La definizione degli obiettivi è il primo passo per il loro raggiungimento. Ecco un articolo con esempi pratici per aiutarti a definire meglio i tuoi obiettivi.
“Niente altro può migliorare la tua vita più del concentrare tutte le tue energie su un numero limitato di obiettivi.”
Nido Qubein.
Più o meno consapevolmente, tutti noi abbiamo degli obiettivi nella vita. Riuscire a definirli in modo chiaro è il primo passo per raggiugerli concretamente. Eccoti allora una piccola guida per definire i tuoi obiettivi, sia che tu voglia cambiare una piccola abitudine o… cambiare il mondo ;-)
Cos’è un obiettivo
Mah dai!!! Lo sanno tutti cos’è un obiettivo! Allora… dicesi obiettivo, quel… ehm… quel coso che… ehm… beh sì… lo sanno tutti, no?
Personalmente, mi piace pensare ad un obiettivo come ad un desiderio scritto con l’inchiostro dell’ambizione e costruito sulle fondamenta dell’azione. Con un po’ meno di poesia potremmo definire un obiettivo come un qualcosa, che ha un senso grazie ad un perché ed è realizzato attraverso un come.
Ok ok, ora basta con i giochi di parole, vediamo come definire EfficaceMente i tuoi obiettivi.
Il “Cosa”
Confondere un obiettivo con ciò che vogliamo ottenere può farci partire con il piede sbagliato, eppure senza bersaglio da colpire non esisterebbe obiettivo. Ma questo bersaglio deve avere le giuste caratteristiche, deve essere:
- Concreto. Il traguardo che vogliamo raggiungere deve essere chiaro ed oggettivo, non ci devono essere interpretazioni sul suo raggiungimento: un obiettivo è centrato oppure no, non ci sono vie di mezzo. Perché sia chiaro un obiettivo dovrebbe essere il più possibile concreto: ogni volta che devi definire un obiettivo, cerca di far coincidere il cosa con un oggetto o un numero. Evita parole vaghe (migliorare, di più, etc.) o legate ad emozioni (stare meglio, essere felice).
- Definito nel tempo. Un obiettivo senza scadenza non è un obiettivo, è una chiacchiera da bar. Quando definisci un obiettivo devi sempre definire entro quando lo vuoi raggiungere. Come insegna la legge di Parkinson, i limiti temporali generano motivazione.
- Quasi raggiungibile. Sì, hai letto bene: un obiettivo deve essere quasi raggiungibile. Giocare sul sicuro non ti aiuta: quando fissi un obiettivo, devi aver paura, paura di non poterlo raggiungere. Questo genererà quella tensione positiva che ti permetterà di superare i tuoi limiti e crescere. Un muscolo cresce solo quando fa male. D’altro canto un obiettivo quasi raggiungibile non è un obiettivo impossibile: fissare un traguardo troppo ambizioso ti porterà solo frustrazione. Infine, un obiettivo quasi raggiungibile è un obiettivo che rientra nella tua sfera di influenza: non puoi far nulla per vincere il superenalotto, ma puoi fare molto per migliorare la tua situazione finanziaria.
Alcuni esempi di obiettivi concreti, definiti nel tempo e quasi raggiungibili? “Superare 10 esami in un anno accademico”, “Raddoppiare le tue entrate in 12 mesi”, “Adottare 10 nuove sane abitudini in 1 anno”, etc.
Ma il cosa non basta, per impegnarti e ritrovare la motivazione giorno dopo giorno, hai bisogno di qualcosa altro, hai bisogno de…
Il “Perché”
La prima domanda che devi porti dopo aver scritto il tuo obiettivo è: “perché?”, “perché voglio raggiungere questo obiettivo?”, “quali sono le motivazioni che mi spingono?”. Se non riesci a trovare almeno 10 valide motivazioni per raggiungere il tuo obiettivo, ci sono due sole spiegazioni:
- Alla fine dei conti, non desideri poi così tanto raggiungere quel traguardo.
- Stai inseguendo il traguardo di qualcun altro.
Scrivi i tuoi 10 perché subito dopo aver definito il tuo obiettivo.
