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Sai cos’è la libertà finanziaria? E sai anche come raggiungerla? Se hai risposto “no” anche ad una sola di queste domande, ho scritto questo articolo per te.

“Regola n.1: non perdere mai soldi. Regola n.2: rispetta la regola n.1.”

Warren Buffet.

L’altro giorno stavo guardando “The Gambler“, un film del 2014 interpretato da Mark Wahlberg e John Goodman. La pellicola parla della spirale auto-distruttiva del professore di letteratura inglese, nonché accanito scommettitore, Jim Bennett.

Detto tra noi, sono 111 minuti da sufficienza scarsa, c’è però una scena che mi è rimasta particolarmente impressa, un dialogo tra Bennett e l’allibratore Frank (John Goodman) incentrato sulla libertà finanziaria, o meglio, su quella che Frank definisce la posizione del “fottiti”…

La posizione del “fottiti”

Ecco un estratto del dialogo tradotto in italiano:

Jim Bennett: Ero sopra di 2 milioni e mezzo.
Frank: Cosa ti è rimasto?
Jim Bennett: Niente.
Frank: Cosa hai messo da parte?
Jim Bennett: Niente.
Frank: Con 2 milioni e mezzo di dollari, qualsiasi stronzo al mondo sa cosa deve fare: prendi una casa, un’indistruttibile scatoletta giapponese a quattro ruote e investi il resto al 3-5% per pagare le tasse. Questa è la tua base, mi segui? La tua cazzo di fortezza della solitudine. Questo ti mette, per il resto della tua vita, nella posizione del fottiti. Qualcuno vuole obbligarti a fare qualcosa? Fottiti! Il tuo capo ti fa incazzare? Fottiti! Prenditi una casa di proprietà, tieni qualche risparmio in banca, non bere. Questo è tutto quello che suggerisco a chiunque, a qualsiasi livello sociale. […]

2 milioni e mezzo di dollari? Macchina e casa di proprietà? Azioni al 3-5% annuo? Seh, magari Andre’, così so’ boni tutti!

Lascia stare i consigli più o meno banali legati alla trama del film, il punto chiave è un altro.

Ti ho parlato spesso di come essere più efficace nel tuo lavoro, ma ti sei mai chiesto perché ti svegli ogni mattina per andarci… a lavoro?

(Se sei in ferie, questo è proprio il momento ideale per farlo, continua a leggere).

Vai in ufficio, nel tuo studio o ovunque tu lavori per costruire, giorno dopo giorno, la tua posizione del “fottiti”, o ci vai piuttosto per ritrovarti puntualmente nella posizione del… “fottiMi”?

Sai, cambia solo una letterina (una “M” al posto della “T”), però ti assicuro che può fare tutta la differenza del mondo: se hai un lavoro che ti mette nella posizione del “fottiMi” infatti, non importa quanti straordinari tu possa fare, quante promozioni tu possa ottenere o quanti clienti tu possa soddisfare, ti ritroverai comunque a correre su un “tapis roulant”. Un tapis roulant che con gli anni si arricchirà di accessori e funzionalità, ma che in nessun modo ti consentirà di raggiungere quello che dovrebbe essere il reale scopo della tua attività lavorativa: la libertà finanziaria.

Fidati: ci sono passato.

Ooook Andrè… ma, che sarebbe ‘sta libertà finanziaria di cui si riempiono tanto la bocca molti esperti di crescita personale?!

Che cos’è la libertà finanziaria?

Definire il termine libertà finanziaria non è così semplice come si potrebbe immaginare. È convinzione comune, infatti, pensare che questa espressione indichi il possesso di una ricchezza tale per cui non sia più necessario pensare e preoccuparsi dei soldi. In realtà, non è proprio questo il concetto che vogliamo esprimere quando parliamo di libertà finanziaria.

“La vera libertà finanziaria è la capacità di vivere appieno la propria vita.”

Henry David Thoreau.

