50
5 min

Come affrontare EfficaceMente il tuo percorso di Crescita Personale.

Arancia

La vita è un’arancia: in alcuni momenti è aspra, in altri è dolce. Devi sempre fare attenzione ai semi e per assaggiarne il succo devi spremerla con decisione.

Anonimo.

Due settimane fa ti ho chiesto di rispondere ad un semplice sondaggio, per capire se poteva interessarti una raccolta in cui fossero organizzati in modo sistematico, e secondo un preciso percorso logico, gli articoli del blog.

1.058 persone hanno risposto a questo sondaggio in poco meno di 7 giorni e di questi più dell’80% si è detta favorevole. Oggi la guida Vivere EfficaceMente è finalmente pronta e la puoi acquistare andando a questa pagina.

Va che sfiga… io, Andre, faccio parte proprio di quel 18% che ha risposto “No” al sondaggio: come la mettiamo?! Mi fai perdere tempo con un articolo in cui mi racconti la rava e la fava di questa guida, o mi dai qualche informazione di valore?!

Quando scrivo un articolo il mio obiettivo è fornire informazioni di valore sia per quelli che hanno risposto “Si”, sia per quelli che hanno risposto “No”, ma anche per quelli che non hanno risposto o non hanno la più pallida idea di che cavolo di sondaggio stia parlando!

Per questo motivo, invece che farti un post pubblicitario su “Vivere EfficaceMente“, voglio raccontarti di una metafora che ha stravolto il mio percorso di crescita personale e che rappresenta il “filo di Arianna” che lega le centinaia di articoli che compongono la mia raccolta.

Gli “spicchi” della vita

Spicchi AranciaDopo 12 anni di passione per la crescita personale sono sempre più convinto che il miglioramento personale, per essere tale, deve essere quanto più possibile equilibrato.

Generalmente ci si avvicina al personal development con il desiderio di migliorare una specifica area della nostra vita: magari le nostre finanze sono un po’ disastrate, oppure vogliamo migliorare le nostre capacità di apprendimento (leggi tecniche di memorizzazione, etc.), o ancora, siamo fuori forma e vogliamo recuperare la nostra energia. C’è poi chi si avvicina allo sviluppo personale per avere maggiore successo sociale (leggi seduzione) e chi lo fa per assecondare i propri bisogni spirituali.

Non c’è nulla di sbagliato nel focalizzarci e voler migliorare una determinata area della nostra esistenza, ma fossilizzarci solo su questa area per un lungo periodo crea un forte squilibrio. La vita infatti è un’arancia, un’arancia composta da 5 spicchi:

  • la Mente.
  • Il Corpo.
  • Lo Spirito.
  • Il Cuore.
  • I Soldi.

Se continuiamo a “spremere” uno ed uno solo di questi spicchi, rischiamo di rimanere a secco e bloccare il nostro percorso di crescita personale. Per godere fino all’ultima goccia del succo della vita dobbiamo essere in grado di focalizzarci su tutti e 5 gli spicchi della vita.

Si, si Andre, belle parole, ma che me ne faccio nella pratica di questa metafora e di questi spicchi?! Che tra l’altro a me l’arancia fa pure acidità!!!

Quando rischi di far marcire l’arancia

Come detto la metafora dell’arancia non solo è molto efficace, ma ha anche una sua validità pratica. Vediamo se i miei poteri di lettura della mente funzionano come sempre. Spesso, quando rincorri obiettivi ambiziosi, ti ritrovi improvvisamente impantanato. Per quanto ti sforzi, non riesci a progredire e qualsiasi tentativo sembra vano.

In questi casi tendi a demoralizzarti, entrando in un circolo vizioso fatto di: scarsi risultati – frustrazione – demotivazione – risultati ancora peggiori.

Dico giusto o ho ragione?

