5 tecniche per praticare la gratitudine e ritrovare il sorriso in 2 minuti (secondo +, secondo -).
“Ricordati che non essere felici significa non essere grati.”
Elizabeth Carter.
Spesso dimentichiamo lo stretto legame che esiste tra la nostra infelicità e la gratitudine, o meglio, l’assenza di gratitudine.
Quando sei infelice, giù di morale o demotivato, ci sono buone probabilità che tu stia ripetendo più e più volte nel corso della giornata la stessa azione: lamentarti.
Che tu sappia… lamentarti ti ha permesso di raggiungere qualche obiettivo degno di nota? Lamentarti con te stesso ti ha fatto ritrovare la motivazione? Lamentarti con gli altri ha cambiato la situazione? Lamentarti con il mondo lo ha reso un posto migliore?
Difficilmente cambierai la tua situazione se continui a comportarti come un frignone.
Se vuoi affrontare i problemi della vita con un atteggiamento diverso, ma non sai da dove iniziare, comincia con il fare il contrario di quanto fatto fino a questo momento! Se finora ti sei soltanto lamentato, è arrivato il momento di praticare la… gratitudine.
Cos’è la gratitudine
Coltivare la gratitudine può aiutarti davvero a cambiare il modo in cui vedi e percepisci la tua vita. Chiariamo subito: per questo sentimento non si intende con il sentirsi in dovere o riconoscenti verso chi ci ha fatto un regalo o un favore. O almeno non solo a questo.
La gratitudine, infatti, è soprattutto un atteggiamento mentale che ci aiuta a trovare elementi positivi e, appunto, ad essere grati nella vita di tutti i giorni.
Per quanto tutti possiamo avere una giornata ‘no’ o avere un periodo poco felice, alimentare questo sentimento può rappresentare sul serio la porta verso un’esistenza più piena e felice.
A dirlo non sono io su questo blog, ma basta ascoltare chi ha deciso di cambiare il proprio approccio alla vita mettendo la gratitudine al primo posto e anche leggere il libro di Robert A. Emmons che ci può aiutare a capire meglio di tutti gli effetti positivi nel tempo di questo straordinario sentimento.
Il potere della gratitudine
In un recente libro in lingua inglese pubblicato dal Dott. Robert A. Emmons (Thanks!: How Practicing Gratitude Can Make You Happier), sono stati raccolti i più recenti studi sulla gratitudine e sugli effetti tangibili che questa emozione ha sul nostro umore e sulla nostra felicità di lungo termine.
Particolarmente interessante uno studio che ha coinvolto 3 gruppi di persone per un periodo di 10 settimane:
- Al primo gruppo fu chiesto di scrivere ogni settimana, per 10 settimane, 5 cose di cui erano stati grati nel corso dei 7 giorni precedenti.
- Al secondo gruppo fu chiesto di scrivere 5 problemi che avevano dovuto affrontare.
- Al terzo gruppo, infine, fu chiesto di scrivere 5 eventi che avevano vissuto.
Al termine dell’esperimento, utilizzando un test standardizzato per rilevare l’umore dei partecipanti, gli studiosi giunsero ai seguenti risultati: tutti gli appartenenti al primo gruppo (il gruppo della “gratitudine”) risultavano essere mediamente il 25% più felici degli altri partecipanti.
Sarebbe curioso capire che caspita significa essere il “25% più felici”, ma americanate a parte, è interessante notare come gli appartenenti al “gruppo della gratitudine” avevano dimostrato, in modo consistente, un atteggiamento più ottimistico nei confronti del futuro, un benessere generalizzato e addirittura la tendenza ad allenarsi circa un’ora e mezzo in più alla settimana rispetto agli appartenenti degli altri gruppi.
Emmons ed i suoi colleghi, in realtà, hanno fatto la cosiddetta scoperta dell’acqua calda: da numerosi secoli, svariate filosofie/religioni orientali sottolineano l’importanza di coltivare quotidianamente la nostra gratitudine.
Caspita, anche tra le minchiate della legge di attrazione la gratitudine è considerata una delle “vibrazioni cosmiche” più potenti.
Insomma, il messaggio è chiaro: non importa che tu preferisca la scienza, la religione o le minchiate self-help mistiche, ciò che conta è che tu pratichi quotidianamente la gratitudine.
Eh… più facile a dirsi che a farsi.
Quindi, quali sono i benefici immediati della gratitudine?
Se vorrai e riuscirai a portare questo cambiamento così importante nella tua vita e inizierai a praticare la gratitudine, quindi, vedrai immediatamente dei benefici in tutte le aree e ambiti della tua vita, oltre a quelli elencati e già analizzati nello studio di Emmons:
- Stimola l’empatia con gli altri e rafforza i legami, migliorando così in modo generalizzato i rapporti con le persone che ci circondano, quotidianamente e non.
