Hai problemi con la gestione spese? Ecco 5 consigli, NON scontati e assolutamente concreti, di uno degli uomini più ricchi d’Asia.
“Ho speso molti soldi per alcol, ragazze e macchine veloci. Il resto l’ho sperperato.”
George Best.
Spesso, all’interno del gruppo Facebook di EfficaceMente, viene fatta questa domanda:
“Mi consigliate un’app per la gestione spese / per il bilancio familiare?”
Intendiamoci, è una domanda del tutto lecita e se fai una ricerca all’interno del gruppo troverai decine di ottime risposte date dai lettori.
Credo però che, ancor prima di cercare applicazioni per la gestione spese, fogli excel o metodi giapponesi di organizzazione del budget familiare, sia importante capire quali siano i principi fondamentali che dovrebbero governare le nostre scelte in tema soldi.
Perché ricorda…
“I soldi, nella loro essenza, sono la misura delle scelte di un uomo.”
Marty Byrde – Ozark (serie Netflix).
Ho pensato allora di proporti in questo articolo 5 consigli efficaci sulla gestione delle spese di Li-Ka Shing.
Li-ka chi?! Ma chi è… er cugino de Li-Ka Bue?!
Perché dovresti ascoltare i consigli sulla gestione spese di Li-Ka Shing
Le biografie dei personaggi famosi sono tra le mie letture preferite e in generale amo leggere consigli e indicazioni di chi “ce l’ha fatta“.
Sul tema soldi però questi consigli spesso sono… o troppo generici o troppo banali.
I consigli di Li-Ka Shing per la gestione spese invece sono molto pratici e concreti; consigli che potrai applicare già a partire dal tuo prossimo stipendio.
La spiegazione che mi sono dato è che Li-Ka Shing ha avuto origini molto umili.
Nato nel 1928 a 15 anni il giovane Li fu costretto ad abbandonare la scuola a causa dell’improvvisa morte del padre, un insegnante cinese.
Per mantenere la famiglia iniziò giovanissimo a lavorare in un’azienda di materie plastiche con un “comodo part-time” da 16 ore al giorno.
Dopo 7 anni di lacrime e sangue come dipendente, Li-Ka Shing, utilizzando i propri risparmi, decide di avviare un’attività, sempre nel settore plastico, fondando la Cheung Kong Industries.
Nel corso degli anni la Cheung Kong diventa un’azienda altamente diversificata, con interessi nell’immobiliare, nell’elettronica di consumo, nei trasporti pubblici e chi più ne ha, più ne metta.
Oggi, alla veneranda età di 89 anni, l’arzillo cinese ha un patrimonio stimato in 35 miliardi di dollari (sì, hai letto bene, un 35 seguito da 9 zeri…).
In una recente intervista, alla domanda “come gestirebbe le sue spese se avesse uno stipendio di 2.000 ¥ al mese?” (stipendio medio mensile in Cina), Li-Ka Shing ha consigliato agli aspiranti imprenditori (e non solo) di suddividere le loro entrate mensili in 5 “fondi”.
Vediamoli.
(I 5 consigli di Li-Ka Shing sono stati riportati in questo articolo inglese, condiviso all’interno del gruppo Facebook di EfficaceMente).
Fondo #1: spese di sopravvivenza
Il miliardario cinese indica esattamente quanto bisognerebbe spendere per le spese di sopravvivenza (30% del proprio stipendio) e arriva addirittura ad indicare un menu quotidiano alquanto risicato.
Te lo risparmio, perché non penso sia il messaggio chiave e perché lo vedo di difficile applicazione in Italia. Questo vale anche per la percentuale dello stipendio, che per alcuni sarà necessariamente superiore.
Una lezione però ce la possiamo portare a casa anche grazie a questo primo consiglio.
Se ambiamo alla libertà finanziaria, se vogliamo sviluppare una nostra idea imprenditoriale o se semplicemente vogliamo uscire dalla trappola del topo, la parola d’ordine, nei primi anni, deve essere:
F R U G A L I T À
Elimina tutto ciò che non è essenziale tra le tue spese e reinvestilo negli altri 4 fondi suggeriti da Li…
Fondo #2: networking
Non amo molto gli inglesismi, ma per questo secondo fondo, suggerito da Li-Ka Shing per la gestione spese, non sono riuscito a trovare una parola migliore.
