L’insicurezza e la bassa autostima sono come macigni che ci portiamo sulle spalle. Rallentano ogni nostra mossa e ci allontanano i nostri obiettivi: tempo di liberarsene!
“Più è grande il tuo potenziale, più sarà grande la tua insicurezza. La presunzione è il premio di consolazione dei mediocri.”
Robert Hughes.
Inutile girarci intorno: siamo una generazione di narcisisti.
Ogni post che condividiamo su Facebook, ogni selfie che carichiamo su Instagram, ogni snap che pubblichiamo su Snapchat, non sono altro che intrinseche richieste di approvazione.
Ed è così che “mi piace”, cuoricini e retweet sono diventati i pilastri di quel nostro fragile castello di carte che chiamiamo autostima.
Non c’è quindi da sorprendersi se più narcisisti diventiamo, più insicuri ci sentiamo.
L’insicurezza cronica una nuova epidemia
L’insicurezza cronica è ormai un’epidemia tra giovani e meno giovani.
Siamo costantemente preoccupati di ciò che gli altri pensano di noi, del nostro aspetto fisico, di essere in ritardo nella vita, di non aver avuto sufficiente successo economico, di non essere mai abbastanza, di… (completa pure la lista con la tua insicurezza preferita).
Con l’articolo di oggi voglio aiutarti a capire quali sono i meccanismi mentali che governano la nostra insicurezza, ma soprattutto voglio fornirti 5 strategie pratiche ed efficaci per tornare ad avere maggiore fiducia in te e sbarazzarti di quel “coniglio tremolante” in cui spesso ti trasformi.
Nello specifico ti parlerò:
- Della principale causa della tua insicurezza.
- Dell’immagine della perfezione e dell’immagine della realtà.
- Di come vincere l’insicurezza…
Pronti? Partiamo dalle cause dell’insicurezza.
La principale causa della tua insicurezza
Come visto, mendicare continuamente l’approvazione degli altri può mettere in serio pericolo la nostra autostima.
Se la fiducia che abbiamo in noi stessi dipende esclusivamente da quello che gli altri pensano di noi (o comunque da fattori esterni), inevitabilmente sarà poco… solida.
Questo tema l’ho già affrontato in passato e se desideri approfondirlo ti consiglio di leggere il post:
“Paura del giudizio degli altri. Comprenderla e liberarsene“.
Alla base della nostra insicurezza c’è però anche qualcos’altro, qualcosa che ha a che fare con due immagini che ci ronzano nella testa…
Immagine della perfezione vs. Immagine della realtà
“Non avere paura della perfezione. Non la raggiungerai mai.”
Salvador Dalì.
Ognuno di noi ha in mente un’immagine che rappresenta la propria idea di successo personale. Possiamo chiamare questa immagine, l’immagine della perfezione.
(Sì, è quella che hai appena visualizzato dopo aver letto queste ultime due righe).
L’immagine della perfezione è una rappresentazione mentale di tutto ciò che vorremmo essere (dal nostro corpo, al nostro conto in banca, fine alle nostre relazioni).
L’immagine in sé non è un problema, anzi generalmente suscita in noi emozioni positive (in superficie).
Purtroppo però il nostro cervello confronta continuamente questa immagine della perfezione con un’altra immagine: l’immagine della realtà (o meglio, di quella che crediamo sia la nostra realtà).
Beh… inutile dirti che da questo confronto ne usciamo sempre con le ossa rotte.
Non riusciamo infatti ad accettare questo divario tra perfezione (idealizzata) e realtà (distorta), ma soprattutto non riusciamo ad accettarci e questo genera in noi un profondo senso di insicurezza.
Per ritrovare la fiducia in noi stessi dobbiamo quindi ricalibrare e rimettere a fuoco queste due immagini mentali, rendendo la prima (l’immagine della perfezione) più concreta e la seconda (l’immagine della realtà) più oggettiva.
Ecco 5 strategie pratiche per ottenere esattamente questo risultato.
Come vincere l’insicurezza
Qui di seguito ho approfondito 5 tecniche che ti aiuteranno ad essere più sicuro di te.
Non devi necessariamente applicarle tutte. Testa quelle che senti più in linea con la tua situazione e il tuo carattere, e poi valuta, dopo 1-2 settimane di pratica, come ti avranno fatto sentire.
Diffida di chi ti propone la formula magica dell’autostima.
Tornare a credere in noi stessi è un percorso che ha delle tappe ben definite (nel mio manuale Autostima Passo Passo ne individuo 5, le 5 “A” dell’autostima), ma tra un passo e l’altro dobbiamo necessariamente sperimentare e capire quali sono le tecniche più adatte per noi.
