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Come un semplice cambio di focus può permetterti di ottenere i risultati a cui ambisci.

 

“Colui che non va avanti, inevitabilmente torna indietro.”

J.W. Goethe.

Di base sono un “fottuto ingegnere” (cit. di un mio lettore ;-), ma quando si tratta di scrivere i miei articoli amo farmi trasportare dall’intuizione, dal caso e dalle coincidenze. Semplicemente funziona.

Recentemente ho ricevuto diverse email, sia da parte di lettori di Start!, sia da parte di altri lettori del blog: i primi mi raccontavano di come il capitolo intitolato “La trappola dei risultati” li avesse colpiti come un gavettone in pieno inverno, ed i secondi come spesso siano frustrati dal non riuscire ad ottenere i risultati che desiderano.

Trallalero Trallala, ho deciso di tagliare la testa al toro e scrivere un articolo per tutti i lettori del blog, in cui condividere il mio punto di vista sul perché spesso non riusciamo ad ottenere i risultati che desideriamo e come porvi rimedio.

Sarai mica un Procrastinatore D.O.C.?

Il Procrastinatore D.O.C (Di Origine Cogliona) non è disposto a fare mezza mossa se non è sicuro al 100% di ottenere i risultati che desidera. Da questo punto di vista il procrastinatore in questione somiglia molto ad un certo pigro di mia conoscenza di cui ho parlato in questo articolo.

Insomma, il nostro amico procrastinatore, perso tra le nebbie dell’ozio più sfrenato, continua a raccontarsi favole del tipo: “non vale la pena impegnarsi per un obiettivo così difficile da raggiungere”, “se non vedo non credo”, “perché dovrei sudare 7 camicie senza neanche avere la garanzia di ottenere i risultati che desidero”, etc., etc.

Il Procrastinatore D.O.C. è ossessionato dai risultati.

Visto che, come se non bastasse, il nostro povero disgraziato ha anche una scarsa autostima, se non ottiene immediatamente i risultati (per cui si è impegnato si e no mezza giornata), perde subito la motivazione, andando a rafforzare quel nugolo di convinzioni che si porta dietro da anni: “lo sapevo che anche questa volta non avrebbe funzionato”, “queste psico-cazzate non fanno per me”, “per quanto ci provi, non cambierò mai”, etc.

Sound familiar?!

Se queste frasi ti suonano familiari, ho una brutta notizia per te: sei ufficialmente un Procrastinatore D.O.C., ma anche un po’… D.O.P. (Di Origine Perdente).

Ecco… dopo averti insultato a sufficienza, vediamo se magari riusciamo a trovare una soluzione pratica al tuo caso disperato.

Nota dell’autore: oggi sono un po’ antipatico, ma è a fin di bene. Per molti anni sono stato un Procrastinatore D.O.C., D.O.P. e anche peggio! Per esperienza posso dirti che quando sei in queste condizioni non hai bisogno di qualcuno che ti compatisca e ti dica che in fondo va tutto bene. NO: non va per niente bene. Quando sei in queste condizioni hai bisogno di un bello scossone e di qualche “schiaffo morale” che ti ricordi che tu sei molto meglio di come ti stai comportando ora.

Concentrati su ciò su cui hai il controllo

Se pensi di tornare ad impegnarti e a dare il 100% solo quando le cose andranno meglio, quando finalmente la fortuna inizierà a girare o quando magicamente ritroverai la motivazione… sei dannatamente fuori strada.

Per quanto questo possa non piacerti e addirittura farti arrabbiare: tu non hai il controllo su tutto ciò che ti accade.

Gli americani direbbero: “shit happens”, che potremmo elegantemente tradurre con “le brutte cose accadono”.

Non c’è precauzione che tu possa prendere contro gli eventi sfortunati. Non c’è modo di avere il controllo su tutto e tutti. Non c’è nulla che tu possa fare per evitare alcuni inevitabili fallimenti.

Accettalo e vai avanti.

Smettila di piangerti addosso e sprecare energie mentali concentrandoti su ciò che non sta funzionando e su cui non hai il pieno controllo. Piangere non ha mai spento un incendio.

Concentrati invece sulle decisioni che prendi ogni giorno, sulle tue abitudini quotidiane e sulle azioni che compi più o meno consciamente. Sono soltanto queste le cose su cui hai il pieno controllo.

Vabbé… fino a qui ci sono Andre: invece di concentrarmi su ciò che non posso controllare, devo concentrarmi su ciò che è sotto il mio controllo. Ma in questo articolo non dovevamo parlare del fatto che non sto ottenendo i risultati che desidero?! Porca pupazza: più mi concentro su questi risultati e più sembra che la forze dell’universo si alleino per non farmeli ottenere. Che cavolo devo fare?!

