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A Natale tutti più buoni? Anche no. Se ultimamente vedi la tua vita come una prigione, devi leggere questo articolo. Ti darà dei suggerimenti poco politically correct da applicare quando senti che la routine ti ingabbia, per uscire dalla monotonia e riconquistare la tua libertà.

“La metà della vita di un uomo è passata a sottintendere, a girare la testa e a tacere.”

A. Camus

Fai un lavoro che non ti fa schifo ma nemmeno ti entusiasma, per cui conti le ore che ti separano dal venerdì.

Frequenti le stesse persone da anni.

Le giornate sembrano riavvolgersi tutte uguali fino a schiacciarti.

A spezzare un po’ il ritmo, l’oretta in palestra ogni tre giorni.

Respiri all’idea delle ferie natalizie ma ti viene già male all’idea di ricominciare a gennaio.

Insomma, la tua vita attuale ti toglie l’aria, fuochino?!

E non hai la minima idea di cosa fare, da dove ricominciare.

Beh, perdonami, ma…

  • Chi ti obbliga a fare quel lavoro che, in fondo, odi?
  • Chi ti ha ordinato di frequentare persone con cui non hai nulla da condividere?
  • Quale regola ti dice di anteporre gli interessi degli altri ai tuoi?
  • C’è forse qualche codice della costituzione che ti impone di comportarti come la maggior parte delle persone?

Sì sì, posso sentire fin qui le solite scuse: “e come ci arrivo a fine mese”, “ma sono parenti”, “poi mi ritroverei isolato”, “è un mio dovere”, etc.

La verità è che il tuo dovere più grande è quello, innanzitutto, di prenderti cura di te stesso.

…e se, sempre più spesso, ti senti stressato, demotivato, svuotato di energie, intristito, rassegnato, grigio, spento, il tuo dovere più grande è quello di tornare a sentirti pienamente vivo, padrone del tuo tempo, entusiasta della tua vita, energico, sano, solido e ricco di progetti per il futuro.

Se queste parole ti hanno fatto scattare qualcosa dentro, continua a leggere.

Quando la routine ti ingabbia… la colpa è tua

O meglio, del tuo cervello.

Siamo noi che ci intrappoliamo da soli, attraverso le nostre convinzioni.

La mentalità da “freno a mano” si radica negli anni (per carattere o condizionamenti esterni: educazione, esperienze, difficoltà etc.) e ci fa vedere più sbarre rispetto a quelle che esistono davvero.

Ci mostra un futuro e un universo che si restringono sempre di più, come una galleria.

Perché il cervello, l’abbiamo detto più volte, organizza le nuove informazioni sulla base delle esperienze passate e prende decisioni in base a quello che hai già vissuto, soprattutto se hai ottenuto risultati che considera apprezzabili.

Ma quello che ha funzionato o non ha funzionato in passato non per forza funzionerà o meno in futuro. Anzi: spesso occorrono proprio comportamenti molto diversi per avere successo.

Non aver paura di lasciare la gabbia

Il tuo cervello invece sceglie in maniera automatica soluzioni che magari non ti fanno male ma non ti portano da nessuna parte.

Insomma, continui anche adesso a comportarti come il bambino che ha paura di essere sgridato dalla mamma.

Fai le stesse cose di sempre, anche se sotto sotto qualcosa ti dice che dovresti essere da tutt’altra parte. Sei convinto di non avere alternative.

Continui a comportarti bene, secondo i criteri degli altri.

A non dare problemi. A non spiazzare. A obbedire e accontentare.

Anche se ti senti soffocare.

Hai presente quegli uccellini che se ne stanno fermi dentro la gabbietta anche quando è aperta, finendo per morire di fame?

Ecco, noi spesso ci comportiamo come loro, tutto sommato rassicurati dalla nostra comfort zone che ci fa vedere il cielo a strisce.

Quando la routine ti ingabbia… spicca il volo

“La libertà fa paura quando non ci si è abituati a usarla.”

Robert Schuman.

Bene, Andrè, dopo questa bella botta di gggioia che dobbiamo fare?!?

