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Come riuscire a studiare più in fretta e dimenticare una volta per tutte quelle lunghe nottatacce sui libri? Se sei arrivato qui alla ricerca di una risposta, in questo articolo ti parlerò di una tecnica che potrebbe rivoluzionare le tue sessioni di studio: la tecnica Feynman.

Richard Feynman è stato uno dei più grandi fisici teorici di tutti i tempi, che fece della sua straordinaria capacità di spiegare concetti complessi con parole semplici un vero e proprio tratto distintivo: da qui l’origine della sua tecnica per comprendere e assimilare qualsiasi argomento.

La tecnica Feynman ti permetterà di capire, assimilare e ricordare meglio la tua materia d’esame. Non male per il tuo studio, no?

Vediamo quindi come funziona e  come può realmente aiutarti a migliorare il tuo studio.

In cosa consiste la tecnica Feynman

Iniziamo sintetizzando in cosa consiste la tecnica Feynman. Come anticipato, la tecnica prende il nome da Richard Feynman, premio Nobel per la Fisica e abile divulgatore in grado di far comprendere le basi della fisica anche a chi non l’ha mai masticata pienamente.

L’abilità principale di Feynman è stata quella di semplificare i concetti anche più complicati, spiegandoli ai suoi interlocutori come se fossero bambini delle elementari. Così facendo, attraverso un ricco uso di analogie e metafore, esempi e paradossi, Feynman è stato in grado di far avvicinare alla “sua” materia anche i meno aficionados.

Se vuoi usare anche tu il metodo Feynman, ecco quello che devi fare:

  1. Prendi un foglio bianco. Se ti va puoi usarne uno di carta, non digitale. Questo ti aiuterà a imprimere i concetti con maggiore efficacia. Se ti trovi meglio, niente ti vieta di usare un foglio Word;
  2. Scrivi in cima al foglio il concetto che vuoi ricordare. Considerato che si tratta di una sorta di titolo, devi essere piuttosto sintetico, indicando nella prima riga il concetto che intendi studiare, e nient’altro;
  3. Elabora una spiegazione. Nel far ciò, non dilungarti troppo in tecnicismi o valutazioni complesse. Cerca invece di utilizzare un linguaggio comune, divulgativo. Insomma, immagina di dover spiegare il concetto a un tuo amico che non sa proprio nulla della materia;
  4. Se durante l’elaborazione ti trovi in difficoltà, non preoccuparti, vuol dire che non hai ancora assimilato il concetto ed è del tutto normale, prenditi quindi una pausa e riprendi in mano il libro;
  5. Una volta che ti senti un po’ più pronto, prova a spiegare nuovamente i concetti, aggiungendo i punti che ritieni più importanti ma soprattutto semplificando il più possibile.

Il segreto della tecnica Feynman

Il segreto di questa tecnica è semplicemente quello di spiegare a qualcun altro quello che stai studiando. Se ti trovi in difficoltà, ti basta riprendere in mano il libro di testo fino a quando non sei in grado di esporre una spiegazione semplice e chiara.

In altre parole, questa tecnica si basa sul principio secondo cui per imparare davvero qualcosa devi essere in grado di insegnarla!

Solo quando hai davvero appreso un concetto sei in grado di ripeterlo usando parole semplici: questo ti “costringe” a leggere il  materiale attivamente, quindi sì, mi dispiace per te, ma non potrai più studiare leggendo in modo passivo e sottolineando tutto il libro di testo ;-)

Dovrai quindi elaborare i concetti, sintetizzarli, semplificarli, approfondirli  e collegare i nuovi argomenti con le conoscenze che hai già acquisito con il tuo metodo di studio universitario.

Insomma, un livello di apprendimento sicuramente più efficace e appagante, che ti aiuterà a studiare più velocemente (e meglio)!

Un esempio di tecnica Feynman

Come utilizzare la tecnica Feynman per studiare più velocemente?

Proviamo a fare un esempio.

Immaginiamo che tu debba memorizzare il concetto di autonomia patrimoniale delle società per azioni.

È possibile che dopo una prima lettura del capitolo, tu possa essere in grado di scrivere solo una spiegazione di base, che condivida con il tuo immaginario lettore solo il succo di tutta la questione:

“Le società per azioni sono contraddistinte da un’autonomia patrimoniale perfetta. La separazione tra il patrimonio del socio e quello della società è profonda, perché il socio non può essere chiamato a rispondere dei debiti della società.”

Si tratta di una spiegazione evidentemente molto sintetica e rapida, frutto di una mera prima lettura del libro di testo. Ad una seconda lettura potrai probabilmente essere in grado di arricchire questa spiegazione in maniera più completa. Non solo: avendo metabolizzato meglio e con più sicurezza il tema, potrai probabilmente spiegarlo in modo ancora più semplice. Proviamoci:

“Le società per azioni hanno la cosiddetta autonomia patrimoniale perfetta, proprio come le altre società di capitali (che sono la società a responsabilità limitata, la società a responsabilità limitata semplificata e la società in accomandita per azioni). 

La divisione tra il patrimonio del socio e quello della società è in questo caso molto profonda. In pratica, il socio non deve pagare i debiti della società. Ciò non significa, comunque, che i soci amministratori non siano responsabili penalmente se commettono dei reati a danno dei creditori.”

