La maggior parte di noi lotta per tutta la vita preoccupandosi troppo di cose che non lo meriterebbero. Tempo di imparare la… sottile arte di sbattersene il c***o.
Mark Manson è indubbiamente uno dei blogger di maggior talento nel panorama della crescita personale e il suo libro, “La sottile arte di fare quello che c***o ti pare“, è stato negli ultimi anni il bestseller indiscusso dell’industria, con più di 6 milioni di copie vendute in tutto il mondo.
Molti però non sanno che quel libro ha un’origine ben precisa… tutto è nato da un articolo del 2015, intitolato appunto: “The subtle art of not giving a fuck” e ad oggi considerato uno degli articoli online più letti e condivisi di sempre.
Con il permesso di Mark ospito qui su EfficaceMente la prima versione italiana di quel famoso articolo.
Se te la cavi con l’inglese ti invito a leggere sia il post, sia il libro in lingua originale: Manson infatti ha uno stile unico e l’incisività dei suoi scritti spesso si perde nelle traduzioni delle varie case editrici.
Per quanto mi riguarda, ho cercato di mantenere intatto lo spirito dell’articolo, concedendomi una traduzione più libera che si adattasse meglio al contesto italiano.
…e sì, Mark è decisamente poco “politically correct” e usa un sacco di parolacce!
C’è chi ne è profondamente infastidito e chi le trova un corredo divertente.
Per quanto mi riguarda, cerco sempre di separare forma e sostanza: sulla prima sono agnostico (de gustibus non est disputandum), sulla seconda invece non faccio sconti a nessuno e se ho deciso di ospitare questo pezzo di Manson è perché credo che abbia un messaggio davvero potente da trasmetterti.
Buona lettura!
Perché dovresti imparare a fottertene di più
Nella mia vita mi sono preoccupato di un sacco di cose e di un sacco di persone. Ma me ne sono fregato anche di un sacco di cose e di un sacco di persone. E quello di cui me ne sono fottuto ha fatto tutta la differenza di questo mondo.
Non è un caso che molti siano convinti che la chiave per avere più autostima e più successo sia proprio “fregarsene”.
Ed è per questo che ammiriamo le persone che hanno questo atteggiamento:
- “Hai visto Anna? La prendevano in giro tutti per i suoi video su YouTube e adesso ha milioni di visualizzazioni! È stata una grande a fregarsene!”
- “Hai sentito che Luca ha dato del cog**one a quell’incompetente del suo responsabile e ha comunque ottenuto una promozione dall’Amministratore Delegato in persona? Lui sì che se ne sbatte!”
- “Ti ho raccontato di Laura? Ha preso, si è alzata e ha messo fine al suo primo appuntamento con quel pallone gonfiato di Giovanni dopo solo 20 minuti. Cavolo, quella ragazza ha davvero fegato!”
Insomma, è probabile che tu conosca qualcuno che in più di un’occasione se ne è sbattuto, ottenendo risultati incredibili.
Forse c’è stato addirittura un momento nella tua vita in cui hai deciso di fregartene alla grande e hai raggiunto obiettivi inaspettati.
Per quanto mi riguarda, mollare il mio lavoro in banca dopo appena sei settimane e dire al mio capo che avrei iniziato a vendere online consigli per avere successo con le donne è stato uno dei momenti “chissenefotte” più importanti della mia vita.
Per non parlare di quella volta in cui ho venduto tutto ciò che possedevo e mi sono trasferito in Sud America.
Ho passato notti insonni prima di decidermi? No. L’ho semplicemente fatto!
Ora… imparare a fregarsene, in teoria, può apparire semplice, ma nella pratica non lo è affatto.
Per anni ci siamo abituati a preoccuparci di un sacco di cose che non lo meriterebbero affatto:
- Ce la prendiamo per il benzinaio che ci ha dato indietro il resto di 7 euro in 700 comode monetine da un centesimo.
- Ce la prendiamo perché Netflix non ha rinnovato quella serie che ci piaceva tanto.
- Ce la prendiamo perché i nostri colleghi non ci hanno ancora chiesto come abbiamo trascorso il nostro weekend da favola.
- Ce la prendiamo perché si è messo a piovere quell’unico giorno dell’anno in cui avevamo finalmente deciso di andare a correre.
Sbattimenti ovunque. Come se piovesse. Sbattimenti disseminati nell’aria come il polline in una fottuta giornata di primavera.
[Sbattimenti di primavera]
E per cosa?!
Per proteggere il nostro delicato ego? Per soddisfare i nostri capricci infantili? Per elemosinare una pacca sulle spalle?
Il vero problema…
Sai, è proprio questo il problema amico mio.
Ci facciamo un sacco di pippe mentali per qualsiasi str***ata perché siamo convinti che sia un nostro diritto inalienabile essere felici e coccolati tutto il santo tempo. Ed è questa convinzione che ci fotte alla grande.
Preoccuparci dell’essenziale e sbattercene di tutto il resto è un talento raro e ci renderebbe la vita dannatamente più semplice.
I fallimenti farebbero meno paura.