Semplice (a dirsi): riabituarci al sapore della libertà.

E come?

Facendo un po’ meno i… bravi.

Tornando a centrarci di più su noi stessi, imparando a selezionare e ad ascoltare i nostri veri bisogni e desideri, ricominciando a fare posto al rischio e all’avventura all’interno delle nostre giornate.

Ecco allora 10 idee per spezzare la routine e tornare a vivere con entusiasmo da mettere in pratica già nel periodo festivo.

10 cose da fare quando la routine ti ingabbia

Vedremo insieme delle soluzioni poco ortodosse – e in formato-festa – per ritrovare il nostro senso di libertà e non avere paura di lasciare la gabbia.

Le uniche regole del gioco sono queste:

  • individuare e mettere in discussione tutte le regole che ti sei imposto.
  • rompere le abitudini negative a cui sei affezionato.
  • smetterla di essere vittima del tuo perfezionismo e dei tuoi preconcetti.

Perché, ti rivelo un segreto: le cose familiari non sono sempre le migliori.

Pensa se da bambino non avessi mai avuto il coraggio di assaggiare il gelato….

Sei pronto?

1. Rifiuta

“L’uomo veramente libero è colui che rifiuta un invito a pranzo senza sentire il bisogno di inventare una scusa.”

Jules Renard.

Il periodo natalizio è per definizione un periodo di festeggiamenti, relax, gioia e calore.

Eppure, a ben pensarci, non finisce spesso per diventare anche questo uno stress, con giornate che procedono a tappe forzate, maratone di shopping per trovare il tale vestito o il tale regalo, pranzi e cene che ti lasciano spossato?

Perché, molto probabilmente, ti accolli troppi impegni. Partecipi a troppi ritrovi, solo per cortesia e tradizione. E qualcosa mi dice che fai la stessa cosa anche nel resto dell’anno, sempre per questa faccenda della cortesia.

Visto che il dottore non ti ha ordinato niente del genere, quest’anno scegli tu a chi dedicarti.

Rifiuta (con cortesia, naturalmente :-D) tutti gli inviti o le occasioni sociali per cui non provi una vera gioia all’idea di partecipare.

2. Escludi

Prenditi delle ore solo ed esclusivamente per te.

Senza familiari, senza amici, senza partner, senza smartphone.

E fai qualcosa che ti piace da impazzire.

Vai al cinema da solo. Fai un giro su una pista di pattinaggio su ghiaccio. Regalati un corso che ti interessa (ogni riferimento a 365 – Un anno epico è puramente casuale). Goditi una fetta di quel dolce che cucinano nella pasticceria migliore. Suona come facevi da ragazzino.

E poi rifletti su come ti sei sentito.

Invece di seppellirla sempre sotto un quintale di pensieri inutili e/o negativi, ricomincia ad ascoltare quella voce sottile che ti parlava tanto tempo fa.

3. Niente cibo

Per alcuni giorni, non andare al supermercato.

No, non sto dicendo che devi fare la fame (anche se, sotto Natale, lo vedo un problema peregrino ;) ).

Ti chiedo di non vivere in funzione del tuo frigorifero e di tutte quelle mille piccole urgenze casalinghe.

Mannaggia, pensa che una volta vivevano e conquistavano imperi anche senza negozi aperti 24 ore su 24 ore!

Evitare di correre al supermercato a ogni minima esigenza futile ti porterà a considerare meglio quello che hai già e a evitare gli sprechi.

Effetto collaterale: scoprirai che molte ricette interessanti nascono proprio in queste circostanze e imparerai a ottimizzare le tue risorse (spoiler: non solo materiali).

4. Non contare su nessuno

“Nessuno è libero se non è padrone di se stesso.”

Epitteto.

Ognuno di noi spesso si appoggia a qualcun altro per certi aspetti della vita quotidiana.

Fare benzina, cucinare la cena, organizzare una gita, tenere il conto delle spese, prenotare i biglietti per un viaggio.

Diverse faccende diventano lavori di gruppo – e questo, in certi casi, è certamente un bene.