Quante volte ti sei ritrovato in una situazione del genere? E cosa hai fatto? Zitto, zitto, fammi indovinare! Vediamo un po’, secondo me hai fatto queste cosine:

  • Ti sei ripromesso solennemente che da il 1° gennaio/il 1° del mese/lunedì ti saresti impegnato ancora più duramente.
  • Arrivata la fatidica data hai effettivamente lavorato con impegno, ma…
  • …dopo neanche qualche giorno ti sei ritrovato al punto di partenza.

Ti suona familiare? Perché succede questo e come puoi evitarlo?

La strategia dell’arancia

Chi ha letto Start! conosce bene il ritmo del respiro. Secondo questa teoria, la vita segue un preciso ritmo, simile a quello del respiro: ci sono momenti in cui dobbiamo inspirare e momenti in cui dobbiamo necessariamente espirare. Questo significa che il percorso verso il raggiungimento dei nostri obiettivi non sarà mai lineare.

E’ inevitabile: le pause, i momenti di stallo, o addirittura i passi indietro fanno parte del tuo percorso verso il successo. Prima ne prendi consapevolezza e lo accetti e prima raggiungerai la tua agognata meta.

Ok, mi hai quasi convinto, ma che caspita c’entra l’arancia di cui abbiamo parlato finora?!

Quando ti rendi conto che gli sforzi che stai facendo non ti stanno portando da nessuna parte, invece di accanirti, consumando tempo ed energie, devi ricordarti di applicare la strategia dell’arancia.

L’obiettivo che stai perseguendo, molto probabilmente appartiene ad uno specifico spicchio della tua vita: mente (es. studio), corpo (es. dieta), spirito (es. meditazione), cuore (es. seduzione), soldi (es. carriera). Quando i risultati stentano ad arrivare, significa che quello spicchio probabilmente si sta prosciugando ed è arrivato il momento di concentrarsi su un altro spicchio.

Focalizzarti su un altro spicchio della tua vita ha un duplice vantaggio:

  1. Se hai tralasciato da molto tempo gli altri spicchi, anche un piccolo impegno ti permetterà di ottenere importanti risultati, riconsolidando la tua autostima.
  2. Il nostro subconscio non abbandona mai la risoluzione di un problema, così, mentre tu ti stai impegnando in altre aree della tua vita, c’è chi silenziosamente sta lavorando per te e come per magia ti proporrà la soluzione quando meno te lo aspetti.

ATTENZIONE! Non inventiamoci min***ate del tipo: “Andrea di EfficaceMente mi ha detto di non impegnarmi più di tanto, che non ne vale la pena!“. Abbandonare un obiettivo alle prime avvisaglie di difficoltà è da frignoni. La strategia dell’arancia va applicata solo dopo un tempo ragionevole e dopo aver comunque raggiunto importanti progressi nel nostro obiettivo primario. Chiaro?!?

Un’arancia per “Vivere EfficaceMente”

Come avrai modo di vedere, la strategia dell’arancia è alla base dell’intera raccolta Vivere EfficaceMente. I diversi stratagemmi di crescita personale sono infatti organizzati in base ai 5 spicchi della vita (e non solo, ma non posso svelarti tutto!), secondo quella che dovrebbe essere la sequenza naturale per avviare il proprio percorso di crescita personale.

Beh, che ne dici? Ce la facciamo questa botta di vitamina C?! Cogli il frutto, vai alla pagina di presentazione di Vivere EfficaceMente cliccando l’immagine qui sotto (o questo link).

Cogli il frutto

Foto tratte da Google Immagini.

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

scopri di più

Commenta

Devi eseguire il login per inserire un commento.

Rubel

Eccolo! Finalmente è pronto.

Senti ti volevo fare una domanda prima di comprare questo ebook:

– Secondo te, quanto tempo è necessario per mettere in pratica tutti i consigli di “Vivere Efficacemente”?

Da quanto ho capito,in questo blog, pubblichi tutto roba che è stata prima testata sulla tua pelle.

In qualità di esperto nel settore, quanto tempo pensi chi ci voglia per mettere in pratica tutti i consigli di questo Blog ( premesso che uno si impegna al massimo)?