Il consiglio di Li è infatti quello di accantonare ogni mese fino al 20% del proprio stipendio da dedicare allo sviluppo delle relazioni.
Chiariamo subito un punto: qui il suggerimento non è quello di spendere il 20% del tuo stipendio per andare a mign**te!
No.
Li-Ka Shing dà un consiglio molto concreto e che spesso viene sottovalutato da chi ambisce a realizzare obiettivi importanti (e mi ci metto anche io).
Non siamo “isole”, e se vogliamo davvero raggiungere i nostri traguardi, abbiamo bisogno di crearci un network di relazioni.
Questo network professionale lo si crea partecipando ad eventi, frequentando corsi di formazione e invitando a pranzo o per un caffè persone che hanno raggiunto gli stessi obiettivi a cui miriamo.
Ho trovato molto interessante che Li-Ka Shing suggerisca di dedicare un budget mensile a questo scopo specifico, e ho deciso di implementarlo da subito nella mia gestione delle spese personali.
Ma vediamo ora il fondo #3: uno dei più importanti a mio avviso.
Fondo #3: formazione
Quanto spendi ogni mese in manuali, corsi online, corsi dal vivo e in generale per la tua formazione?
Sia quando ero un giovine stagista, sia oggi che ho un budget di spesa superiore, ho sempre investito in formazione quella che tecnicamente si chiama:
“‘na caterva de soldi“.
Mi reputo soddisfatto di tutti i libri acquistati e corsi frequentati? Ma neanche per sogno!
Un buon 50% sono stati uno spreco di soldi e di tempo, un altro 30% mi hanno lasciato poco o niente, eppure, se non avessi continuato ad investire su me stesso, probabilmente avrei perso quel 20% di contenuti che mi hanno cambiato la vita.
Il miliardario cinese suggerisce di dedicare alla propria formazione il 15% dello stipendio mensile, ovvero, circa 225€ al mese su uno stipendio di 1.500€.
Scegli la percentuale più adatta alle tue esigenze, ma non sottovalutare questo fondo.
Fondo #4: viaggi all’estero
Il quarto fondo suggerito da Li-Ka Shing riguarda i viaggi all’estero, e il fatto che siano all’estero non è un dettaglio da sottovalutare.
Inutile ripeterlo: la nostra Italia è meravigliosa.
Quelli di cui parla però Li non sono necessariamente viaggi di piacere (o meglio, non solo di piacere): per l’ottantanovenne di Hong Kong, i viaggi sono visti come un premio da concedersi dopo un lungo anno di lavoro, ma anche come un’opportunità per fare nuove esperienze, per vedere il mondo, per imparare da nuove culture.
Queste ispirazioni infatti sono fondamentali per chiunque ambisca, ad esempio, a realizzare una propria attività imprenditoriale.
Ti avevo spiegato come generare nuove idee imprenditoriali viaggiando, in questo articolo.
Ma vediamo l’ultimo fondo indispensabile per una gestione spese efficace.
Fondo #5: risparmi e investimenti
Per quanto riguarda l’ultimo fondo del proprio budget personale, Li-Ka Shing suggerisce di risparmiare almeno il 25% delle proprie entrate mensili.
Ma il miliardario cinese si spinge oltre e indica esattamente come bisognerebbe investire questi risparmi.
Per Li questi soldi vanno destinati al capitale iniziale della propria attività imprenditoriale.
Non solo. Viene anche suggerita la tipologia di attività, ovvero il buon vecchio commercio: acquistare all’ingrosso prodotti da vendere poi al consumatore finale. Tale attività infatti è considerata relativamente a basso rischio.
Quando ho letto questo passaggio, ho subito pensato a programmi come Amazon FBA (Fulfillment-By-Amazon), che in pratica oggi ti consente di aprire un e-commerce gestito da Amazon, in meno di 24 ore.
Questo è solo un esempio, le possibilità sono infinite, ma per sfruttarle abbiamo bisogno di un capitale iniziale (anche piccolo) e l’abitudine del risparmio è la via maestra per crearselo.
Gestione spese: conclusioni
Dei consigli di Li-Ka Shing sulla gestione delle spese personali, mi porto a casa questi punti chiave:
- Se hai un obiettivo ambizioso per quanto riguarda la tua crescita finanziaria, non vergognarti a fare una vita frugale, soprattutto nei primi anni. Insomma, vivi come Mauro Corona e guadagna come Gianluca Vacchi. Non il contrario.