Però, per qualche giorno, cavatela completamente da solo e prendi le piccole decisioni senza consultarti con nessuno (dal come vestirti per la tale festa a cosa fare per Capodanno).

Darai una doverosa rinfrescata al tuo senso di autonomia.

5. Faresti mai una cosa del genere?!

Scommetto che, almeno un paio di volte nella vita, hai esclamato, agli altri o a te stesso: “Ah, non riuscirei mai a farlo!”.

Si sarà trattato di assaggiare un piatto di escargot, di lanciarsi col paracadute, di fare un viaggio a piedi, di dire in faccia a qualcuno cosa pensi davvero di lui, di cantare una canzone d’amore alla finestra di qualche ragazza, di parlare con tua madre di cose intime o di compiere qualsiasi azione esca un po’ dal comune concetto di normalità.

Be’, quest’inverno è l’occasione buona per imparare che le “cose del genere” ti portano a fare scoperte entusiasmanti.

6. Bastian contrario

Parliamo di vitalità.

La tua energia è una delle cose più importanti e preziose da salvaguardare.

Eppure, spesso la disperdiamo completamente o ci intrappoliamo in circoli viziosi che ci fanno affondare sempre di più in una spirale di stanchezza e malumore di cui diventiamo schiavi.

La prossima volta che provi sensazioni negative, ti senti stanco/annoiato/arrabbiato, abituati a reagire nella maniera opposta (o in ogni caso diversa) rispetto a come fai di solito.

Se quando ti senti stanco svuoti il frigorifero, stavolta esci e fai una passeggiata.

Se quando sei annoiato ti immergi nei social network, chiama un amico che non senti da un po’.

Se quando sei arrabbiato sbotti e finisci per dire cose che non pensi, molla la discussione e vai da un’altra parte.

7. Vizioso

“La regolarità, l’ordine e la perfezione distruggono l’arte. L’irregolarità è alla base di qualsiasi tipo di arte.”

A. Renoir.

Se, fino ad adesso, utilizzando le tue presunte virtù, ti sei ritrovato in gabbia, forse è il caso di mandarle in vacanza, almeno per qualche ora.

Hai puntato tutto sulla tua precisione? Prenditi la libertà di trascurare l’inessenziale.

Sei apprezzato per la tua simpatia e disponibilità? Oggi stai un po’ più sulle tue e vedi che succede.

Ti stimano per il tuo coraggio? Pensa a qualcosa che ti fa paura.

Cambiare una tua impostazione radicale ti porterà a scoprire nuovi lati di te e delle cose.

Per esempio, potrai scoprire che in certi contesti la tua generosità è più sfruttata che apprezzata e riuscirai ad accorgerti facilmente di quali siano i contatti più sinceri con cui hai a che fare.

Finito l’esperimento, potrai ricominciare a impiegare le tue virtù in un modo molto più cosciente, puntuale ed efficace.

8. Metti becco dappertutto

Hai presente quelle persone che devono sempre dire la loro, anche quando nessuno le ha interpellate?

Quelli che prendono l’iniziativa anche se non è fortemente necessario, che fanno domande fino a essere fastidiosi, che si offrono come volontari per i test durante le conferenze?

Lo so, spesso non sono dei campioni di simpatia.

Però in questi giorni ti chiedo di ispirarti un po’ a loro.

Comincia a intervenire molto di più nella tua vita, con le parole e con i gesti.

In questo modo, annullerai il cosiddetto “effetto spettatore“, che deresponsabilizza e porta a estremi di negatività paradossali (hai presente le persone che assistono a una violenza pubblica senza alzare un dito contro l’aggressore?).

9. Niente pacchetti regalo

Può essere fastidioso dedicare pomeriggi interi alla conquista dei doni destinati a parenti, amici & conoscenti.

Ma è anche piuttosto rassicurante.

Lo hai fatto per anni, lo hai fatto/farai anche stavolta.

E quello dopo.