- Fa crescere l’autostima e la fiducia nelle proprie capacità, aumentando la propria produttività (proprio come dimostravano le ore di allenamento in più nell’esperimento di Emmons) in ogni campo della nostra vita.
- Inoltre, secondo uno studio pubblicato sull’American Journal of Cardiology ha mostrato che l’apprezzamento e la gratitudine, rispetto all’esprimere rabbia e rancore, modificano positivamente la variabilità della frequenza cardiaca. Questa ricerca sottolinea il ruolo degli stati emotivi positivi come fattori di protezione nel trattamento dell’ipertensione e nella riduzione della probabilità di morte improvvisa in pazienti con insufficienza cardiaca e malattia coronarica.
Gratitudine e generosità: ricevo felicità e la restituisco
Se riceviamo felicità ogni giorno perché siamo grati alla vita e a tutto ciò che ci circonda, allora sarà più facile per noi donare ed essere, quindi, generosi nei confronti dell’altro.
Il legame tra gratitudine e generosità è quasi indissolubile, perché per rimettere in circolo il bene che si percepisce nella propria vita, tanto sarà quello che vogliamo restituire al mondo.
E questa generosità può esprimersi in diversi modi: sia in azioni di solidarietà e beneficenza, ma anche semplicemente in gesti quotidiani che possono fare, nel loro piccolo, la differenza. Sia per chi li riceve, ma anche per chi li fa facendolo sentire ancor più soddisfatto e grato.
Come praticare la gratitudine
Andre… vabbé che tu saresti in grado di trovare anche 5 tecniche per allacciarsi le scarpe EfficaceMente, ma non staremo un po’ esagerando qui?! E che chezzo… non è che ci voglia il genio della lampada! Se vuoi esprimere gratitudine… devi semplicemente dire: grazie.
Dire “grazie” non sempre significa esprimere gratitudine , così come dire “ti amo” non sempre significa amare.
Praticare la gratitudine significa assumere in modo costante un atteggiamento di “felicità ingiustificata“. Ti è mai capitato di essere felice per eventi o situazioni apparentemente banali? Di apprezzare un tramonto, il profumo del bucato o un brano musicale?
Questa emozione non è così semplice da ottenere, soprattutto quando ti senti preoccupato, demotivato o stressato. Ma esistono tecniche efficaci per “ingannare” il nostro cervello e costringerlo ad entrare in una condizione di gratitudine.
Essere grati: le 5 tecniche di EfficaceMente
Sono esattamente 5 le tecniche che vi consigliamo per iniziare ad essere grati verso la vita. Vediamole:
- Tieni un diario della gratitudine. Il mio articolo sull’importanza di tenere un diario personale è uno dei più ricercati su google, motivo per cui ricevo spesso email con la fatidica domanda: “ma che cavolo ci devo scrivere in questo diario?!”. Tenere un diario personale può essere una buona occasione per praticare la gratitudine: ogni giorno, prima di andare a dormire scrivi 3 cose per cui sei stato grato nel corso della giornata. Niente di eclatante, solo 3 eventi o situazioni senza i quali la tua vita sarebbe stata un pochino peggiore: un buon pasto, una chiacchierata stimolante, un piccolo successo/soddisfazione, etc.
- Usa i tuoi sensi. Nello studio di Emmons, quasi l’80% degli appartenenti al “gruppo della gratitudine” avevano citato tra le cose di cui essere grati elementi legati alla propria salute. Essere in salute significa anche poter apprezzare i nostri 5 sensi. Nel corso della giornata concentrati sulla tua abilità di percepire il mondo che ti circonda e sii grato per: un paesaggio particolarmente gradevole (vista), un brano musicale che ti ha deliziato (udito), il profumo del pane appena sfornato (olfatto), il sapore di una pietanza prelibata (gusto), il tocco piacevole sulla tua pelle delle lenzuola appena stirate (tatto).
- Ricordati di essere grato. Spesso ci dimentichiamo semplicemente di essere grati. In questi casi qualsiasi mezzo è lecito per ricordarci di dire “grazie”: usa la tua to-do list, il wallpaper del tuo desktop o del tuo smartphone, o una sveglia. Non importa quale strumento scegli, ma ricordati di essere grato.
- Ripeti un mantra. Un mantra è una frase, generalmente breve, che va continuamente ripetuta. Scegli un mantra che ti ispira particolarmente e che è in grado di suscitare dentro di te un sentimento di gratitudine e ripetilo continuamente nel corso della tua giornata. Sto parlando di frasi semplici, ma non voglio suggerirtene alcuna, perché un mantra è qualcosa di estremamente personale e la stessa frase che può dimostrarsi molto potente per noi, può risultare insignificante per qualcun altro.
