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Vuoi mettere in ordine la tua vita? Inizia dal letto!

“L’ordine è potere”.

Henri Frederic Amien

Nota dell’autore: è con molto piacere che pubblico questo brillante articolo di Adamo Crespi.

Adamo è un blogger e studente di Giurisprudenza. Ama Internet ed ha trovato nell’e-commerce la perfetta sintesi tra piacere e lavoro (futuro). Al momento sta approfondendo i rapporti tra nuove tecnologie ed Internet, in special modo per ciò che riguarda la privacy e l’e-commerce.

Adamo ha un blog sul commercio elettronico dove scrive articoli divulgativi per chi vuole iniziare e per chi ha già un sito di commercio elettronico. Adamo ha anche un proprio “blog” su Amplify dove riporta gli articoli più importanti della sua read-list.

Ricordo che fino a qualche anno fa avevo un’enorme confusione nella testa: non riuscivo a studiare, non riuscivo a fare le cose importanti, mi avvilivo per ogni piccolo imprevisto, non riuscivo ad avere uno scopo nella vita, non riuscivo a pormi degli obiettivi e poi a raggiungerli.

Piano piano la svolta, ho iniziato a mettere in discussione ogni singola cosa della mia esistenza, ogni singola persona, ogni singola mia azione. Tutto.

Oggi ho avviato un blog, ho ripreso a studiare, sto contribuendo a fondare una start-up e piano piano sto costruendo il mio futuro con determinazione.

In questo post voglio spiegarti esattamente come ho fatto.

Inizia dal tuo letto

Già, il tuo letto. In realtà questo è solo un passo intermedio per raggiungere l’obiettivo finale: mettere ordine nella tua vita.

Non puoi mettere ordine nella tua vita se prima non inizi a mettere ordine negli spazi in cui vivi. Non sono forse anche quelli parte della tua vita?

Ok, nel tuo disordine c’è ordine. Quando cerchi una cosa la trovi, anche se agli altri sembra che non sia possibile trovare nemmeno la scrivania. Lo so. Me lo sono ripetuto per anni!

Però un giorno mi sono reso conto che dovevo riprendere in mano il corso delle mia esistenza. Non potevo dall’oggi al domani trovare un lavoro, avviare un blog o riprendere a studiare. Così ho fatto la cosa più ovvia: riprendere il controllo su ciò che potevo, i miei spazi. E ho ripreso il controllo con un’azione molto semplice: ho deciso di mettere ordine per prima cosa nella mia stanza.

L’ho guardata e mi sono avvilito. Poi mi sono fermato e ho detto “Io devo mettere in ordine. Non mi interessa quanto sia difficile, quanto tempo ci voglia, quante energie ci devo spendere. Il mio primo obiettivo è mettere in ordine.” E la domanda successiva è stata la più semplice che potessi farmi (e che tu ti farai da qui a qualche minuto): “Da dove inizio?

Io ho iniziato dal letto. Non l’avevo mai fatto in vita mia prima. Lo faceva mamma (mammone!).

L’ho guardato, lui mi ha guardato, l’ho aggredito ed in tre minuti era in ordine, rifatto. Rifare il letto mi ha permesso di iniziare a vedere qualcosa in ordine. E anche di capire che alla fine non è così difficile come può sembrare. Non è difficile fare il letto, non è difficile nemmeno mettere in ordine, sia nella propria stanza che nella propria vita.

Si ma con la vita è un’altra cosa!
Certo, e infatti non è finita qui!

Dopo aver fatto il letto ho visto una montagna di vestiti buttati su una sedia, il caricabatterie con il filo sul pavimento, bottiglie d’acqua vuote (sono pigro e ne ho sempre una in camera!), calzini sparsi, spiccioli sulla scrivania insieme ad una montagna di carte e foglietti sparsi in disordine di appunti presi e mai ordinati, più una serie di altri oggetti e schifezze sparsi per la stanza.

Ma avevo il letto libero.

