pause, purtroppo.Ok, come dici tu, testa bassa e pedalare….. buona pausa a te!

Andrea

Ciao Lucia,
a volte siamo davvero i nostri peggiori nemici… come hai giustamente sottolineato, se liberassimo quelle energie che sprechiamo per buttarci giù, difficilmente ci sarebbero obiettivi per noi impossibili da raggiungere ;-)

Sabrina

Ciao, ho un figlio che frequenta la quinta elementare, e’ molto bravo negli studi, la sua media e’ del 9 in tutte le materie. Questo mese lo vedo un po’ affaticato, non riesce a concentrarsi bene. Ho letto i tuoi suggerimenti che ho trovato molto interessanti e sono certa che ci aiuteranno. Grazie.

Andrea Giuliodori

Ne sono felice Sabrina, questi articoli sono pensati principalmente per studenti universitari, ma alcuni principi valgono per tutte le età. Mi auguro comunque che tuo figlio non sia troppo oberato dallo studio e da altri impegni e alla sua età abbia anche il tempo per giocare e divertirsi :)

Claire

Ok per oggi questo post è perfetto.
One shot, one kill.
… vado, l’ammazzo e torno! ;)
Buona settimana!

Andrea

Ahahaah,
ero un po’ in dubbio sulla “citazione bellica”, ma vedo che sta riscuotendo un buon successo ;-)

Ciao Claire, a presto,
Andrea.

Caterina

Ciao Andrea! Ormai è come se ti conoscessi da una vita a furia di leggerti! :) Il post è interessante però… come la mettiamo quando, invece di un tomo di 1000 pagine, ti trovi davanti solo 50 pagine piene zeppe di formule e dimostrazioni? E’ un po’ che me lo chiedo… :D

Andrea

Ciao Caterina :-)
uno delle prossime pillole di efficacia che preparerò per gli iscritti riguarda proprio la memorizzazione di formule. Detto questo, tecniche come quella dello sniper possono essere utili in qualsiasi contesto di studio.

Andrea.

Franci

Ciao Andrea,
grazie per questi consigli! Purtroppo io tendo spesso a studiare a memoria, tecnica peggiore che ci possa essere per apprendere davvero.
Da un po’ sto mettendo in pratica alcuni dei tuoi metodi di cui hai parlato sul blog, come la lettura veloce, mappe mentali, tecnica della piramide, del pomodoro ecc ecc. Quelli presentati in questo post mi sembrano altrettanto efficaci, li aggiungerò!! Buona pausa :-D

Andrea

Ciao Franci,
mi fa piacere ti siano piaciuti :-)

A presto,
Andrea.

davide

A proposito di gente che si prepara malamente ecco un articolo che è uscito oggi:
La storia è ambientata a Messina che purtroppo ha un centro universitario conosciuto più per le corruzioni che per lo studio. Buone vacanze!

Andrea

Non conosco la storia nello specifico e degli articoli di giornale mi fido sempre poco, ma non mi sentirei di criticare l’approccio della professoressa. Regalare voti non serve allo studente e non serve allo società in generale.

A presto,
Andrea.

Andreia

Caio

Carica altri commenti

Registrati gratis per continuare a leggere. Iscrivendoti riceverai anche l’esclusiva newsletter del lunedì di EfficaceMente

Sono già registrato