I rifiuti sarebbero meno dolorosi.
Le spiacevoli necessità diventerebbero più tollerabili.
E quegli sgradevoli panini di m***a che ogni tanto la vita ci rifila diventerebbero un po’ più gustosi.
Insomma, se solo ce ne sbattessimo un pochettino di meno delle caz**te e ci preoccupassimo un pochettino di più di ciò che conta davvero, la nostra vita sarebbe decisamente più facile.
Fottersene è un’arte
Le persone non nascono con la capacità di fregarsene del superfluo.
Anzi, è vero il contrario.
Nasciamo dando importanza alle cose più insignificanti.
Ti è mai capitato di vedere un bambino frignare perché la mamma ha dimenticato il suo cappellino preferito e l’unico a disposizione è di un blu un pelino più sbiadito?
Ecco. Fan**lo quel bambino! ;-)
Imparare a controllare e gestire ciò a cui diamo attenzione è la definizione stessa di forza di carattere e integrità.
Perfezionare questa abilità richiede anni, se non decenni, come accade per i migliori vini.
[Sbattimenti corposi annata 2011]
Nella realtà, la maggior parte di noi, per la maggior parte del tempo, viene risucchiata dalle insignificanti piccolezze della vita e asfaltata da minuscole tragedie esistenziali; viviamo – e moriamo – di note a margine, distrazioni e situazioni trascurabili.
Non puoi continuare a vivere così. Non puoi fare di qualsiasi sassolino una montagna. La tua vita non può essere una brutta puntata di Beautiful.
Tempo di cambiare. Lascia che ti mostri come…
Sottigliezza #1: sbattersene non vuol dire essere indifferenti. Vuol dire non avere paura di essere differenti
Per molte persone fottersene significa raggiungere una sorta di perfetta e serena indifferenza verso tutto e tutti, un innato senso di calma che resiste a qualsiasi tempesta.
Ma non è affatto così.
Non c’è niente da ammirare in chi è indifferente.
Gli indifferenti sono persone deboli e impaurite.
Sono i leoni da tastiera che spalano me**a su chiunque, senza aver mai realizzato nulla nella propria vita.
Sono i culoni da divano che urlano agli atleti in televisione di correre di più.
Queste persone usano l’indifferenza come una corazza, perché in realtà se la prendono per un sacco di cose.
Hanno paura del mondo e delle conseguenze delle proprie scelte. Quindi, non scelgono niente.
Sono degli egoisti pieni di autocommiserazione che si nascondono in una fossa grigia senza emozioni che si sono scavati da soli, distraendosi perennemente da questa spiacevole cosa che gli ruba tempo ed energie: la vita.
Di recente, mia madre è stata truffata da un amico che le ha portato via una grossa somma di denaro.
Se fossi stato indifferente, avrei scrollato le spalle, sorseggiato un caffè e guardato un’altra serie del Trono di Spade.
Invece no, ero incazzato nero.
Ho detto: “Eh no, mamma, col ca**o! Adesso andiamo dall’avvocato e gliela facciamo vedere a questo str**zo. Perché? Perché me ne sbatto!”
Spero che questo episodio ti aiuti a capire bene questa prima sottigliezza.
Imparare a fottersene non significa essere indifferenti a tutto e a tutti.
Al contrario significa che di fronte ai tuoi obiettivi più ambiziosi…
- Te ne freghi delle difficoltà.
- Te ne freghi se qualcuno si incazza vedendoti diventare la versione migliore di te stesso.
- Te ne freghi di chi si metterà tra te e quello che ritieni giusto, importante o nobile.
Fottersene davvero significa guardare il fallimento dritto negli occhi e mostrargli ancora una volta il dito medio. Significa farsi una risata dell’ultima caduta e riprovarci di nuovo. Significa andare avanti nonostante tutto e tutti perché sai che quello che stai facendo è giusto e che è più importante di qualsiasi momentaneo disagio, del tuo orgoglio o di un instante di imbarazzo.
Per farlo devi imparare a mandare affan**lo tutto ciò che non ha importanza e riservare le tue preoccupazioni solo a ciò che conta davvero.
Gli amici. La famiglia. Il tuo vero scopo. La pizza.
Sottigliezza #2: per sbattertene delle difficoltà devi prima sbatterti per qualcosa di più importante delle difficoltà
[Ecco uno che si sbatte per qualcosa a cui tiene]
Eric Hoffer una volta scrisse:
“Di solito un uomo si fa gli affari suoi quando ha qualcosa di importante di cui preoccuparsi. Altrimenti si libera la mente facendosi gli affari degli altri.”
Eric Hoffer.
Il problema delle persone che fanno di qualsiasi cosa una tragedia è che non hanno davvero nulla di più importante di cui preoccuparsi.
Immagina di essere in un negozio di alimentari.
C’è una anziana signora che urla al cassiere, rimproverandolo per non aver preso il suo buono sconto da 30 centesimi.
Perché secondo te questa signora si sbatte così tanto per questa cosa? In fondo sono solo 30 centesimi!
Beh, te lo dico io il perché.