“Vivi come Mauro Corona e guadagna come Gianluca Vacchi. Non il contrario.”
- Investi nelle tue relazioni professionali. Prevedi un budget mensile da utilizzare per far crescere il tuo network. Non siamo isole: le relazioni sono fondamentali sia nella nostra vita personale, sia in quella professionale. Su questo tema ti suggerisco di leggere il libro: Never eat alone di Keith Ferrazzi.
- Il migliore investimento è quello che fai su te stesso e sulla tua formazione. Dedica almeno il 15% del tuo stipendio mensile all’acquisto di libri, corsi di formazione, etc.
- Viaggia. Il viaggio può essere un ottimo premio per un anno di duro lavoro, ma anche un’occasione per ampliare i tuoi orizzonti.
- Risparmia e investi. Criptovalute? Opzioni binarie? Trading sugli spread? Risparmiare e investire questo capitale iniziale in un’attività imprenditoriale concreta, è probabilmente l’approccio più efficace. Avviare un proprio business non è esente da rischi, ma l’esperienza vale ogni centesimo.
Bene, anche questo articolo di EfficaceMente termina qui. Mi auguro ti sia stato di ispirazione.
Se è effettivamente scattata una scintilla nella tua mente, non lasciarla svanire tra una scrollata dei social e una chat su Whatsapp. Alimentala. Proteggila. Trasformala in un fuoco dirompente.
In bocca al lupo. Andrea.
Ps. consiglio per eventuali commentatori frignoni: al mondo, delle scuse che ti racconti per rafforzare l’idea che in Italia non si può fare e quindi tu non hai colpe, non gliene frega niente.
No, sul serio.
Invece di concentrarti sempre e solo su quello che pensi non si possa fare, inizia a fare quello a cui finora non avevi pensato.
Ma per i viaggi non c’è scritto quanto budget
Nell’articolo in inglese è indicato un budget di 200 RMB su un totale di 2000 RMB, quindi il 10%
Non sono d’accordo
Sì, non l’ho indicato volutamente: per gestire le tue spese è importante anche saper fare di conto. Visto che le percentuali sono indicate in tutti e 4 gli altri fondi, è piuttosto semplice risalire alla percentuale per i viaggi :)
Lol :D
Fantastico!
Articolo interessantissimo. Criptovalute? Opzioni binarie? Trading sugli spread? Da dove consigli di studiarli pera poi praticarli, insomma… Da dove iniziare?
Si anch’io vorrei qualche consiglio di questo tipo!
Andrea ha scritto molto palesemente di NON INVESTIRE in finanza creativa, ma di investire piuttosto in un’attività imprenditoriale.
Caro Mirko a quello c’ero arrivata anch’io!!a mia domanda era un’altra..
Credo di non essere stato abbastanza chiaro all’interno dell’articolo.
Ho scritto:
“Criptovalute? Opzioni binarie? Trading sugli spread? Risparmiare e investire questo capitale iniziale in un’attività imprenditoriale concreta, è probabilmente l’approccio più efficace”.
Tradotto: lasciate perdere le scommesse finanziarie per polli e piuttosto utilizzate una parte dei vostri risparmi come capitale di start-up per la vostra impresa.
Grazie Andrea!! :)
Molto interessante creare un network di relazioni che possano arricchire sia l’anima che il lavoro, spesso per non sentirci soli usciamo con persone che non sono nemmeno tanto in linea con il nostro essere, e non solo perdiamo tempo, ma soprattutto torniamo a casa con la sensazione di essere più soli di prima. Da alcuni anni ho dovuto fare una scelta drastica e dolorosa: ridurre all’osso relazioni con persone che negli anni avevano preso strade ormai incompatibili col mio modo di essere, alcune erano amicizie cui ero molto affezionata, ma non mi sentivo più compresa. Ho creato altre amicizie, altre conoscenze, tutte sulla base di specifiche passioni e specifici obiettivi, nel mio caso arte e studio dell’astrologia. Non è solo una strategia utile al lavoro, ma soprattutto c’è la sensazione di essere accolti, di condividere una passione comune, e di tornare a casa felici. Non con quell’orrendo senso di vuoto di quando hai passato la serata a spettegolare.