Direi che Frank spieghi il concetto egregiamente: puoi definirti finanziariamente libero solo nel momento in cui niente e nessuno può avere un impatto significativo sul tuo tenore di vita.

  • Se lavori come dipendente e hai bisogno di uno stipendio per vivere, NON hai raggiunto la libertà finanziaria (ah sì, c’è la pensione, giusto: hai già controllato sul simpatico sito dell’INPS quanto ti spetta tra 132 anni?).
  • Se vivi di trading e devi stare tutto il giorno davanti ad un grafico azionario, NON hai raggiunto la libertà finanziaria.
  • Se hai puntato tutte le tue fiches sul network marketing, ma rischi di vedere la tua downline disgregarsi dopo qualche anno di inattività, NON hai raggiunto la libertà finanziaria.
  • Se hai un’attività online che genera un reddito passivo, che però può essere spazzata via dal prossimo aggiornamento di Google, NON hai raggiunto la libertà finanziaria.
  • Se sei il “capo di te stesso“, ma ti ritrovi a rincorrere tutto il giorno nuovi clienti, NON hai raggiunto la libertà finanziaria.

Quindi André, visto che nulla sembra funzionare, ora mi svelerai il segreto segretissimo per diventare liberi finanziariamente grazie al tuo corso dal vivo (alla modica cifra di 2.997 euri + IVA)?

Nope: naturalmente il tema della libertà finanziaria richiederebbe tutta una serie di approfondimenti che non possono esaurirsi con un semplice articolo.

Quindi, cosa si intende in concreto per libertà finanziaria?

La libertà ha un significato diverso per ognuno di noi, ma ci sono alcuni concetti comuni che si applicano a tutti, come:

  • Avere una fonte di reddito stabile.
  • Gestire autonomamente le proprie finanze.
  • Raggiungere gli obiettivi finanziari personali.
  • Avere abbastanza risorse finanziarie per mantenere lo stile di vita desiderato.
  • Disporre di un fondo di emergenza per far fronte a spese impreviste.

Poter contare su risorse sufficienti per realizzare i propri sogni, vivere secondo standard personali (e non) che ci soddisfino senza stress e preoccupazioni, sono le basi su cui si fonda il concetto di libertà finanziaria. Questi aspetti, ovviamente, contribuiscono in generale a creare un senso di sicurezza e benessere economico per tutti.

I benefici della libertà finanziaria

È innegabile che l’influenza della libertà finanziaria può variare da persona a persona, considerato che le fonti di benessere e soddisfazione possono essere diverse per ciascuno di noi.

È altrettanto evidente, però, come l’indipendenza economica possa portare diversi benefici alla qualità della quotidianità di ogni singolo individuo.

Godere di libertà finanziaria, infatti, dà maggiori opportunità in diversi ambiti della vita, più autonomia e controllo sulle proprie scelte economiche, notevole riduzione delle preoccupazioni per il futuro e, se vuoi, ti permette anche di avere una maggiore flessibilità o equilibrio tra vita e lavoro.

Gli studi sui benefici della libertà finanziaria

D’altronde, sono diversi gli studi che nel corso degli anni hanno messo in evidenza il legame tra libertà finanziaria e benessere. Tra gli ultimi, c’è senz’altro “The Impact of Financial Well-being on Psychological Health: A Mediation Framework” di Sarah D. Asebedo e Brad T. Klontz (2018). Questa ricerca, infatti, esplora il ruolo del benessere finanziario come mediatore tra fattori finanziari e salute mentale. I risultati suggeriscono che un maggiore benessere finanziario può contribuire ad una migliore salute mentale, fornendo una base solida per il benessere generale.

Quello che voglio fare con questo post, quindi, è fornirti un elemento pratico da cui iniziare a lavorare, ovvero il primo passo fondamentale che devi compiere per raggiungere la tua libertà finanziaria (mica pizza e fichi! :-D).