Quell’anziana signora, probabilmente, non ha niente di meglio da fare che starsene seduta a casa ogni giorno a tagliare buoni sconto per la spesa.
Magari è vecchia e sola.
I suoi figli sono delle teste di minchia che non la vanno mai a trovare.
Non fa sesso da più di 30 anni.
Prende la pensione minima e probabilmente morirà col pannolone pensando di essere a Gardaland.
Appena va di corpo le viene un gran mal di schiena.
E non può nemmeno guardare la tv per più di 15 minuti senza addormentarsi o dimenticarsi la trama.
Quindi taglia buoni sconto.
È tutto quello che ha nella vita.
Lei e i suoi dannati buoni sconto.
Tutto il giorno, ogni giorno.
È tutto ciò di cui si preoccupa perché non ha altro di importante di cui preoccuparsi.
E così, quando quel cassiere diciassettenne brufoloso rifiuta di accettarne uno, quando lui difende la purezza della sua cassa come i cavalieri difendevano la verginità delle fanciulle, puoi scommetterci, cavolo, che la nonnina esploderà e gli spaccherà – a parole – la sua fottuta faccia.
Ottant’anni di frustrazioni pioveranno giù tutti in una volta (una grandinata micidiale di “Ai miei tempi!” e “La gente mostrava più rispetto!”), mentre lei tedierà a morte tutto il circondario con la sua vocetta malferma.
Se ti ritrovi costantemente a prendertela per ogni cacchetta di cane che ti infastidisce – la nuova foto profilo della tua ex, le batterie del telecomando della tv che si scaricano ogni volta che danno la tua televendita preferita di materassi – è possibile che in questo momento tu non abbia cose più importanti per le quali valga la pena sbattersi.
E questo è il tuo vero problema.
Non il fatto che il tuo attuale materasso non ha 32 diverse posizioni reclinabili.
Sottigliezza #3: ci possiamo preoccupare solo di un numero limitato di cose; fai attenzione a chi e a che cosa riservi i tuoi sbattimenti
[Una ragazza che valuta attentamente i propri sbattimenti]
Quando siamo giovani, abbiamo tonnellate di energia.
Tutto è nuovo ed eccitante. E tutto sembra così importante.
Motivo per cui diamo importanza alla qualunque.
Ci preoccupiamo di tutto e di tutti – ci preoccupiamo per quello che le persone dicono di noi, ci preoccupiamo di quel/la ragazzo/a carino/a e del fatto che abbia letto il nostro ultimo messaggio senza averci ancora risposto, ci preoccupiamo di coordinare le calze con lo smalto delle unghie, ci preoccupiamo per il colore dei nostri palloncini di compleanno.
Man mano che invecchiamo, acquisiamo esperienza e iniziamo a notare che la maggior parte di queste cose non conta un ca**o.
Abbiamo ormai dimenticato le opinioni di quelle persone a cui davamo così tanta importanza.
Abbiamo scoperto cosa significhi davvero amare e sorridiamo per le notti insonni passate ad aspettare un messaggino che non è mai arrivato.
Abbiamo capito che solo le persone mediocri danno importanza agli aspetti superficiali.
In sostanza, crescendo impariamo a diventare più selettivi e iniziamo a preoccuparci solo di ciò che conta davvero.
Tecnicamente questa cosa si definisce ‘maturità’.
È bella, dovresti provarla qualche volta.
Maturando scopriamo che non ha poi così tanto senso prendersela per tutto.
La vita, in fondo, è quel che è.
Impariamo ad accettarla, difetti compresi.
Realizziamo che forse non troveremo la cura per il cancro, non viaggeremo sulla luna e non toccheremo le tette di Jennifer Aniston.
Ma va bene così. Si va avanti.
E con nostro grande stupore capiamo che questo ci basta. Questa semplificazione, in realtà, ci rende fottutamente felici.
Un giorno, molto più tardi, ci svegliamo e siamo vecchi.
E insieme alle nostre gengive e ai nostri appetiti sessuali, anche la nostra capacità di prendercela per qualsiasi stro**ata si è ritirata fino a scomparire.
Nel crepuscolo dei nostri giorni, viviamo un’esistenza paradossale.
Non abbiamo più le energie per preoccuparci dei grandi problemi della vita, così ci ritroviamo a sbatterci dei piccoli problemi quotidiani: l’adesivo da usare per la nostra dentiera, l’appuntamento con l’urologo, i buoni sconto da 30 centesimi per il supermercato, rimanere svegli al volante uscendo dal parcheggio del super per evitare di lasciare un piazzale pieno di orfani.
Sai, le solite preoccupazioni pratiche di tutti i giorni.
Arriva poi il fatidico giorno in cui ci ritroviamo sul letto di morte, circondati (si spera) da quelle persone per cui ci siamo sbattuti di più durante la nostra vita.
E tra le lacrime, i suoni ovattati dell’elettrocardiogramma e la luce fluorescente dell’ospedale che ci ingloba come un alone divino, scivoleremo in un vuoto ignoto e senza più sbattimenti.
Namastè, stronzetto.