Mi ritrovo essattamente nelle tue parole!!
Comprendo in pieno quello che hai descritto e mi riconosco nelle tue parole, arriva un certo punto in cui devi fare un rinnovamento anche nella tua vita personale. D’altra parte si dice che si è la media delle 5 persone che si frequentano abitualmente :)
Articolo super interessante! Trovo che alcuni dei punti siano applicabili anche a noi uinversitari, spesso ci si trova a dover affrontare moltissime spese, sopratutto i fuori sede come la sottoscritta, e delle volte è alquanto complicato dover dividere tutto per cercare di investire qualcosa anche nel migliorare la propria formazione ed in generale la propria situazione. Sopratutto quando si studia e lavora, come nel mio caso, anche i tempi penalizzano un po’ e spesso di rischia di attaccarsi a cose più veloci ma sicuramente più dispendiose, l’avere un budget dedicato invece credo renda tutto decisamente più semplice.
In USA hanno associazioni di tutti i tipi al fine di ampliare gli affari, quelli sì sono network! Comunque ho fatto il conto e col mio 30% non pago manco l’affitto – e il mio è bassissimo ?. Devo proprio darmi una mossaaaaa!
devo dire che questa idea di dividere le mie entrate in diversi “fondi” l’ho avuta già diverso tempo fa… ma purtroppo fino ad adesso ho avuto ben pochi fondi destinati esclusivamente alla sopravvivenza.
Devo dire però che la mia esperienza è stata interessante, alla luce delle esperienze altrui che ho visto:
1)Chi cresce umile e improvvisamente si trova tanti soldi in tasca (eredità, vincite fortuite) tende a sperperare e sprecare i soldi ricevuti e ritrovarsi peggio di prima. E’ capitato anche a me quando nella compravendita della vecchia casa dove abitavo mi sono spostata in una regione più economica e mi son trovata parecchi soldi in tasca.
2) La povertà insegna a essere frugali e definire le proprie priorità: cosa è davvero fondamentale per te e la tua sopravvivenza. In seguito abituarmi per lunghi mesi in questo modo mi ha aiutato a mantenere questa frugalità e poter risparmiare il resto o investirlo nei progetti che mi stanno a cuore.
Detto questo visto che le cose stanno migliorando per me applicherò l’intuizione dei fondi confermata da questo tuo post…:-) Buona settimana a tutti!
Andrea.. ottimo ed utile come sempre.. ti offro un nome che certamente conosci, conosciuto letterariamente 10 anni fa e che ha molto influenzato i miei comportamenti commerciali ma anche umani e relazionali.
Ti ringrazio e se potrò il prossimo anno vedrò di investire su di te…?
Solo una piccola cortesia, se non ti disturba e se vuoi o se ti e’ possibile.. avresti un commercialista da suggerirmi a Londra o dintorni
Con simpatia stima e cordialità Good luck Oscar
Oscol53@gmail.com
Ops.. ma non ti ho dato il nome annunciato ?
Rimedio.. JEFFREY GITOMER. quasi tutti i suoi libri sono tradotti in Italia da Sperling & Kupfer.
Ciao Andrea..
P.S. Nella mia attivita’ mi occuperò anche di eventi e di formazione.. ti interesserebbe una collaborazione rivolta alle aziende ?
Bye
Davvero un articolo molto interessante!
Praticamente tutto quello che ho fatto e sto cercando di fare nella mia vita!
Sono molti anni ormai che ti seguo Andrea e qualche volta ti ho anche contattato per aggiornarti sui miei progressi!
La tua ultima frase la condivido in pieno! (Qui in Italia nn c’è spazio per noi giovani…..)
Il mio sogno è sempre stato quello di lavorare in proprio e dopo 13 anni mi son licenziato dal “posto fisso” alla Telecom!
Perché? Per raggiungere il mio sogno!
Adesso dopo 1 anno dal mio “passo fondamentale” inizio a raccogliere i primi frutti! Soprattutto soddisfazioni più che economici! Ma sono sulla strada giusta!
Tutto questo con Impegno, Coraggio, Formazione e Umiltà!
Hai tutta la mia stima Alessio :)
Ciao Andrea, ottimo articolo!
Lo applicheró sicuramente :)
Ambra
Mi fa piacere Ambra che ti sia piaciuto!