Vediamo quindi la prima strategia per vincere l’insicurezza.
Guarda la tua insicurezza con nuovi occhi
Ci hai mai pensato? Ogni volta che ci sentiamo a disagio la nostra prima reazione è quella di voler sopprimere immediatamente i sintomi:
- Se abbiamo mal di testa, vogliamo sopprimere il malessere con una pilloletta.
- Se siamo nervosi, vogliamo sopprimere l’ansia con un calmante.
- Se abbiamo scarsa fiducia in noi stessi, vogliamo sopprimere l’insicurezza con qualche tecnicuccia…
Viviamo in una società in cui anche il minimo fastidio o difetto sono considerati inaccettabili.
Ma siamo davvero sicuri che l’insicurezza sia il male assoluto?
Essere insicuri non è esclusivamente sinonimo di scarsa autostima. Solo chi è disposto a mettersi in dubbio (di tanto in tanto) può far leva sulla propria vulnerabilità ed umiltà.
Queste ultime sono forse qualità di cui si sente poco parlare, come se ce ne dovessimo vergognare, ma più cresco e più ne riconosco l’importanza.
Impara dunque a vedere la tua insicurezza sotto una nuova luce. Non è un tratto del tuo carattere che devi… sopprimere: è del tutto naturale e non può che rendere più umana la tua sterile immagine della perfezione.
Crea un tuo file dell’autostima
“Per le persone che non si stimano, il successo vale zero, l’insuccesso vale doppio.”
Giorgio Nardone.
Come detto, la nostra immagine della realtà è spesso distorta: tempo di darle una raddrizzata.
Crea un nuovo file di testo sul tuo computer, o una nota sul tuo smartphone, e raccogli al suo interno tutti i complimenti che ti sono stati rivolti nel corso della tua vita.
In generale riporta in questo “file dell’autostima” tutti gli episodi che ti hanno fatto stare bene, che ti hanno fatto sentire apprezzato.
Di fianco ad ognuno di questi complimenti / episodi, riporta la relativa qualità del tuo carattere che ne emerge.
Per intenderci: se un giorno un tuo amico ti ha ringraziato per avergli dato una mano in un momento di difficoltà, scrivi “sono altruista“, e così via.
Guarda André, ci ho pensato per la bellezza di 12 secondi netti e non mi è venuto in mente nessun complimento che mi è stato rivolto e nessun episodio positivo. Mi spiace: sono la persona più sfigata del mondo, queste tecniche con me non funzionano!
Se hai difficoltà a riempire il tuo “file dell’autostima” hai 2 possibilità:
- Muovi il culo e fai qualcosa di cui andare orgoglioso.
- Chiedi alle 2-3 persone a te più vicine quali sono secondo loro le tue migliori qualità.
Ps. Può essere un’ottima abitudine quella di continuare a compilare il tuo file dell’autostima per il resto della tua vita. Ogni volta che ti capita qualcosa che ti fa sentire apprezzato, taaac… mettilo per iscritto nel tuo file ;-)
Vediamo ora le ultime 3 strategie: la quinta è una delle più importanti in assoluto!
Impara a gestire il tuo dialogo interiore
Ti ho spesso parlato del dialogo interiore, ovvero di quella vocina che non fa altro che sparlare nella tua mente, minando la tua autostima con bugie di ogni tipo (queste solo le 3 che ti racconti più spesso).
Prendere consapevolezza di questo dialogo è il primo passo per riconoscerne i pericoli. Ma non basta.
Ecco allora una tecnica efficace per neutralizzare questa vocina malefica!
Ogni volta che ti accorgi che sta partendo la solita cantilena mentale (“sono troppo stupido“, “non ce la posso fare“, “non ne sono capace“, “chissà cosa penserà di me“, etc.), prendi un taccuino o il tuo smartphone ed inizia a mettere per iscritto questi pensieri.
ATTENZIONE!!!
Quando metti questi pensieri per iscritto, non scriverli però in prima persona, usa la seconda persona singolare.
Quindi, quel “IO sono stupido” che ti ronza in testa, diventerà “TU sei stupido“.
Mentre scrivi queste frasi, immagina poi che a dirtele sia un ragazzino odioso, un vero e proprio moccioso viziato e insopportabile.
Questo semplice esercizio ti aiuterà a distaccarti da quei pensieri che non fanno altro che sfiancare la tua autostima.
Ps. Se ripeterai questo esercizio ogni volta che un pensiero critico emerge nella tua mente, otterrai anche un ulteriore beneficio… ma non voglio toglierti il piacere della sorpresa! ;-)
Ricordati che è invisibile
Ti svelo un segreto…
Le altre persone sono troppo preoccupate delle proprie insicurezze per accorgersi delle tue.