- Trova ragioni improbabili per essere grato. Questa ultima tecnica è la più divertente e sicuramente una delle più efficaci, perché contrasta i pensieri negativi sul loro stesso campo. Spesso praticare la gratitudine è difficile, soprattutto se abbiamo avuto una di quelle belle giornatine di m**da. Ma è proprio in questi momenti che la gratitudine può esserci di particolare aiuto: pensa a ciò che è andato storto e a tutte le improbabili conseguenze positive di quello che attualmente consideri un disastro. Hai perso il treno/aereo/metro/tram/bus? Magari questo ritardo ti farà incontrare la tua anima gemella. Il tuo iPhone si è appena schiantato per terra? Ecco l’occasione per iniziare una bella dieta mediatica. Usa la fantasia e trova improbabili ragioni per dire grazie: se imparerai ad essere grato delle cose che vanno storte nella tua vita, questi eventi avranno “0” potere su di te. Non male vero?
Gratitudine e conclusioni: possiamo essere felici
Beh… cosa ne pensi?
Lo so, lo so: stai pensando che queste sono solo caz**te, che tu sarai felice solo dopo aver raggiunto i tuoi ambiziosi obiettivi, o solo dopo che si saranno verificate determinate condizioni nella tua vita (maggior stabilità finanziaria, una nuova relazione, un fisico perfetto, etc.).
La verità è che la gratitudine ci ricorda che possiamo essere felici adesso e che proprio facendo leva su queste emozioni positive possiamo raggiungere i nostri obiettivi molto più EfficaceMente.
Buona settimana.
Ps. Che ne dici di esprimere la tua gratitudine condividendo l’articolo con un amico/a?! Oppure iniziare a svilupparla con le nostre frasi sulla gratitudine? Sono senz’altro due ottimi metodi :D
Andrea Giuliodori.
post stupendo e utilissimo (come gli altri del resto).
Grazie!
Ho provato diverse volte a fare questo esercizio, vado avanti per 3-4 gg. E poi basta, proprio non ci riesco!Tutti i problemi ( gravi) che si trascinano da anni prendo ok il sopravvento, mi sembra di prendermi in giro….
Caro Andrea,
dopo aver espresso la mia gratitudine cliccando i pulsantini a sinistra, ti ringrazio nuovamente per questo interessante articolo!
E’ un’ottima lettura per iniziare bene la settimana :D e non perdersi in lagne!
Tra l’altro sei la seconda persona, tra quelle che io stimo, che in questi pochi giorni mi suggerisce di tenere un diario. Penso sia proprio giunto il momento di iniziare!
E per non entrare nel vortice della procastinazione, ora vi saluto e mi metto in moto: ho un sacco di cose da fare!!!
Buonissima settimana a tutti :D
Ti stra-consiglio di tenere un diario personale.
Caro Andrea, se un bel tramonto di sembra banale, beh, provaci tu a farlo, un bel tramonto (partendo dal sole, per esempio). Saresti capace? :D
Io no…
Cosa penso del tenere un diario e dell’abitudine a esercitare la gratitudine (da dovunque giunga il suggerimento, dal Vangelo, la legge d’attrazione, gli psicologi americani)?
Che sia, innanzittutto, strautile a portare la nostra attenzione sulla grandiosità di quello che abbiamo qui, adesso, sottomano e che sia altrettanto utile a spostarci dall’abitudine di frignare. Io in questo momento sono in contatto con te e con i tuoi lettori (già questo è sorprendente), sto scrivendo (so scrivere!) su una tastiera di computer (!! Michelangelo e Marie Curie se la sognavano) molto velocemente dato che sono dotata di 10 dita, tutte magiche (vi siete mai guardati il pollice? Dico, solo il pollice, di tutto il nostro corpo, considerate un po’ che strumento incredibile è). Ecco, qualcosa da scrivere sul diario, per chi avesse il blocco dello scrittore: oggi ho guardato il mio pollice destro muoversi. E sono rimasta senza fiato.
Grazie Andrea e buona giornata (grata) a tutti.
Hai ragione Ilaria: banale non è il termine corretto. Avrei dovuto utilizzare “scontato”. Spesso diamo per scontate un sacco di cose, di cui dimentichiamo di essere grati.
Grazie per aver condiviso alcune tue gratitudini
Verissimo, io mi sono tagliato i tendini di una mano causa incidente, ora ho recuperato (non al 100%) ed in effetti mi rendo conto che il pollice che davo per scontato è qualcosa di fantastico..
Se non altro mi hai fatto cominciare la giornata con un po di sorrisi :) grazie!
