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Ben ritrovato.

Ho preparato per te una nuova puntata della newsletter di EfficaceMente, l’email a più alto contenuto di valore che riceverai questa settimana (o almeno ci si prova ogni lunedì 😉).

Oggi voglio parlarti della sindrome del “Toccafondista”.

No, inutile cercarla nei libri di medicina; è un’espressione che mi sono appena inventato, eppure sono sicuro che rispecchi il comportamento di molti lettori…

Il Toccafondista D.O.C. è la classica persona che per ritrovare la motivazione sente prima il bisogno di toccare il fondo.

Il Toccafondista fa binge watching su Netflix per 12 ore filate e passa le altre 12 a guardare reels idioti su Instagram prima di avere talmente tanti rimorsi da obbligarsi a fare mezz’ora scarsa di studio o lavoro focalizzato.

Il Toccafondista lascia il solco delle proprie chiappe ben impresso sul divano e aspetta che la bilancia segni “sì, vabbé, così però fai pure un po’ schifo” prima di decidersi a fare un minimo di movimento fisico.

Il Toccafondista compra anche il set di pentole in acciaio Inox promosse da Mastrota su Rete 4 e aspetta la chiamata del Direttore di Filiale per lo scoperto sul conto prima di impegnarsi a rimettere in sesto le proprie finanze.

Insomma, il vero Toccafondista è un campione olimpionico di autosabotaggio e autolesionismo.

…e come se non bastasse, si trova spesso incastrato in questo circolo vizioso in cui il famoso “fondo” si abbassa sempre più e la spinta che riesce a darsi per risalire ogni volta che lo tocca è sempre più fiacca.

Ecco, magari tu sei un Toccafondista ancora alle prime armi, ma se sei arrivato a leggere fin qui è probabile che alcune delle mie parole abbiano fatto risuonare corde profonde in te.

Come possiamo uscirne dunque?
Come possiamo smetterla di autosabotarci e finalmente ritrovare la motivazione in maniera sana?

Beh, il segreto in questi casi è uccidere i nostri “mostri” finché sono ancora piccolini.

Hai saltato un allenamento dopo una sequenza perfetta?

Ricomincia oggi stesso, non aspettare che si ripresentino le condizioni perfette.

Hai fatto la litigata del secolo con la tua compagna / il tuo compagno?

Cerca di parlarci il prima possibile, non aspettare che il rapporto si deteriori oltre.

Hai studiato con la concentrazione di un bradipo nano delle Ande svizzere negli ultimi giorni?

Fai subito almeno un pomodoro di studio super-focalizzato, non aspettare l’inizio di una nuova ora, la pausa pranzo o qualche altra condizione “magica”.

Se non vuoi che la sindrome del Toccafondista ti rovini la vita, devi imparare a rialzarti ad ogni caduta, ma soprattutto devi imparare a farlo il prima possibile.

Sì, lo so, rialzarsi fa schifo.

Hai i muscoli ancora doloranti per la “caduta”, sei sporco di fango e per quanto avvilente, starsene sdraiati dopo lo sforzo che avevi fatto fino a quel momento, in fondo non è così male.

Se non ti rialzerai subito però, farlo più avanti sarà sempre più difficile e arriverà un giorno in cui semplicemente non crederai più di esserne capace.

Oggi rialzati.

Rialzati anche se non ti senti motivato.
Rialzati anche se le condizioni non sono quelle giuste.
Rialzati anche se hai paura di ricadere.

Oggi rialzati.

Buona settimana.

Andrea Giuliodori.

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