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Non ci sono bugie buone e bugie cattive, ma tra le diverse bugie quelle che raccontiamo a noi stessi sono sicuramente tra le peggiori.

bugie

“Se vuoi avere successo devi rispettare una sola regola: non mentire mai a te stesso.”

P. Coelho.

Ti sei mai chiesto quante bugie ci raccontano mediamente in una giornata? 3, 10, 20? Secondo lo psicologo sociale Jerald Jellison della University of Southern California, l’individuo medio racconta 200 bugie al giorno. Dai più recenti studi del Prof. Robert Feldman, della University of Massachusetts, emerge invece che vengono dette all’incirca 2-3 bugie nel corso di una chiacchierata di soli 10 minuti.

Numeri impressionanti.

In un post precedente ti ho parlato dei 10 migliori indizi per smascherare questi bugiardi patentati. Tra di loro però se ne nasconde uno particolarmente subdolo e nessuna delle strategie viste finora ti aiuterà a coglierlo con le mani nella marmellata. Questo losco individuo è talmente bravo che sono anni ormai che ti sta infinocchiando alla grande. Chissà, magari lo conosci. Ti do un indizio: lo incontri ogni mattina allo specchio appena sveglio.

Tra le menzogne che ci raccontiamo, le bugie che raccontiamo a noi stessi hanno del paradossale. Lo facciamo quasi tutti, lo facciamo quasi ogni giorno. Mentiamo in mille modi diversi, ma alla base di tutte queste auto-balle ci sono due ragioni ben precise:

  • Non vogliamo affrontare la realtà. In questo primo caso “mentiamo sapendo di mentire“, in altre parole ci inventiamo scuse che giustifichino il nostro scarso impegno ed i conseguenti fallimenti. Continuiamo a fare promesse che puntualmente disattendiamo, deludendo noi stessi e gli altri. La procrastinazione ed una forza di volontà traballante trovano il loro humus preferito in questo terreno.
  • Non conosciamo la realtà. In questo secondo caso “mentiamo non sapendo di mentire“. Ci siamo talmente abituati alle frottole che ci racconta quotidianamente quella vocina che ci ronza in testa che non riusciamo più a distinguere le nostre convinzioni limitanti dalla realtà. Questo tipo di menzogne sono ancor più pericolose delle prime, perché minano alle fondamenta la nostra autostima.

Nell’articolo di oggi vorrei elencarti le 3 bugie che ci raccontiamo più spesso. Mi auguro che vederle scritte nero su bianco ti aiuti a prenderne consapevolezza. Ecco le auto-balle che si racconta ogni giorno il nostro alter ego “Luigino Siprendeperilculino”.

Bugia #1: sulla felicità

“Se solo __________, la mia vita sarebbe fantastica.”

Siamo intimamente convinti che la nostra vita sarebbe un paradiso in terra se solo… avessimo più soldi, un corpo perfetto, più amici, un partner fantastico, più libertà, un lavoro migliore, etc. Siamo talmente focalizzati su questo futuro ideale ed idealizzato che ci dimentichiamo di vivere il presente, il viaggio che stiamo compiendo, il quiedora.

Non fraintendermi, non c’è nulla di sbagliato nell’avere degli obiettivi e delle ambizioni per il nostro futuro: il desiderio di progredire è un atteggiamento profondamente radicato nel nostro DNA ed è alla base del nostro vantaggio come specie animale. La balla è credere che saremo felici solo quando saranno soddisfatte queste condizioni. Questa bugia che ci ripetiamo ogni giorno ci condanna ad un perpetuo senso di frustrazione e, ironia della sorte, non ci è di alcun aiuto per realizzare quel futuro tanto sperato.

“Il successo non è la chiave per essere felici. Essere felici è la chiave per il successo”.

A. Schweitzer.

Inizia a goderti il viaggio, il sapore della sfida. Chissà, forse una volta arrivato in cima ti guarderai indietro e capirai che la vetta di per sé non è poi così importante, che ciò che conta davvero è chi sei diventato per arrivare fin lassù.

Bugia #2: sul tempo

“Se avessi più tempo, potrei finalmente ___________.”