Per quel che mi riguarda, cercherò di cambiare ed essere meno critico con me stesso e gli altri :D
Buono a sapersi,
può passare dalla mia segretaria per saldare… ;-))))
Bell’articolo. Detto in parole molto povere, dobbiamo cercare tutti di vedere il bicchiere mezzo pieno, per cominciare ad avere un atteggiamento positivo. Davvero un buon articolo . Ma l’hai scritto in aereo ;-) ?
Si e no.
Qui non stiamo parlando di semplice ottimismo o pensiero positivo.
La gratitudine è un emozione reale, che può avere un impatto tangibile sulla nostra vita se praticata costantemente.
Tecniche per la gratitudine? non ci avevo mai pensaato! :) adesso le applico comincio subito GRAZIE per questo articolo!
Prego!
Grazie Andrea per il bel post, conoscevo da tempo la tecnica della gratitudine e la applico, ormai se vedo un bel paesaggio o il sorriso di un passante o ..mille altre cose dico grazie automaticamente.
Ma oggi..oggi che sono giù giù giù non mi viene da dire grazie perchè ho un bell’ufficio caldo, vedo un cielo celestissimo dalla finestra, sono in salute…. vorrei dire grazie perchè ho appena ricevuto un bellissimo, lunghissimo e appassionato bacio d’amore
buona giornata a me e a voi
Parisina
Grazie del commento Parisina,
a presto.
Andrea.
Bellissimo articolo Andrea.
Dire <grazie> non è affatto una cosa semplice, specialmente in periodi duri come quello che stiamo attraversando oggi.
Dirlo con partecipazione e credendoci davvero è ancora meno semplice.
Ma ringraziare qualcuno o qualcosa per il solo fatto di essere al mondo, è secondo me un ingrediente fondamentale per la felicità.
Ci sono centinaia di ragioni per dire grazie, ma la verità è che troviamo più comodo scovare centinaia di ragioni per lamentarci e per vedere problemi nella nostra vita.
Un atteggiamento del genere non potrà mai risolvere nessuna situazione complicata, anzi, semmai la può accentuare ed ingigantire ancora di più.
Un atteggiamento di gratitudine invece, che non deve necessariamente essere espresso pronunciando la parola <> ma può manifestarsi ad esempio anche con un grande sorriso genuino stampato in faccia, porta automaticamente a pensieri positivi e di conseguenza ad azioni produttive.
Non nascerà niente di male se imparerai ad apprezzare ogni cosa che ti capiterà….belle o brutte che siano ;-)
ops..
piccolo problemino tecnico :-)
ovviamente tra ci dovrebbe essere la parola grazie.
oh mannaggia…
tra il segno minore e il segno maggiore eheh..
sti codici html resteranno sempre un mistero per me.
Grazie del commento Umberto. Non ti preoccupare, ho corretto.
Andrea.
È già da un po’ che seguo questo blog in silenzio ma penso sia arrivato il momento di dire… grazie! :D
Ho trovato l’articolo molto utile, non sono mai riuscita ad applicare la gratitudine, ci devo provare.
Soprattutto perchè son la tipica persona che vede perennemente il bicchiere mezzo vuoto!
Beh, allora benvenuta tra i commentatori e GRAZIE del commento.
Andrea.
ciao andrea.e’la prima volta che scrivo anche se ti seguo da tempo.intanto ti sono grato per questo articolo che aiuta a iniziare la settimama con lo spirito giusto.la gratitudine e’il nemico numero uno dell’egoismo.le persone non riescono a essere grate perche’ non hanno ancora ricevuyo nella vita cio’che desiderano.ma proprio qui ci sta la prova….essere grati prima.e’cio’che insegnano tutte le filosofie del mondo…..non cascarci alla trappola dell’egoismo che ci porta ad essere grati solo con chi e’stato gia buono con noi ma esserlo con la vita per le cose che abbiamo gia’conquistato.trovo molto interessante l’articolo di osho lo consiglierei a tutti…buon inizio.
ci sono sempre tanti motivi per essere felici ma ce ne sono altrettanti per essere felici. Concentrasi sulla gratitudine è un modo per vedere gli aspetti positivi della vita :)
Andrea…sono curiosa!Qual è il tuo mantra?=)
“Segui l’11° comandamento”
“Segui l’11° comandamento”
“Segui l’11° comandamento”
“Segui l’11° comandamento”
“Segui l’11° comandamento”
ahaha ;-) scherzo, diciamo che il mio mantra è… “personale”…
Andre’… GRAZIE, +1 e Share ;)
Grazie a te!
Ciao Andrea,
non so come tu faccia a trovare il tempo per leggere questo commento e tutti gli altri, e quindi sarò breve nel dirti che il tuo blog ed altre risorse web che ho trovato e di cui non sono affatto geloso, mi stanno aiutando molto nella non facile ricerca di risposte personali a problemi generali che vanno dalla ricerca del proprio scopo nella vita all’attraversamento di ostacoli interni ed esterni che si frappongono al nostro cammino e sviluppo personale.
