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Svegliatevi! è un appello a tutti coloro che vogliono vivere appieno la propria età, senza rimpianti, ma soprattutto senza aver paura di osare, sbagliare e ritornare a provare.

“Il coraggio è fatto di paura”

Oriana Fallaci.

Negli ultimi post abbiamo visto argomenti molto specifici e, passami il termine, “tecnici”: come affrontare un colloquio di lavoro, come superare l’ansia da esame, come migliorare la concentrazionePrendiamoci una pausa. Questa settimana voglio proporti un articolo diverso dal solito, un articolo scritto di getto, ma che mi auguro possa darti una bella… scrollata.

Il post di oggi vuole essere un appello ai miei coetanei, i trentenni. Forse tu appartieni ad una generazione diversa. Non importa, continua a leggere. In tutta onestà mi sarebbe piaciuto leggere questo appello quando ero ventenne e spero di non dimenticarlo quando sarò quarantenne, cinquantenne, e così via.

Non si tratta di un mio appello. Non mi sento nella posizione di scrivere manifesti generazionali o dare lezioni a chicchessia. Questo appello è stato scritto da una scrittrice, giornalista ed attivista italiana. Una donna con gli attributi. Una donna che è stata spesso al centro di polemiche e controversie: amata da molti, odiata da molti, ma indifferente a nessuno. Ho condiviso alcune sue posizioni e ne ho disprezzate altre. Qualunque sia la tua opinione su questa autrice, mettila da parte e leggi il suo appello ai trentenni.

Se te lo stai ancora domandando, sto naturalmente parlando di Oriana Fallaci e del brano “Svegliatevi trentenni!” contenuto nel suo libro “Se il sole muore“. Buona lettura.

Svegliatevi trentenni! di Oriana Fallaci

“[…] Io mi diverto ad avere trent’anni, io me li bevo come un liquore i trent’anni: non li appassisco in una precoce vecchiaia ciclostilata su carta carbone. Ascoltami, Cernam, White, Bean, Armstrong, Gordon, Chaffee: sono stupendi i trent’anni, ed anche i trentuno, i trentadue, i trentatré, i trentaquattro, i trentacinque! Sono stupendi perché sono liberi, ribelli, fuorilegge, perché è finita l’angoscia dell’attesa, non è incominciata la malinconia del declino, perché siamo lucidi, finalmente, a trent’anni!

Se siamo religiosi, siamo religiosi convinti. Se siamo atei, siamo atei convinti. Se siamo dubbiosi, siamo dubbiosi senza vergogna. E non temiamo le beffe dei ragazzi perché anche noi siamo giovani, non temiamo i rimproveri degli adulti perché anche noi siamo adulti. Non temiamo il peccato perché abbiamo capito che il peccato è un punto di vista, non temiamo la disubbidienza perché abbiamo scoperto che la disubbidienza è nobile. Non temiamo la punizione perché abbiamo concluso che non c’è nulla di male ad amarci se ci incontriamo, ad abbandonarci se ci perdiamo: i conti non dobbiamo più farli con la maestra di scuola e non dobbiamo ancora farli col prete dell’olio santo. Li facciamo con noi stessi e basta, col nostro dolore da grandi.

Siamo un campo di grano maturo, a trent’anni, non più acerbi e non ancora secchi: la linfa scorre in noi con la pressione giusta, gonfia di vita. È viva ogni nostra gioia, è viva ogni nostra pena, si ride e si piange come non ci riuscirà mai più, si pensa e si capisce come non ci riuscirà mai più. Abbiamo raggiunto la cima della montagna e tutto è chiaro là in cima: la strada per cui siamo saliti, la strada per cui scenderemo. Un po’ ansimanti e tuttavia freschi, non succederà più di sederci nel mezzo a guardare indietro e in avanti, a meditare sulla nostra fortuna: e allora com’è che in voi non è così? Com’è che sembrate i miei padri schiacciati di paure, di tedio, di calvizie? Ma cosa v’hanno fatto, cosa vi siete fatti? A quale prezzo pagate la Luna?

La Luna costa cara, lo so. Costa cara a ciascuno di noi: ma nessun prezzo vale quel campo di grano, nessun prezzo vale quella cima di monte. Se lo valesse, sarebbe inutile andar sulla Luna: tanto varrebbe restarcene qui. Svegliatevi dunque, smettetela d’essere così razionali, ubbidienti, rugosi! Smettetela di perder capelli, di intristire nella vostra uguaglianza! Stracciatela la carta carbone. Ridete, piangete, sbagliate. Prendetelo a pugni quel Burocrate che guarda il cronometro. Ve lo dico con umiltà, con affetto, perché vi stimo, perché vi vedo migliori di me e vorrei che foste molto migliori di me. Molto: non così poco. O è ormai troppo tardi? O il Sistema vi ha già piegato, inghiottito? Sì, dev’esser così.”