Il “Come”
Ora non ti rimane che definire il tuo piano di azione. Ma non perdere troppo tempo a definire ogni singolo dettaglio: se il tuo obiettivo è quasi raggiungibile (ricordi?) non riuscirai mai a rispettare il tuo bel piano preconfezionato, dovrai aggiustare la rotta strada facendo.
Ma allora cosa dovresti scrivere nel tuo piano di azione? 3 cose:
- la prima azione che intendi fare oggi per iniziare ad inseguire il tuo obiettivo.
- le tappe intermedie (milestones) che intendi superare prima di arrivare al traguardo finale.
- … non ne ho idea, ma 3 punti fanno sempre scena!
Ora che hai tutti gli strumenti per la definizione dei tuoi obiettivi non ti resta che… iniziare a centrarli.
Conclusioni… per chi non ha un obiettivo chiaro!
Sai quali sono le persone più tristi, annoiate, apatiche, che provano sempre un senso di insoddisfazione? Le persone che non hanno uno scopo nella vita. Quelle cioè senza degli obiettivi personali stimolanti sui quali lavorare.
Con il passare degli anni poi queste emozioni negative si trasformano in rimpianti, peggiorando ulteriormente le cose.
Insomma, avrai capito che avere degli obiettivi è fondamentale per vivere la vita a pieno, ma non sempre è così semplice individuare i propri!
Per aiutarti ad individuare gli obiettivi più adatti a te, ho creato un PDF gratuito con una lista di 58 obiettivi, appartenenti a diverse categorie, sui quali potresti iniziare a lavorare sin da subito!
Per ottenerla subito ti basterà compilare il form nel box qui sotto:
Andrea Giuliodori.
Una domanda: quanti obiettivi pensi sia bene avere contemporaneamente?
Qualcuno dice non più di 2 (http://twogoalsapp.appspot.com/).
Io cerco di averne 1-2 per ogni “area” della mia vita (lavoro, famiglia…).
Qual è la tua esperienza?
Per concludere, una citazione: “If you aim at nothing, you will hit it everytime!”
Andrea
Ciao Andrea!
In passato ho adottato anche io la tua strategia. Definivo 1 obiettivo per ogni “macro-area”: le mie finanze, la mia carriera, il mio benessere fisico, etc., ma sinceramente i risultati sono stati mediocri.
Troppi obiettivi ambiziosi da portare avanti contemporaneamente, con conseguente perdita di focus e frustrazione.
Da un paio di anni ho adottato con soddisfazione la “politica” di avere 1 obiettivo all’anno, ne ho già parlato trattando la legge di Curly.
A supporto di questo obiettivo, ogni mese mi concentro sull’adozione di 1 nuova abitudine (es. andare a correre la mattina, tenere un diario, etc.) e generalmente cerco di acquisire abitudini che mi permettano di crescere, in modo equilibrato, nelle diverse “aree” della mia vita.
Spero di aver risposto alla tua domanda. Grazie per il link e per la citazione. Materiale prezioso come al solito.
Andrea.
Grandissimo Andrea!
Era il post che mi mancava! In realtà queste idee già circolavano nella mia mente da un po’, ma vederle scritte nero su bianco con sintesi e chiarezza è sicuramente d’aiuto!
Talmente d’aiuto che mi ha fatto venire in mente alcuni spunti di discussione:
1. START TODAY: La prima azione, fosse anche comprare un quaderno su cui scrivere i progressi nel raggiungimento del nostro obiettivo, io la collocherei nell'”oggi”. Dire “lo faccio domani” è una frase sempre a rischio di iterazione.
2. WRITE IT DOWN: Come avevi scritto in un altro post, tenere un breve diario delle azioni fatte può esserci tre volte d’aiuto: per non cadere nello sconforto se i primi risultati non si vedono subito; per spronarci a non lasciare alcuna pagina bianca, e quindi fare ogni giorno un po’; e per tenere traccia di quanto fatto o pensato.
3. FIND THE ENHANCERS: Può essere utile identificare le persone o le fonti che ci possono essere d’aiuto nella realizzazione di una o più tappe intermedie, per esempio un vecchio professore che ci stava simpatico a cui possiamo chiedere consigli per un esame o per la tesi.
