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Sei alla ricerca di nuove strategie per aumentare la tua produttività? In questo articolo vedremo gli errori che devi assolutamente evitare per riuscire ad essere più produttivo.

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“Il segreto? Non dare le priorità alle cose che hai programmato ma impara a programmare (e quindi prima a riconoscere) le tue priorità.”

Stephen Covey.

Sei totalmente immerso in un progetto che potrebbe cambiare la tua carriera? Il capo ti ha affidato un lavoro molto importante con scadenze impossibili? Oppure vuoi laurearti in tempo e stai cercando di migliorare il tuo metodo di studio?

Sono tutte situazioni molto comuni. Così come è molto comune la sensazione di non riuscire a raggiungere un obiettivo nei modi e nei tempi preventivati.

Insomma, può capitare che l’entusiasmo iniziale si spenga, che i primi intoppi vengano a galla, che quel progetto che tanto ti appassionava sia diventato un’immane seccatura.

Ma cosa è successo?

Probabilmente la tua produttività non sta funzionando come dovrebbe e questo ti impedisce di raggiungere i risultati che ti aspettavi.

In questo articolo ho cercato di fare il punto sugli errori più frequenti che distruggono la produttività di molte persone. Conoscerli ti permetterà di cambiare le tue abitudini e diventare più produttivo ed efficace.

Scopriamoli insieme!

Non sfrutti i momenti “giusti”

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Non siamo robot, pertanto non possiamo pretendere di avere un rendimento costante tutta la giornata, tanto meno tutta la settimana. Questo vuol dire che dobbiamo imparare a sfruttare i momenti di massima energia.

Se hai bisogno di una base di partenza, secondo alcuni studi l’energia oscilla durante tutto il giorno. In particolare, in media la mattina si tende ad avvertire la stanchezza ogni 90 minuti, mentre di sera si manifesta su per giù in due occasioni: alle 16.30 e alle 23.30.

Ricapitolando, l’ideale sarebbe riuscire a mantenere il focus sulle attività che dobbiamo portare a termine in mezzo ai momenti in cui si manifestano questi cali di energia.

Programma quindi le attività che richiedono una maggiore concentrazione nelle fasi di picco energetico e pianifica quelle più semplici e meno impegnative di conseguenza.

Ti fai ossessionare dalle email

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Le email?  Hanno rivoluzionato il nostro modo di comunicare, rendendolo più semplice, snello, efficace.

Tuttavia, per molti rischiano di diventare una vera e propria ossessione. Sto parlando di quelle persone che usano le email per tutte le comunicazioni, si aspettano sempre risposte immediate e arrivano a sentirsi frustrate quando colleghi, clienti o collaboratori non rispondono subito.

La verità è che tenere sempre aperta la casella di posta e scattare ad ogni notifica non solo è molto stressante, ma ci rende facile preda delle distrazioni, i killer della produttività.

Inoltre ricorda una cosa molto importante: il multitasking NON esiste.

Mi spiego meglio, ciò che definiamo multitasking è un continuo rimbalzare da un’attività all’altra che porta a un unico risultato: allungare i tempi per terminare una singola task e rischiare seriamente di abbassare la qualità del lavoro.

Passare freneticamente da un’attività all’altra ci costringe a riprendere continuamente i filo di quello che stavamo facendo, e questo ha un costo enorme per la nostra produttività personale.

Cerca quindi di decidere in quali momenti della giornata dedicarti alle email. Potrebbero essere le 8 del mattino, vicino alla pausa pranzo o al termine della giornata lavorativa.

Non hai un elenco di cose da fare

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Tenere un elenco delle attività che devi svolgere ti permette di arrivare al risultato finale in modo più semplice. È come avere una sorta di mappa che, passo dopo passo, ti guida verso la meta evitando quel fastidioso senso di smarrimento e disorganizzazione.

Insomma, non avere un elenco di cose da fare è una cattiva abitudine che ti suggerisco di abbandonare quanto prima: una buona to do list ti sarà infatti molto utile per tenere sotto controllo tutte le tue attività.

Tuttavia, è bene che tu sappia che c’è una cosa peggiore di non avere una lista di cose fare: averne una confusa e disorganizzata!

Una to do list troppo lunga con un elenco di attività scritte a casaccio rischierà di confonderti ancora di più e aumentare la frustrazione.