Spesso ci preoccupiamo inutilmente per nostre presunte debolezze e mancanze, che sono di fatto invisibili agli occhi degli altri.
Tienine conto la prossima volta che ti farai bloccare dalle tue troppe seghe mentali.
Impara la differenza tra insicurezza e debolezza
Sentirsi insicuri, di tanto in tanto, è del tutto naturale. Lo abbiamo già visto.
Comportarci da deboli invece è una nostra scelta.
Questa differenza deve esserti estremamente chiara: puoi sentirti insicuro e scegliere comunque di comportarti come una persona di carattere, oppure puoi lasciare che le tue insicurezze l’abbiano vinta.
Il bello poi è che, a seconda della scelta che compi, le tue insicurezze saranno alimentate o spazzate via.
Ogni volta che scegli di affrontare una tua insicurezza, questa si indebolisce, quando invece le dai ascolto, questa si rafforza.
Lo so, non è facile, ma si tratta di brevi istanti che possono però influenzare il resto della tua vita.
Parlo di quei momenti in cui dici a te stesso: “no, fanculo, lo farò“, “posso farcela“, “sì, e lo dimostrerò“.
Serve lucida follia e un pizzico di coraggio, ma sono queste scelte a plasmare la persona che intendi diventare.
Ps. In uno dei primi paragrafi ti ho accennato alle 5 “A” dell’Autostima. Nell’estratto gratuito del mio manuale APP – Autostima Passo Passo spiego esattamente quali sono.
Puoi scaricarlo a gratise cliccando il pulsante arancione qui sotto e iscrivendoti alla newsletter di EfficaceMente (se sei già iscritto, non serve una seconda iscrizione, trovi il link delle risorse riservate agli iscritti al termine di una qualsiasi delle email ricevute).
Ti auguro una settimana piena di soddisfazioni.
A presto.
Andrea Giuliodori.
Iniziare la settimana con i tuoi post è diventato un rituale a cui non rinuncerò tanto facilmente. Prezioso come sempre Andrea. Grazie!
Ciao Ferruccio, grazie davvero del sostegno costante ;-)
Grazie André, ma come fai? Ci azzecchi sempre!
Buona giornata e buona settimana.
Cristina
Mi fa molto piacere Cris: a presto!
Non è tanto essere insicuri quanto l’azione dopo che ne consegue. Quella è la differenza tra chi agisce e chi somatizza.
p.s. certo che immaginare quel bimbo che ti prende per il culo è un bel metodo per incazzarti ed andare avanti, non prima di aver immaginato di strozzarlo :)
Eh già: la distinzione tra sentirsi insicuri e comportarsi da deboli credo sia fondamentale…
Ps. carina la tecnica del bambino stronzo, eh?
Grazie del commento, a presto Giuseppe.
Come iniziare la settimana con il piede giusto! Grazie Andrea per quest’articolo, inizio a mettere queste tecniche in pratica, anche se credo proprio che “il file dell’autostima” sia la mia preferita!
Ah, una cosina che mi sono dimenticato di scrivere nel post: naturalmente il “file” va poi anche letto di tanto in tanto ;-)
Buona settimana.
Grazie, lo leggerò di tanto in tanto Buona settimana ;-)
Grazie Andrea,
L’insicurezza è un problema annoso che mi porto dietro da tanto tempo e questo tuo articolo oggi è un toccasana.
In merito al consiglio del moccioso insopportabile, anni fa ero andata da una psicoterapeuta che mi aveva consigliato qualcosa di simile, o meglio: ogni volta che partivo con insulti nei miei confronti, mi interrompeva bruscamente e mi diceva di pensare di ricevere una scossa elettrica ogni volta che parlavo male di me stessa. Penso che unirò questa tecnica al moccioso e al file dell’autostima :)
Grazie per l’articolo! Mi piace molto la tecnica del “bambino stronzo”, anche se nel profondo so che se voglio davvero cambiare le cose devo prendere coraggio e mettere in pratica la quinta tecnica.
Bellissimo articolo Andrea, mi piace molto come riesci a bilanciare da una parte il dover comprendere le cause dell’insicurezza, e dall’altra le soluzioni pratiche (e funzionanti) che proponi.
Se posso permettermi di aggiungere due parole, vorrei ampliare il primo punto dell’articolo (guardare l’insicurezza con occhi nuovi) con un piccolo consiglio.