Opppsss….96% destinati in spese di sopravvivenza, di cui oltre il 61% in tasse/contributi. Che bella la partita iva in Italia.
Fantastico articolo Andrea! Iniziamo a fare quello a cui finora non avevo pensato! GRAZIE.
;-)
Articolo bomba Andrea! :)
Grazie Angelo!
Perché dici di vivere come Mauro
Corona ?
Ciao Luciano è una metafora: piuttosto che sputtanarti 200€ in discoteca per imitare Vacchi, quando ne guadagni a malapena 1.200€ al mese, nei primi anni, impara ad essere frugale come Mauro Corona, dedicando tempo e risorse al tuo progetto imprenditoriale.
Molto interessante il discorso sul networking. Di solito viene visto come qualcosa che si crea gratis o addirittura arriva da sé, investirci dei soldi non ci avevo mai pensato e avevo fatto male.
Grazie Andrea, condivido con te l’importanza del fondo #3 e soprattutto ti ringrazio per il PS finale che sembra scritto apposta per me. Per vendere un prodotto (merce o servizio che sia) devi conoscerlo bene, altrimenti non ti puoi lamentare se ti viene a cercare solo chi gli da poco valore; devi essere tu il primo a dargli valore e a venderlo come tale
Bellissimo articolo Andrea, soprattutto credo la parte del networking sia stata una sorpresa!L’unica pecca è che mancano le spese di affitto o il mutuo piantato per 30 anni mi sembra, o meglio vivere in una stanza in condivisione o dormitorio?
Ne parlavo rispondendo ad un commento su Facebook sotto l’articolo: come scritto nel post, il primo fondo va necessariamente rivisto un pochettino sulla base della realtà italiana (stipendi bassi, spese alte).
Detto questo, ci sono spese che l’italiano medio considera “necessarie” e non lo sono affatto: il mutuo è un ottimo esempio. È da pazzi comprare casa in Italia oggigiorno.
a volte però l’ affitto è pari o più alto della rata di un mutuo. Anche se condivido la tua opinione sul fatto che sia da pazzi comprar casa in Italia oggigiorno.
Le tasse di proprietà? La manutenzione? Il rendimento perso nel caso in cui investissimo la nostra liquidità in altri strumenti?
Purtroppo la stragrande maggioranza delle persone non valuta tutte le variabili.
Per non parlare poi di quanto un immobile ci renda… immobili, inesorabilmente legati ad un paese e ad una città in cui magari non ci sono più opportunità.
Io i miei conti a riguardo me li ho fatti, e il verdetto è chiaro. Se avete dubbi a riguardo, vi invito ad approfondire, purtroppo EfficaceMente non è la sede per un articolo di approfondimento sul tema.
Ho 18 anni, sicuramente passeranno un bel paio d’anni prima di potermi permettere anche solo un monolocale, ma devo dire che con questo commento hai attirato non poco l’attenzione, ed hai stravolto tutte le mie (poche) conoscenze a riguardo.
abbastanza d’accordo con la tua ultima affermazione, ma sarebbe interessante un post motivato in proposito :)
Infatti!di suo credo però che quanto afferma quest’uomo sia estremamente valido!Sul serio consigli di stare in affitto e non piantare un mutuo in questo periodo?Interessante punto di vista da approfondire!
Ho 22 anni e ho appena comprato casa con l’intenzione di affittarla nei primi anni nella formula a breve termine.. mi sono tirata la mazzata sui piedi?
Se posso permettermi, è un’ottima situazione la tua.
Giovane età e bene da mettere a reddito.
Fai in modo che i vari affitti che produrrai ti coprano la rata del mutuo e le spese delle utenze e del condominio.
Non so che formula utilizzerai ma la casa vacanze è quella che genera il miglior rendimento tra costi, ricavi e gestione del bene.
Da un punto di vista finanziario questa situazione è ottima…Complimenti!
Buon 2018.
Articolo che capita a pennello. Spesso ci si lamenta di avere pochi soldi o non abbastanza ma, a conti fatti, se uno si appuntasse, anche i centesimi, come li spende, scoprirebbe che molte spese sono evitabili o superflue.
Non si tratta di essere avari, quella è la categoria di persone che più odio, quelli che vivono da pezzenti ma moriranno da ricchi.
Un ottimo metodo che spiega “efficacemente” la gestione responsabile del danaro e di come ottimizza al massimo le risorse.