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Allora, piaciuto? Te l’ho detto, lo stile di Manson è unico nel suo genere e spero davvero di essere riuscito a conservarlo in questa traduzione esclusiva per EfficaceMente.
Fammi sapere nei commenti cosa ne pensi della “sottile arte di sbattersene” e in quale ambito l’applicherai nei prossimi giorni.
A presto.
Andrea Giuliodori.
Buongiorno e grazie per questa efficacissima colazione del lunedì!
È bello scoprire , leggendoti, che un poco di maturità, spesso, mi appartiene❣️
Semplicemente meraviglioso.
E anche molto divertente….
Quando vivi una vita dura o al contrario una vita facilissima capisci quanto è vero tutto quello scritto nell’articolo, quando i condizionamenti della buona educazione e di una società eurocentrica passano in secondo piano. P. S. secondo un articolo chi dice parolacce è sincero.
Sinceramente, esclusa la differenza tra fottersene ed essere indifferente, non ho trovato tanto altro. Niente di pratico come conviene agli “efficaci”. Si, uno scritto colorito, forte, che un po’ smuove i culoni dal divano, ma per chi è già abituato a fottersene e lottare tutti i giorni, poca roba.
Grazie del feedback Lino. Sì, esistono articoli più “emozionali” e articoli più pratici. Questo rientra indubbiamente nella prima categoria.
Ciao Lino,
Non siamo tutti uguali..
Esiste anche qualcuno che ha bisogno di queste parole oltre che di pratica ?
Troppi figo!!!!
Ho 50 compiuti e sto nell’impresa da sempre !
E da sempre faccio autoformazione sia leggendo che facendo determinati corsi!
E per quanto mi riguarda stare concentrati nello strafottersene quanto basta rimane fondamentale per non inca..armi per tutte le cose che accadono quotidianamente, vuoi che un po’ lo sono di carattere e che quindi lo ritengo un mio punto debole da migliorare sempre.
Grazie Andrea :)
top!!!!
Adoro tutto ciò che non è ipocrisia… questo articolo è fantastico!!!
Mi ritrovo in tutto questo. Sono ormai Maturo. Il mio ambito di attuazione è lo sport. Sono un coach di sport di endurance e me ne sbatto di quello che gli altri pensano e dicono dei miei metodi. Io bado al sodo, la performance dei miei atleti.
Tutto bello a parte un passaggio cruciale che mi ha fatto prendere consapevolezza di una cosa terribile ?
“Non toccherò mai le tette di Jennifer Aniston”
Peggio di scoprire che Babbo Natale non esiste…vita crudele…
AHAHAHA
Uno dei libri più belli che abbia mai letto! Uno dei concetti che più ha cambiato il mio modo di pensare è quello della “colpa/responsabilità”. Quando per esempio capita qualcosa e tu reagisci con “non è colpa mia” oppure “non sono stato io a fare questo” è comunque tua responsabilità fare qualcosa per cambiare quello non ti va bene. Come ad esempio quando vedi le spiagge piene di plastica e pensi “la gente dovrebbe ripulire le spiagge da questo schifo”. È vero, non è colpa tua ma se non vuoi vedere tutta quella sporcizia, è anche tua responsabilità alzarti e dare il tuo contributo per pulire. E questo chiaramente può essere applicato a qualsiasi contesto della vita!
Ciao, articolo molto interessante, anche se non è molto chiara secondo me la distinzione tra sbattersene ed essere indifferenti…
Per esempio, nel post si fa l esempio di prendersela magari perché un collega ha 4 giorni in più di ferie. Bisognerebbe sbattersene e godersi i propri, o non essere indifferenti e andare a pretenderli anche noi?
Ciao Ilaria, è spiegato nel dettaglio nella prima “sottigliezza” quella che è la differenza tra sbattersene ed essere indifferenti.
Sono d’accordo con Ilaria. Il concetto non è chiaro perché non si capisce di chi e cosa sbattersene.
Alla fine penso che ognuno di noi sappia di cosa fregarsene e di cosa no.
Cosa è importante e cosa non lo è?
ilaria, a me sembra molto chiara invece la differenza: dipende solo dal tuo obiettivo.
se quei 4 giorni di ferie sono fondamentali per te per fare cose a cui tieni tantissimo, o perchè sei stanchissima e hai veramente bisogno di staccare per un periodo più lungo, vale la pena combattere fregandosene di cosa possono pensare i colleghi i capi (nei limiti della civile convivenza). se invece quei 4 giorni di ferie non ti cambiano la vita, ma che te frega se il tuo collega ne ha di più?
il messaggio è stato interessante.
Sono Betty , ho scritto un commento , però poi ho visto che invece che scrivere Grazie Andrea , in automatico e’ uscito il nome Giacomo , e vorrei scusarmi per l’errore , e se si può correggere , sarei grata . Saluti Betty
Ahahah, certo Betty, no problem. Grazie dei commenti!