Quest’ultimo articolo sulla “gratitudine” lo stavo aspettando e mi è piaciuto particolarmente anche se ho l’impressione che per esaurire l’argomento non basterebbe una libreria intera.Complimenti per l’ottima sintesi!!!
So che il modo migliore che qui ho per ringraziarti è attraverso la pubblicazione di questo commento e la condivisione dei contenuti del tuo ed altri siti interessanti, artefici della creazione di veri e propri “circoli virtuosi” che soffiano aria di cambiamento nelle vele spiegate di chi è attento.
Grazie,
Umberto
Ciao Umberto,
mi fa sempre piacere leggere i commenti dei lettori e appena ho modo rispondo.
A presto,
Andrea.
state fuori di testa!!! grazie!!!
La gratitudine è un sentimento di riconoscenza verso qualcuno :una persona fisica oppure in un Dio.
Ma se non si è credenti si può essere grati solo verso le persone, ma queste non sempre meritano gratitudine (certo uno si può sforzare di provarla).
Quindi è corretto affermare che il concetto che intendi te di gratitudine per gli atei o agnostici perde di significato? Ciao ;)
Ciao Jack,
per sicurezza mi sono riletto l’articolo: in nessun esempio ho citato la gratitudine verso gli altri o verso un dio (il che è una mancanza dell’articolo!)
temo tu dimentichi nell’equazione 3 elementi: essere grati a noi stessi, per le cose che ci appartengono, per le situazioni che viviamo.
Che ne pensi?
Mmm non credo di aver capito bene…Vedi, io non essendo credente mi son subito chiesto a chi potevo essere grato dato che per defizione la
gratitudine è un sentimento di riconoscenza verso qualcuno o perlomeno, dico io, un essere con qualità umane (come Dio per chi ci crede).
In pratica per esprimere gratitudine dovrei dire qualcosa del genere:
“Grazie per la bellissima giornata di sole e il leggero venticello che mi accarezza i capelli mentre mangiavo il mio squisitissimo panino”.
Solo che mi sfugge a chi indirizzarlo questo sentimento.
Cioè grazie a chi?
Credo che la nostra differenza di opinione Jack risieda proprio qui: il punto non è trovare un “chi”, per quanto mi riguarda puoi essere grato alla terza mattonella del tuo bagno; il punto è provare in modo sistematico il sentimento di gratitudine.
Come ti suggerivo nel commento precedente non devi necessariamente essere grato ad un’altra persona o a dio:
– Puoi essere grato a te stesso. Esempio -> non te la sentivi, ma sei andato ad allenarti lo stesso (hai motivi per essere grato per la tua forza di volontà)
– Puoi essere grato per qualcosa che ti appartiene. Esempio -> provi gratitudine per il tetto che hai sopra la testa.
– Puoi essere grato per una situazione che hai vissuto. Esempio -> sei grato per la splendida giornata passata al mare con i tuoi amici.
So che il modo in cui ci definiamo e vogliamo rappresentarci di fronte agli altri è molto importante, ma prova per un momento ad andare oltre le definizioni che hai in mente e prova a rileggere l’articolo e questi commenti con occhi nuovi.
A presto,
Andrea.
Se sei un arciere ed hai una freccia da lanciare,
sii grato al tuo arco,
dimentica il bersaglio e goditi il lancio.
Mi fa felice sapere che diverse tecniche che proponi io già le applico da un po’! Per dirla all’inglese “great minds think alike”, le grandi menti pensano allo stesso modo. :D
Però usiamo un linguaggio diverso. Dove tu dici gratitudine, io dico focalizzarsi sugli aspetti positivi della vita. Quando penso alla gratitudine penso sempre che debba essere verso un’altra persona, dovuta ad una favore ricevuto. La “gratitudine verso la vita” è un concetto che ho sempre fatto fatica ad assimilare. Però ho scoperto l’importanza di non stare a lamentarmi tutto il giorno: le mezze stagioni, la crisi (fasulla), le tasse, la nuova gioventù. Ok mi lamento, e poi cosa cambia? Finisce che m’incazzo e basta. :P
Ciao Andrea,
è verissimo!
Molto spesso pensiamo che saremo felici solo quando avremo raggiunto i nostri obiettivi.
Il problema è che il processo per riuscire è sempre molto duro.
Se non coltiviamo la gratitudine verso le piccole cose, la frustrazione aumenta, non otteniamo i risultati e la demotivazione ci affossa.
Grazie per averci ricordato quanto sia straordinario godere dei piccoli piaceri della vita.
Una splendida settimana anche a te!