Passo successivo? Ho tolto tutti i vestiti dalla sedia e li ho buttati sul letto. Poi ho iniziato a piegarli. Pantaloni, magliette, camice, maglioni. Dopo appena 10 minuti (non ci vuole molto, credimi ;) ) erano tutti belli piegati sul letto. Non rimaneva che metterli nell’armadio. E così ho fatto. Appese le camice, appesi i pantaloni, messi sulle mensole dell’armadio i maglioni e le magliette.

Ma la stanza era ancora in disordine!

Mi giro intorno e vedo la scrivania. Mamma che disordine! Una cosa alla volta! Ricordi? Questo è il principio.

Prendo gli spicci e ne metto una parte nel salvadanaio e una nel borsellino. Prendo i fogli e ne faccio una pila ordinata. Tolgo gli occhiali, li ripongo nella custodia e metto tutto in un cassetto. Chiavi della macchina e del motorino… dove le metto? Mi serve un portachiavi da mettere al muro. OGNI COSA DEVE AVERE IL SUO POSTO! Prendo un foglio e scrivo “Cose da fare” e subito sotto “Comprare un portachiavi da muro”.

La scrivania ora è più o meno in ordine, ci sono ancora i fogli da riorganizzare.

Oh, lì in terra c’è una bottiglia vuota! Presa e buttata.
Oh, lì c’è il caricabatterie del cellulare. preso, arrotolato il filo e messo in un cassetto.
Oh, lì ci sono i calzini sporchi. Raccolti e buttati in un angolo VICINO ALLA PORTA! Appena vado di là me li porto e li metto allo sporco ;) (mica li lascio lì!).

E così, dopo un paio d’ore la mia stanza era bella ordinata.

Mancava solo un’ultima cosa. Un bel colpo di spugna!

Vado di là a prendere la scopa ma… mi sono dimenticato i calzini! Torno indietro, prendo i calzini, li metto allo sporco. Quindi prendo la scopa e spazzo a terra (qui la battuta era facile ma l’ho evitata!). Riempio il secchio, un po’ di detergente e una bella lavata a terra!

Finalmente mi posso sedere. Ho fatto il primo passo per mettere ordine nella mia vita: ho riordinato la stanza! Ci sono riuscito!

E ora?
Beh, i passi successivi dipendono molto da te, da quello che fai, da quello che sei, da dove vuoi arrivare. Nel mio caso il mio obiettivo è prendere una laurea.

Così il passo successivo è stato aggiungere un pizzico di disordine: ho preso i libri dell’esame che avrei voluto sostenere e li ho messi sulla scrivania. Sempre davanti agli occhi, non li tolgo mai fino a quando non ho fatto l’esame. Dopo compro subito quelli dell’esame successivo e li rimetto sulla scrivania. E ora mi manca meno di un anno e mezzo alla laurea dopo due anni praticamente fermo!

E se non li hai ancora i libri? Scendi a comprarli e magari ti fermi a prendere anche il portachiavi da appendere al muro. Le tue chiavi della macchina non hanno ancora un posto! Devi trovarglielo subito!

Ma c’è dell’altro: domande sparse

Ma la tua stanza è sempre in ordine ora?

No, non è sempre in ordine. Subito dopo aver fatto un esame o raggiunto un obiettivo viene il mio periodo creativo. In questo periodo faccio ancora le cose alla rinfusa. Diciamo che “mischio la giocata”. Idee e obiettivi sono tutti lì a vorticare tra vestiti, monetine e fogli sparsi sulla scrivania (ma non raggiungo mai i livelli raggiunti in passato!).

Però c’è un punto fermo: il letto rifatto ogni mattina e mai più di due pantaloni sulla sedia. Presente lo stop loss? Nel trading indica il punto oltre il quale come vadano vadano le cose il trader si ferma, vinto o perso si ferma. Il mio stop loss sono due pantaloni, o due maglioni. In genere quelli del giorno prima e quelli del giorno stesso se sono uscito di fretta e non ho avuto tempo di riporli.

