Consigli pratici per realizzare cambiamenti permanenti nella tua vita.
“Nessuno può tornare indietro ed iniziare una nuova vita, ma ognuno di noi può iniziare una nuova vita oggi.”
Maria Robinson.
Oggi voglio darti una piccola dimostrazione di magia: grazie al potere di Grayskull, leggerò la tua mente… sei pronto?!
Fai un profondo respiro, concentrati sul potere della patata volante e… via:
- hai deciso di leggere questo articolo perché senti l’esigenza di cambiare almeno un aspetto fondamentale della tua vita;
- già da diverso tempo stai cercando soluzioni pratiche per “dare la svolta”;
- hai letto libri, articoli di blog, hai visto film che ti hanno motivato e sei stato inspirato da chi ce l’ha fatta;
- nel recente passato hai deciso che era il momento di cambiare sul serio;
- nei primi giorni non è andata male, ma poi la vita ha preso il sopravvento e l’entusiasmo dell’inizio è svanito inspiegabilmente;
- hai riprovato altre 2-3 volte, ma il risultato è stato sempre lo stesso: fallimento.
Come sono andato?! Te l’ho detto: c’ho i poteri!
Se ti sei ritrovato in molti dei punti sopra elencati, beh… c’è una buona notizia per te: che tu ci creda o meno, oggi è il primo giorno della tua nuova vita.
Perché il cambiamento non dura
Se ho letto bene la tua mente, anche tu come me, avrai provato a cambiare almeno un centinaio di volte: magari volevi smettere di fumare, ricominciare una sana attività sportiva, oppure cambiare un tratto del tuo carattere che proprio non sopportavi.
Ti ricordi come è andata? Vediamo se mi è rimasta ancora un po’ di quella polverina magica… (non quella!)
- hai fissato un giorno (domani, lunedì, il 1° del mese, il 1° gennaio, etc.) e ti sei ripromesso che la tua vita sarebbe stata stravolta come per magia;
- quel giorno è arrivato ed effettivamente sei riuscito a mantenere i tuoi buoni propositi;
- la tua motivazione era ai massimi livelli, ma dopo qualche giorno, mantenere il cambiamento ti richiedeva un notevole dispendio di energie; dovevi mantenere il focus sul cambiamento, sentivi che la tua vita era piena di constrizioni;
- i primi dubbi si sono insinuati nella tua mente: “ne vale la pena?”;
- per la prima volta hai visto palesarsi in lontananza la calda spiaggia della tentazione. Hai iniziato a collegare alle nuove abitudini sempre più dolore, sofferenza e fatica; al contrario le vecchie abitudini ti sembravano così dolci, piacevoli e rassicuranti.
- All’improvviso quel giorno è arrivato; ti sei svegliato con il piede storto, il mondo sembrava avercela con te, tutto quello che facevi andava storto ed allora… allora hai deciso di fare un’eccezione: fottuto! ti eri appena arreso al cambiamento ed inevitabilmente sei tornato al punto di partenza?
Si Andre è andata esattamente così: ma non mi hai spiegato perché il cambiamento non dura?
Semplice: perché rendiamo il cambiamento innaturale.
Abbiamo così bisogno che l’apparenza sembri diversa, che facciamo di tutto per rendere il cambiamento qualcosa di estraneo alla nostra quotidianità.
- Fissiamo una data per il cambiamento, sottolineando che si tratta di un momento diverso dall’oggi, qualcosa di diverso dal qui ed ora (ricordati questa espressione per i prossimi articoli… qui ed ora ;-).
- Rendiamo il cambiamento faticoso, raccontandoci la barzelletta che auto-disciplina e forza di volontà sono perpetue.
- Rendiamo il cambiamento talmente odioso che inevitabilmente finiamo con l’idealizzare le nostre care vecchie abitudini.
La verità è che l’unico cambiamento che funziona è quello che non percepisci.
Ok Andre, ma sai che mi piaci quando sei pratico: insomma, come faccio a realizzare cambiamenti permanenti?!
Come realizzare cambiamenti permanenti
Nella mia esperienza ho scoperto che per rendere il cambiamento realmente efficace esistono alcune piccole regole pratiche da seguire:
- Non fissare date per il cambiamento. Caricare alcuni giorni (domani, lunedì, etc.) di un significato speciale, crea in te un’inconsapevole tensione: il tempo che ti divide dalla data di inizio diventa una sorta di terra di nessuno in cui tutto è permesso. Se hai deciso di iniziare una nuova dieta, probabilmente ti concederai qualsiasi eccesso prima di iniziarla: in questo modo non farai altro che accentuare la differenza tra il piacere della vecchia abitudine e la sofferenza del cambiamento. Inizia il tuo cambiamento oggi, ora: non rimandare neanche di 1 secondo.