Abbiamo dunque aggiunto alcuni concetti importanti, che vanno a integrare la nostra prima spiegazione, e abbiamo semplificato. Ad una terza lettura probabilmente saremo in grado di giungere a una spiegazione ancora più convincente e molto più facile da memorizzare. Di nuovo, proviamoci:

“Le società per azioni hanno un’autonomia patrimoniale perfetta, così come le altre società di capitali (società a responsabilità limitata, società a responsabilità limitata semplificata e società in accomandita per azioni). Il contrario avviene con le società di persone e con le ditte individuali: la loro autonomia patrimoniale è infatti imperfetta.

La divisione tra il patrimonio del socio e quello della società è in questo caso molto profonda. In pratica, il socio non deve pagare i debiti della società. Ciò non significa, comunque, che i soci amministratori non siano responsabili penalmente se commettono dei reati a danno dei creditori. Ma cosa significa tutto ciò?

Si può facilmente intuire: chi diventa socio di una spa non rischia i propri soldi, tranne – ovviamente – quello che è stato già investito nel capitale sociale. Insomma, si tratta di una sorta di investimento a rischio limitato: se le cose vanno male, chi ha investito nella società per azioni non perderà altro denaro se non quello che ha impiegato nelle quote del capitale.”

Come hai visto, man mano che sono andato avanti con le riletture, ho aggiunto ulteriori concetti alla spiegazione della materia di studio, fino ad arrivare a un’elaborazione più completa e sempre più semplice.

Naturalmente, questa è solo una prima fase, il punto massimo di apprendimento è quello in cui sarai in grado di spiegare il concetto a un bambino di 9 anni. In questo caso quindi dovrai usare un linguaggio ancora più semplice, fare degli esempi concreti e perché no, raccontare una sorta di storia con tanto di disegni per rappresentare i vari soggetti ed elementi che definiscono il concetto. A questo punto avrai davvero fatto tuo l’argomento!

Quando puoi usare la tecnica Feynman?

A questo punto forse ti starai domandando quando puoi usare la tecnica Feynman.

A mio giudizio, sempre!  La versatilità di questa tecnica la rende applicabile in molteplici contesti di apprendimento.

Puoi utilizzarla per studiare una vasta gamma di materie, dalla matematica alla storia, dalla scienza alle lingue straniere. Inoltre, non è limitata al solo studio accademico.

La tecnica Feynman può essere un valido strumento per comprendere meglio concetti complessi in qualsiasi campo della vita, che si tratti di acquisire conoscenze professionali, capire questioni complesse o comunicare idee in modo più efficace.

Quindi, se vuoi migliorare la tua comprensione e la tua capacità di spiegare le cose agli altri, la tecnica Feynman è una risorsa che puoi sfruttare sempre, sia che tu sia uno studente, un professionista o semplicemente una persona curiosa desiderosa di apprendere.

È uno strumento che ti può accompagnare in ogni fase della tua crescita e del tuo apprendimento, rendendo il processo più ricco e soddisfacente.

Altre strategie di studio con cui integrare la tecnica Feynman

Come abbiamo abbondantemente analizzato, la tecnica Feynman può essere un’abile alleata per le tue strategie di studio. Senz’altro, però, come abbiamo detto può essere ancora più un metodo di studio efficace se abbinata ad altre tecniche.

Ad esempio, la rilettura attiva del materiale di studio può aiutarti a rafforzare ulteriormente la tua comprensione del contenuto. Dopo aver applicato la tecnica Feynman per spiegare un concetto in modo semplice, rileggere il testo originale in modo attivo ti permette di identificare dettagli importanti che potresti aver perso inizialmente.

Non solo: la creazione di mappe concettuali o diagrammi può aiutarti a visualizzare le relazioni tra le idee e i concetti, facilitando la memorizzazione e il collegamento delle informazioni.

Infine, la pratica di quiz o domande a risposta aperta ti consente di testare la tua conoscenza e individuare le aree in cui potresti avere bisogno di ulteriori approfondimenti.

Integrando la tecnica Feynman con queste altre strategie, puoi creare un approccio di studio completo e dinamico che favorisce un apprendimento più profondo e duraturo.

Conclusioni

Ti consiglio di dare un’occhiata a Studia Meno Studia Meglio 2.0, il manuale con cui Andrea ha aiutato più di 13000 studenti a preparare gli esami universitari.

Allenati sperimentando questa tecnica nelle tue sessioni di studio, e fammi sapere come va!

Altri articoli interessanti su come studiare in fretta:

Approfondimenti esterni su come studiare in fretta con la tecnica Feynman:

A presto, Roberto.

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Federico

Si può usare questa tecnica anche nello studio delle lingue?

Andrea Giuliodori

Assolutamente.

Luca

Ciao Andrea, nel caso io debba studiare un capitolo molto lungo, formato da paragrafi corposi, posso applicare la tecnica ad ogni singolo paragrafo? Quando scrivi di prendersi una pausa, prima di riprendere in mano il libro, di quanto dovrebbe essere questa pausa? Grazie mille!

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