4. B-PLAN: ovvero il vecchio adagio “non mettere tutte le uova in un solo paniere”. Prendere in considerazione modi alternativi per raggiungere le tappe intermedie in modo da non perdere l’entusiasmo al primo ostacolo. Su questo però ti pongo una domanda: è una buona idea oppure si rischia di perdere tempo e focus inutilmente?
5. Per concludere, rispondo all’Andrea del commento prima del mio con una citazione che ho “rubato” a un altro Andrea mio amico:
“Aim at the moon, should you miss it, you will land on stars” ;-)
Buona giornata e buon raggiungimento degli obiettivi!
Ciao Laura!
1. START TODAY: sono talmente d’accordo che ho modificato l’articolo. ;-)
2. WRITE IT DOWN: per quanto mi riguarda se non scrivo (leggi misuro) non progredisco, è un meccanismo molto radicato nel mio carattere, che si è dimostrato utile in più di un’occasione.
3. FIND THE ENHANCERS: questo punto è molto utile. Non ne parlo nell’articolo, ma da soli non si arriva da nessuna parte. A questo proposito penso che siano molto importanti anche i modelli: persone che hanno già raggiunto gli obiettivi a cui aspiri e da cui puoi trarre lezioni importanti.
4. B-PLAN: per quanto mi riguarda mi piace essere molto rigido sui traguardi (1 obiettivo entro fine anno, tappe intermedie trimestrali, etc.) ma al contempo molto flessibile sui modi che posso utilizzare per raggiungerli. Perché precludermi delle possibilità? Detto questo non trovo molto utile definire 10 piani alternativi prima di iniziare: preferisco partire quando sono sufficientemente confidente e poi correggere il tiro in corsa, seguendo un processo continuo di Plan-Do-Check-Act.
5. Ehi! Smettetela di rubarmi il lavoro… sono io quello che mette le citazioni fiche!!! Ahahahah ;-)
bellissimo articolo, argomento sempre interessante… bravo, come al solito!
…proporrei anche un
3: stabilire una QUASI scadenza
in cui prevedi GROSSO MODO di raggiungerlo ?
;-)
FABIO
Ho difficoltà nella coerenza tra obiettivi di breve medio e lungo periodo.
Se ragiono sul qui e ora alcuni problemi non me li pongo affatto tipo la continuità lavorativa o la serenità economica. Se invece ragiono sul lungo periodo sono mete chiave. Come ci si muove?
…come non detto,
rientrava già nel “COSA”…
…quando si dice il “focus” ristretto… sorry ! ;-D
Ahaha.. e vabè! capita Fabio! ;-)
Naturalmente sono d’accordo con te. Bisogna solo stare attenti a non confondere i mezzi con gli obiettivi.
Raddoppiare le mie entrate sono l’obiettivo o il mezzo per:
. acquistare l’auto dei miei sogni
. fare una vacanza meravigliosa in Jamaica
. etc
?
Ciao Paco.
Ottimo appunto. Nell’esempio specifico, si tratta di un obiettivo, che può essere ricondotto alla volontà di migliorare la propria situazione finanziaria, a prescidere da come saranno utilizzate le maggiori entrate.
Buona serata.
Grande Andrea, giorno dopo giorno rendi sempre più scorrevole la lettura dei tuoi articoli ma come fai? :D
Complimenti ancora!
Ps: Non commento molto ultimamente ma ti seguo sempre!
Ciao Edoardo!
Pochi commenti… ma buoni! Grazie mille, un complimento molto apprezzato.
Alla prossima.
Andrea.
Ciao a tutti.
Ciao Andrea e complimenti per questo bel sito pieno di risorse utili e interessanti.
Secondo me non esiste un numero ideale di obiettivi da portare avanti in contemporanea. In fondo, ci sono obiettivi più o meno sfidanti, più o meno lunghi, più o meno importanti, ecc…
Il numero giusto è quello che ti permette di portarli a compimento in maniera efficace vivendo bene con te stesso.
Ciao Leonardo,
benvenuto sul Blog EfficaceMente.
Ci tengo a sottolineare che negli articoli parlo sempre di esperienze personali, ovvero delle strategie che hanno funzionato per me: penso che le teorie generalisti siano poco… efficaci.