In ogni caso arriva sempre il momento in cui rimetto tutto a posto e inizio da capo, un nuovo ciclo.

Un’altra regola è che almeno una volta a settimana metto in ordine tutte le cianfrusaglie sparse. Mi aiuta non solo a tenere in ordine ma mi dà modo di rimanere con me stesso e i miei pensieri. Spesso durante le pulizie mi vengono ottime idee o ottimi spunti ;)

Ma perché mi hai descritto come metti in ordine la tua stanza?

Per due motivi fondamentali:

  1. Perché così sai che mettere in ordine non è una cosa da alieni;
  2. Perché leggendo ti è venuta probabilmente voglia di mettere in ordine la tua stanza (o comunque l’ambiente dove passi il tuo tempo).

Te lo ripeto: può sembrarti che nel tuo disordine tu riesca comunque a trovare ciò che cerchi ma lo sopo del mettere in ordine non è riuscire a trovare le cose bensì avere un ambiente confortevole in cui vivere, un a ambiente salubre e sano, dove, cioè, tu possa riuscire a concentrati e iniziare ad analizzare cosa devi fare, come e quando: e se intorno a te è tutto in disordine credimi, è più difficile!

Questo consigli vanno bene per tutti?

Boh! Con me ha funzionato! Eppure conosco persone che riescono comunque ad andare bene all’Università o a lavorare pur essendo abbastanza disordinate. Però una cosa la noto: stanno sempre con la testa fra le nuvole e sono abbastanza sbadate. Ok, non voglio generalizzare, è la mia esperienza, come è la mia esperienza il mettere in ordine.

Prova, se non funziona quanto meno hai la possibilità di divertirti a ributtare tutto per la stanza! Però ogni tanto rimetti in ordine: a me aiuta a distrarmi, a liberare la testa, ad essere sovrappensiero.

Foto di ooh_food

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Martino

Posso dire che confermo quanto scritto… Più volte mi sono ritrovato a notare una sorta di associazione tra il disordine fisico (oggetti e luoghi) e il mio disordine mentale. Una bella riordinata mi ha sempre permesso di avere una conseguente pulizia di mente. Più spazio attorno, sentirsi più libero, meno vincolato nei movimenti e nelle superfici utilizzabili. Non è sempre facile perchè più che una stanza ora mi ritrovo con un’intera casa da pulire e tenere in ordine, ma se qualcuno dice che l’ordine dell’ambiente in cui si vive è importante non posso che confermare la cosa.

Adamo

Esatto! È proprio così che mi sento ed è in uno di questi momenti (avevo appena finito di mettere in ordine!) che ho scritto l’articolo :P

Antonio

Ciao a tutti, sono nuovo qui. Tutto stà nel cominciare a mettere ordine, per primo nella propria testa e successivamente nella propria casa. Complimenti per il bellissimo sito, è una miniera d’oro e per di più gratis (per il momento, almeno. Però non credo che le persone siano sempre disposte a fare i cambiamenti facilmente, perchè il cambiamento porta sempre paura e stress. Ciao da Antonio

Adamo

“Tutto stà nel cominciare a mettere ordine, per primo nella propria testa e successivamente nella propria casa.”

In realtà volevo dire l’esatto opposto! Prima metti in ordine la casa/stanza/luogo dove vivi o lavori e nel farlo metterai ordine anche nella tua testa. Provare per credere. E se non funziona… dopo ti diverti a rimettere tutto in disordine!

Ilaria Cardani

Questa è “la teoria dei vetri rotti” (“Broken Windows Theory”) applicata alla propria vita privata. Questa teoria – sulla quale si è basato anche il sindaco Giuliani per combattere il degrado e la delinquenza a New York – sostiene che, se in una città o in un quartiere, un teppista rompe i vetri di una finestra di un edificio e questi non vengono riparati celermente, scatta uno spirito di emulazione al negativo e in breve tutte le finestre dell’edificio (e di quelli circostanti) verranno rotti e il degrado si allargherà a macchia d’olio.
Viceversa l’ordine diffonde ordine, il rispetto rispetto, la pulizia pulizia.

