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Parlare una seconda lingua fa bene al tuo cervello. In questo articolo scopriremo i diversi vantaggi dell’apprendimento linguistico e come puoi metterli a frutto da subito.

Spesso si dice che per apprendere una nuova lingua bisogna avere il giusto atteggiamento mentale (e il giusto metodo)!

Beh, secondo alcuni recenti studi, è altrettanto vero il contrario.

Apprendere una seconda lingua, oltre a migliorare la nostra efficienza mnemonica e l’elasticità della nostra mente, ci porta a sviluppare personalità differenti (migliori) e un diverso atteggiamento mentale nei confronti della vita e dei suoi problemi.

Sei curioso di scoprire cosa succede nel tuo cervello ogni volta che pratichi un idioma diverso dalla tua lingua nativa?

Allora vediamo i 6 vantaggi poco conosciuti dell’apprendere una seconda lingua:

1. Praticare una seconda lingua fa crescere la tua materia grigia (e anche quella “bianca“)

La prima cosa che si riscontra dopo solo pochi mesi di studio di una nuova lingua sono degli indubbi vantaggi a livello cerebrale.

Gli studiosi hanno infatti individuato un vero e proprio aumento della materia grigia.

Il dott. Johann Martenson, insieme al suo team di ricerca, è riuscito a dimostrare che già solo dopo tre mesi di studio di una lingua straniera il cervello degli studenti mostra una crescita in quattro aree ben specifiche:

  1. l’ippocampo,
  2. la circonvoluzione frontale media,
  3. la circonvoluzione frontale inferiore,
  4. la circonvoluzione temporale superiore.

Non solo.

Lo psicolinguista Mark Antoniou è riuscito a provare come la padronanza di due lingue ha un impatto positivo anche sulla “materia bianca“, ovvero la guaina mielinica che ricopre gli assoni dei nostri neuroni e garantisce una rapida ed efficiente comunicazione tra di essi.

Ti sei perso tra tutti questi termini di anatomia?! Ecco la versione in italiano!

Apprendere una seconda lingua fa crescere il tuo cervello, rendendoti più intelligente, e ti aiuta ad essere più “svelto” e flessibile nel pensare.

2. Ti aiuta a sviluppare una memoria d’acciaio

Imparare nuovi vocaboli e nuove regole grammaticali è indubbiamente uno dei modi migliori per allenare e potenziare la tua memoria.

A tal proposito l’Università Spagnola di Granada ha svolto una ricerca prendendo in esame bambini bilingue e non, e proponendo loro dei test mnemonici.

Il risultato della ricerca è stato chiaro: i ragazzi che conoscevano anche un’altra lingua risolvevano i problemi assegnati molto più rapidamente e con molti meno errori.

Questo perché il cervello allenato a ricordare vocaboli stranieri è più rapido ed efficace nel recupero delle informazioni.

Inoltre, il vantaggio mnemonico che si sviluppa studiando una seconda lingua si mantiene nel tempo: è stato infatti dimostrato che gli adulti che conoscono lingue diverse sono più protetti rispetto ai rischi di sviluppare la demenza senile o l’Alzheimer in tarda età.

Ma vale anche per chi studia una seconda lingua in tarda età o solo per i bambini bilingue?!

La buona notizia è che insegnando a persone di 65 anni o più una seconda lingua, i ricercatori hanno osservato un rallentamento del declino cerebrale e in generale un cervello più sano e attivo nei soggetti testati.

3. Grazie allo studio di una lingua straniera migliori le tue capacità di ascolto e focus

Quando impari una nuova lingua, sei obbligato a prestare molta attenzione a quello che ascolti per poterne comprendere bene il significato.

Il tuo cervello infatti è in continua allerta, cercando di distinguere suoni e intonazioni diverse e, nello stesso tempo, fa piazza pulita di tutte le distrazioni, aiutandoti ad essere super-concentrato.

Praticare una seconda lingua ti aiuta dunque ad essere più percettivo nei confronti della realtà circostante e di conseguenza sviluppa la tua capacità di concentrazione.

Su questo aspetto, sempre lo psicolinguista Mark Antoniou dichiara:

Il cervello di chi padroneggia due lingue diventa capace di gestire costantemente il “conflitto” tra i due linguaggi in modo da utilizzare sempre quello giusto nel momento opportuno.

