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Imparare dormendo, magari imparare l’inglese dormendo, è il sogno proibito di ognuno di noi. Ma è davvero possibile? Scopriamolo in questo articolo di EfficaceMente.

Reuben Rabinovitch è un ragazzo polacco protagonista di un fatto singolare.

Una notte dopo che i suoi genitori si sono dimenticati la radio accesa, ascolta nel sonno un programma inglese.

La mattina successiva, appena sveglio, scopre di ricordare tutto quello che ha sentito e riesce a recitare l’intero programma, senza errori.

Venuti a conoscenza di questo fatto, i vertici del governo del suo paese scoprono l’ipnopedia, ovvero una tecnica di apprendimento di informazioni che agisce durante il sonno.

Colpiti dall’efficacia di questo metodo, pensano subito di utilizzarla per influenzare le masse.

imparare dormendo huxley

Se hai letto “Il Mondo Nuovo” dello scrittore britannico Aldous Huxley, avrai sicuramente riconosciuto questo passaggio sul giovane Rabinovitch e l’ipnopedia.

Ma cosa c’è di reale in questa storia?

Possiamo davvero imparare una lingua nel sonno o è solo la trovata di un un geniale scrittore di fantascienza?

Ipnopedia: imparare dormendo

imparare dormendo ipnopedia funziona

Per rispondere subito alla prima domanda, sì: l’ipnopedia esiste ed è conosciuta anche come sleep learning, sleep teaching o sonno tattico.

È una tecnica mnemonica che mira a sfruttare l’apprendimento notturno.

Il funzionamento è semplice: di notte si fanno ascoltare nozioni e frasi ripetute a uno studente, senza risvegliarlo, e questi dovrebbe memorizzare il tutto inconsciamente e senza fatica.

Ohhh, là! Questo sì che è un metodo di studio che mi piace. Così ti voglio Andre’.

Quindi adesso, se ho capito bene, mollo tutto, avvio una registrazione sul mio smartphone, mi spalmo sul divano e magicamente avrò memorizzato l’intero esame di diritto privato per domani, giusto?!

Non proprio…

Ma l’ipnopedia funziona davvero?

imparare dormendo ipnopedia

Già a partire dagli anni ’40 questa tecnica ebbe una grande fortuna. Applicata in corsi di apprendimento di ogni genere, era diventata una delle tecniche più di moda dell’epoca.

Peccato che, nel 1956, dopo i loro studi di elettroencefalografia, i ricercatori Simon ed Emmons conclusero che si trattava di una bufala: se uno studente pensava di imparare una nuova lezione, mai letta prima, ascoltandone una registrazione dormendo, al risveglio avrebbe avuto una brutta sorpresa.

In altre parole, le nuove informazioni ascoltate nel sonno non possono essere processate dal cervello e di conseguenza non possono neanche essere memorizzate.

Ma quindi, è tutto da buttare?

No, e qui arriva il bello…

Studi più recenti hanno dimostrato come l’ipnopedia, con le dovute attenzioni, può essere uno strumento di studio estremamente efficace.

Apprendere durante il sonno: la ricerca svizzera del 2014

imparare dormendo sonno

Alcuni anni fa, dei ricercatori svizzeri delle Università di Friburgo e Zurigo hanno messo a confronto due gruppi di madrelingua tedeschi che non conoscevano l’olandese.

Hanno chiesto a ciascun componente dei due gruppi di imparare una serie di vocaboli in questa nuova lingua.

E così hanno fatto fino alle 10 di sera.

Poi, al primo gruppo è stato chiesto di continuare a studiare i nuovi vocaboli mentre al secondo è stato permesso di andare a dormire.

Inoltre, a questo secondo gruppo, durante il sonno è stata fatta ascoltare una registrazione dei vocaboli olandesi studiati durante il giorno.

Dopo qualche ora, il secondo gruppo è stato svegliato e intorno alle 2 di notte tutti i partecipanti al test sono stati sottoposti a una verifica di apprendimento (bastardi eh questi ricercatori tedeschi?!)

Qual è stato il risultato?