Questo è qualcosa di impportante su cui pensare…

Adamo

Non conosco questa teoria ma sono completamente d’accordo! Si innesca un circolo virtuoso veramente potente ed utile. Dopo non riesci più ad uscirne!

Pier Paolo

Confermo: si tratta di mettere in moto una sorta di contagio sano e positivo.

Purtroppo molto spesso però avviene esattamente il contrario e basta guardarsi intorno per rendersene conto: i media e l’ambiente che ci circonda in generale, ci hanno portato ad uno stadio di pesante introversione che ci fa osservare tutto attraverso il FILTRO della paura, del sospetto, della disillusione; non siamo più nemmeno capaci, in molti casi, di riuscire ad intravedere un “futuro”.

Siamo, noi italiani, un popolo che si sta lentamente spegnendo, io stesso, in questo momento sono in una fase di profonda meditazione su questo aspetto, mi sto rendendo conto di quanto mi sia lasciato condizionare da tutta questa negatività, perdendo, in nome anche di una mal compresa visione utopistica alla Don Chisciotte, la giusta prospettiva tra quello che attribuiamo essere crudo realismo e POSSIBILITA’ individuale.

Tutto è relativo giustamente si afferma, ma proprio perché è relativo è necessario che ci soffermiamo in maniera importante sulle nostre convinzioni, infatti se le nostre convinzioni sono inquinate dalla negatività o dall’avere idee malsane su quello che possiamo definire “spirito di servizio”, alla fine ciò che otterremo sarà in sintonia con ciò che abbiamo radicato così profondamente nella nostra mente: tutto infatti parte da ciò che abbiamo dentro quel meraviglioso ma altrettanto potenzialmente pericoloso 1,5 kg di materia grigia posta alla nostra superiore estremità. ;-)

Ne approfitto a questo proposito per ringraziare Andrea dal profondo del cuore per questo suo blog che spinge come un bulldozer in direzione della costante ricerca della positività e della motivazione, sì proprio quella ricerca della motivazione, anche fine a se stessa, che gli ho contestato in qualche mio passato commento; lo ringrazio perché ha messo in moto un “contagio” positivo che alla fine ha toccato anche me in una forma che solo ora sto finalmente riscoprendo e che mi auguro possa permettermi di dare quella svolta che desidero da ormai molto tempo.

Su un aspetto ho scelto di non procrastinare più, e le prime positive conferme a riguardo le sto già riscontrando.

Buona domenica! ;-)

EvaKant

sono d’accordo…
io sono una persona molto ordinata nel lavoro e nello studio….appunti perfettamente ricopiati…pagine numerate, mai un foglio sparso o anonimo.
Però il mio armadio è quanto di più disordinato possa esistere!
Me lo ripeto ogni weekend che devo rimetterlo in ordine e non trovo mai il tempo (o forse non lo voglio trovare?)
Però una cosa è vera. Dopo che metti a posto qualcosa ti senti come “libero”…in pace con te stesso…come se il tuo corpo guadagnasse uno spazio ordinato all’interno di un ambiente pulito. Ti senti parte del tutto..non so se mi spiego.

Ho gia capito che stasera metterò in ordine il mio armadio!
XD

Adamo

“come se il tuo corpo guadagnasse uno spazio ordinato all’interno di un ambiente pulito.”

Come dicevo più su a Martino è esattamente così che mi sento io dopo aver messo in ordine… e mi piace :)

Marina

Io sono una mamma, oltre che una blogger creativa, e molto altro. Quindi non posso cominciare dal letto, che rifaccio io, ed è sempre fatto bene, perché altrimenti non riuscirei a dormirci.
Però posso e devo cominciare dal mio comodino, incasinato, pieno di libri e cartacce.
Comincerò da lì…..

Adamo

Credo che l’importante sia iniziare: che poi sia dal letto, dal comodino o dall’armadio non credo cambi molto… Chi be comincia… :P

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