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Buon lunedì.

A metà settembre sono stato ospite all’Asculum Festival, una tre giorni dedicata alla crescita personale che ha visto l’intervento del dott. Franco Berrino, l’apneista Alessia Zecchini, il Prof. Vito Mancuso, il divulgatore Paolo Borzacchiello, l’esploratore Max Calderan, la mental coach dell’olimpionico Jacobs Nicoletta Romanazzi, l’astronauta Paolo Nespoli, e tanti altri.

Al termine del mio primo intervento al Teatro dei Filarmonici, una persona dal pubblico mi ha fatto una domanda che ho ricevuto spesso negli ultimi 15 anni di divulgazione con EfficaceMente.

Questa:

“In questa crescita personale si parla sempre di individuo, obiettivi e traguardi personali, sviluppo delle proprie competenze, ma dov’è l’altro? Non si possono ignorare le relazioni con le altre persone”.

Dal palco ho risposto che concentrarsi sul proprio miglioramento personale non esclude la cura delle relazioni, così come lo studio della matematica non esclude lo studio della letteratura.

Sono semplicemente piani diversi, che ha senso sviluppare in parallelo.

…ma ho sbagliato.

Tornando in macchina, ho continuato a riflettere su quella domanda e ho realizzato che la crescita personale, in realtà, è un’eccezionale palestra per la cura delle relazioni interpersonali.

Citando il Prof. Jordan Peterson, l’idividuo non è altro che una comunità di “io” che esiste in un arco temporale che chiamiamo vita.

Quando decidiamo, nel momento presente, di…

  • Coltivare buone abitudini.
  • Lavorare con impegno ai nostri obiettivi.
  • Prenderci cura della nostra mente e del nostro corpo.
  • Investire nella nostra formazione.
  • etc.

…ovvero, quando decidiamo di dedicarci al nostro miglioramento personale, ci stiamo di fatto prendendo cura di quella comunità di “io futuri” che saremo negli anni.

La crescita personale è dunque la PRIMA e più importante forma di allenamento alla cura delle relazioni.

Se impariamo a prenderci cura, innanzitutto, della nostra “comunità di io futuri”, allora sì che potremo creare relazioni (amorose, di amicizia o professionali) di reale valore e profondità anche con gli altri.

Al contrario, focalizzarci esclusivamente sulle relazioni con gli altri, dimenticandoci di coltivare prima di tutto la nostra persona, porta inevitabilmente allo sviluppo di rapporti malsani, rapporti che rischiano di essere infestati da dipendenza, invidia, insicurezza, difficoltà comunicative, risentimento, senso di inferiorità o superiorità…

…ovvero le classiche dinamiche disfunzionali che vediamo tutti i giorni nei nostri rapporti personali, in ufficio o sui social.

La crescita personale è crescita per la società.

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