Rubel

Andrea

Ciao Rubel,

per quanto riguarda la frase: “in qualità di esperto nel settore” non mi sembra appropriata. Puoi chiamarmi semplicemente “Grande Maestro Illustrissimo” XD

Ho appreso gli stratagemmi di cui parlo nel blog e nella guida Vivere EfficaceMente nel corso degli ultimi 12 anni, a partire dal 1999-2000 circa, quando ho iniziato ad appassionarmi alla crescita personale. Ognuno di noi naturalmente ha i suoi tempi Rubel, io fossi in te ragionerei in termini di abitudini. Un percorso di crescita personale impegnativo credo che possa prevedere la possibilità di instaurare 10-12 nuove abitudini in un anno. Sembrano poco, ma ti assicuro che anche una sola buona abitudine può cambiarti la vita. In generale, più che sulla quantità, mi concentrerei sulla qualità di ciò che apprendi. A presto,
Andrea.

Rubel

Ciao Andrea,

Grazie per la rispostà dettagliata. Penso di aver capito il concetto.

Ho comprato l’Ebook e ho dato un occhiata veloce e devo ammettere che è ben strutturato! Che dire, un ottimo Blueprint di crescità personale di cui mi posso fidare…

Non vedo l’ora di mettere in pratica ogni singolo consiglio :D

Buona giornata

Rubel

Walulyabey

Ma l’arancia non sarebbe la famosa ruota della vita? Io partendo da quella che io chiamo ruota sono riuscito a trovare il mio equilibrio giornaliero (e non parlo di combattere la stitichezza)!! Ho analizzato i diversi spicchi, ho pensato a quale attività potesse farmi crescere in quello spicchio, se non univa il piacere e la felicità (concetto presente nella matrice delle abitudini che mi hai fornito tu e di cui ti ringrazio infinitamente)allora cercavo un altra attività.. Certo studiare a volte stanca ma in generale non mi dispiace.. Ora ho il focus su 5 attività ognuna complementari all’altra (fisico e mente si danno cambio tra un attività e l’altra), in questo modo recupero tempo, faccio quello che davvero mi fa crescere e mi diverte. Ti ho voluto suggerire questa mia esperienza perchè lo vedo come uno step successivo agli spicchi di un arancia o di una ruota, un punto di inizio per risolvere problemi emersi da questi due strumenti ;)

Andrea

Ciao Walulyabey: la ruota della vita di Robbins a mio avviso ha alcuni limiti intriseci, insieme ad altri paradigmi, come i pilastri del tempio etc.. Non basta avere consapevolezza degli “spicchi” della vita infatti, ma bisogna anche sapere come coglierne il succo. Il paradigma che ho riportato nella guida naturalmente è più completo, ma in questo articolo, più che parlare degli spicchi, mi premeva sottolineare l’importanza di alternare il nostro focus quando perdiamo il giusto momentum nel percorso verso i nostri obiettivi.

Gio

Grande Andre!!!!detto fatto….tu si che metti in pratica quello che “insegni”…….
Non c’è cosa che motivi di più….
Io credo che questa guida sarà Molto utile a quelli che vogliono fare della crescita personale il loro percorso…..e magari nn sanno da dove cominciare …..è una motivazione in più avere un percorso ordinato da seguire ,piuttosto che saltare da un articolo all’altro.Sicuro di trovare lo stesso spirito di cui è intriso il blog,sará un ottimo investimento!
Poi dicono anche che se si paga “un prezzo”(anche simbolico) sia esso in denaro ,tempo o qualche altra cosa a cui teniamo , si tende a prendere la questione piu seriamente ….come se si prende un impegno formale …e ad arrivare fino in fondo…poi ovviamente l’impegno più inderogabile è con noi stessi….. E la materia prima è la nostra volontà ….ma una mano a raggiungere i propri obbiettivi rende il traguardo piu sicuro….. Come disse un saggio ” …. Certo ,come una freccia che, puntata verso terra , non puo mancare il bersaglio ….” anche se come tiratore non si vale una cicca…….XD
Grazie Andre

Andrea

Grazie a te del commento Gio.