Cerca quindi di individuare le priorità, stabilire delle scadenze e fare una stima del tempo necessario a completare un’attività. Se vuoi indicazioni puntuali, leggi l’articolo di Andrea su come organizzare la to do list.

Lavori nel luogo sbagliato

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Ti sei mai fermato un attimo a osservare il luogo in cui studi o lavori?

Prova a guardare la scrivania, la sedia, la stanza. Fai caso all’illuminazione, a quali sono le potenziali distrazioni e i rumori che ti circondano.

Fatto? Ora chiediti: quando lavoro sono realmente comodo? Ho tutto a portata di mano o sono costretto ad alzarmi per prendere documenti, penne o altro? L’illuminazione mi garantisce una buona visibilità o le fonti di luce sono fastidiose? È un luogo silenzioso o rumoroso? Ci sono fonti di distrazione?

Sono sicuro che troverai degli elementi che puoi modificare per migliorare la tua produttività.

Cerca di optare per una zona sufficientemente silenziosa e ben illuminata, con una sedia comoda e una scrivania ampia. E mi raccomando, se ti è possibile elimina tutte le fonti distrazione.

Vuoi fare tutto da solo

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Quella di “fare tutto da solo” è una delle abitudini più diffuse soprattutto tra i professionisti.

Le ragioni sono le più disparate: eccessivo perfezionismo, paura di non avere tutto sotto controllo, incapacità di valutare la mole di lavoro…

Ebbene, sappi che uno dei killer della produttività è proprio l’incapacità di delegare.

Prova invece a considerare l’idea di collaborare con altre persone, magari partendo da piccole attività che non richiedono necessariamente il tuo intervento.

Man mano che guadagnerai fiducia nei confronti degli altri, inizierai anche ad apprezzare le straordinarie potenzialità della collaborazione.

In particolare se sei un libero professionista o un imprenditore, capire quali attività puoi automatizzare o delegare sarà una vera e propria svolta per la tua carriera: ti permetterà di crescere professionalmente e raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi.

Procrastini (ancora, e ancora!)

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Eccoci arrivati ad uno dei grandi nemici della produttività: la procrastinazione.

A volte procrastiniamo perché cerchiamo la perfezione, altre volte perché ci soffermiamo troppo sull’analisi del problema, o magari perché abbiamo paura del cambiamento.

In ogni caso devi fare una cosa. Combatti la procrastinazione con l’arma più potente che hai a disposizione: l’azione. Cerca sempre di andare avanti con il tuo progetto anche a piccoli passi. Scoprirai con piacere che anche la più piccola delle azioni può smuoverti dalle sabbie mobili più dense!

Dai troppo peso agli strumenti

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Questo è forse l’errore più insidioso. Molto spesso le persone si focalizzano troppo sui mezzi, trascurando totalmente il metodo.

Mi spiego meglio. Quando vogliamo aumentare la nostra produttività spesso iniziamo a leggere tutti i libri possibili sulla gestione del tempo, scaricare app a più non posso o provare calendari e agende sempre diversi. Ti ho beccato vero?

La verità è che è inutile svuotare la sezione “produttività” del tuo smartphone se poi non abbiamo un metodo.

Valuta prima quali sono le tue reali esigenze. Cosa ti rende poco produttivo? Le troppe distrazioni sul lavoro? Bassi livelli di energia? O forse non sai come individuare le priorità?

Insomma, le applicazioni non sono la soluzione, ma sono degli strumenti che ti permettono di applicare un metodo di gestione del tempo.

Se non sai da che parte cominciare, ti consiglio di dare un’occhiata a Crea Tempo, il corso in cui Andrea illustra nel dettaglio il Metodo LEVA, il metodo che lui stesso applica da anni per gestire il suo tempo e che gli ha permesso di raggiungere i suoi obiettivi. Obiettivo del corso? Aiutarti a recuperare 20 ore a settimana e raddoppiare la tua produttività ;)

A presto, Roberto.

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marco

Grazie Andrea e auguri

Marco

Molto interessante. Mi hai dato lo spunto per scrivere qualcosa su questo tema…in realtà nessuno ci pensa, ma solo il fatto di evidenziare questi errori può essere d’aiuto!

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