Molti sono ostinati nella ricerca della strada che hanno scelto, pochi nel perseguire l’obiettivo [nietzsche]
cosa ne pensi di questa citazione?
http://www.youtube.com/watch?v=m5TwT69i1lU
;)
Tu sei un modello di vita. Se ci fosse la possibilità di avere nella mia vita una persona che ti somigli anche solo alla lontana, sarebbe un regalo per cui non potrei ringraziare abbastanza.
Mi accontento di disporre di una connessione internet e di avere avuto la possibilità di scovarti un giorno, per caso, navigando, e sono grata di poterti leggere periodicamente.
Metti voglia di vivere alla gente, e la metti in condizioni di credere che possa salvarsi.
Grazie.
Ciao Floriana,
ti ringrazio per questo commento: sono lusingato ;-)
Detto questo, credo sia importante avere riferimenti, modelli e mentori (io stesso li ho sempre cercati nella mia vita), ma alla fine non bisogna mai dimenticare che la responsabilità della nostra vita è… nostra, appunto.
C’è chi può indicarci la strada, dirci quali ostacoli potremmo incontrare e quali scorciatoie dovremmo fare, ma siamo sempre noi a doverci mettere in cammino, a dover mettere un piedino davanti all’altro.
Buona giornata.
Andrea.
Grazie per la risposta, come al solito magistrale nel dispensare parole di conforto e a dare la sensazione che sarebbe proprio bello averti quantomeno come conoscenza nella vita reale…dai bassifondi di un ventennio di vita consacrato all’insegna della procrastinazione e dell’inerzia, posso solo riassumere il mio pensiero (e quello della moltitudine di gente in ”stand-by” che ti legge silenziosamente) e i miei più sinceri complimenti per quel che lasci trasparire della tua persona, con una frase:non sarai la cura, ma di certo sei un valido surrogato ;)
Buona vita in generale.
Flo :)
Grazie….per aver risvegliato il ricordo che è dentro di me…
bel articolo io conosco una tecnica in qui devi ripetere la parola grazie per cinque minuti tutte le mattine ad alta voce so che può sembrare strano detto così ma funziona basta provare
Ciao ho postato questo bel articolo sul mio http://www.scoop.it/t/coaching-e-risorse-umane spero che ti porti qualche iscritto in più.
grazie del tuo articolo
Massimo
Grazie massimo
Complimenti Andrea, il tuo articolo è strepitoso, e solo chi non vuol capire non capisce! Il nostro vivere appartiene al nostro pensare, il potere di pigiare sui tasti che determinano la nostra vita appartiene solo a noi, in definitiva siamo ciò che vogliamo! L’essere grati, accogliere tutto e farsi trasportare da tutto, consapevolmente che essere è vivere formano la magia di un grande miracolo! Un caro saluto
Salvo
Non si può essere grati dei propri sensi o di essere vivi se non si è presenti abbastanza
Ho scoperto oggi per caso questo sito, e essendo arrivata a questo articolo, direi che non c’è niente di meglio da fare a questo punto che dirti: grazie, Andrea!
Grazie a te del commento Arianna e benvenuta.
Andrea.
Buongiorno e … grazie grazie grazie grazie …
buona giornata a tutti
Loredana
Gratitudine: un atteggiamento nei confronti della vita così com’è, che la rende più facile, un sentimento molto vicino all’amore. Coltivarla è possibile. Mi sento in sintonia con te Andrea grazie;)
sono giovanni e arrivo a questo sito grazie a una tavola sulla gratitudine che sto istruendo
trovo tutto molto affascinante , e penso che la gratitudine sia un valore che apre le pote alla ricerca continua e costante della gioia. Chi la pratica da anni , ormai lo fa spontaneamente ed e in una condizione di vantaggio ma chi comincia da poco deve avere strumenti strategie e obiettivi chiari , i risultati sono immediati
buon gioià lavoro
e grazie per quello che fate
Ciao Giovanni,
grazie del commento e a presto. Andrea.
” Caspita, anche tra le minchiate della legge di attrazione la gratitudine è considerata una delle “vibrazioni cosmiche” più potenti.”
… ahahah ti adoro quando hai queste uscite!!
PS: non ce la faccio, testardamente ho cercato di leggere Il libro della Legge dell’attrazione, ma non ce la faccio proprio (http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__la-legge-dell-attrazione-hicks.php).
Sarò anche un S.Tommaso ma è indigeribile! O_o
Unirò il proposito della gratitudine a quello di scrivere un diario, grazie come sempre, piano piano riesco a districarmi, i tuoi post sono davvero mitici ;)
Buon pomeriggio!
mi ricorda un libro che lessi da piccola il punto 5…. vediamo se qualcuno indovina?
era un libro abbastanza x bambine romantiche…….
e come tutti i libri x bambini diceva tra le righe cose importanti…..
grazie per aver parlato della gratitudine nel tuo blog. ha reso la mia giornata migliore!
