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Se continui a procrastinare i tuoi impegni e vuoi smettere una volta e per tutte, devi assolutamente provare questo metodo.

procrastinare

“Procrastinare (significato): leggere una citazione sulla procrastinazione, sentirsi in colpa e non fare nulla a riguardo.”

Anonimo.

Vuoi sapere qual è il colmo? Leggere questo articolo su come “smettere di procrastinare” è, con buona probabilità, essa stessa una forma di procrastinazione.

Scommetto infatti che in questo preciso istante avresti cose ben più importanti da fare, piuttosto che cazzeggiare online! Eppure, ti ritrovi qui insieme a me…

Che ne dici allora di rendere i prossimi 10 minuti i più produttivi di questa settimana? ;-)

In questo post voglio condividere con te una strategia anti-rimandite che ho scoperto ed iniziato ad applicare di recente e che si sta dimostrando estremamente efficace.

Prima di parlartene però, ho bisogno di spiegarti quelle che sono le 3 forme di procrastinazione.

Le 3 forme di procrastinazione

“Procrastinare (definizione): rimandare a domani con lo scopo di temporeggiare o, addirittura, di non fare ciò che si dovrebbe.”

Wikizionario.

Ai lettori storici di EfficaceMente ho fatto ‘na capa tanta con gli articoli sulla procrastinazione, e il motivo è molto semplice: battere la tendenza a rimandare gli impegni è stato il punto di svolta nel mio percorso di crescita personale.

Considerata la diffusione endemica di questo vero e proprio “virus mentale”, scommetto che anche nel tuo caso sconfiggere la rimandite significherebbe finalmente realizzare quei sogni che stanno ammuffendo da troppo tempo nel tuo cassetto.

Molti fanno l’errore di sottovalutare la procrastinazione (“e che ce vo’: devi solo fare quello che stai rimandando!“), e questo è il suo più grande vantaggio. I problemi che continuiamo a portarci dietro sono infatti quelli che non riteniamo tali.

Tempo allora di prendere maggiore consapevolezza di questa bestia subdola, a partire da quelle che sono le 3 forme di procrastinazione. Le prime due possono addirittura aiutarti a realizzare i tuoi obiettivi, ma la terza, la più diffusa e radicata, è quella che ti sta letteralmente fottendo la vita.

1. Non fare niente

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Non fare una beata mazza è la forma più semplice di procrastinazione: nonostante i molti impegni, preferiamo rilassarci.

Messa così, non suona proprio bene, eppure in questo caso procrastinare non è così grave.

Per essere un vero Jedi della produttività personale, non devi infatti lavorare 24 ore al giorno, 7 giorni su 7: non serve a nulla, anzi, ti crea solo problemi.

La verità è che raggiungiamo la nostra massima produttività solo quando siamo in grado di alternare momenti di assoluta concentrazione sul lavoro e sullo studio, a momenti di assoluto riposo (questo approccio prende il nome di stress-recovery routine).

Non fare niente dunque, a volte rappresenta la scelta più saggia. A patto che non riempiamo questi momenti di vuoto rigenerativo, con tutta una serie di attività all’apparenza innocue, ma che in realtà ci succhiano energie.

Insomma: ozio sì, cazzeggio no.

2. Fare qualcosa di più importante di quello che dovresti fare

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Questa seconda forma è la più nobile forma di procrastinazione e consiste nel rimandare deliberatamente attività utili, ma non importanti, a favore dei tuoi obiettivi più ambiziosi.

Prova a pensarci… quando ti trovi di fronte a quella lista smisurata di attività da fare, da quale inizi?

Eh già, quasi tutti noi preferiamo partire dalle attività più semplici, quelle di cui possiamo sbarazzarci facilmente. Peccato però che queste attività siano spesso di mera “amministrazione” e difficilmente contribuiscano al raggiungimento delle nostre mete.

Se continuerai a focalizzarti su queste attività “amministrative”, avrai una vita precisa come i meccanismi di un orologio svizzero, ma probabilmente non farai grandi progressi.

Ricordi ad esempio quando ti ho parlato di decision fatigue?