Il gruppo che aveva ascoltato le registrazioni durante il sonno ha totalizzato punteggi nettamente superiori rispetto al gruppo rimasto a studiare fino a tarda sera, e questo anche dopo aver epurato i risultati da fattori confondenti come:

  • La tendenza del nostro cervello a consolidare le informazioni apprese di giorno durante il sonno.
  • La maggior stanchezza del primo gruppo che non era andato a dormire.
  • …e così via.

Come sfruttare lo sleep learning efficacemente

imparare dormendo sleeep learning

L’esperimento dei ricercatori svizzeri del 2014 ha dimostrato come l’apprendimento durante il sonno non sia una mera fantasia fantascientifica, ma può avere delle applicazioni reali – con particolare riferimento all’apprendimento delle lingue straniere.

Altre ricerche hanno confermato l’efficacia dello sleep learning.

È necessario però tenere a mente alcuni accorgimenti per applicare questa strategia efficacemente:

  1. Non puoi usare l’ipnopedia per apprendere nuove nozioni, ma solo per consolidare nozioni già apprese durante il giorno. Da questo punto di vista, ad esempio, l’apprendimento notturno può funzionare particolarmente bene per ripassare i vocaboli di una nuova lingua e memorizzarli a lungo termine.
  2. Le registrazioni audio vanno ascoltate in una particolare fase del sonno, nello specifico, durante la fase di sonno profondo (non-REM) che generalmente sperimentiamo nella prima metà della notte. Se vai a dormire intorno alle 11:00, per esempio, (e non hai problemi di insonnia) il miglior momento per mandare le registrazioni audio è tra mezzanotte e le due del mattino. E mi raccomando, non sparare il volume a palla. Comunque non preoccuparti, più avanti ti spiego esattamente come farlo.

Per riassumere, se è vero che l’ipnopedia non ti permette di assorbire magicamente l’intero scibile umano mentre dormi, neanche fossi Neo di Matrix, rispettando, però, queste condizioni ti aiuta a consolidare (e memorizzare a lungo termine) quello che hai studiato, permettendoti di risparmiare lunghi ripassi e ripetizioni.

Ma vediamo come applicare questa metodologia nel dettaglio per imparare l’inglese dormendo!

Imparare l’inglese dormendo: istruzioni per l’uso

imparare dormendo

Intendiamoci, il sonno è sacro: nessuno ti sta obbligando a studiare anche mentre dormi. Ci mancherebbe.

Però se sei curioso di mettere alla prova l’ipnopedia, ecco alcuni consigli pratici per imparare l’inglese dormendo.

  • Scegli il materiale che vuoi consolidare e memorizzare a lungo termine. Ecco alcuni esempi:
    • La lista dei verbi irregolari inglesi.
    • Idiomi tipici.
    • Vocaboli legati al tuo settore di studio / lavoro.
    • False friends.
    • etc.
  • Quando studi questi materiali durante il giorno, registrati o, ancor meglio, cerca delle registrazioni fatte da madrelingua di questi contenuti, così da poter migliorare anche la pronuncia.
  • Utilizzando un software di editing audio (o tuo cugino smanettone) crea un file audio che all’inizio abbia circa un’ora di silenzio, a cui poi seguirà la registrazione dei verbi, vocaboli o idiomi inglesi che vuoi memorizzare per sempre. Questo ti servirà per assicurarti che la traccia audio parlata parta quando ti sei ormai addormentato.
  • A questo punto, carica l’audio sul tuo cellulare e la sera, prima di andare a dormire, metti il tuo smartphone in modalità aereo in modo da prevenire l’emissione di onde elettromagnetiche mentre sei a letto.
  • Fai partire la traccia audio (che inizialmente sarà silenziosa) e vai regolarmente a dormire. That’s it!

Alcune raccomandazioni e precisazioni:

  • All’inizio naturalmente non sentirai nulla. Abbiamo inserito un’ora di silenzio proprio per questo. Se ricordi, l’ipnopedia funziona al meglio se le registrazioni partono quando sei nella fase di sonno profondo.
  • Verifica che l’audio del tuo dispositivo sia impostato a un volume medio-basso! Non vogliamo che l’avvio della registrazione ti svegli nel cuore della notte.
  • Ripeti questo esercizio per 5 notti di seguito e vedi cosa succede 😉

Se hai capito come gira il fumo, naturalmente puoi utilizzare questa metodologia non solo per imparare l’inglese dormendo, ma anche per consolidare l’apprendimento di altre materie.