Poi dicono anche che se si paga “un prezzo”(anche simbolico) sia esso in denaro ,tempo o qualche altra cosa a cui teniamo , si tende a prendere la questione piu seriamente ….come se si prende un impegno formale …e ad arrivare fino in fondo

Ecco, io non lo ripeto troppo spesso perché sono chiaramente in conflitto di interessi: ma questo meccanismo è provato.
Tanto per non fare il para-guru, bisogna poi ricordare che esiste un meccanismo perverso, per cui a volte comprare l'”attrezzatura” ci da un senso di sollievo, come se avessimo già fatto un importante progresso (es. quando compriamo l’attrezzatura per iniziare un nuovo sport): non è così. L’acquisto, come hai sottolineato deve essere una sorta di impegno formale che prendiamo con noi stessi. Poi inizia il vero lavoro di crescita.

A presto,
Andrea.

michele

Complimenti per l’articolo,
io sono per cercare di spremere l’arancia nella sua interezza, non focalizzandomi sul singolo spicchio per poi passare agli altri, ma spremendo parte di ogni spicchio all’interno della giornata. Ho sperimentato che in questo modo riesco sempre ad avere qualche spicchio che mi fa stare bene :-)

Concordo pienamente con te sul fatto che se sei in un momento “no” perseverare non aiuta… in quei momenti ci si sente come una mosca che continua a cercare di uscire da casa sbattendo contro il vetro della mezza finestra chiusa. In quei momenti occorre concentrare l’attenzione da qualche altra parte… cambiando anche di un solo grado il nostro focus dopo un pò ci si trova automaticamente da tutt’altra parte… probabilmente, tornando con l’esempio della mosca, riusciamo a trovare la direzione della finestra aperta.

Complimenti per l’ebook e per il tuo progetto in generale.

Andrea

Ciao Michele,
io sinceramente ho una capacità di focus un po’ ristretta, e dedicarmi a troppi spicchi al giorno contemporaneamente mi riesce difficile! Però credo che anche il tuo approccio sia assolutamente corretto.

La metafora della mosca è azzeccatissima.

A presto,
Andrea.

GVB1978

ciao andrea, lo stavo dicendo a mio fratello proprio ieri prima di andare a nanna: è cambiato il mio atteggiamento verso il lavoro. Viviamo in un periodo e soprattutto in un’area geopolitica in cui l’efficienza e l’eccellenza (e quindi i soldi a palate si spera) sono le regole auree per funzionare in questo mondo. Tuttavia come tu stesso dici, ci sono altri ambiti nella nostra vita, che non vanno assolutamente trascurati.
Ho scoperto che questo non trascurare altri ambiti, anche se si è palesemente in ritardo, sia basilare per riuscire ad andare avanti efficacemente. Appunto.
Per anni invece non ho fatto altro che intestardirmi, creando quindi un circolo vizioso che a volte mi ha davvero portato quasi a dirmi che non valevo nulla e non ce l’avrei mai fatta.
Sono stati periodi molto amari e per di più la sorte in quel frangente sembrava voler aumentare ulteriormente la dose.
Ora non ricordo bene come ci sono riuscita ma è partito tutto da un post su un blog di una ragazza che citava il “coraggio” di essere felici. Da li la spinta motivazionale è stata graduale ma costante perché mi sono detta: mo faccio a modo mio. Rispettando i miei tempi, le mie esigenze e i miei bisogni.

Andrea

Ciao!
grazie per aver condiviso la tua esperienza!

Andrea.

GVB1978

figurati, sono una blogger anche io…:-) dal 2002!!!! so che è importante condividere…:-)

ciau notte :-)

Carica altri commenti

Registrati gratis per continuare a leggere. Iscrivendoti riceverai anche l’esclusiva newsletter del lunedì di EfficaceMente

Sono già registrato