Con grande piacere vedo di seguire l’evoluzione, coordinare i palloncini, lo smalto, ma oggi a 44 anni tante cose non mi infastidiscono più.. il fatto di iniziare a seguire Manson mi obbligherà ad imparare l’inglese…
Namaste a tutti
Leggere l’articolo di Manson mi ha dato carica, e mi fa accorgere di quante volte restiamo imbrigliati nella rete di cosa dare veramente importanza. Trovo difficile a volte condividere questo atteggiamento con le persone con cui vivi, soprattutto perché sono genitore di due adolescenti, e quello che è importante per me non lo è per loro.
Spesso molte persone si arrabbiano in ” automatico”, per abitudine, di fronte a tante cose senza rendersi conto della sproporzione tra reazione ed evento scatenante. A volte non ci si arrabbia per un fatto in sé ma per qualcosa del passato che quel fatto ha richiamato alla mente.
Io personalmente quando ho cominciato a fregarmene di quello che la gente pensa di me ho intrapreso la giusta direzione per una ” sostenibile leggerezza dell’essere.
Buon lunedì Andrea! Grazie per la articolo penso si addica molto anche al tuo modo di esprimersi ( parolacce escluse:)) mi sono promesso che per una settimana lo leggerò ogni fo**uta mattina!! Finché non mi entra in testa
La frase che mi ha colpito di più è la finale… scivoleremo in un vuoto ignoto e senza più sbattimenti… tremenda!! Ma rende benissimo l’idea ed è lo stimolo più forte per fregarsene del superfluo e agire, a mio parere. Grazie Andrea?
Trovo l’articolo interessante e spiegato bene, articolato e chiaro, mi ha messo di buon umore. Lo condivido e mi associo.
Grazie. Namasté
Beh…che dire?ho letto con piacere perché da sempre, cerco di attuare questa filosofia. Mi rincuora sapere che ci sono altri che la pensano cosi?, dopo essermi beccata vari “ appellativi”( egoista, st….za etc), per una vita . Grazie
Buongiorno Andrea e a tutti i lettori di Efficacemente ;).. non essendo molto pratico della lingua inglese sapresti consigliarmi,se la conosci, una traduzione che si avvicina a quella che hai fatto tu in questo articolo in puro style Efficacemente?? grazie.. per quanto riguarda la pratica sto imparando a prendere come sfide tutte quelle situazioni in cui una persona mi enuncia che non riuscirò a raggiungere questo obiettivo che mi sono prefissato oppure quando mi viene detto che non sono portato a fare determinate cose!
una volta me la prendevo per queste situazioni, ora sto imparando a mettere nero su bianco e a far capire come le stanno le cose!
Ciao Andrea, eh no, purtroppo del libro di Manson hanno fatto un’unica traduzione ed è quel che è. Magari in futuro però tradurremo qualche altro suo pezzo.
Grazie Andre.. Aspetto volentieri una vostra futura traduzione ?
WoW!!!!! Che dire… questo articolo grande Giacomo , mi ha lasciato senza parole , letto tutto in apnea ….. Fantastico/ Eccezzionale , e grande Manson , che coglie nel segno il punto su cui focalizzare il tutto ! Sento che da oggi in poi avrò un approccio diverso nel guardare alla mia esistenza …. in meglio ! Grazie Giacomo di esistere ! Betty
Non ho ben capito chi sia Giacomo, ma… ok :-D
Buon giorno Andrea , sono d’accordo con Luca , va letto più volte per non dimenticarne la filosofia di vita, dietro il linguaggio colorito.
Il fottersene delle cose che non hanno importanza, e il dare valore alle cose che contano nella vita, dovrebbe essere la rotta di ogni uomo i noi. Non sempre lo è.
Grazie Andrea
Grande Andrea! Bella condivisione davvero. Ogni tanto un bel pugno in faccia aiuta a risvegliare una mente addormentata o rinc****onita dallo “scrolling” compulsivo o dal divano.
A me è capitato sul lavoro qualche anno fa e mi è servito per iniziare DAVVERO a fare ciò che mi appassiona facendo e anche una professione.
Grande Massimiliano!
Buongiorno Andrea, e grazie per questa defibrillazione mattutina! Parole sante quelle di Manson, e dette con uno stile davvero “efficace”.. questo è di sicuro un articolo da mettere come promemoria, e riguardare ogni lunedí, o tutte le volte che ti viene la tentazione di abbinare lo smalto al vestito (dimenticandoti che hai deciso da tempo che lo smalto non ti serve)! Buona settimana, Vale ?
Ahaha, grande Vale!
Bellissimo!
Grazie Andrea.
Come sempre è un piacere leggerti.
Il lunedì mattina ha un sapore speciale grazie alle tue mail.
Oriana
Mi fa davvero piacere!
Grande, grande inizio di settimana.. Un vero regalo mattutino… Appena andata in pensione (tra due ore arrivano i mobili in nuova casa, e nuova città) ho finalmente il tempo, se duro qualche altro anno!, di revisionare il mio approccio alla vita.. E questo regalo di stamane,, Andrea caro, sarà un vangelo per me :)))) grazie, ottimo lavoro come sempre
Buongiorno
troppo bello questo articolo!
Buon Lunedì a te Andrea e al grande “villaggio” degli Efficaci!