Per le percentuali di spesa penso che possano essere anche adeguate al soggetto in base al reddito, non sono un parametro fisso, piuttosto direi orientativo.
Magari segui un solo corso all’anno, per esempio, che già di per se copre la percentuale annua che ti sei prefisso di spendere in formazione.
Buona Settimana Andrea
Esatto Giuseppe: dell’intervista di Li-Ka Shing ho trovato interessanti i 5 fondi più che le percentuali in sé.
Avevo letto il post originale e non mi era piaciuto per nulla. Diciamo che sei riuscito a migliorarlo estrapolandone le cose fondamentali, braverrimo!
C’è una cosa che non mi piace nel discorso di Lika-coso: non si fa riferimento ad affetti e piaceri. Lo so, lui è un cinese vecchio stampo e sono di una cultura in cui praticamente lavoravi 20 ore al giorno perchè così poi “ti facevi l’impresa”. Ma, come dicono i cinesi nuovo stampo “che cavolo lavoro a fare 20 ore al giorno per poi fare l’impresa se sti soldi non me li godo mai?” :D
Ed è proprio quello il problema: il suo modello base (quello dell’articolo originale) sembra fatto apposta per un cyborg. Non c’è nemmeno un 2% dei soldi da dedicare agli amici. Anche perchè la cosa terribile è che praticamente il networking devo farlo solo “con persone che mi servono” (che è un approccio molto cinese e che onestamente non mi piace per nulla)…
Ottimo articolo, davvero di ispirazione.
Grazie!
Davvero un articolo molto interessante, Andrea.
Sarebbe carino avere anche le percentuali di tempo che idealmente dovremmo investire in ogni attività. Anche perché, essendo una studentessa, di soldi al momento ne ho pochi! :)
Ottimo articolo. Mi sono già fatta i miei conti e lo sto mettendo in pratica ?
Gianluca Vacchi non è proprio un ottimo esempio, visto che la sua società è fallita e il tribunale ha pignorato immobili e proprietà varie…..
Ciao che bel blog complimenti… ti seguo :)
Ciao Andrea, secondo te come dovrebbero essere effettivamente spesi i soldi per il Networking?
Invita a pranzo o per un caffé una persona che stimi e di cui vorresti replicare i risultati. Frequenta corsi e altri eventi dove pensi di trovare persone interessanti per la tua crescita personale e professionale. Lavora gratis per persone da cui vuoi imparare (qui l’investimento è di tempo).
I viaggi sono belli… ma la maggior parte delle persone che pensano al business e non al viaggio li vedo avere più successo. Romantici viaggiatori alla ricerca de non si sa bene cosa restano eterni incompiuti. Formazione, certo conta, piuttosto importante, attenzione che sia qualificata. C’è moltissima formazione dequalificata ma ben sponsorizzata. Vita frugale ed essenziale, vocazione al proprio lavoro, l’ambizione e la voglia di risultato sul lavoro e sulla persona portano ad essere uomini di successo nel business.
Sto per vendere l’azienda di famiglia e presto ( si spera) mi ritrovero’ con un discreto gruzzolo. Mi identifico totalmente con i valori e le idee espresse in questa pagina.
Una parte del capitale finira’ vincolata giusto per garantirmi una rendita mensile,mentre un’altra parte la reinvestiro’ ricostruendo un altra azienda simile a quella di famiglia,ma con dimensioni molto piu’ piccole e da gestire senza mal di testa assieme a mia moglie che lavora anche lei nel settore in un azienda concorrente.
Fortunatamente e’ da anni che ormai abbraccio lo stile di Corona pur potendomi permettere,se volessi,delle uscite da sfigato alla Vacchi. Compro solo auto usate ma robuste e le uso finche’ non sono da buttare via,non ho debiti, vesto un abbigliamento che costa caro all’inizio,ma praticamente dura anni ed anni perche’ fatto bene e non e’ influenzato dalle mode.
Quanto ai viaggi vanno intesi come momento di piacere ma anche di formazione. Negli anni in cui ho viaggiato molto quasi tutti i miei amici pensavano che stessi a cazzeggiare e a spendere soldi,mentre invece le emozioni e le esperienze che ho vissuto nei viaggi le ho poi riportate nella mia azienda e vi assicuro i miglioramenti ci sono stati.
Complimenti Andrew.