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È inutile negarlo: gli ultimi anni, con la pandemia e una guerra di mezzo, ci stanno mettendo a dura prova. Abbiamo affrontato, e lo stiamo tutt’ora facendo, cambiamenti sostanziali e radicali delle nostre abitudini di vita e delle reti relazionali a cui eravamo abituati fino a qualche tempo fa.

Non è difficile comprendere, quindi, il motivo per cui ultimamente si incontrano sempre più persone che manifestano sintomi di ansia e stress che possono complicare incredibilmente ogni minima azione della routine quotidiana, rendendoci incapaci di gestire in modo inadeguato della nostra sfera professionale e personale.

Che cos’è lo stress

Quando si parla di stress, però, bisogna fare innanzitutto ordine su ciò di cui si parla. Lo stress, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, è definibile come: “la risposta psicologica e fisiologica che l’organismo mette in atto nei confronti di compiti, difficoltà o eventi della vita valutati come eccessivi o pericolosi. La sensazione che si prova in una situazione di stress è di essere di fronte ad una forte pressione mentale ed emotiva”.
Di per sé, però, non è detto che sia provochi per forza effetti negativi in quanto può favorire l’adattamento ai numerosi stimoli, sia fisici che mentali, ricevuti ogni giorno. Per questo bisogna necessariamente distinguere tra stress positivo e negativo.

Stress positivo

Sì, già immaginiamo la faccia di molti di voi mentre ci leggono che pensano: “Ma come esiste uno stress positivo?”. Ebbene sì. Lo stress può essere positivo quando, ad esempio, aiuta a concentrarsi per un esame, ci dà la carica per affrontare nel modo giusto le sfide che possono mettersi sul nostro cammino lavorativo o in generale nella vita. In questi casi viene definito stress positivo o eustress.

Stress negativo

I problemi, quindi, non nascono con qualunque forma di stress percepiamo. Se con l’eustress, infatti, ci sentiamo motivati e pronti a migliorare la nostra produttività e capaci di raggiungere obiettivi, con lo stress negativo (definito anche come distress), la situazione è diversa.
Quando percepiamo stress negativo avvertiamo sensazioni come preoccupazione, ansia e sentimenti negativi e fin dall’inizio mettiamo in dubbio la possibilità di portare a termine un compito e le nostre capacità.
Questo status spesso è accompagnato da disturbi psicofisici come insonnia e mal di testa, oltre a portare ad un graduale peggioramento generalizzato delle proprie condizioni di vita.

Come curare lo stress: la tecnica SOS

Adesso che abbiamo capito che dobbiamo preoccuparci solamente dello stress negativo, passiamo alla domanda più importante: come si può combattere e sconfiggere lo stress?

Oggi ti proponiamo una tecnica antistress pratica ed immediata. La prossima volta che ti senti sopraffatto dal lavoro, combatti lo stress lanciando un SOS.

“Non è lo stress ad ucciderci, ma il modo in cui reagiamo ad esso.”

Hans Selye.

La sigla SOS è universalmente riconosciuta come un segnale di richiesta di aiuto. Il capitano di una nave o di un aereo lancia infatti un SOS quando è assolutamente necessario l’intervento immediato dei soccorsi.

Molti di noi probabilmente non pilotano né Boeing 747, né imbarcazioni perse tra i flutti dell’oceano, eppure, non di rado, ci ritroviamo sopraffatti dallo stressMagari è per via di quell’imminente scadenza di progetto o forse è per colpa di quel cliente troppo esigente, fatto sta che ci sono momenti della nostra vita in cui abbiamo talmente tante cose da fare, in così poco tempo, che tutto quello che vorremmo è fuggire su un’isola deserta.

Mi spiace, niente spiagge dorate e acqua cristallina.

Purtroppo non hanno ancora inventato un pulsante anti-panico con teletrasporto annesso (da tenere comodamente nel primo cassetto sotto la scrivania). Esistono tuttavia delle tecniche antistress davvero efficaci, che possiamo utilizzare quando il nostro vascello inizia ad andare alla deriva.

Nell’articolo di questa settimana, dedicato all’efficacia nel lavoro, vedremo proprio una di queste strategie antistress: la tecnica SOS.

Come gestire lo stress

Intendiamoci bene, il tuo obiettivo non deve essere quello di eliminare lo stress tout court. Lo stress infatti è una risposta naturale del nostro corpo a quelle che sono le sfide della vita. Senza stress la specie umana sarebbe probabilmente scomparsa nell’arco di qualche generazione. Senza stress difficilmente raggiungerai i tuoi obiettivi lavorativi più ambiziosi.