Nel caso specifico, passare da molti (troppi) obiettivi ad un unico obiettivo annuale si è dimostrata una scelta vincente. Ho potuto riscontrare maggior focus e maggiore motivazione, e devo aggiungere che anche la “paura” di arrivare a fine anno senza aver raggiunto nessun traguardo di rilievo ha giocato un ruolo importante.
A presto.
Andrea
Ciao Andrea!sono un nuovo appassionato lettore del tuo blog!!Complimeti per averlo messo a disposizione della collettività!!
Di quest articolo mi ha colpito l’immagine che hai scelto…mi ricorda quella usata da Platone per sintetizzare la sua idea di ricerca della felicità..L’ arciere che a testa alta tende l’arco per fissare il proprio obiettivo…Una mano si allontana da lui e da direzione al movimento ma l’altra resta vicina al suo corpo per non perdere il contatto con se stesso..e nell’attimo in cui lancerà il dardo troverà il suo bersaglio!!!
a presto.
Questa è bellissima!! Grazie..
Ciao hernan,
benvuto nel blog!
Non conoscevo il passo di Platone che hai citato, lo ho apprezzato molto: cambiare, crescere, migliorare, eppure rimanere se stessi… la ritengo una lezione molto importante.
Buon we.
Andrea.
Ciao Andrea,
ho dedicato un pò di post agli obiettivi smart…
certo non ho la tua sintesi…infatti sono 10
per chi vuole, ecco il link
http://counseling.style.it/tag/smart
Ciao Paola,
grazie per il link, gli articoli meritano.
Ps. il link prima andava, ora è down, prova a verificare se è tutto ok con il tuo blog.
Andrea.
ciao Andre
sì tutto ok, era down il server.
Paola
EfficaceMente l’ho trovato oggi per caso, mentre prendevo un foglio bianco per definire il mio obiettivo di vita…. nulla accade per caso. Sarà un ottimo campo base. Fantastico!
Ciao Selena, benvenuta!
Mi ha fatto estremamente piacere leggere il tuo commento. Fammi sapere come va!
Andrea
ciao Andrea,secondo te è buono dividere l obbiettivo in sottobbiettivi per,diciamo cosi’, semplificare l’ obbiettivo principale?
ciaoo
Complimenti davvero per il tuo stupendo e prezioso blog.
I tuoi consigli volti a migliorare se stessi, a riuscire a raggiungere i propri obiettivi, a modificare vecchie abitudini e consolidarne di nuove sono davvero efficaci….ma…”solo per chi sa quello che vuole”.
Che consigli daresti a chi, come me, non riesce a capire cosa vuole davvero, a chi non ha obiettivi, nè interessi o passioni, a chi vive uno stato apatico per carenza di scopi, a chi si preoccupa solo di non soffrire troppo, di non faticare troppo e fa il minimo indispensabile giusto per non cadere in depressione, a chi non riesce a provare nessun piacere nell’azione e si crogiola da anni in sterili sogni ad occhi aperti?
Qualsiasi azione mi si risulta faticosa e noiosa.
Non riesco a desiderare nulla di reale e concretizzabile.
Ho provato a cercare di raggiungere alcuni obiettivi concreti anche se non li desideravo, ma agivo come un robot, privo di emozioni, ed ogni volta, pur realizzando l’obiettivo, non ho consolidato la buona abitudine proprio perchè mancava il “Perchè” di cui parli, la reale “Motivazione”…
Come scoprire cosa si vuole davvero ??
Come far nascere un desiderio, un interesse, una passione in chi non ne ha nessuna ??
Ciao Dafne, a questo proposito, ho provato a scrivere un articolo, che ha sicuramente un titolo pretenzioso, ma credo possa darti qualche spunto interessante:
Come trovare lo scopo della tua vita
Andrea
possibile che tutti abbiano un obiettivo per qianto inconscio? mi riesce difficile credere sia una condizione “naturale” per un essere umano…
Ciao Andrea,non so perche’ ma quando scrivo su carta un obiettivo e il come arrivarci,mi demotiva,mi sembra di essere infelice,invece quando non l’ho scrivo penso costantemente a quell’obiettivo e sono piu motivato,felice…perche?
Salvatore,
la risposta è dentro di te… ma è sbagliata! ;-)
Non ne ho idea, quello che posso dirti è che dare concretezza ad un obiettivo è senza dubbio efficace. Detto questo, c’è chi ha abbandonato del tutto la definizione di obiettivi e semplicemente si concentra su ciò che lo ispira.