Come raggiungere la libertà finanziaria partendo da zero: il primo passo fondamentale che devi compiere

“Il metodo più sicuro per raddoppiare i tuoi soldi è piegarli a metà e rimetterli in tasca quando stai per comprare qualcosa di stupido.”

Kin Hubbard.

Citazione a parte, il primo passo fondamentale non consiste nel risparmiare (anche se capire come costruirsi un capitale male non fa: leggi qui). Il primo passo è qualcosa di molto più concreto, così concreto da poter essere raffigurato da un singolo numero.

Se vuoi diventare finanziariamente indipendente devi decidere, oggi stesso, qual è l’esatta cifra che devi avere nel tuo conto corrente per essere nella posizione del “fottiti”. Nei prossimi paragrafi ti spiegherò come calcolarla, passo passo.

Quando si parla di libertà finanziaria infatti, molti di noi iniziano a pensare a macchine sportive, ville di lusso, vincite alla lotteria e altri stereotipi da film.

Sai perché lo facciamo?

Se consideriamo un obiettivo così grande da non poter essere raggiunto, ci sentiamo di fatto giustificati a non fare nulla per realizzarlo.

Se invece ti dicessi che la posizione del “fottiti” è alla tua portata, che è più vicina di quanto potresti immaginare? Se ti dessi un obiettivo finanziario fattibile e preciso al centesimo… beh, a quel punto non avresti più scuse, giusto?

E allora definiamolo questo obiettivo e iniziamo a costruire la nostra “fortezza”.

Calcola il tuo MVNW (Minimum Viable Net Worth)

liberta-finanziaria-MVNW

Nel mondo aziendale, in particolare modo in quello delle start-up, si parla spesso di Minimum Viable Product, ovvero un prodotto/servizio che abbia le caratteristiche minime ed essenziali per essere lanciato quanto prima sul mercato, in modo da testarne il gradimento.

Ho voluto prendere in prestito questo concetto per rendere quanto più concreto il tuo percorso verso la libertà finanziaria. Ho pensato allora di coniare il termine: Minimum Viable Net Worth (MVNW) – Patrimonio Netto minimo, ovvero l’ammontare di risparmi di cui hai bisogno per coprire le tue spese minime essenziali, anche non disponendo di altre fonti di reddito.

Per calcolarlo il MVNW abbiamo bisogno di 2 elementi:

  1. Il totale delle tue spese mensili essenziali.
  2. Un tasso di rendimento annuo ragionevole per i tuoi risparmi.

Con questi due numeretti puoi ottenere il tuo MVNW applicando questa semplice formula:

MVNW = spese mensili essenziali x 12 / tasso di rendimento annuo

Ti ho perso?!

Non preoccuparti, ho preparato per te un esempio e un foglio di calcolo che si occuperà di tutti i passaggi al tuo posto (compresa inflazione e tassazione sul capital gain). Partiamo dall’esempio…

Un esempio di calcolo del Patrimonio Netto Minimo

Immagina di avere spese mensili essenziali pari a 750€ e che i tuoi risparmi possano avere un rendimento annuo netto del 4%. In questo caso, per raggiungere il primo stadio di libertà finanziaria dovrai accumulare un Patrimonio Netto Minimo di… 225.000€.

Grazie agli interessi generati da questa cifra infatti potrai coprire le tue spese essenziali, senza intaccare altre tue fonti di reddito.

Una cifra importante, senza dubbio, ma forse molto più raggiungibile rispetto alle fantasie milionarie che hai collegato fino ad oggi al concetto di libertà finanziaria, vero?

Come anticipato, se desideri calcolare in modo puntuale il tuo MVNW, ho preparato per gli iscritti di EfficaceMente un foglio di calcolo che si occupa di tutti i passaggi. Tu dovrai semplicemente inserire un paio di numeretti (è tutto spiegato nelle istruzioni del foglio di calcolo).

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Naturalmente il MVNW è solo la prima tappa nel tuo percorso di crescita economica.