Articolo davvero interessante! e la tua traduzione “gentile” lo rende più masticabile e digeribile anche a chi non ama troppo leggere parolacce! Sai che Shakespeare non ne scrisse mai neppure una nella sua così variegata letteratura?! Ho ordinato il libro! credo sarà molto efficace come strumento di lavoro! Grazie per queste pillole!!! Buona giornata! Elisa
Sana e giusta dose di schiaffi in faccia per riprendere la giusta via. Grazie Andrea per l’articolo, di qualità come sempre!
Eccomi. Sono proprio io, la Junk Lady di Labyrinth.
Mi trascino addosso la mia zavorra di minchiate e disperazioni e non faccio un passo avanti neanche a morire. So che è sbagliato e confermo: uscirne è difficile.
Grazie per questo articolo, leggere un altro punto di vista fa sempre tanto bene!
Mi piace molto la parte della maturità.
In effetti oggi siamo tutti globalmente un po’più immaturi, emotivamente meno allenati delle precedenti generazioni e questo ci ha portato ad essere una popolazione più “lamentosa”.
Non avevo mai riflettuto a questo semplice e diretto legame tra maturità e lamento.
In effetti osservandomi e osservando il prossimo, quasi sempre, la casualità é davvero così diretta.
Avevo letto la versione inglese e ti ringrazio per questo reminder italiano ben interpretato e tradotto.
Grazie!
Buongiorno Andrea. Non conoscevo Mark Manson e il suo libro ma questa è da sempre la mia filosofia di vita :)
Valutiamo bene chi o cosa mandare affanculo… ma facciamolo. Ti dirò, a volte, ci provo anche molto piacere. Mi devo preoccupare? ;P
AHAHAH, direi di no dai ;-)
Penso che molti di noi siano dei combattenti, ma poi ci sono cause esterne e/o passate che ci tolgono convinzioni e forza.
Namastè, stronzetto.
voleva essere un complimento:::
Questa settimana inizia in maniera spumeggiante. Grazie per averci fatto leggere questo articolo: è illuminante, soprattutto per me in questo periodo.
Interessante, ma perché più di 20 parolacce nell’articolo? Lo trovo svilente come sistema narrativo, non servono a rafforzare il concetto. Non siamo al bar, i tuoi articoli hanno un registro che mi piace molto: chiaro, diretto, formale e di livello. Questo l’ho trovato impostato per gli amici che fanno chiacchiere goliardiche, peccato!
Ciao Stella, è spiegato all’inizio dell’articolo: sì tratta della traduzione di un articolo dell’autore Mark Manson e una delle caratteristiche del suo stile narrativo è usare molte parolacce. C’è chi lo trova divertente o rafforzativo e c’è chi ne è infastidito. Sono gusti personali. Mi concentrerei comunque sul messaggio :)
Ciao Stella,
il tuo commento mi ha fatto sorridere perché è proprio quello che si dice nell’articolo..hai impiegato il tuo tempo a contare le 20 parolacce quando puoi invece riderci su e lasciare andare..pensaci?
Oggi viviamo il grande giorno in cui tutta la gente “corrotta”…dai governi stessi…di tutto il mondo devono uscire e dire LA VERITÀ. Questa gente SE NE DEVE FREGARE..!!! di non avere paura di dire LA VERITÀ perché solo cosi si potrà fare giustizia in questo mondo.
Viva la verità! :-)
Grazie per i tuoi contenuti interessanti Andrea! L’articolo ha un messaggio importante per il lettore, ma quando sono arrivata alla fine ho avuto l’impressione che mancava ancora qualche altra ‘sottigliezza’, come se fosse incompleto e mancante di un finale in grado di darti una vera scossa.
P.s. Traduzione efficace e ben riuscita, nonostante lo stile ‘colorito’ dell’originale.
A proposito sono una traduttrice freelance, disponibile per collaborazioni. Questa è la mia pagina web: https://ilmioangoloditraduzioni.com/
Grazie!
Personalmente adoro lo stile di Mark e ricordo di averlo apprezzato molto anche leggendo il libro: è diretto, sbatte in faccia quelle che vuole dire e se ne sbatte. Uno che segue i consigli che dà.
Andrea, grazie mille per averci regalato anche questa perla e per averla mantenuta gradevole (per me la vera sfida è andare oltre l’intrattenimento dello stile e assimilare i principi comprendendoli a fondo)! ;)
Ho appena finitio di leggere il libro di Mark Manson. Sbattersene è fondamentale per dare sempre evidenza delle nostre priorità, una volta definite. Tutto ciò che non rientra nelle nostre priorità sarebbe da sbattersene e questo penso sia un aspetto importante per non ‘sprecare’ tempo e energie.
Ciao Andrea.
Bellissimo pensiero e super veritiero.
Io devo imparare a sbattermene. O meglio voglio imparare a sbattermene.
Perché non posso vivere pesando a cosa penseranno gli altri di me.
Io sono ciò che loro vedranno.