Insomma, per lo stress vale la stessa storiella dei due lupi. C’è lo stress “buono” e c’è lo stress “cattivo”: in entrambi i casi non dobbiamo sopprimere un bel niente, ma piuttosto imparare a canalizzare queste energie fisiche e mentali nella giusta direzione. Per farlo EfficaceMente, ti propongo la tecnica antistress SOS:

  1. Stop. La primissima cosa che devi fare quando lo stress ti travolge come un treno in corsa è… fermarti. Sì, lo so, quando gli impegni si accavallano uno sull’altro, siamo convinti che fermarci non sia un lusso che faccia per noi, ma la verità è che se non ci fermiamo, sarà il nostro corpo o la nostra mente a costringerci ad uno stop non preventivato. E ti assicuro che questo stop avrà conseguenze ben più gravi di un semplice momento di (vero) ozio. Quando lo stress va fuori soglia: stoppati e conserva quanto più possibile le tue energie mentali e fisiche. Vedremo come ripartire in quarta nel prossimo punto.

“Il miglior momento per rilassarsi è quando non abbiamo neanche un momento per farlo.”

S.J. Harris

  1. Organizza. Quando siamo stressati l’emozione che ci domina è la sopraffazione. Questo spesso è dovuto al fatto che non ci siamo ritagliati il tempo necessario per fare un quadro preciso della situazione. Lo stress infatti ci annebbia la vista e tende a farci vedere le cose, non per quello che sono, ma per come ci sentiamo. Non è forse così? Attività all’apparenza semplici ed immediate, diventano faticose e insopportabili quando siamo in preda all’ansia. Dopo esserci “stoppati” e aver recuperato le energie, dobbiamo fare una fotografia quanto più oggettiva delle sfide e degli ostacoli che ci si parano di fronte. Il metodo più efficace per “scattare” questa fotografia è mettere per iscritto i nostri impegni. No, non devi scrivere un poema classico, devi semplicemente fare una lista, ma che sia una lista che comprenda TUTTE le attività che ti ronzano in testa (sì, compreso il latte da comprare al supermercato). Questo esercizio è anche noto come “brain dump” e ha l’obiettivo di svuotarti completamente la testa dalle preoccupazioni e riversarle su un pezzo di carta (o un file). Nel momento in cui i tuoi pensieri si concretizzano su un supporto fisico, perdono automaticamente la capacità di intasare (e stressare) il tuo cervello, e tu ti sentirai sollevato come dopo aver messo giù questo bicchiere d’acqua.

“Spesso non vediamo le cose per quello che sono: le vediamo per quello che… siamo.”

Anais Nin.

  1. Seleziona. Andrè, adesso che ho riempito 10 fogli A3 con le attività da completare entro domani mattina, come la mettiamo?! L’ultimo passaggio della tecnica antistress SOS, il più difficile, consiste nel dare una priorità a questi impegni che ci sommergono. La differenza chiave tra le persone che si muovono con destrezza nelle situazioni stressanti e quelle che invece soccombono, è proprio la capacità delle prime di individuare le priorità e focalizzarsi al 101% sulla loro esecuzione. Finché non ti libererai dalle tue manie perfezionistiche e continuerai a dedicare il tuo tempo ad attività di scarsa rilevanza, nelle quali ricerchi un falso senso di controllo, sarai inevitabilmente vittima dello stress. Come imparare a focalizzarsi sulle priorità? Nel modello di diario “efficace” che ti ho spiegato la settimana scorsa c’è una sezione particolarmente importante: quella delle 3 API (Attività Più Importanti). Ogni mattina definisci queste 3 attività fondamentali e dedicagli le prime ore della tua giornata lavorativa. Niente distrazioni, niente “hai un minutino?!” dei tuoi colleghi, niente attività inutili solo per sentirti impegnato: abituati ad avere ogni giorno un lasso di tempo “sacro” in cui lavorare esclusivamente su ciò che fa la vera differenza nella tua professione. Ricorda: è meglio fare abbastanza bene ciò che serve, piuttosto che fare alla perfezione ciò che non serve. Se necessario, arriva presto in ufficio, quando gli scassa-maroni sono ancora in letargo. Generalmente questo ti evita anche il traffico dell’ora di punta.

“Divide et impera.”

Detto latino.