- Non stravolgere la tua vita. Ricordi l’anedotto della rana bollita? Se “immergi” le tue cattive abitudini nella pentola bollente, queste salteranno fuori ritornando ad impossessarsi della tua vita. Se al contrario le immergerai nella pentola quando l’acqua è ancora fredda e piano, piano alzerai la temperatura, riuscirai a “bollirle” senza che se ne accorgano. Segui la regola dell’1, cambia un piccolo passo alla volta, e costruisci il tuo prossimo cambiamento sui cambiamenti che hai già consolidato.
- Rendi il cambiamento piacevole. Se pensi di sostituire un’abitudine che sai essere cattiva, ma che consideri piacevole, con un’abitudine che sai essere buona, ma che consideri spiacevole, hai perso in partenza. Se vuoi veramente abbandonare la vecchia abitudine devi prima renderla spiacevole. Pensa a tutte le cose a cui devi rinunciare a causa della tua cattiva abitudine, pensa a come sta rendendo misera la tua vita. Se necessario confrontati con chi ha una concezione completamente opposta della tua abitudine: cerca di capire perché chi non fuma, odia il fumo; cerca di capire perché un magro considera il cibo soltanto una fonte di nutrienti e non di piacere. Soltanto dopo aver reso la vecchia abitudine qualcosa di spiacevole, potrai iniziare a pensare alla tua nuova abitudine: pensa a come renderla piacevole, pensa a tutto ciò che ti permetterà di ottenere, a come ti farà sentire. Mettere la tua mente a tuo servizio è il più grande risultato di crescita personale che puoi ottenere. Non esistono verità assolute: scegli le verità che ti fanno comodo.
Caspita, questo articolo è uscito un po’ più lungo del solito, direi che sia arrivato il momento di festeggiare: in fondo oggi è il primo giorno della tua nuova vita!
Buona giornata.
Foto di -sel
Andrea, complimenti per il blog, uno dei miei preferiti.
Ai 3 passi indicati aggiungerei:
4) Al raggiungimento del piccolo passo intermedio, complimentati con te stesso e goditi il successo.
Ancora complimenti.
Lino
Ti ringrazio Lino, per i complimenti, ma soprattutto per l’integrazione ;)
Per incrementare le possibilità di realizzare nuovi cambiamenti permanenti, è determinante la consapevolezza della necessità e dell’utilità di tali innovazioni nella propria vita.
Il desiderio di migliorarsi, di aprire la propria mente a nuovi orizzonti, ai cambiamenti,… ci fornisce l’energia, la determinazione, per trovare dentro di noi la motivazione, per l’impegno continuo, per l’azione.
Ciao Andrea, complimenti ottimo articolo…come sempre d’altronde ! :-)
Ottimo articolo, io nella mia vita ho fatto molti cambiamenti, per esempio pesavo quasi 100 kg e in 2 anni con della attività sportiva e una dieta controllata sono riuscito a tornare a un peso forma accettabile, come ho fatto? un po’ come hai spiegato tu, ORA E QUI, un giorno ho deciso e ho subito iniziato, però non ho perso l’abitudine di mangiare, per me mangiare è un piacere, ma ho capito che il mangiare tanto non è più un piacere ma è un male per se stessi. Io mi ripeto sempre una frase “VOLERE è POTERE” e chi vuole veramente cambiare ci riesce sempre anche se la strada è in salita e piena di ostacoli. Questo è solo il mio pensiero personale ;) Buongiorno e buona lettura a tutti
Noto che la frase sul mangiare è stata interpretata in un modo che a posteriori non mi convince molto! ;-) Come hai giustamente sottolineato, il capire che mangiare troppo è un male per te stesso ha fatto scattare una molla importante. In generale collegare un aspetto emotivo al cibo, che va ben al di la del suo ruolo principale, lo ritengo negativo: se mangiamo/non mangiamo per placare le nostre ansie, per colmare un vuoto o per trovare piacere perché non lo troviamo in altri modi… questo non è un bene.
Questo non significa non godersi un bel piatto di pasta o altre prelibatezze della cucina italiana! ;)
Ciao Andrea,
come si fa a perseguire un miglioramento se questo dipende moltissimo dai feedback delle persone che ti sono intorno?
per esempio (non è il caso mio): come può essere un artista soddisfatto se riceve negatività dal pubblico che l’ascolta anche se lui possiede una grande autostima?