Le aree cerebrali responsabili di questa attività vengono utilizzate anche quando si cerca di completare un’attività in presenza di distrazioni.

Il compito potrebbe non avere nulla a che fare con l’utilizzo di una seconda lingua: potrebbe consistere nel seguire una conversazione in un ambiente rumoroso oppure nel distinguere delle figure mentre si è alla guida.

Le abilità sviluppate grazie all’apprendimento di una lingua straniera si applicano in maniera positiva in diverse situazioni.

4. Impari a prendere decisioni più logiche e razionali

Ma i vantaggi dello studio di una seconda lingua non si fermano qui…

I ricercatori hanno approfondito infatti anche il rapporto tra apprendimento di una lingua straniera, logica e decisioni.

Poniamo che qualcuno ti presenti questo terribile dilemma (noto esperimento mentale):

Spingeresti giù da un burrone una persona per salvarne altre cinque?

Quasi certamente, solo ad ascoltare questa domanda, inorridiresti e, dopo averci pensato su, pieno di fastidio alla sola prospettiva di una situazione simile, concluderesti di non fare nulla (lasciando morire le cinque persone).

Ecco, quello che hanno dimostrato i ricercatori è che questa stessa domanda, posta in un’altra lingua, porta spesso a risposte differenti.

Questo perché quando dialoghiamo in una lingua differente dalla nostra lingua nativa, tendiamo ad essere meno emotivi e controlliamo meglio i processi decisionali.

Un altro test, eticamente meno “impegnativo”, è giunto alla stessa conclusione: in un ristorante, al momento di scegliere tra uno sfizioso dolce e della sana frutta, se la proposta veniva fatta in una lingua straniera, comunque padroneggiata dagli ospiti, questi ultimi optavano quasi sempre per l’opzione più salutare, dimostrando un atteggiamento più razionale e meno istintivo.

I ricercatori non sanno esattamente perché quando parliamo e pensiamo in una lingua diversa dalla nostra lingua nativa siamo più logici e razionali, ma hanno qualche sospetto…

A quanto pare, quelle frazioni di secondo di cui abbiamo bisogno per pensare in una lingua straniera ci spingono a considerare le nostre scelte con più attenzione.

Ma soprattutto…

“Usare una lingua straniera ci aiuta a distaccarci dagli schemi di pensiero predefiniti.”

Sayuri Hayakawa.

5. Studiare una seconda lingua ti fa cambiare approccio nei confronti della vita

Ecco cosa racconta Polina Marinova, giornalista di origine bulgare naturalizzata americana:

Mi sono accorta che quando penso e mi esprimo in bulgaro sono più introversa e riflessiva, mentre quando parlo e penso in americano mi comporto in maniera estroversa e amichevole”.

Questa intuizione della Marinova è stata confermata da un recente studio scientifico in cui dei ragazzi e delle ragazze bilingue sono stati sottoposti  allo stesso test di personalità, ma in due lingue diverse.

Per la stessa persona i risultati variavano a seconda della lingua del test.

La Marinova racconta inoltre come parlare due lingue l’ha aiutata molto nel suo lavoro.
Conoscere sia il bulgaro, sia l’inglese la spinge a:

  • riflettere più attentamente,
  • organizzare con cura le idee,
  • trovare collegamenti inediti tra diversi concetti.

In breve, a scrivere meglio.

“Parlare più lingue apre il tuo mondo a prospettive diverse, permettendoti di capire che la tua percezione della realtà non è assoluta.”

Polina Marinova.

6. Sviluppi la tua creatività

“No. Mi sento abbastanza stupido.”

Bill Gates.

Ebbene sì: questa è la risposta data dal fondatore di Microsoft ad un utente di Reddit che gli chiedeva se conoscesse o stesse studiando altre lingue oltre l’inglese.

In questa epoca di globalizzazione, gli imprenditori e i professionisti bilingue hanno una marcia in più e sono in grado di intercettare i bisogni delle persone trovando idee più creative rispetto alla concorrenza.

Conoscere una seconda lingua, infatti, significa padroneggiare tipi diversi di sintassi e avere accesso ad un vocabolario più ampio e variegato.