La tua forza di volontà è come la batteria di uno smartphone: se la utilizzi per le minchiatine, poi non ne avrai a sufficienza per ciò che conta davvero.

Impara dunque a procrastinare i compiti secondari (di tanto in tanto) e concentrati piuttosto su quelle attività belle “ciccione” che sono alla base dei tuoi obiettivi!

“Se hai tutto sotto controllo, significa che stai andando troppo piano.”

Mario Andretti.

3. Fare qualcosa di meno importante di quello che dovresti fare

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Ecchela là! Siamo finalmente arrivati alla terza ed ultima forma di procrastinazione: quella che devi sradicare definitivamente dalla tua vita.

Quante volte ti è capitato? Magari dovevi studiare o lavorare, eppure ti ritrovavi a fare qualsiasi attività inutile, fuorché quella che avresti dovuto davvero fare.

Questa è la forma di procrastinazione più bastarda ed è quella a cui ho dedicato la maggioranza dei post di EfficaceMente su questo tema, nonché il mio primo manuale: Start! La guida anti-rimandite.

Nella parte conclusiva di questo articolo voglio raccontarti di un metodo che ho iniziato ad utilizzare per caso da qualche settimana e che si sta dimostrando… micidiale! Ecco di cosa si tratta…

“Amo il lavoro. Mi affascina tremendamente. Potrei passare ore a fissarlo senza far nulla.”

Anonimo.

Smettere di procrastinare grazie al metodo del necrologio

Da quando mi sono trasferito qui a Londra, mi è venuta la fissa per la pronuncia inglese impeccabile, motivo per cui sto lavorando in prima persona con alcuni degli strumenti suggeriti all’interno del corso YES! Inglese e col mio Tutor Fluentify, Bill.

Diciamo che Bill ama i metodi non convenzionali e da qualche sessione a questa parte ha deciso di discutere insieme… i necrologi del Guardian!

La scelta potrebbe apparire macabra, ma in realtà ha una sua logica: il linguaggio utilizzato in questi annunci funebri, infatti, è piuttosto complesso e le sfide di pronuncia non mancano.

Metodi bizzarri a parte, ti ho voluto parlare di questo stralcio della mia quotidianità, per un altro motivo: leggere abitualmente i necrologi di questi personaggi noti dello sport, dello spettacolo e della politica, mi ha fatto riflettere profondamente sulla procrastinazione, in particolar modo su quella terza forma così dannosa.

Chissà, magari un giorno qualcuno leggerà anche il nostro di necrologio (mani sopra il tavolo!) e ho il sospetto che non ci farebbe piacere che scrivessero un pezzo così…

Amava trascorrere le sue giornate a guardare video di gattini su Facebook. Le sue abilità lo avevano portato a dominare le classifiche nazionali ed internazionali di Candy Crush Saga. Gli amici lo ricordano per la sua presenza costante nelle chat di Whatsapp, che oggi appaiono tristemente deserte. Infine meritano una menzione anche le sue brillanti argomentazioni, condivise a mezzo social, sul perché i Marò sarebbero dovuti tornare in Italia.”

Ecco, se in questo periodo ti ritrovi spesso a procrastinare, prova a porti questa semplice domanda:

Questa è un’attività che vorrei leggere nel mio necrologio?

Magari non è una domanda propriamente… “solare”, ma è sicuramente efficace.

Insomma, quella che ti propongo oggi è una tecnica semplice, ma che per me sta funzionando alla grande, soprattutto in quei momenti in cui il procrastinatore incallito prova a venir fuori, nonostante gli anni di addestramento. Prova a testarla nei prossimi 7 giorni: male non può farti ;-)

Conclusioni (e cause della procrastinazione)

Oggi abbiamo visto le 3 forme di procrastinazione e il metodo del necrologio per battere la più insidiosa, la terza.

Tu però non sei un lettore che si fa infinocchiare con tanta facilità da questi articoletti di crescita personale e ti starai probabilmente chiedendo: “sì, tutto molto bello, ma perché non hai parlato delle cause della procrastinazione?!