Elisabetta
Bell’articolo, ne avevo bisogno! Grazie!!!
semplicemente GRAZIE ;-)
L’articolo e’ molto bello e anche semplice da fare le cose semplici sono
quelle che funzionano meglio….
Pero’ mi sembrava che avessi criticato la legge d’attrazione ? O sbaglio
grazie per la futura risposta
Ciao Marco, io ho criticato The Secret ed la macchina di marketing di Rhonda Byrne.
La legge di attrazione funziona ed anche bene, certo non per le ragioni che ti spiega la Byrne ;-)
Ciao Andrea, ho una domanda da porti: hai scritto che essendo grati anche delle cose che vanno storte nella nostra vita, gli eventi negativi avranno un potere nullo su di noi… seguendo questo ragionamento, però, potrebbe venire da pensare che è possibile che una persona cominci a “immunizzarsi” anche agli eventi positivi verso i quali impara prima ad essere grata!
Grata di aver scoperto il tuo blog! Sei una risorsa Andrea! Grazieeee
Salve, sono approdata da pochi giorni qui, mi chiedo se un’anziana signora, laureata in procrastinazione, come me abbia ancora possibilità di cambiare … La cosa più difficile per me è alzarsi presto, quando ho finito di lavorare ho buttato via la sveglia “per non dover più sentire quell’orribile suono” (come diceva una vecchia pubblicità).
Ciao Polly-Andrea!
Ciao Andrea….esprimo la mia gratitudine a Dio ogni mattina per darmi la possibilità di vivere un nuovo giorno; sono grata anche quando il treno porta ritardo e vedo le persone che aspettano con me imprecare ingiuriosamente verso l’intero universo mentre io sorrido come una scema perchè anche se arrivo con mezz’ora di ritado al lavoro almeno “lavoro” =) ….e sono grata ogni giorno per avere accanto a me solo perosne che amo e che sono positive!e GRAZIE ANDREA PER TUTTE LE COSE MERAVIGLIOSE CHE SCRIVI NEL TUO BLOG E CHE RENDONO LA MIA VITA OGNI GIORNO MIGLIORE!!!!!!! appena ho qualche soldino in più mi compro il tuo ebook per non perdermi assolutamente nulla di queste tue preziose pillole…
Ciao Patty,
grazie di cuore per questo tuo commento :-)
Andrea.
Frignone sei tu e chi non te lo dice Va’ a zappare l’orto
Che la legge dell’attrazione sia una minchiata…. mi sembra proprio una gran minchiata, scusando il termine… :)
ciao Andrea! grazie ancora , devo pensare spesso a quello che scrivi suL tuo bellissimo blog così da poter affrontare la vita con la giusta motivazione e grinta. Ultimamente ne ho proprio bisogno di buoni consigli! BRAVO E CONTINUA COSI!
Bella la cosa del diario della gratitudine. Inizio subito. Riflessione: credo sia importante che si tratti di un diario privato (di carta, per intenderci) e non di un #3grazie (o simili, che se ne vedono tanti), proprio perchè la dimensione intima della gratitudine è preziosa. Concordi, o è solo che io sono sdolcinata? (che non mi pare, in genere, ma non si sa mai).
ciao andrea oggi in un giorno molto triste della mia vita …….hanno diagnosticato un cancro a mia madre a cui restera poco da vivere ho scoperto non x caso il tuo sito e mi hai dato l.opportunita di essere grato di averti conosciuto e leggendo le regole della gratitudine mi hai fatto capire che dopo ogni tempesta sorge sempre un sole nuovo e io oggi dico GRAZIE A DIO che mi da la forza di andare avanti forse con una dose maggiore di umilta e speranza e che la fede fa scalare le montagne piu impervie GRATO DI SEGUIRTI GIANNI
grazie
Non possiamo praticare la gratitudine “a comando”… Bisogna essere noi stessi.
Sono sempre stato infastidito dalle affermazioni “jolly”, ovvero quelle frasi che sono percepite come verità assolute, ma che sono delle emerite ca**ate.
“Dobbiamo essere noi stessi” è una di queste frasi.
Che significa essere noi stessi? Se sei un pirla devi rimanere “te stesso” per il resto della vita? Nasciamo forse con una nostra personalità completa e inamovibile?
Dobbiamo essere la migliore versione di noi stessi. Ecco, questa è una frase che prediligo di gran lunga.
Detto questo, è stato dimostrato che ridiamo quando siamo felici e divertiti, ma al contempo ridere, senza apparente motivo, può suscitare in noi felicità e divertimento. Insomma esiste un rapporto biunivoco tra emozioni e comportamenti.
Le emozioni ci fanno comportare in un certo modo, così come i comportamenti ci fanno provare determinate emozioni.