Salve, un bell’articolo che fa riflettere….certo non è facile acquisire l’abitudine a “fottersene” sopratutto per chi ha una spiccata sensibilità :-/
Ciao, questo articolo capita proprio al momento giusto. Negli ultimi anni, mi sono resa conto che me la prendo veramente per tutto, e che sono molto negativa. E che ho l’autostima sotto i piedi (cosa che non ho mai avuto). Complice un trasferimento dal posto di lavoro dove sono praticamente cresciuta, gatti anziani malati, insomma.. vedo tutto nero. e noto che ho bisogno di sentirmi apprezzata dagli altri, e coccolata (come scrivi tu qua)… Vorrei uscire da questo momento, perche’ mi sta creando, non pochi problemi con le persone…
Articolo anche ben fatto ma, a parte la spiegazione sulla differenza tra fregarsene ed essere indifferenti (molto bella), il resto non l’ ho trovato particolarmente illuminante. Sul fatto della vita da accettare così com’è, “ni”: se non sei felice nonostante gli sforzi fatti, è difficile essere così “filosofi”. Ma tant’è, non si può vedere sempre d’accordo su tutto.
Simpatico, pungente e vero ! Mi è piaciuto molto
Bello, divertente, motivante, ma… mi aspettavo qualcosina di più. Sarà che sono abituato ai tuoi consigli pratici, ma mi aspettavo qualcosa in più alla fine dopo le 3 sottigliezze, tipo come imparare a fregarsene di più, o come capire di cosa fregarsene.
Vi ho viziato… ;-)
Bellissimo articolo Andrea
arrivato al momento giusto. Purtroppo mi capita ancora a volte a perdemi in pensieri, rimuginii che non portano da nessuna parte.
Ma dove dice che il problema vera è non avere qualcosa di più importante per cui veramente sbattersi allora mi do una scrollata e mi torna in mente che in realtà c’è molto in particolare legato alla voglia nel mio piccolo di dare un contributo positivo a questo pazzo mondo. Magari cercando di far andare bene l’azienda di cui sono titolare e creare un clima in cui le persone arrivino con il sorriso, mangiare bene e sano, essere positiva per dare conforto e speranza a chi vicino a me soffre…
Grazie Andrea!… Da quando leggo i tuoi articoli mi sono semplicemente resa conto di tante cose… O meglio ho semplicemente preso coscienza… Com’è difficile a volte la vita!
Bellissimo, grazie Andrea veramente motivante , togliendo la parte finale un po’ triste…, da oggi grazie a questo articolo non voglio piu’ preoccuparmi e ripensare a cose poco importanti ,tipo passare giornate belle con magari un solo particolare storto e ripensare spesso a come si poteva evitare quell’ errore ,cosa che mi succede spesso .
grazie per il messaggio incoraggiante, molto utile.
Letture interessante. E’ un invito a quello che i Romani definivano con la frase “Ad maiora”.
“Sbattersene” è sicuramente una conquista perché nella vita siamo legati all’approvazione degli altri, siamo legati agli istinti umani che ci rendono schiavi, come asseriva Schopenauer, e da ultimo abbiamo affinato uno stile di vita che di queste piccolezze è composto in modo complesso.
L’intricata trama delle relazioni interpersonali è fatta anche di tante sciocchezze alle quali le persone, in funzione delle loro esperienze di vita, danno importanza.
In tale ottica si comprende come “sbattersene” diventi una cosa assai complicata, una conquista che richiede meditazione, riflessione ed applicazione ragionata. “Est modus in rebus”.
Magnifico! Non mi viene da dire altro. Mi sono scritta alcuni passaggi, Li ho trovati davvero molto appropriati ed incalzanti! Veramente magnifico.
Peccato che io non mastichi molto bene l’ingelse, perchè immagino che nella versione originale, sia ancora più bello.
Grazie Andrea.
Tagliente e sincero. Come si é quando (appunto) si realizza nella vita la coerenza tra anima, mente, azione. Grazie Andrea!!!
Simpatico ma soprattutto veritiero! Andrea mia fa tornare alla mente il ibro “come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita” di Giulio Cesare Giacobbe, pubblicato nel 2003 (la storia si ripete!) e che sicuramente conoscerai, meno irriverente certo e forse più “tecnico” nell’insieme, ma la prima parte, l’introduzione sarebbe da aggiungere a questo articolo perché altrettanto ironica e divertente ma veritiera!?
Quest’articolo è semplicemente fantastico! pieno di citazioni che vale la pena scolpire nella mente :) potentissimo! Grazie!
forte! lo leggerò! ne ho proprio bisogno in questo momento! reduce da un mese di lavoro presso una signora fuori di testa che si lamentava dalla mattina alla sera per nulla, chamandomi anche di notte per cazzate, e finito il lavoro mi manda anche messaggi, bloccata dappertutto!! Dio mio! devo resettare il cervello! questo libro farà al caso mio :D
Questa lettura altro che Buon Lunedi´, e´ una lettura che ci si dovrebbe ricordare ogni santo giorno in cui siamo presenti su questa Terra. Basta la tua E-mail,e´ gia´ molto significativa, i libri sono da contorno. Grazie per questo tuo pensiero condiviso.