E se invece di planare giudiziosamente sull’ennesimo profumo per lei e cravatta per lui, ti astenessi dallo shopping normale e donassi qualcosa di molto diverso – e magari molto significativo?

Evitare di fare regali materiali, o non limitarti a quello, ti imporrà uno sforzo interessante.

Per esempio, ti accorgerai molto facilmente di quale sia la tua personale gerarchia degli affetti: quali sono le persone a cui tieni di più e con cui hai più voglia di stare?

Che cosa potresti fare di bello con loro e per loro?

Che cosa desiderano veramente imparare o sperimentare?

Ha senso trascurarli in favore di altri, solo per il comune senso di convenienza?

10. Scappa

“Mi dicono: se trovi uno schiavo addormentato, non svegliarlo, forse sta sognando la libertà. Ed io rispondo: se trovi uno schiavo addormentato, sveglialo e parlagli della libertà.”

Khalil Gibran.

Infine, per lasciarti definitivamente alle spalle la tua monotonia quotidiana, quali ispirazioni migliori di quelle che ci possono dare le grandi evasioni della storia?

Vediamo cosa ci possono insegnare.

Jack Sheppard fu l’inventore della tecnica, poi diventata celeberrima, dell’evasione attraverso lenzuola annodate.

In pratica, il ladro trovò un modo diverso per combinare elementi che aveva sotto mano e trasformarli in qualcosa di nuovo.

Un altro fenomeno del “fai da te” è Papillon, che pare abbia costruito addirittura una barca con le noci di cocco che lo circondavano.

Prova anche tu a pensare a come potresti combinare meglio le tessere del puzzle della tua vita in maniera da ottenere risultati che abbattano la claustrofobia della tua routine e ti riportino l’entusiasmo.

Dillinger, una volta, riuscì a evadere brandendo un pezzo di legno ricoperto di lucido di scarpe.

Quando si dice la convinzione.

Infine, una tecnica obiettivamente geniale è quella dei tre tunnel, inventata da alcuni prigionieri alleati in un campo di prigionia tedesco in Polonia.

Si misero a scavare contemporaneamente tre tunnel, così se i tedeschi ne avessero scoperto uno avrebbero creduto di aver bloccato sul nascere l’evasione.

Da questo esempio puoi imparare l’importanza delle alternative e dei piani b!

Effetti collaterali della libertà

Bene. Siamo arrivati alla fine.

Lo so che per certi versi questi consigli ti possono aver spiazzato, e forse Babbo Natale non ne sarebbe felice, ma tornare a centrarsi e fare delle cose buone prima di tutto per sé è fondamentale per tornare a respirare a pieni polmoni la propria vita.

Anzi, sai che ti dico… sii più egoista nel nuovo anno!

Sì, lo so, è decisamente poco politically correct suggerirlo, ma sono profondamente convinto che gran parte dei problemi che abbiamo al mondo oggi siano dovuti a persone frustrate che non si sono prese sufficientemente cura si sé stesse.

Sono profondamente convinto che essere egoisti in una determinata fase della propria vita sia il gesto più altruista che possiamo compiere.

Solo individui realizzati e centrati sono in grado di aiutare davvero gli altri e contribuire positivamente alla società.

E a proposito di sano egoismo

Investi su te stesso nel nuovo anno

Immagina di investire ogni giorno del nuovo anno sulla tua crescita personale e di farlo…

  • Da una parte focalizzandoti sui tuoi obiettivi più ambiziosi.
  • Dall’altra acquisendo competenze trasversali che ti rendano una persona più sicura, costante, concentrata, serena, etc.

Pensa a dove potresti arrivare se decidessi di dedicare i prossimi 365 giorni per far esplodere il tuo potenziale e i tuoi risultati

Beh, dal 2015, ogni anno accompagno un numero selezionato di lettori di EfficaceMente in un (per)corso annuale che li guida giorno dopo giorno nella realizzazione dei loro obiettivi più ambiziosi e nell’acquisizione delle competenze necessarie per realizzarli.

Si chiama 365 – Un anno epico!

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Buona settimana e a presto.

Andrea Giuliodori.

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Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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