Buon lavoro.
Bah,puo essere il fatto che mi sembra troppo facile quando lo scrivo su carta,oppure meglio,mi sembra che non sia mio,un obiettivo come un altro e di tutte le altre persone….ma il fatto di non scriverlo penso costantemente a quello,per esempio l’obiettivo materie e laurea triennale,mi rende felice il fatto di progettare mentalmente le mosse da fare e si attiva in me un processo di continue motivazioni,continui stimoli,sul perche’ e su quello che mi da ecc…
che ne pensi?Sei il mio psicologo :D:D
Oddio no! Tutto meno che uno psicologo sono! ;-)
Penso che se funziona il tuo metodo, devi continuare a perseguirlo: a me le teorie interessano veramente poco, contano solo i risultati! ;-)
A presto,
Andrea.
ciao Andrea, ho la sgradevolissima sensazione che definire una scadenza entro cui raggiungere un obiettivo possa portare a risultati scadenti perché nell’ottica di “non sgarrare” si fa tutto in fretta e furia con perdita di focus.. d’altro canto non fissare alcuna scadenza prendendosi tuuutto il tempo che serve porta ad un mollare la presa in cui l’obiettivo forse non viene proprio raggiunto, nemmeno con scarsa qualità.
Via di mezzo come soluzione? Se si, ok. Ma come fare in concreto? Avresti un piccolo suggerimento?
Ciao e grazie per l’eventuale risposta
Si,
quale pensi sia il tempo ottimale per raggiungere il tuo obiettivo?
Scrivilo su un fogliettino e sottrai il 20%.
Pensi di doverci mettere 7 giorni? Datti come obiettivo 5.
Pensi ci voglia 1 anno? Lo puoi fare in 10 mesi.
Insomma, direi che ci siamo capiti.
Per me funziona.
A presto,
Andrea.
Oddio seguo oggi questi commenti e realizzo che il mio obiettivo del 2020 di licenziarmi per avviare la mia attività è stato realizzato in 10.
Seguire questo blog e le tue newsletter è stata parte necessaria di questo percorso che considero solo l’inizio della mia nuova vita.
Grazie per tutto il lavoro che hai fatto e continui a fare, sei un’ispirazione quotidiana.
Ci vediamo in #365 del 2021 :)
Grande Francesco! Ci vediamo in #365 2021!
In Vivere Efficacemente accenni al fatto che ci siano guru che stanno abbandonando il concetto di obiettivo. Personalmente da quando ho scoperto l’approccio basato su piccoli obiettivi non posso più farne a meno.
E’ impagabile il piccolo brivido che provo quando fisso un piccolo obiettivo quasi raggiungibile, niente mi da più stimoli. Ma al momento la media è solo di 1 raggiunto su 2.
Andrea chi sono i “scriteriati” che non usano più gli obiettivi? Come può un approccio diverso da questo dare risultati migliori?
Buon weekend.
Ciao Giuseppe,
in Vivere EfficaceMente faccio riferimento essenzialmente a Leo Babauta, che da qualche anno è diventato fan dell’anti-obiettivi.
L’approccio proposto da Leo a me non convince ancora, ma ha una sua logica: gli obiettivi ci “costringono” a vivere nel futuro, dimenticando che l’azione è nel presente.
Comunque ripeto, io sono decisamente a favore degli obiettivi, già solo per il motivo che ci aiutano a dare una direzione ben precisa.
Andrea.
“… non ne ho idea, ma 3 punti fanno sempre scena!”
:D
Ciao andrea, voglio porti la mia definizione di un obiettivo:
Cosa?
Concludo la mia prima cessione di compromesso entro settembre 2014 guadagnandone 5000 euro netti
Perchè?
Perchè voglio vivere con entusiasmo la mia vita, viaggiando in posti dove non sono ancora stato, facendo corsi di formazione, facendo beneficenza e investendo in altre cessioni di compromesso
Come?
Seguo le indicazioni del corso sul compromesso che sto leggendo e le metto in pratica.
Secondo te così è corretta?