Non conosco il caso specifico e sinceramente non ho avuto esperienze del genere… ma penso che la parolina magica sia proprio “feedback”: i “commenti” del pubblico possono sicuramente aiutare ad indirizzare il cambiamento.
Io sono magra – lo sono sempre stata – e sono convinta che il cibo è uno dei più grandi piaceri della vita, mica una fonte di nutrienti.
Se pensassi che fosse solo una fonte di nutrienti, brutta davvero sarebbe la mia vita :).
(Pensate se spostassimo questo ragionamento a un altro ambito della vita, tipo quello delle relazioni e del fare l’amore…)
Questo per dire che per rendere davvero piacevole il cambiamento e bella la nostra vita, è utile basarsi appunto sul principio del piacere e non del dovere, né dell’autocostrzione e dell’autopunizione.
E il primo passo in questa direzione, quello basilare e propedeutico è amare se stessi.
Ogni volta che si pensa al cambiamento e a un’azione da compiere in quella direzione, è utile farsi la domanda: “Questo lo faccio per genuino amore di me stesso/a?”
Ciao! Da quando ho iniziato a leggere questo blog: questo è stato il primo giorno della mia nuova vita. è stato quello il mio qui ed ora! Mi sono resa conto che il mio stile di vita non era psicologicamente (oltre che fisicamente!!) sano. Che mi costringevo a rinunciare, perchè sprecavo tempo ed energia per nulla. Che avevo tutti i difetti in cui questo blog parla. Procrastino, mi scuso, comincio domani, mi do scadenze, vorrei ricominciare da capo con uno strappo netto che poi non riesco a sostenere. Insomma un gran caos! Ho sempre cercato qualcosa e qualcuno che potesse ispirarmi, che potesse indirizzarmi. E finalmente è arrivato! E poi ho trovato la vera ispirazione e la vera fiducia in me stessa! Ho imparato ad ascoltarmi, a capire davvero quali sono le mie motivazioni, l’origine delle mie scelte e la tenacia per mantenerle, ho trovato un equilibrio! Ho solo 20 anni e una vita piena e ricca che mi aspetta, che voglio costruirmi e apprezzare giorno per giorno. E allora non ha proprio senso auto-precludersi le possibilità che ci si presentano di fronte!
Non è un percorso semplice, nè lineare, e se a volte capita di inciampare e c’è il pericolo che tutto torni come prima, vengo qui e trovo sempre un articolo che mi ricordi perchè ho cominciato e perchè voglio continuare! Grazie Andrea, perchè funziona EFFICACEMENTE!
Ciao Andrea.
Io punterei anche sulle parole che usiamo. Ad esempio “cambiare” implica che abbiamo qualcosa che non va/non ci piace, meglio usare “migliorare” è più motivante e più positivo ( e non serve il risciacquo :-).
“Devo”, ci induce a fare qualcosa che esula dalle nostre decisioni, meglio usare “voglio” sono io che conduco il gioco e faccio le scelte giuste.
Dopotutto qui sono d’accordo con te, il processo che vogliamo avviare deve essere il più inconscio possibile, senza stare lì a rimuginare, pesare e misurare i risultati cche otteniamo.
Complimenti come sempre!!
Grazie Andrea,
il tuo blog e’ un punto di riferimento per cercare
di non perdersi nelle continue distrazioni quotidiane.
( TV, PERSONE CHE ANCHE SE NON LO DICONO SEMBRA STAMPATO SUL LORO
VOLTO ” NON CE LA FARAI MAI “)
A volte penso che la nostra generazione ( ho 33 anni ) sia stata tirata su solo a merendine e bim bum bam.
Non ci hanno insegnato a raggiungere obiettivi, a combattere, a credere in noi stessi.
Ma forse tutto questo deve nascere e crescere solo dentro di noi.
E’ difficile, ma ho voglia di combattere per cambiare — migliorare.
E’ il pensiero di tutti i giorni
Ancora GRAZIE
Ciao,
bellissimo commento… condivido appieno.
Andrea.
Complimenti Andrea, specialmente le tue 3 raccomandazioni pratiche sono proprio ciò che può rendere il cambiamento accessibile e di agevole realizzazione per tutti.
Un abbraccio e a presto
Fabio
Mi piace molto il tuo blog e dato che oggi è il primo giorno della mia nuova vita, dopo molto che ti leggo, posterò un commento!
Grazie per il tuo entusiasmo e per le “dritte” Andrea
Grazie a te per il commento Francesca!
Andrea.