Sai qual è la differenza in minuti tra la nostra giornata e quella di una persona che è riuscita a realizzare gli obiettivi a cui aspiriamo? ZERO, nisba, nada.

Mediamente trascorriamo ogni giorno 4 h e 34 m davanti alla TV (dati Eurispes), 1 h e 22 m a navigare su internet (dati Audiweb) e il resto del tempo a mandare messaggini su Whatsapp! Continuare a raccontarci la balla che non riusciamo a praticare i nostri buoni propositi perché non abbiamo abbastanza tempo è come incolpare la gravità se siamo fuori forma.

Non è il tempo a mancarci. Ciò di cui scarseggiamo davvero è il sisu finlandese, ovvero quella volontà incrollabile di portare a termine ciò che ci siamo ripromessi, costi quel che costi.

Ehi, qui nessuno dice che non puoi (o non devi) rilassarti, ma c’è una bella differenza tra lo sprecare tempo prima di aver completato i tuoi impegni e il goderti un meritato riposo dopo aver affrontato la tua giornata come un vero guerriero. La qualità di un periodo di riposo senza rimorsi non ha pari. Pensaci la prossima volta che stai per digitare www.Face…

Bugia #3: sulla procrastinazione

“Da domani inizio.”

Questa balla è spettacolare. Prova ad immaginare la scena: ti sei svegliato male (e tardi), durante il giorno sei svogliato e portare avanti i tuoi progetti è terribilmente faticoso. Hai l’impressione che sia tutto vano e che ormai la giornata sia “segnata”. Ad un certo punto un retro-pensiero si insinua dolce e caldo nella tua mente, lentamente prende forma, inizi già a sentire i sensi di colpa sciogliersi come la brina sotto i raggi del timido sole invernale.

Hai deciso! Oggi ormai è una giornata da buttare, tanto vale arrendersi all’effetto chissenefrega. Ti senti già più leggero e allora pronunci le fatidiche parole: “Cascasse il mondo, da domani inizio seriamente!

…arriva il famoso “domani” e nulla è cambiato, ad eccezione del nostro naso che si è allungato di un paio di cm ;-)

“Se oggi non stai vivendo i tuoi sogni è perché ieri hai deciso di rimandare a domani.”

Andrea.

Tra le pagine di Start! la guida anti-rimandite, parlo diffusamente dell’auto-inganno e degli altri “raffinati” meccanismi mentali messi in campo dai procrastinatori seriali. In questo articolo però vorrei porti una semplice domanda: se non sei in grado di iniziare in questo preciso istante, cosa ti fa credere che domani andrà meglio?

Sei davvero così ingenuo da pensare che domani sarà una giornata perfetta, che sarai finalmente motivato e pieno di energia? La verità è che né io, né te sappiamo come ci sveglieremo domani o quali urgenze dovremo affrontare. Smettila di raccontarti la favoletta del “da domani inizio” e cerca invece di capire cos’è che ti sta bloccando oggi, in questo preciso istante: osserva questa emozione, guardala fissa negli occhi e poi… agisci.

Dimostra  a te stesso e al mondo intero quanto vali. Dimostra che sei tu a dettare le regole e non la stanchezza, la demotivazione, la frustrazione. Tu sei infinitamente più potente dei tuoi pensieri e delle tue emozioni.

Tu sei più forte di quella vocina

“Tu sei infinitamente più potente dei tuoi pensieri e delle tue emozioni.”

Sai cosa accomuna queste tre balle che ci raccontiamo ogni giorno e le altre decine di menzogne che ci ripetiamo come un disco rotto? Il nostro dialogo interiore. Quella vocina che ci ronza in testa e che ci accompagna dalla mattina alla sera è spesso il nostro peggiore nemico. Un nemico talmente potente da riuscire a mettere in dubbio la fiducia che nutriamo nei nostri confronti.

Non è un caso se ho deciso di dedicare il primo modulo della mia nuova guida APP – Autostima Passo Passo proprio a questo chiacchiericcio mentale e alle convinzioni limitanti che instilla dentro di noi, bugia dopo bugia. Nell’estratto gratuito del corso potrai leggere quelle che sono le 5 tipologie di dialogo interiore. Scommetto un caffè che ti ritroverai in almeno una di esse.