Tony Robbins, nel suo recente libro “Money, Master the Game: 7 Simple Steps to Financial Freedom“, individua addirittura 5 tappe verso la libertà finanziaria assoluta.

Inutile complicarsi la vita ora però, l’importante è avere una prima meta che ci guidi.

Insomma, mi auguro che lo strumento che ti ho fornito in questo articolo ti aiuti a chiarirti le idee, ma soprattutto ti dia un obiettivo ben definito su cui lavorare nei mesi e negli anni a venire ;-)

Non mi resta che augurarti buona settimana!

Ps. Visto che mi aspetto la domandina nei commenti, rispondo direttamente qui: “Andrè, ma tu che parli tanto di libertà finanziaria, l’hai raggiunto il tuo Patrimonio Netto Minimo?!” Sì, nel novembre del 2014, altrimenti non avrei mai scritto un articolo su questo tema. Immagino ci saranno anche altri dubbi e “ma, secondo me…” nei commenti: come al solito cercherò di rispondere a tutti :-)

Pps. Se pensi che questo post possa essere utile ai tuoi conoscenti, condividilo pure sui social network utilizzando i pulsanti qui sotto: lo apprezzerei molto.

Ri-buona giornata!

Bibliografia

Dopo la pubblicazione di questo post, diversi lettori mi hanno chiesto da quali testi partire per iniziare il proprio percorso verso la libertà finanziaria. Oltre al già citato libro di Robbins, ecco gli altri che ho trovato particolarmente utili per la mia formazione in tema soldi:

Fammi sapere come li avrai trovati dopo averli letti ;-)

Foto tratta da Google Immagini.

Andrea Giuliodori

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Isabella

interessante, intanto scarico il libro di TONY ROBBINS che gia’ volevo leggere da un po’, pero’ potresti creare un corso su come raggiungere il MVNW una volta calcolato… perche’ ste’ cifre da 6 numeri mettono un po’ d’ansia :))))) saluti e buona settimana …le ferie aime’ sono solo un ricordo !

Andrea Giuliodori

Ciao Isabella, in questa sezione del blog trovi già diversi spunti sull’argomento. In merito al corso, come detto in passato, sono un po’ allergico agli show da palco con cui viene intesa la formazione in Italia, ma già da qualche tempo sto riflettendo su come portare offline EfficaceMente, coerentemente con quanto ho condiviso in questi anni. Diventare un formatore non è la mia priorità, ma comprendo bene che i tempi siano maturi per andare oltre i semplici articoli e manuali :-)

A presto e grazie del commento,
Andrea.

Isabella

ciao Andrea,
hai ragione li avevo ‘leggiucchiati’ all’inizio quando mi ero appena iscritta alla newsletter e non riuscivo molto a relazionare le ‘istruzioni per l’uso’ alla mia realta’… cioe’ era molta teoria per me…ma forse ora e’ diverso. ora li rileggo e magari la prospettiva e’ cambiata..ti (vi) faro’ sapere …. Per quanto riguarda il diventare formatore… in verita’ ho seguito parecchi formatori on line per capire di cosa si trattava e alcuni sembravano anche interessanti e autorevoli (la parola magica), ma non avendo un business specifico ne’ una idea di business non mi servivano molto. Ora invece sto iniziando a vedere le cose sotto un’altra luce e ad elaborare idee bizzarre di possibile business, vuoi perche’ stufa della mia gabbia dorata vuoi perche’ influenzata da persone come te e tanti colleghi tuoi… ed e’ entusiasmante vedere che anche alla mia eta’ esistono altre opportunita’ e che non e’ mai troppo tardi, anzi l’esperienza aiuta sempre. Quindi attendo con ansia le tue novita’!! saludos e grazie ancora

Diego

Ciao Andrea,
è la prima volta che ti scrivo anche se ti seguo da anni e ho anche comprato una tua guida.
È proprio grazie al tuo blog che ho scoperto questo fantastico mondo della formazione e della crescita personale, nel 2012.