L’ho adorato, grazie!
Una bella doccia fredda! Che è insieme effetto schiaffo ed effetto motivante.
Un bel articolo davvero… fa riflettere!
Mi piace l’ idea di sbattermene di fronte ai problemi, ansie, fatiche, ecc. perché ad essere in gioco è la mia vita!
Mica una roba da nulla…
Visto che mi prende l’ ansia da prestazione per esami abbastanza spesso proverò a urlare mentalmente o a voce questo.
“Me ne frego perché c`è in gioco la mia vita!”
Tanti cari saluti
A parte le parolacce, che non amo, è un articolo molto divertente e realistico. Ho sempre amato non curarmi del giudizio altrui, fin da bambina, quando mi arrabbiavo se mi confrontavano, in bene o in male con qualcuno… Ora che ho vissuto un po’ più di anni, considero che dare importanza alle poche cose che contano, sia una regola essenziale per avere una vita che merita di essere vissuta.
Avessi letto un libro così 20 anni fa, la mia vita ora sarebbe migliore, ma… me ne sbatto e vado avanti!
Bel messaggio, certo niente di così nuovo sul tema, ma almeno la scrittura è d’effetto. Tra l’altro recentemente ho sentito una canzone di Marracash, G. O. A. T., che da quello che ho letto online cita proprio il libro di Manson, la consiglio.
Bello! Anche lo stile, mi ricorda alcuni monologhi di Fight Club. Mi ha solo molto depresso l’idea che non potrò toccare le tette di Jennifer Aniston… ?
bello come articolo diciamo che dovrebbe essere applicato tutti i giorni!
Che meraviglia! Le parole mi mancano per esprimere la mia soddisfazione totale… Leggendo questo articolo, ho preso consapevolezza di molte cose. Grazie di potere condividere queste opere. «Scrivere è un dono»
Dio ti benedica. Mi auguro che tu possa sempre avere più ispirazione… :)
A mia Madre, dico sempre che mi ha dato un’educazione eccezionale. Ma l’unica cosa che non mi ha dato, è mandare a quel paese (sbattersene), qei soggetti (Parenti stretti compresi) che ti rendono la vita un Calvario quotidiano. Quando ho letto il libro, qualche anno fa, fu un’illuminazione, tanto da mandare a f*…. Un paio di persone. Credetemi è Stata una liberazione. Grazie per questo Articolo!.
Manson ha uno stile unico, e il suo blog è sempre interessante da leggere. Ho letto anche il suo libro che ne rispecchia lo stile.
Mettendo a parte i numeri e il successo che Manson ha avuto, trovo che Efficacemente come contenuti gli sia infinitamente superiore.
Manson è come guardare una serie TV fatta bene: è piacevole da leggere e puoi passare delle ore con i suoi articoli, ma non mi lascia nulla se non magari una maggiore consapevolezza.
Un bellissimo modo divertente di dire le cose che tutti dovremmo tenere a mente! peccato per chi non lo fa! Noi..ce ne sbattiamo!
Molto bello e motivante per sbattersene sempre di più.
Aggiungo che qualche volta oltre a sbattermene (cosa non facile, come detto nell’articolo), do qualche “palata sulla schiena” a chi se lo merita, sotto forma di risposte schiette o poco diplomatiche.
In questa maniera oltre a sbattermene, educo qualche arrogante o so tutto io, a non invadere il mio spazio.
Il bello è che quando metti in pratica questo, provi anche una piacevole sensazione, perché scopri che non è poi così difficile farlo e perché hai messo in pratica un piccolo cambiamento personale e sappiamo quanto è difficile.
Penso che sia tutto chiaro . Quindi me ne sbatto!
Messaggio incontrovertibilmente vero, ma altrettanto incontrovertibilmente difficile da mettere in pratica.
Il fatto è questo: se stai bene, le cose anche sembrano andarti bene, quindi ti viene dall’inconscio non dare importanza alle str***ate.
Ma se bene non stai, è lo stesso inconscio a farti sentire terribilmente importante quello su cui altrimenti saresti passato serenamente sopra.
E siccome l’inconscio, come ovviamente tu ben sai, non lo modifichi con il cercare di contrastarlo volontariamente, secondo me, Andrea, dovresti insegnarci più come agire, e, a perderci nelle azioni, e magari nelle passioni costruttive, così tanto da modificare indirettamente l’inconscio, il quale a sua volta poi ci farà avvertire quella incomparabile leggerezza del fottercene.
Io questo penso, forse perché io stesso di questo ho bisogno. Grazie per la lodevole missione che stai portando avanti.
Grazie! era lo stimolo che mi serviva in questo momento!
Sono sulla buona strada!
Meraviglioso anche quando mi ha trovata in disaccordo!
finito ieri e pronta a rileggerlo come fosse un integratore del mattino! qualche pagina da meditare e ruminare quotidianamente!
Grazie ad ANdrea che ce lo ha proposto e grazie a Mark che lo ha scritto!
p.s. buona lettura a tutti
meraviglioso, letto tutto in un fiato, divertente ho sorriso parecchio ! :)