Non perdete di vista il vero scopo dell’insicurezza: mettervi in guardia. Essere insicuri non è un buon motivo per non agire, per non provare (in quel caso si trasforma in debolezza). Andate avanti lo stesso, l’insicurezza vi serve a stare più attenti alle conseguenze. Se qualcosa andrà male avrete fatto un’esperienza preziosa, sarete più pronti al prossimo tentativo. E se avrete pieno successo, allora la vostra insicurezza svanirà.
L’insicurezza non deve essere un freno, ma un avvertimento. Il debole la usa come scusa per non agire, voi invece usatela per agire con maggiore attenzione.
Comincerò con la terza mi sembra il mio punto piu debole…..grazie….
Bell’articolo (al solito). Mi ha lasciato un sacco di spunti di riflessione. Che bello sentire dire che la vulnerabilità può essere una qualità, e non una debolezza da nascondere e da debellare.
E mi piace molto anche il punto 5. Questo principio secondo me si applica a tutte le emozioni. Possiamo sentirci spaventati ma agire con coraggio; sentirci arrabbiati ma comportarci ugualmente in modo calmo e compassionevole; sentirci demotivati ma andare avanti lo stesso con i nostri impegni.
Cerca di usare meno i ma e i però. Mi piace molto il tuo modo di usare l’ironia, ti riesce bene. Ottimo, con la tua capacità di scrittura mi hai dato un motivo per seguire il blog, bravissimo!
Grazie Amadeus.
L`EfficaceMente e` una specie di Codice Civile, affascinante ed irresistibile!!
Un labirinto coinvolgente dal quale non hai voglia di uscire…
Andrea! Sei la mia distrazione piu` efficace!!
“Ogni volta che scegli di affrontare una tua insicurezza, questa si indebolisce, quando invece le dai ascolto, questa si rafforza.”
Io su questo non sono molto d’accordo, spesso l’insicurezza aumenta anche dopo averla affrontata se i risultati dell’azione non sono quelli sperati…e addirittura può alimentarla innescando un circolo vizioso…
Forse bisogna affrontarla a certe condizioni che non sono sempre scontate…
Alcune volte sono le persone che ti stanno intorno che vogliono farti sentire insicure e non all’altezza ma, questo è solo perchè sono loro insicure. Quasi da portarsi uno specchio dietro e farli specchiare quando parlano.
Poi non siamo perfetti, se qualcosa supera i nostri limiti, forse bisogna ancora lavorarci per poterla superare e su questo non bisogna abbatterci; se poi è troppo oltre il notro limite, possiamo anche rinunciarci con umiltà
Io ho sostituito il bambino infame con un mio vecchio compagno di scuola veramente odioso. Funziona.
Grazie per apparire sulla mia home sempre al momento giusto, i tuoi articoli sono un toccasana per migliorare se stessi e vivere con leggerezza.
Thank you ?
“Essere insicuri non è esclusivamente sinonimo di scarsa autostima. Solo chi è disposto a mettersi in dubbio (di tanto in tanto) può far leva sulla propria vulnerabilità ed umiltà”. Amo questa parte dell’articolo, e credo sia un ottimo incoraggiamento per chiunque voglia esercitare il proprio diritto di fermarsi a riflettere su cosa sia meglio per sé, e per gli altri, senza subire la pressione di essere sempre risoluti e performanti. Il tema della vulnerabilità mi è molto caro in questo particolare momento della vita! Ho apprezzato molto anche le strategie suggerite, le ho trovate molto valide per risolvere tutti i casi in cui l’insicurezza non venga percepita come una scelta, e vada dunque affrontata con i giusti strumenti.
Grazie Andrea ☀️ i tuoi articoli sono sempre esaurienti e fonte di ispirazione.
Grazie Sabrina! Detto da te vale doppio :)
Bellissimo articolo! Complimenti Andrea!
A volte l’insicurezza parte della infanzia . Io oggi ho paura ,mi sento sempre inadeguata . Sono una semplice operaia cin la 3 media presa per miracolo . Oggi come oggi il mondo non ci permette di non sapere , perché se non sai sei fuori . A me spaventa tantissimo di non essere in grado di non sapere neanche di compilare dei fogli . Oggi mi sento impazzire .! E non riesco a liberarmi del mostro che si e creato nel mio cervello .
E se invece uno è davvero stupido e un fallito e la sua non è insicurezza ma realismo? Come lo sa? (Quando sei morto tu non lo sai, vale anche per chi è stupido)
Bellissimo articolo. Mi è piaciuto molto il passaggio dove sottolinei la differenza tra insicurezza e debolezza.
Il coraggio è sempre un’ottima scelta :)
Grazie Andrea ☀️
Impressionante hai letto nella mia testa?