Grazie andrea di questo articolo lo trovo veramente interessante,la cosa che volevo chiederti è questa: ho già letto un famoso libro di crescita personale (di un famoso guru), ed ovviamente come tu stesso dici è importante associare dolore alla vecchia abitudine e rendere piacevole la nuova,ok perfetto belle parole,il problema è che io non riesco a rendere piacevoli alcune cose come ad es studiare e non mettiamo alri es altrimenti infrangiamo la regola dell’1.
Posso pensare alle sensazioni positive, visualizzare,capire i vantaggi di quello che otterrò ed in pratica studio ma è sempre terribilmente noioso.
In pratica questo mi penalizza molto sia in termini di qualità dello studio sia per la qualità della mia vita.
quindi la mia domanda è:come cambiare procedura?studiare con amici già provato nn mi piace lo stesso, e non sempre è possibile,studiare luogo piacevole lo stesso….ciao e complimenti per il blog
Il mio problema é che mi sento terribilmente stanca, infatti sono venuta qui oggi proprio per cercare un consiglio pratico su come rinfocolare queste energie che sono al lumicino….
Perché é l’unica cosa che mi manca: l’energia.
E questa mancanza di energia deriva proprio dal fatto che negli ultimi tre anni, senza sosta, sono capitate cose nella mia vita che l’hanno rivoltata come un calzino. Di mio so di aver fatto molti errori e proprio la consapevolezza di questi errori hanno stimolato e stimolano ogni giorno la mia voglia di migliorare, di essere davvero ciò che voglio essere e realizzare il mio sogno.
Ma vivere tutti questi cambiamenti, senza alcuna pausa…senza alcuna possibilità di staccare la spina, mai, mi hanno veramente esaurita….
Il problema é che io ora non posso permettermi di risposare. Non so se mi spiego ma the show must go on, non si ferma il tempo, non si ferma la vita, non si fermano le opportunità da cogliere e gli imprevisti che impattano sulla nostra vita.
Mi rendo conto di essere in un circolo vizioso allucinante, ma le energie, o anche avere e crearsi la consapevolezza di averle….é molto importante e spesso la sottovalutiamo.
scusami se ti ho rubato spazio con un commento che potrebbe essere offtopic, ma molto autoreferenzialmente ho la percezione di avere un problema che molti sembrano non avere, ovvero: la sensazione di non avere sufficienti energie per raggiungere gli obiettivi. E questo peggiora la situazione perché più ci penso, più me ne convinco e più la stanchezza aumenta.
Bell’articolo.
Il punto due, ovvero l’aneddoto della rana bollita, mi ha fatto riflettere.
Il mio tallone d’Achille sono i peccati di gola. Sono riuscito a acquisire l’abitudine di leggere molto, quella di uscire più spesso, quella di frequentare l’università, ma sui peccati di gola non riesco a fare nulla di buono e non capisco quali possano essere le soluzioni per i miei spuntini di mezzanotte e il resto. Però, il punto due e gli altri mi aiuteranno, o almeno lo credo. Se paragono la mia vita di un anno fa a quella di ora, noto dei cambiamenti EPOCALI. In quasi tutti gli aspetti. Oltretutto, Robbins dice: “La gente sopravvaluta ciò che può fare in un anno, ma sottovaluta ciò che può fare in dieci”. Io ovviamente spero di migliorare la mia salute prima prima del 2023, ma in qualche modo questo mi aiuta. Forse molti dei miei problemi derivano dal fatto che ho sempre previsto nella mia vita le “zone di nessuno” e i periodi in cui ci possono essere deviazioni rispetto a ciò che desidero per il mio futuro. Anche l’ultimo punto può migliorare la mia tecnica: non ho mai reso i cambiamenti piacevoli, anzi a volte proprio li rendo tipo una pena di morte. ahahah :D
Grazie
Alessandro
ps: a chi è piaciuta la frase di Anthony Robbins che ho citato, consiglio il libro dal quale ho tratto la citazione. Si chiama “Come Migliorare il Proprio Stato Mentale, Fisico, Finanziario” ed è dello stesso Robbins. ;)
Una cosa facile facile insomma…
Come si fa a rendere spiacevole il calduccio delle coperte? Vorrei abituarmi ad alzarmi presto per riuscire a studiare di più e avere comunque del tempo libero ma non riesco! Le ho provate tutte ma non sono mai riuscita a farla sembrare una cosa piacevole e tantomeno naturale! Le poche volte che son riuscita a svegliarmi presto avevo sonno e non riuscivo a combinare niente! Come si fa a renderla una cosa piacevole?