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È il 13 aprile del 2013, sono le 3:30 del mattino a Los Angeles.

Il giocatore dell’NBA Kobe Bryant, cresciuto tra i campetti di basket di Rieti, Pistoia e Reggio Calabria, decide di sfogarsi con un post su Facebook.

Qualche ora prima ha subito un grave infortunio al tendine di Achille che, a 35 anni, rischia di mettere la parola “fine” alla sua carriera sportiva.

Se stai attraversando un momento difficile nella tua vita %FIRSTNAME|TITLECASE%; se pensi che sia troppo tardi per ricominciare; se credi che ormai non ci sia più speranza per i tuoi sogni…

…voglio che tu legga con attenzione le 334 parole di questo post scritto di getto da Kobe:

(Trovi la traduzione sotto lo screenshot del post originale)

“Che grandissima str**zata! Tutti gli allenamenti e i sacrifici fatti sono volati via in un attimo, per colpa di un movimento che ho fatto milioni di volte! 

La frustrazione è insopportabile. La rabbia è indescrivibile. 

Perché diavolo è successo?!? Non ha alcun senso

Ora dovrei tornare ad essere lo stesso giocatore, o addirittura migliore, a 35 anni?!? Come diavolo dovrei riuscirci??

Non ne ho IDEA. Non so se ho la forza di volontà per superare questa cosa.

Forse dovrei tirare fuori la sedia a dondolo e passarci il resto delle mie giornate ripensando alla carriera che ho avuto. Forse è così che finisce il mio libro. Forse il Tempo mi ha sconfitto…

O forse no! 

Sono le 3:30 del mattino, il mio piede sembra un pezzo di carne morta, mi gira la testa a causa degli antidolorifici e non riesco a chiudere occhio.

Perdonate il mio sfogo, ma a cosa servono i social media se non puoi essere autentico e reale? 

Fa bene sfogarsi, lasciar uscire tutto. Raccontarsi che QUESTA è la peggiore cosa che ti è capitata nella vita!

Perché dopo esserti sfogato fino in fondo, finalmente inizi a vedere le cose da una nuova prospettiva.

Ci sono problemi e sfide ben più grandi nel mondo rispetto a al tendine d’Achille rotto di un giocatore di Basket.

Smetti di piangerti addossotrova il lato positivo e mettiti al lavoro con la stessa convinzione, lo stesso impegno e la stessa determinazione di sempre.

Un giorno intraprenderai un nuovo percorso di carriera. Oggi NON è quel giorno.

“Se mi vedi lottare con un orso, prega per l’orso”. Ho sempre amato questa citazione. Questa è la “mamba mentality”: noi non molliamo, non ci nascondiamo, non scappiamo. Resistiamo e conquistiamo i nostri obiettivi […].

Mamba out.”

Noi non molliamo. Noi non ci nascondiamo. Noi non scappiamo.

Tempo di rialzarsi e tornare al lavoro cono la stessa convizione, lo stesso impegno e la stessa determinazione di sempre.

Questa è la newsletter di EfficaceMente. Buona settimana.

Andrea Giuliodori.

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