Quindi prima di tutto grazie mille!

Articolo interessante ma se ad esempio oggi il mio patrimonio netto minimo per tirare a campare può essere di 100 (numero a caso) e fra dieci anni per mille ragioni diverse dovesse aumentare (costo della vita più alto, eredi succhiasangue, fidanzate più costose ed esigenti, cure mediche ecc) va da se che devo tornare a lavorare per riaccumulare capitale

Dato che nessuno può affermare quanto vivrà e quanto costerà la vita nel 2060 non è meglio continuare a creare asset finanziari ed entrate passive sempre nuovi nel tempo?

E non parlo di netuork marchetting e di condividere…ma di asset finanziari, immobiliari e aziendali diversificati.

Ma soprattutto se lavorare e creare aziende e business dal nulla ti diverte perché smettere (finché ti diverti ovvio…)?

Un saluto.

Andrea Giuliodori

Ciao Diego,
grazie per avermi lasciato il tuo primo commento :-)

rispondo subito alla tua domanda: come spiegato nell’articolo, il Patrimonio Netto Minimo rappresenta solo un primo stadio, ma è importante visualizzare fin da subito un obiettivo concreto e raggiungibile. Nel foglio di calcolo inoltre ho tenuto conto anche dell’aumento del costo della vita (inflazione) e se temi che la tua situazione possa essere molto diversa tra 10 anni, definisci pure le tue spese minime essenziali di conseguenza.

Detto questo però, ci tengo a precisare un aspetto ancor più importante.

Libertà finanziaria significa innanzitutto libertà di scelta. Se raggiungi il tuo Patrimonio Netto Minimo non significa che DEVI smettere di lavorare, al contrario. Significa che puoi finalmente iniziare a lavorare da una posizione ben diversa, la posizione del “fottiti”. Significa che inizi a lavorare davvero per te stesso e non per pagare le rate del mutuo di casa o della macchina. Significa che se non ami il tuo attuale impiego, puoi permetterti di cercarne un altro senza il timore di rimanere senza entrate. Significa che se vuoi provare a creare qualcosa di tuo, hai il margine per farlo senza rimanere impiccato con i debiti. Significa essere… libero.

Come spiegato nel post, ho recentemente raggiunto questo primo stadio di libertà finanziaria e non ci penso minimamente a smettere di lavorare o di far crescere i miei progetti. Sapere però che ho una rete di salvataggio mi consente di lavorare con molta più serenità e focus.

A presto,
Andrea.

Eliss

Come al solito, molto interessante, preciso e soprattutto realistico!
Mi piacerebbe leggere un tuo articolo sul pagamento delle imposte per chi decide di guadagnare online con le proprie passioni, magari raccontandoci la tua esperienza! Complimenti, per questo articolo e per tutti gli altri ;)

Andrea Giuliodori

Ciao Eliss, casomai lo faccio scrivere alla mia commercialista :-)
Scherzi a parte, il tema tasse non è poi così complicato: in Italia sono tante e del tutto ingiustificate per un’attività online, ma la legge è abbastanza chiara a riguardo. Io fin dall’inizio ho scelto di affidarmi ad una professionista, in modo da potermi focalizzare sull’attività principale del blog.

Marzio Carro

Ciao Andrea,

complimenti per il bellissimo articolo e per le istruzioni chiare e precise su come calcolare il patrimonio netto minimo per raggiungere la libertà finanziaria.

Prima di ora non avevo mai fatto un calcolo simile e non mi ero mai reso conto che la cifra necessaria fosse così bassa.

Sono ancora molto lontano da tale cifra, ma è sicuramente molto più raggiungibile degli n milioni di euro che credevo fossero necessari.

Rimane solo il “piccolo” problema di come raggiungere tale cifra.

Non so se hai letto il libro di MJ DeMarco “Autostrada per la Ricchezza”.

In quel libro MJ dice chiaramente che gli investimenti in borsa sono un ottimo modo per mantenere o aumentare il capitale, ma non vanno bene per crearlo.