Grazie in anticipo
Emanuele
Buongiorno Andrea mi è appena venuto un lampo di genio :)
ho appena capito che ho confuso tutto
Il mio “Cosa”
“Concludo la mia prima cessione di compromesso entro settembre 2014 guadagnandone 5000 euro netti
in realtà è il “Come”, è lo strumento per realizzare i miei veri obiettivi
Il mio “Perchè”
“Perchè voglio vivere con entusiasmo la mia vita, viaggiando in posti dove non sono ancora stato, facendo corsi di formazione, facendo beneficenza e investendo”
in realtà è il mio “Cosa”
sono questi i miei obiettivi (so che ho bisogno di definirli meglio)
Stabiliti il Cosa e il Come, mi resta il Perchè
ed è che voglio crescere, divertirmi e aiutare gli altri
Questo è lo scopo della mia vita
Grazie per questo magnifico post :):):)
Se si dovesse prefiggersi un obiettivo finanziario da 1 milione di euro in un anno creerebbe solo frustrazione o super motivazione a tuo parere Andrea?
A mio avviso: “avere 1 milione di € in 1 anno” non è un obiettivo è un’intenzione.
Se sai già quali azioni vuoi condurre per realizzare questa tua intenzione, utilizzale per definire un vero obiettivo.
Io ad esempio mi sono dato come obiettivo quello di completare 2400 pomodori, perché so che riuscendo a lavorare in modo focalizzato sui miei obiettivi potrò avvicinarmi a quelle che sono le mie intenzioni. Non posso avere il controllo sulle mie intenzioni, come tu non puoi averle sul “tuo” milione di euro, ma posso sempre controllare quanti “pomodori” completare a fine giornata: è una mia responsabilità.
Spero di esserti stato utile,
Andrea.
Scusa Andrea, che differenza c’è fra “intenzione” e “obiettivo”.
Ho letto poco fa il tuo articolo interessantissimo ma non ho capito la tua risposta al commento qui sopra. Puoi illuminarmi?!! ;-)
Grazie.
Aurora
Ciao Andrea!!
Leggendo l’articolo, il quesito che ti pongo è uno: come si possono definire al meglio dei milestones?
Mi spiego meglio. Se l’obiettivo che vogliamo raggiungere è “quasi raggiungibile”, come possiamo definire delle tappe intermedie che siano il più possibile realistiche?
Te lo chiedo perchè mi è capitato più volte di redigere un piano per raggiungere un mio obiettivo, ma spesso e volentieri i milestones erano sfasati, quindi non riuscivo a registrare al meglio i miei progressi.
Ti ringrazio in anticipo per la risposta!
Ciao Davide, il metodo migliore a mio avviso consiste nel fare una pianificazione al contrario.
Mi spiego. Parti dal traguardo che vuoi raggiungere e poi immagina di muoverti a ritroso: quale tappa vuoi raggiungere subito prima del tuo traguardo finale? Prima di quella? E così via, fino ad arrivare al punto in cui sei ora.
Ciao una domanda…
Ma se una persona ha ben chiaro “l’obbiettivo” , “il perché”… ma orriva al il come è non riesce ad affrontare il primo punto per le semplice domande che si pone: come faccio a sapere che questa cosa va bene per iniziare? Se è la cosa giusta da fare? Se è una cosa che potrà servire per raggiungere il mio obbiettivo?…
Come fa a scrivere “il come” ed essere sicuro di scrivere la cosa giusta?
Grazie in anticipo per la vostra risposta
Saluti Genni
Ciao Andrea, innanzitutto ti faccio i miei complimenti per questo post interessantissimo ma anche per tutto il blog in generale.
Poi vorrei farti una domanda… quando dici che bisogna cercare di far coincidere il “Cosa” di un obiettivo ad un oggetto o ad un numero vuoi dire che non posso avere come obbiettivo il superamento di una paura o di una relazionale sentimentale? Grazie
L’obiettivo che suggerisci ha diversi punti deboli Giovanni: darsi come obiettivo superare una paura o una relazione sentimentale, significa riportare la tua mente continuamente a quella paura o relazione sentimentale, rendendoti difficile proprio ciò che vuoi conseguire. Cerca invece di pensare alla nuova persona che vuoi diventare, focalizzati sulla direzione verso cui vuoi andare, non ciò da cui vuoi allontanarti.