Lo stesso vale per la gratitudine: generalmente, quando siamo felici, siamo grati e quando SCEGLIAMO di essere grati, ritroviamo la felicità.
Quindi sì, è bene praticare la gratitudine “a comando”; anzi, dovremmo farlo proprio in quei momenti in cui ce lo sentiamo meno.
Grazie del commento ;-)
Sì, effettivamente ho detto un’idiozia.
Le ho provate tutte (diario,ringraziamento quotidiano etc.) ma proprio non attacca!!La vocina dentro mi riporta ai grandi nodi della mia vita,i problemi irrisolti.Dentro di me mi dico”a che servono ‘sti giochetti?Ad illuderti che tutto vada bene quando non è così?
Prima di tutto complimenti per il blog! io pratico la regola del grazie da anni ormai e molte volte mi ha aiutato a superare momenti difficili, quindi consiglio a tutti di provare, io ogni sera scrivo 10 cose per cui essere grata e anche se è stata una giornata di m…a in qualche modo riesco ad andare a letto con il sorriso! Leggendo l’articolo sono passata ad un’altro “quello della lista di cose da fare” e mi sono iscritta a Remember to milk, molto carina l’idea di avere una lista che ti ricorda cosa devi fare, senza pensarci ogni 5 minuti con la paura di scordarti tutto….e per ultimo credo che proverò la tua dieta mediatica, per disintossicarmi e riassaporare l’idea di libertà che provavo a 18 anni quando la tecnologia non ci aveva sommerso. Grazie mille!!!
“Grazie,Grazie,Grazie…”
è proprio il caso di dire un bel “GRAZIE!” sentito e sincero!
:)
Andrea, tu sei FANTASTICO… a dir poco ! Dico sempre (dall’alto della mai veneranda età) che sei un “ragazzino” fantastico! E quel “ragazzino” vuol essere uno scherzo ed un apprezzamento, al contempo…Perché è raro che una persona giunga ..dove sei giunto tu , con tale consapevolezza, intelligenza e CUORE …dove SEI TU! Hai la mia stima e provo verso te una sincera gratitudine per ciò che fai, scrivi e crei….Grazie ! TUTTAVIA, vi è una nota – a parer mio – stonata in quest’articolo (comunque bellissimo !) …una nota che NON è da ..Andrea Giuliodori !!!!!! Laddove scrivi: ” Pensa a tutte le improbabili conseguenze positive di quello che attualmente consideri un disastro ” E poi fai un esempio : ” hai perso il treno/ aereo /tram /bus ? Magari hai appena scampato un incidente catastrofico “. NO, questa NON E’ un’improbabile conseguenza POSITIVA, Andrea ! E vorrei che nessuno- seguendo il tuo consiglio- pensasse così…Un incidente in treno/aereo/tram/bus coinvolge altre persone !!! Con un incidente catastrofico potrebbero ferirsi o addirittura morire altre persone !!! Per la tua ..perfezione (!) Andrea , lo sostituiresti con ..qualcos’altro? Magari uno perde il treno/aereo/tram/bus e….5 minuti dopo incontra l’uomo (o la donna) della propria vita ? E non sarebbe accaduto se quel treno/aereo/tram/bus fosse stato preso ? Oppure scopre un bar fantastico dove far colazione, dove tutto è squisito? …Non so ! Ma quella frase ….mi dà dispiacere ( lo so che è solo una frase…ma tu sei così fantastico ed io adoro tutti i tuoi articoli ) ! Sarebbe bello …quando leggerò (e rileggerò ed ancora rileggerò ) quest’articolo non leggerla più, poiché tu INSEGNI solo il BENE !
E non smetterai di farlo, vero ??
Cara Monica, ho scritto questo articolo 5 anni fa e penso che quell’esempio mi sia venuto dopo aver ascoltato una notizia di un passeggero scampato per mera fortuna ad un incidente aereo, ma leggere il tuo commento mi ha fatto vedere quel passaggio con occhi nuovi e hai perfettamente ragione. L’ho appena modificato. Grazie.
P.S. La cosa positiva del mio messaggio “critico” è che …dimostra con quale attenzione (ai particolari ! ) tu sia seguito … Un’attenzione meritatissima !
ECCO, per l’appunto ! Andrea Giuliodori : SEI FANTASTICO !
Sono onorata e felice della tua risposta ! GRAZIE A TE !!!!
Ciao Andre,
Mi diverto a “rispolverare” vecchi articoli del blog.
Volevo chiederti quante cose per cui sei grato scrivi e quando lo fai (di mattina, di sera.)
Cambio spesso le mie abitudini. Al momento ad esempio non sto tenendo un diario della gratitudine, ma dedico alcuni minuti della mia passeggiata mattutina a pensare tutto ciò di cui sono grato. Non c’è un numero predefinito.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE.