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Se vogliamo vivere felici dobbiamo scegliere con attenzione ciò che lasciamo entrare nella nostra vita (e ciò che invece dobbiamo imparare a tenere fuori).

 

“Ogni minuto che passi arrabbiato, perdi sessanta secondi di felicità.”

R.W. Emerson.

Ti capita spesso di farti rovinare la giornata dagli altri? Magari è per colpa del tuo capo, del prof. isterico o semplicemente dello str*!-o di turno. Non c’è niente da fare: per quanto ci sforziamo di vivere felici, per un motivo o per un altro c’è sempre qualcuno che è pronto a rovinare il nostro idillio.

Esiste una formula magica anti-stronzi? Possiamo farci scivolare di dosso le inutili arrabbiature e tornare a concentrarci su ciò che conta veramente? Insomma, è possibile vivere felici nonostante tutto e tutti? Qualche mese fa abbiamo visto i 4 errori che ti rendono infelice; nel post di oggi ti voglio parlare di una legge molto particolare, una legge che ti renderà impermeabile alle “secchiate” di negatività degli altri, oggi voglio parlarti della Legge del Camion della Spazzatura.

Il tassista newyorkese ed il segreto per vivere felici

Te lo ricordi il mio racconto del tassista milanese “zen”? A quanto pare non sono l’unico ad aver incontrato tassisti filosofi solcando le strade metropolitane. David J.Pollay, giornalista e blogger newyorkese, ha scritto addirittura un best-seller (“The Law of the Garbage Truck“) su un episodio accaduto 16 anni fa, mentre si recava in taxi verso Grand Central Station. Quel giorno, David imparò che la felicità è una nostra responsabilità e che niente e nessuno può portarcela via, a meno che non siamo noi stessi a permetterglielo. Ti va di leggere la storia di David?

André, io ancora non ho capito che c’azzecca un camion della spazzatura con il vivere felici, anzi, ti dirò di più: stamattina, alle 5:30, quando hanno svuotato la campana del vetro, più che la felicità, mi hanno suscitato un leggiuero istinto omicida! E tu adesso mi parli di tassisti e giornalisti newyorkesi: io non ci sto a capì ‘na mazza!

David era di fretta, il suo treno sarebbe partito tra meno di mezz’ora e le previsioni del traffico non presagivano nulla di buono. Senza pensarci troppo saltò sul primo taxi libero, in direzione della stazione. Il taxi giallo sfrecciava sulla corsia preferenziale, quando all’improvviso una macchina scura sbucò da un parcheggio poco più avanti: il tassista premette con tutta la sua forza il pedale del freno e le ruote iniziarono a fischiare. Dopo alcuni secondi, che erano sembrati interminabili, il taxi finalmente si fermò, a pochi centimetri dalla macchina scura.

David aveva il cuore in gola, ma le sorprese non era ancora finite. Il guidatore disattento, non solo non si scusò, ma iniziò ad inveire contro il tassista, per poi andarsene con un bel dito medio che sporgeva dal finestrino. David non poteva crederci: quel tizio stava per causare un incidente potenzialmente mortale ed invece di scusarsi si era comportato da perfetto stronzo. Ma a sorprenderlo davvero fu la reazione del tassista…

Il tassista non solo non si scompose più di tanto: sorrise e salutò amichevolmente il guidatore disattento. David era incredulo: “Come hai potuto lasciarlo andare così? Stava per ucciderci!“. Fu allora che David venne a conoscenza della “Legge del Camion della Spazzatura“. Continuando a sorridere il tassista guardò David nello specchietto e disse:

“Un sacco di persone sono come camion della spazzatura. Vanno in giro pieni di ‘rifiuti’: frustrazioni, rabbia, malcontento. Più questi ‘rifiuti’ si accumulano e più loro sentono l’urgenza di cercare un posto dove scaricarli. E se glielo permetti, te li scaricheranno addosso. Quindi amico, quando qualcuno cercherà di scaricare la sua rabbia e la sua frustrazione su di te, non prenderla sul personale. Sorridi, augura loro ogni bene e vai avanti. Credimi: sarai più felice.”

Sorridi, augura loro ogni bene e vai avanti.

Ti è piaciuta la storia di David? Che ne dici di vedere qualche consiglio pratico per applicare la “Legge del Camion della Spazzatura”?

Consigli pratici per evitare i Camion della Spazzatura

Tu normalmente ti comporti come il giovane David o come il tassista newyorkese? Permetti agli altri di scaricarti addosso la loro spazzatura o semplicemente impari ad andare avanti, facendoti scivolare di dosso le frustrazioni delle altre persone? Applicare la “Legge del Camion della Spazzatura” non è semplice, ma se non impariamo a farlo, rischiamo di trasformarci nelle discariche di turno per qualsiasi testina di kaiser la fuori. Ecco allora qualche consiglio pratico per evitare i Camion della Spazzatura e vivere felici:

  • Se li conosci li eviti. Qualsiasi percorso di crescita personale ha inizio con una presa di consapevolezza. Finché non ti renderai conto di tutti quei Camion della Spazzatura che ti ronzano attorno e che non vedono l’ora di scaricarti addosso i loro rifiuti, non potrai difenderti EfficaceMente. Quando qualcuno si sfoga con te, fermati per un istante: invece di reagire allo stesso modo, prendi consapevolezza del fatto che sei di fronte ad uno di questi “sacchi di rifiuti” ambulanti, sorridi, fai spallucce e vai avanti per la tua strada. Stesso discorso vale per i Camion della Spazzatura mass-mediatici: smettila di farti riempire di rifiuti da giornali, telegiornali e talk show politici. Fidati. Fatti una bella dieta mediatica.
  • Riprendi il controllo della tua vita. Gli studi dello psicologo Roy Baumeister della Florida State University hanno dimostrato come i brutti ricordi tendano a persistere nella nostra memoria molto più dei bei ricordi. Si tratta di un meccanismo evolutivo di difesa che ci ha permesso di sopravvivere per millenni ai pericoli della savana. Oggi, però, questo meccanismo mentale ci rende depressi e frustrati. Ogni volta che permettiamo ad un Camion della Spazzatura di scaricarci addosso i suoi rifiuti, creiamo un brutto ricordo e ci ritroviamo a rivivere all’infinito nella nostra mente quella spiacevole situazione, dimenticandoci di assaporare la straordinaria bellezza derivante dal vivere il presente (a questo proposito, devi leggerti assolutamente questo post). Se vuoi davvero riprendere il controllo dei tuoi stati d’animo e, in definitiva, della tua vita, devi imparare a non alimentare questi brutti ricordi, scegliendo deliberatamente di dedicare le tue energie a momenti e ad obiettivi positivi.
  • Impara dalle persone di successo. Oltre ai fan club, le persone di successo si ritrovano spesso ad avere dei veri e propri “hate club”, gruppi di persone che non fanno altro che esprimere disprezzo ed odio nei loro confronti (i cosiddetti “haters“). Molte starlette si fanno travolgere da questi haters, ma i veri leader, i veri campioni e le vere star, semplicemente se ne fregano e vanno avanti per la loro strada, consapevoli che ogni minuto che dedicano agli haters è un minuto in meno che possono dedicare a costruire il loro successo.

“Le piccole menti, hanno piccole preoccupazioni; le grandi menti… non hanno tempo per le preoccupazioni.”

R.W. Emerson.

  • Smettila di comportarti come un Camion della Spazzatura. Evitare accuratamente quelle pile di rifiuti su ruote che ti girano attorno non è sufficiente per vivere felici. Devi imparare a non essere tu stesso un Camion della Spazzatura. Nessuno vuole sminuire le difficoltà che stai affrontando, ma continuare a frignare non ti aiuterà a migliorare la situazione. Più ti concentri su ciò che non vuoi e più lo vedrai spuntare in ogni dove nella tua vita. Se vuoi evitare che la tua vita diventi miserabile, impara a sfruttare a tuo vantaggio la formula dell’atteggiamento mentale.

Mi auguro che questo articolo ti sia piaciuto, ma soprattutto mi auguro che questa settimana tu riprenda in mano la tua vita e non permetta a nessun Camion della Spazzatura di frapporsi tra te ed i tuoi obiettivi. Buona settimana.

Andrea Giulioodori.

Foto tratta da Google Immagini.

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Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Rossana

Ciao! ottimo articolo! grazie!
Temo di esser stata una grande discarica, tempo fa… e ho preferito allontanare definitivamente quel camion della spazzatura! più me ne fregavo, più alimentavo la sua invidia perchè continuavo a vivere felice e più spazzatura ricevevo! ora la sua spazzatura se la beccherà un’altra persona… ed io mi sono trasformata da discarica a prato fiorito!
Buona settimana! Rossana

Andrea

Ciao Rossana,
grazie del commento: non è mai troppo tardi per tornare ad essere “prati fioriti”.

A presto,
Andrea.

Rosy

Ciao! Ci credi che sono sconvolta? Proprio questa mattina un grosso furgone è uscito dal piazzale di un parcheggio e si è immesso in strada diretto, senza guardare e veloce, ho evitato l’incidente per un soffio! Istintivamente ho suonato a lungo il clacson e lui che fa? Inchioda affinchè io lo tamponi, si sporge dal finestrino, mi fà il dito medio e se ne va, pianissimo e ogni tanto inchiodando. Sono arrivata in ufficio mezzora dopo con le gambe ancora tremanti, il respiro affannoso e tanta, tanta rabbia in corpo.
Poi leggo il tuo post e resto di stucco. ‘Le coincidenze sono le uniche certezze’, diceva Saramago, quindi grazie per questo post, cercherò davvero di lavorare in questa direzione. Buona settimana a te,
Rosy

Andrea

Ciao Rosy,
che coincidenza eh. Innanzitutto sono felice che non ti sia accaduto nulla, per il resto, come hai giustamente sottolineato, “le coincidenze sono le uniche certezze”.

A presto,
Andrea.

Claire

E buongiorno!
Sarà che al momento la colonna sonora è allegra, sarà che ho cominciato con una buona notizia … ma oggi tutto è possibile.
Grazie Andrea, sempre grazie per gli articoli, sono un momento per me, in cui prendere consapevolezza, giorno dopo giorno … sempre avanti!
“Qualcuno” diceva … in direzione ostinata e contraria.
Oggi amo il mondo, va così ^_^
Claire

Andrea

Ciao Claire!
Mi piace quando certi commenti sprizzano positività da tutti i pori.

Andrea.

Livio

Ciao un commento a caldo dell’articolo, leggendo sentivo una parte di me che diceva è vero bisogna far così, e un altra parte (diciamo più di pancia) che si opponeva e desiderava portare tutti i camion della spazzatura nella terra dei fuochi in Campania e farli sparire.Credo che sia utopistico ed infantile pensare di eliminare ed aver ragione di tutti i “camion della spazzatura” che ci circondano, forse è meglio dedicarsi alla propria crescita ma com’è difficile reprimere certi istinti….

Andrea

Ciao Livio,
concordo pienamente con te, non è un caso che abbia sottolineato nell’articolo questo passaggio:

Applicare la “Legge del Camion della Spazzatura” non è semplice, ma se non impariamo a farlo, rischiamo di trasformarci nelle discariche di turno per qualsiasi testina di kaiser la fuori.

Io stesso cado spesso nella trappola; mi capita ad esempio con alcuni commentatori qui sul blog. Ultimamente direi che sono diventato abbastanza bravo a far scivolare via, ma in passato mi sono perso più di una volta in discussioni futili.

Come si suol dire: il rischio con gli idioti è che ti portano al loro livello e ti battono con l’esperienza ,-)

Grazie del commento,
Andrea.

Maria

Andrea ciao, io oltre ad un lutto (ho perso mamma l anno scorso) il mio compagno credo mi tradisca (sono 18 anni che viviamo insieme) come faccio a non essere una Frignona, ci ho provato a non rimurginare, sto sempre con pensieri ricorrenti negativi, non riesco ad essere positiva, sto male

sabner

Bella metafora per rappresentare un atteggiamento. Bisogna sempre valutare quello che ci arriva dall’esterno, a volte le critiche sono utili, anche se ci fanno male, possono aiutarci a crescere; altre volte invece sono solo spazzatura, in quel caso non bisogna dargli peso.
.
Riguardo all’eppisodio col tassista, rispondere con un altro dito medio e sunargli col clacson, non significa necessariamente arrabbiarsi, non vedo perchè bisogni trattar bene tutti a prescindere da come si comportano. L’importante e non darci peso

Andrea

Ciao Sabner,
se senti l’esigenza di rispondere in quel modo, in realtà gli stai dando peso: quando riconosci un Camion della Spazzatura non riesci proprio a mandarlo affancubo, il sentimento di compassione per quel povero sfigato che si porta sulle spalle tutta quella spazzatura supera di gran lunga qualsiasi sentimento di rabbia nei suoi confronti.

Sarebbe come sparare sulla croce rossa. Certo, compassione non significa che devi sobbarcarti le sue frustrazioni. L’indifferenza (positiva, non altezzosa) è un’arma estremamente potente.

Andrea.

Ambrosia

Verissimo, Andrea. Visto che hai menzionato la parola “compassione” (da intendersi chiaramente nel senso latino del termine), consiglio a tal proposito la lettura di un libro molto interessante del monaco buddhista Thich Nath Hanh, dal titolo “Spegni il fuoco della rabbia”. Offre diversi spunti molto interessanti su come trattare con i soggetti rabbiosi partendo primariamente da un lavoro su se stessi.
Bell’articolo come sempre, bravo :)
A.

sabner

se uno guida male e tutti lo trattano bene continuerà sempre così, se invece gli suonano il clacson magari col tempo iniziera a porsi delle domande e magari si corregge da solo prima di tirare sotto qualcuno

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