Risultati vs. Progressi

Per quanto i para-guru della crescita personale te lo vogliano far credere, tu non hai il controllo dei risultati.

Diciamo che determinate azioni possono farti raggiungere certi risultati con maggiore probabilità, mentre altre, probabilmente, te ne allontaneranno. Ma la verità è che viviamo in un universo così caotico ed imprevedibile, che i risultati che desideriamo ottenere sono ben lontani dal nostro limitato controllo.

E quindi Andre?! Siamo fo**uti?!

Neanche per sogno. Se è vero che non abbiamo il controllo sui risultati finali, abbiamo ancora un enorme potere: possiamo decidere ogni giorno, ogni ora, ogni minuto se compiere azioni che ci avvicinano o ci allontanano dai nostri sogni.

Insomma, quello su cui abbiamo il pieno controllo sono i progressi, ovvero quelle azioni quotidiane che passo dopo passo, magari anche cambiando sentiero, ci fanno arrivare alla nostra meta.

Decidi quali risultati vuoi ottenere, definisci i tuoi obiettivi, e poi… dimenticatene.

Si, hai letto bene: dimentica i risultati. Per un periodo sufficientemente lungo, devi scordarti dei risultati, non devi dare il minimo peso al fatto che tu stia ottenendo o meno quanto ti saresti aspettato. I risultati non esistono.

Concentrati esclusivamente sui progressi, su ciò che devi fare e che ti sei ripromesso di fare. Niente di più.

Nell’articolo di oggi non ho voluto proporti nessuna tecnica strampalata, ma voglio che tu ti stampi bene in testa questa frase:

“Concentrarti sui risultati non ti farà fare progressi. Concentrarti sui progressi ti permetterà di ottenere risultati.”

Buona settimana.

Andrea Giuliodori.

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Stefano

Non concentrarsi sui risultati… Tony Robbins si strapperebbe i capelli. :D Anche se in effetti, esiste una ricerca secondo la quale il focus sui risultati è controproducente ( http://www.spring.org.uk/2011/01/success-why-expectations-beat-fantasies.php ).

Ma se tu sei un fottuto ingegnere io sono un fottuto economista, quindi senza una strategia da seguire mi sento una banderuola al vento. Mi tengo i miei bei piani di vita, ma con la consapevolezza che cambieranno. Insomma, di tutti i miei progetti iniziali non so quanti ne ho completati (pochi di sicuro). Ma tutti mi hanno aperto nuove possibilità a cui non avrei mai pensato.

Claudio

Concordo sul non enfatizzare i risultati e di focalizzarsi sui progressi allo stesso tempo un obiettivo, magari anche “esagerato” o volutamente fantasioso può essere una buona spinta.

Mi piace molto l’idea di pensare ai progressi e devo dire che ogni tuo articolo mi arricchisce di nuovi e provocanti punti di vista, allo stesso tempo, i desideri che si proiettano verso un ideale di risultato può dare quella motivazione a raggiungere quei progressi di cui parli.

Mi hai fatto anche permesso di riconoscermi -in un preciso ambito e solo in quello- (almeno al momento)come un procastinatore doc (magari se la C invece di coglione potessi usare cretino mi sentirei un pochino meglio..)
ciao
Claudio

AndreaDM

Articolo magnifico.

Un concetto tanto semplice quanto straordinariamente efficace.

Dalle mie parti sono solito dire anche: “preoccupati solo che oggi sia sempre meglio di ieri, il resto verrà da sé”.

(Comunque studi hanno dimostrato che concentrarsi sui risultati porta più facilmente al fallimento, concentrarsi invece sul migliorarsi passo passo è invece la strada da seguire se si vuole aumentare drasticamente le probabilità di raggiungere i propri obbiettivi)

Andrea

Grazie dei commenti.
Nei miei articoli a volte tendo a provocare, ma in questo caso il messaggio non voleva essere: non datevi obiettivi. Al contrario.

Come scritto nell’articolo:

“Decidi quali risultati vuoi ottenere, definisci i tuoi obiettivi, e poi… dimenticatene.”

Insomma, gli obiettivi sono sempre il punto di partenza, ma poi è importante dimenticarsene per un tempo sufficiente.

A presto,
Andrea.

Salvio Corelli

Spostare il focus mentale nella direzione giusta è sempre un’ottima tecnica! Grazie per l’articolo!

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