Per quella che è la mia esperienza, la conoscenza “intellettiva” delle cause di un problema, non si traduce necessariamente nella risoluzione dello stesso. Per cambiare delle abitudini negative, che si sono radicate negli anni, dobbiamo innanzitutto sperimentare sulla nostra pelle comportamenti diversi.

Queste esperienze dirette ci permetteranno infatti di avere l’atteggiamento mentale corretto per andare alla radice del problema, comprenderlo a fondo e sradicarlo definitivamente.

Come detto quindi, inizia col mettere in pratica il metodo che ti ho suggerito in questo post. Se poi vorrai indagare su quelle che sono le 4 principali cause della procrastinazione, ne parlo all’interno dell’estratto gratuito di Start! La guida pratica anti-rimandite.

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Ti auguro una settimana piena di soddisfazioni: chissà che un “necrologio” non ti aiuti finalmente a vivere appieno la tua vita. A presto, Andrea.

Foto tratte da Google Immagini.

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Alberto Amerio

Ciao Andrea! Sono d’accordo con le tue considerazioni. Anche io penso che ia una domanda molto potente. Pensiamo di avere un tempo infinito a disposizione per raggiungere i nostri obiettivi ma non è così. E penso anche che vada usata in modo positivo, uno stimolo a fare meglio a cercare l’eccellenza e poi il saltino in più per l’eccezionale. È alla portata di tutti, ma la maggioranza delle persone si appiattisce su una confortevole vita noiosa e rassicurante incolpando spesso qualcosa di esterno per i propri insuccessi. “Fallire” non dovrebbe essere vissuta come una tragedia greca ma come un’opportunità. E se passa la paura del fallimento…quanti cambiamenti si possono innescare! Finisco con una citazione biblica che ben si collega alla domanda che proponi. In Ecclesiaste [Qoelet] si legge: “Un nome è meglio che il buon olio, e il giorno della morte che il giorno della nascita. È meglio andare alla casa del lutto che andare alla casa del banchetto, perché quella è la fine di tutto il genere umano; e chi è in vita lo dovrebbe prendere a cuore”.

Leonardo

” “Fallire” non dovrebbe essere vissuta come una tragedia greca ma come un’opportunità. E se passa la paura del fallimento…quanti cambiamenti si possono innescare!”
Bellissima, questa me la devo stampare e mettere come gigantografia in camera. Hahahaha, è proprio vero che chi sa la Bibbia in modo profondo ha una marcia in più e teme poco o nulla di questa vita…
A presto!

Andrea Giuliodori

Grazie per questo splendido commento Alberto :-)

Buona giornata

Alessandro De Agostini

Davvero illuminante…… Applicherò subito questo metodo Andrea! Grazie per questo articolo..

Andrea Giuliodori

Prego, fammi sapere se l’applicazione funziona anche per te Alessandro ;-)

Alessio Palmieri

Grande Andrew (oramai tocca chiamarti così) ? Mi chiedo dove abbia trovato quella frase di Mario Andretti (no, dico, Mario Andretti!!!!), il pilota di Formula 1 degli anni ’70 ???

Andrea Giuliodori

Non è la prima volta che la propongo Alessio: onestamente però non ricordo dove l’ho letta la prima volta! Di certo mi ha colpito non poco ;-)

Leonardo

CCAAAAVOLO…
sto procrastinando alla grande la tesi e pur avendo finito gli esami in tempi regolari alla laurea magistrale sto perdendo una infinità di tempo a chiudere il cerchio…
Corro a lavorare!!!
Non vorrei si scrivesse: “ha fatto tutto bene, poi alla fine è venuto meno sulla linea del traguardo”.
Hahahahaha a presto!!!

Andrea Giuliodori

eh… direi Leonardo ;-)

Lorenzo

Ottimo articolo, c’è di che riflettere.
Posso sapere quali strumenti di YES! usi per migliorare la pronuncia?

Andrea Giuliodori

Ciao Lorenzo, puoi fare riferimento ad esempio alla settimana 10, giorno 6 del corso :-)

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