Non male vero? Mi piacerebbe sapere nei commenti cosa hai provato leggendo ed ascoltando questo brano. Io ho avuto delle sensazioni nette e contrastanti…

Non avrai seconde occasioni

Ho letto per la prima volta questo brano qualche settimana fa e ho subito provato un misto di angoscia  e determinazione. Angoscia per il tempo che sta scivolando via senza sosta come i granelli di sabbia in una clessidra. Determinazione per la consapevolezza che posso fare molto di più che starmene a guardare inebetito quella clessidra.

Ho accettato gli errori che ho fatto a vent’anni (beh, non tutti), ho preso consapevolezza che ne commetterò altrettanti a trent’anni, ma leggendo questo brano della Fallaci ho deciso che in questa decade non intendo avere rimpianti (soprattutto questi venti).

Non voglio aggiungere altro a questo articolo: niente bullet point con “stratagemmi pratici”, niente “10 consigli per…“, solo una frase: non avrai seconde occasioni. I tuoi vent’anni, i tuoi trent’anni, i tuoi quarant’anni e così via, non torneranno mai più indietro: ridi, piangi, sbaglia, ma non sprecarli.

Buona settimana,

Andrea Giuliodori.

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Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Giancarlo

Avrei fatto meglio a “procrastinare” la lettura di questo articolo a domani mattina e invece no, l’ho voluto leggere prima di andare a dormire. E adesso andrò a dormire pieno di domande, dubbi e anche tanta determinazione… dormirò dopo questo articolo? Forse no o forse sì… e forse sognerò qualcosa di illuminante per i miei nuovi progetti ;-)

Andrea

Ciao Giancarlo,
mi auguro che alla fine tu abbia dormito ;-)

Nel caso… “Come dormire bene: 5 consigli pratici” XD

Giancarlo

Ahahahahahahah se solo mi avessi risposto ieri notte, forse avrei dormito XD

Leonardo

Bell’articolo Andri..ma una domanda mi sorge spontanea:

-quali sono gli errori che hai fatto a ventanni? :)

enzagiam

questo articolo cade a fagiuolo.
in questi anni sono stata divisa tra un continuo rimpianto e una spinta verso qualcosa che solo da poco sono riuscita a definire e sto cercando di incanalare. ho cominciato a fare tutto quello che ho sempre desiderato ma ho sempre considerato impossibile da realizzare.
non mi sono sentita tanto sveglia nella mia vita come adesso, ho deciso di imparare le cose a cui ho sempre rinunciato perchè ” tanto a che ti serve”, di viaggiare più che posso finchè mi reggeranno le gambe ( e mi sopporterà mio marito ahah), di lasciar andare le persone che non mi hanno a cuore e smettere di perdere tempo a rimurginare. senza rimandare ad un indefinito domani.

p.s.ieri ho cominciato a leggere il libro di Carnegie che consigliavi e stanotte continuavo a riflettere su Lincoln e il suo cambiamento e mi sto proponendo di iniziare a cambiare atteggiamento verso un paio di persone. iniziamo da un paio intanto :)

Andrea

Ciao Enza, che bel commento :-) Grazie.

Andrea

Ciao Leo,
ah tranquillo ne ho fatti. Un mio sogno tra i 20 e i 30 anni era quello di entrare in una delle top Business School con la borsa di studio di una società di consulenza strategica: non mi è riuscito ed è stato un rimpianto che mi sono portato dietro per anni.

Poi ci sarà un’altra ventina tra minchiate e rimpianti; come scritto nell’articolo, molti li ho accettati, ho capito che facevano parte di un percorso. Altri, senza far finta di essere l’uomo maturo che non ha fatto errori, sono state cavolate punto e basta ;-)

A presto,
Andrea.

enzagiam

ops, ho scritto come fosse in risposta a Leonardo!

GVB78

oh si, provo anche io la medesima sensazione che non posso sprecare quest’opportunità. Tutto intorno a me sembra stia collimando verso la mia direzione, la base su cui si fonda il mio progetto. E’ un’occasione unica e se la spreco credo che non me la perdonerei mai. ;-)

Andrea

Cavoli GVB78 hai fatto venire l’ansia anche a me!!! XD

antonio

i brividi….quelli veri. Ed io di anni ne ho 29. Buona settimana!

Andrea

Ci siamo quasi eh Antonio… dai che fra poco tocca anche a te!
Andrea.

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