Ma tornando all’apprendimento dell’inglese, per i nostri corsisti di YES! Inglese abbiamo pensato a  tutto noi.

Nello specifico abbiamo realizzato un audio ad alta qualità, con tutte le caratteristiche necessarie per utilizzarlo in modalità di “sleep learning” per memorizzare definitivamente il listone di verbi irregolari inglesi.

E a proposito di YES! Inglese…

Se non ne hai mai sentito parlare, YES! è l’innovativo corso sviluppato in partnership con Fluentify, start-up specializzata nell’apprendimento dell’inglese online, e il master teacher Christian Saunders.

Il corso include decine di video-lezionistrategie di meta-learning (tecniche per velocizzare l’apprendimento) e sessioni live in cui potrai allenare il tuo inglese seguito direttamente da un Tutor madrelingua certificato.

Insomma un vero e proprio percorso personalizzato realizzato sulla base dei più recenti studi scientifici sull’apprendimento delle lingue, di contenuti coinvolgenti come una serie Netflix e che ti permette di fare pratica con sessioni di tutoring individuali.

In vista della nuova apertura delle iscrizioni a YES! Inglese, lunedì 20 settembre, insieme a Christian Saunders (il tuo futuro teacher) abbiamo realizzato un mini-corso gratuito dove ti aiuteremo ad eliminare i 10 errori (poco conosciuti) che ti stanno impedendo di portare il tuo inglese al prossimo livello.

Si tratta di 10 lezioni video e testuali che condivideremo con gli iscritti alla lista di attesa a partire da mercoledì 15 settembre e fino a venerdì 24.

In ogni lezione analizzeremo un errore diverso, vedremo come “correggerlo” e ti forniremo consigli utili e strategie pratiche per migliorare il tuo inglese.

Clicca il pulsante qui sotto e completa il form per partecipare al pre-corso gratuito:

SCOPRI IL MINI-CORSO 》

Ovviamente la partecipazione al mini-corso non vincola in alcun modo alla partecipazione ai corsi avanzati di YES! Inglese.

Ci vediamo il 15 settembre. 😉

Andrea Giuliodori.

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Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Alessia

Ciao Andrea! Per chi ha già accesso a Yes! Inglese dove si può trovare il file per provare questa tecnica?

Andrea Giuliodori

Nelle lezioni di meta-learning Alessia, quelle che ho curato personalmente.

Lorenzo

Sarebbero necessari studi specifici per capire se influena in maniera negativa il sonno. Se riesco ad attuarlo vedrò cosa dice il mio Oura ring. Comunque faccio tanto sonno profondo quindi penso che è una tecnica che calza a pennello con me.
Peccato non poter usare l’oura come trigger On-Off quando si passa in sonno profondo per avviare la registrazione.

Andrea Giuliodori

Effettivamente sarebbe figo! Ma chissà, forse ci arriveremo. Comunque se fai partire l’audio dopo 1 ora dal momento in cui ti corichi, vai abbastanza sul sicuro.

Alberto Imarisio

Ciao Andrea,
Potresti postare per favore il link all’articolo originale dei ricercatori svizzeri?
Grazie mille ;)

Andrea Giuliodori

Ciao Alberto, grazie al tuo commento mi sono accorto che il link allo studio (che era stato già messo), era stato messo nel punto sbagliato.

Lo abbiamo corretto. Ora trovi il link allo studio svizzero laddove lo studio viene introdotto.

Giulia

Ciao Andrea, esiste un limite di durata?
Mi spiego meglio, io ripeto la mattina e il pomeriggio, l’audio quanto deve essere lungo? Considerando anche l’ora iniziale di silenzio.
Ti ringrazio 😀

Andrea Giuliodori

Lo terrei entro i 60′ di contenuto.

Nicol

Una domanda, i contenuti devono essere ripetuti oppure posso ascoltarli una sola volta?

Andrea Giuliodori

Nell’audio con i verbi irregolari che mettiamo a disposizione dei corsisti di YES! Inglese l’intero elenco è ripetuto 3 volte.

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