Sei già iscritto? Trovi l’estratto nella pagina delle risorse gratuite linkata in tutti i messaggi della newsletter. Non sei ancora iscritto? Clicca il pulsante arancione qui sotto ed iscriviti ora:

Ps. nell’estratto troverai anche l’intera sezione propedeutica della guida APP ed il sommario completo. Mi farebbe davvero piacere sapere quali sono le tue prime impressioni. Se ti va, puoi lasciarmi un tuo feedback direttamente nella sezione commenti di questo post.

Per il momento ti auguro un buona settimana, anzi una settimana… sincera, senza bugie, sopratutto quelle che raccontiamo a noi stessi. Ci risentiamo martedì prossimo. Andrea.

Foto tratta da Google Immagini.

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Marco

Purtroppo la realtà è davvero questa! Condivido il fatto che la nostra vocina interiore può essere il nostro peggior nemico, ma penso che se ben allenata (e non ci vuole poi cosi tanto impegno!) può essere il nostro motivatore personale disponibile 24 ore su 24!

Andrea

Ciao Marco,
hai praticamente sintetizzato in poche righe la filosofia del blog: trasformare la mente, da peggior nemica a migliore alleata ;-)

A presto e grazie del commento.
Andrea.

Marco Maggiore

Parlando di vocine interiori.. io a volte sento la mia vocina “negativa” che mi suggerisce pensieri negativi… e di conseguenza, mi fa fare azioni negative, che non proprio vorrei fare. L’ho notato stasera… di conseguenza, se io non l’ascolto, a volte sto meglio con me stesso….

Laura

1. Le prime pagine ti rappresentano bene: scrivere fluido, chiaro e dritto al punto con una nota ironica che alleggerisce il tutto.
2- Le prime pagine incuriosiscono e fanno venire la fregola di leggere anche il resto.
3- Tagliare sul più bello sarà anche efficace, ma non è per niente carino…

Andrea

Ciao Laura,
grazie davvero per il tuo primo feedback.

Nessuna volontà di tagliere sul più bello, anzi, ho cercato di condividere un estratto piuttosto corposo, che inoltre trattasse un tema in linea con questo post. Per quanto riguarda le mie guide poi, cerco sempre di “progettarle” in modo che ogni parte sia funzionale e integrata in un percorso chiaro e ben delineato, forse per questo l’estratto da l’impressione di “tagliare sul più bello” :-)

A presto,
Andrea.

Laura

Ciao Andrea, il punto 3 non voleva essere una critica! Consapevole di tutto quanto hai tenuto a precisare, la sensazione credo sia molto più banalmente dovuta al fatto che quando si trova qualcosa di interessante, si è spinti a proseguire tutto d’un fiato, mentre in questo caso ci si deve fermare…del resto, se così non fosse, che estratto sarebbe??!

Andrea

:-)

Maria

Ciao,
Mi dispiace ma non riesco a scaricare l’estratto … eppure ricevo regolarmente le tue e-mail. Ciao

Andrea

Ciao Maria,
prova a cliccare sul link che trovi al termine dell’email :-)

Andrea.

luisa

cavolo!!!è così…è proprio così……sembra che tu abbia il potere di entrare nella mia mente e dare voce ai miei pensieri…..anzi,frustrazioni come tu spesso scrivi……

Andrea

Ciao Luisa, è un commento che leggo spesso. Mi piace anche un po’ giocarci, ma la verità è che cerco solo di osservare gli altri, ma soprattutto me stesso e, nel corso degli anni, ho imparato che su certi comportamenti siamo molto più simili di quanto potremmo aspettarci.

A presto,
Andrea.

Antonietta

Ciao Andrea come al solito fai centro! Ho letto il tuo estatto, mi è piaciuto moltissimo, e mi sono ritrovata un po’ nel profilo della conformista (dico un po’ per non dire tanto!!), e anche qui hai ragione ci raccontiamo sempre tante bugie, ci nascondiamo e me ne sono resa conto oggi con questo post! E’ bello essere qui e mettersi sempre in discussione, per migliorarsi.

Andrea

Ciao Antonietta,
sono davvero felice per il tuo commento sull’estratto e ancor più sul blog in generale :-)

A presto,
Andrea.

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