Investire 50/100 euro al mese pensando che poi diventeranno milioni per via dell’interesse composto non funziona. Ci vuole troppo tempo.

La strada per creare il patrimonio deve essere un altra. Poi, una volta creato, potrai investirlo per mantenerlo o aumentarlo.

Non resta che mettersi al lavoro per crearlo il “Patrimonio Netto Minimo”.

Andrea Giuliodori

Ciao Marzio,
sì sì, conosco molto bene The Millionaire Fastlane: qualche post fa ho proposto i passaggi più interessanti del libro agli iscritti. Sulla parte investimenti secondo me DeMarco è un po’ superficiale, ma concordo che l’idea di investire piccole cifre sperando che si trasformino in milioni è illusoria.

Io il mio primo capitale l’ho costruito in borsa, ma a posteriori credo che si sia trattato più di culo e incoscienza giovanile che di altro. Oggi penso che disporre di un portfolio diversificato di investimenti sia indispensabile, ma non può essere l’unico elemento della nostra strategia di crescita finanziaria.

Come hai giustamente sottolineato, è necessario innanzitutto costruirsi un sistema che possa generare abbastanza reddito da poter dar vita al nostro Patrimonio Netto Minimo. Una volta raggiunto questo primo obiettivo potremmo pensare a come investirlo in modo intelligente.

Alessio Furlan

Ciao Andrea,
il tuo articolo è interessante ed intrigante, ma c’è una cosa che non mi torna sui calcoli del foglio che hai riportato. Probabilmente sbaglio io, non ho le competenze adeguate al riguardo, quindi magari se puoi, correggermi.

Mi spiego. L’esempio che hai portato è interessante; 1385 euro di spese mensili possono essere una realtà, ma è il raggiungimento del patrimonio minimo netto che lo trovo comunque una cosa difficile – non impossibile e tu ne sei l’esempio, ma molto difficile – da raggiungere nella realtà del mondo del lavoro disponibile oggi.

Mi spiego ancora. Immagino una persona che ha una spesa mensile di 1385 euro e che dispone di un guadagno netto mensile di 2.500 euro, quindi con un risparmio mensile annuale di circa 13.400 euro circa.

Con questo risparmio, per raggiungere il PNM necessario, mi da un risultato di circa 30 anni. E fin qui non è una cosa sconvolgente, considerando che una persona inizia a lavorare a 20-25 anni in pratica potrebbe raggiungere il PNM necessario entro i 60-65 anni (senza ovviamente considerare l’ipotesi di doversi acquistare un’automobile o di dover mantenere dei figli e tutta la serie di imprevisti che possono succedere in questo lasso di tempo) a ridosso della pensione.

Ma a prescindere da questi aspetti… la mia perplessità sono qui 2.500 euro netti mensili di guadagno. Per me sono quelli il muro di gomma per la maggioranza delle persone, specie per chi comincia oggi a 25 anni a buttarsi nel mondo del lavoro.

Che ne pensi? Dove sbaglio?

Andrea Giuliodori

Ciao Alessio,

ho affrontato questo tema nel post: “Come fare soldi senza lavorare“.

Per quanto mi riguarda, circa un anno dopo aver iniziato a lavorare come dipendente ho capito che non era la strada giusta per raggiungere la mia libertà finanziaria, da lì ho esplorato le altre 5 alternative per generare reddito, trovando quella per me più congeniale nello sviluppo di business online (non è l’unica, è semplicemente quella che ho scelto IO).

Sono pienamente d’accordo con te: se sei nella trappola del topo, correre più velocemente non è la soluzione per uscirne… Mi auguro che questo articolo ti dia lo spunto per iniziare a pensare a come “rompere” il limite dei 2.500€ netti su cui sei tarato in questo momento.

Ehi, qui nessuno dice che sia alla portata di tutti Alessio, ma quello che conta è se è alla TUA di portata: quello lo decidi tu.

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