Applica questi 3 principi antistress e ti assicuro che riuscirai ad affrontare qualsiasi emergenza lavorativa (e non solo). Se poi vuoi trasformare radicalmente il modo in cui reagisci alle situazioni stressanti, c’è un ultimo punto che vorrei condividere con te…

Come eliminare lo stress “negativo” alla radice

La tecnica antistress SOS è perfetta da utilizzare nell’immediato, quando lo stress supera i livelli di guardia. Limitarsi però a tamponare le emergenze non è un approccio efficace nel lungo termine.

Se vuoi eliminare lo stress “cattivo” alla radice, devi intervenire sul tuo atteggiamento mentale. Nello specifico, durante il periodo in cui ho lavorato, al ritmo di 60-70 ore alla settimana, come Consulente di Direzione, per me si è dimostrato particolarmente utile andare a rafforzare il mio pensiero tridimensionale.

Il pensiero 3D accompagnato dalla tecnica SOS possono essere due importanti strumenti nella tua “cassetta degli attrezzi mentali“.

Il post termina qui. Mi auguro che queste strategie pratiche per migliorare la tua efficacia nel lavoro ti siano davvero utili per esprimere al meglio il tuo potenziale di carriera e professionale. Ti prometto inoltre che nei mesi a venire continuerò a condividere con te quelle tecniche e quegli accorgimenti che mi hanno permesso di diventare manager a 30 anni, sviluppando al contempo l’attività online a cui ho deciso di dedicarmi da un anno a questa parte (ci vuoi l’applauso André?!).

Fammi sapere nei commenti qui sotto se questi articoli dedicati alla crescita professionale possono interessarti. Ne ho già in mente diversi davvero… efficaci ;-)

A me non resta che salutarti ed augurati una settimana grandiosa.

A presto.

Andrea Giuliodori.

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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InScioltezza

Ciao Andrea, post molto molto molto interessante e per me molto utile in questo periodo.Ho da poche settimane “lanciato” il mio primo blog e la mia giornata tipo è tra le 18 e le 19 ore (con 5/6 ore di sonno).Il pensiero tridimensionale non lo conoscevo!Con te non si smette mai di imparare. Grazie 1000 come sempre. :-)
P.s.: lo sò che è off-topic ma….ho trovato la mia personalissima “montagna” da scalare….il mio “Everest”….sara lunga, ci vorrà tempo, impegno, lavoro e dedizione.Però…..Non è Mai Troppo Tardi!
Ci Leggiamo.
Un abbraccio.
William

Andrea Giuliodori

Grande William, in bocca al lupo!

William

Grazie 1000 Andrea. Ho deciso che farò del mio meglio e per fortuna che esiste il tuo blog.E’ uno dei miei modelli di riferimento preferiti.
P.s.: sfida 90-90-1 accettata dal 30 Marzo e le avversità le supererò con il mio personalissimo mantra ( ho scritto un post a riguardo) ! :-)

Guido Muss

Hola! Ci vuoi l’applauso Andrés? :-) I tuoi árticolí sono quanto di piú interes sante si possa trovare nella rete. Grazie infinitE. E scusa gli errori automático ma ho il teléfono configurato in spagnolo!. Buona giornata e buon lavoro.
Guido

Andrea Giuliodori

Ahahaha, il telefono configurato in spagnolo è il top!

Grazie per il commento, a presto.

Riccardo

Bell’articolo! questi articoli estremamente pratici sono di gran lunga i miei preferiti :)

Andrea Giuliodori

Naturalmente, di tanto in tanto, serve anche qualche articolo più “filosofico”, ma EfficaceMente è incentrato al 100% sulle strategie pratiche: “Crescita Personale: esempi pratici” è la firma che ho scelto nel 2008 e quella che cerco di portare avanti da allora ;-)

Stefano De Vivo

Ciao André! Bell’articolo, complimenti ;) Qualche tempo fa ho visto un video di TED (tra l’altro grazie infinite di avermelo fatto scoprire!!!) proprio riguardo allo stress: “How to make stress your friend”. Magari l’hai già visto, in caso contrario te lo consiglio vivamente, è davvero molto molto interessante :D

Andrea Giuliodori

Uno dei mie TED preferiti. Lo consiglio a tutti. Anzi, visto che me lo hai ricordato, lo posto qui: https://www.ted.com/talks/kelly_mcgonigal_how_to_make_stress_your_friend?language=it

Fabrizio

Ciao Andrea. Ottimo articolo. Effettivamente lo stress condiziona gran parte della giornata a volte e non ci permette di vivere il “qui e ora”.
Penso che sicuramente ulizzerò il tuo metodo!

Andrea Giuliodori

Perfetto: fammi sapere che risultati otterrai.

Andrea.

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