Lo scrittore beat William Burroughs, negli anni ’50, era profondamente convinto delle correlazioni tra il linguaggio e i pensieri complessi; nello specifico aveva osservato come la conoscenza di idiomi diversi e i relativi “salti” mentali d

a una lingua all’altra rafforzassero la mente e la aiutassero a entrare più di frequente nello stato di flow.

Come apprendere una seconda lingua EfficaceMente

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Andrea Giuliodori.

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Giuseppe

Confermo le parole della Marinova. Sono ormai dieci anni che parlo in francese a lavoro e con mia moglie, e mi sono accorto della stessa cosa: in francese non solo sono più socievole ma ho anche meno timore di dire quello che penso negativo o positivo che sia (a dire il vero anche quando ho “baccagliato” quella che sarebbe stata poi mia moglie ero molto più a mio agio).
Tutto quello che hai scritto caro Andrea, credo si possa tradurre anche in una più grande apertura mentale (e culturale).
Buona settimana e studio a tutti!

Andrea Giuliodori

Sì Giuseppe, motivo per cui apprendere nuove lingue diventa quasi un dovere civico: ci aiuta ad essere più aperti verso le altre culture e a comprendere qualcosina in più anche della nostra.

Antonella

Buongiorno. Io parlo il portoghese. Non so spiegarmi il perchè, ma mi fa da antidepressivo. Quando mi sento con lo stato vitale basso, se assisto un film in lingua o parlo con qualcuno in portoghese, mi sento molto meglio. Boh. Può sembrare strano, ma giuro che per me è così.

Cinzia

Parlo e lavoro con la lingua inglese e francese ma il cambiamento radicale l’ho avuto qualche anno fa quando ho incominciato a studiare il cinese. Scopri un apprendimento diverso rispetto alle lingue occidentali, inizi a scoprire quanti meravigliosi suoni possono produrre le nostre corde vocali e inizi un viaggio diverso e indimenticabile. Studiando gli idiogrammi la tua mente lavora per immagini, si potenzia la concentrazione e la memoria, poi la scrittura e solo dopo scopri la magia dei suoni gutturali che producono parole diverse in base all’uso degli accenti. Anche se l’apprendimento di questa lingua richiede anni, costanza e impegno i suoi benefici sono evidenti anche dopo pochi mesi, come riporta lo psicolinguista Antoniou, nello studio, nel lavoro, nel quotidiano.

Andrea Giuliodori

Ma che bello Cinzia! Mi hai incuriosito…

Diletta

Quoto. Sto studiando giapponese che pur avendo somiglianze col cinese è allo stesso tempo, molto diversa. Trovo che studiare in particolare le lingue orientali (cosí come probabilmente per gli orientali, studiare le lingue occidentali) abbia davvero un che di arricchente e trasformativo.
Quoto la riflessione sotto

Parlare più lingue apre il tuo mondo a prospettive diverse, permettendoti di capire che la tua percezione della realtà non è assoluta.”

Polina Marinova

Giancarlo

Nel caso del nostro Andrea, oltre all’italiano e all’inglese, ha immagazzinato anche una terza lingua, visto che ci ha raccontato più volte di avere la madre polacca. Una volta hai detto che non ha più esercitato il polacco, ma probabilmente ti ha aiutato l’essere quasi bilingue sin da piccolo…

Andrea Giuliodori

Sì, indubbiamente è stato utile. Anche se stupidamente all’epoca una pediatra aveva fortemente sconsigliato a mia mamma di parlarci polacco da piccoli, temendo che ci “confondessimo”: quanta ignoranza. Io il polacco l’ho dunque acquisito più avanti, quando da piccolino andavo tutte le estati a Varsavia, fino ai 14 anni.

Giancarlo

Invece mio figlio parla con la mamma (polacca) solo in polacco sin da quando è nato, quindi è perfettamente bilingue. Quando va in Polonia l’estate non ha alcun tipo di problema e penso che anche quando dovrà imparare una terza lingua (tra poco studierà l’inglese) dovrebbe essere facilitato.

Sara

Ciao Andrea!Parlo l’italiano e l’albanese e sto studiando il francese e l’inglese. Ho notato che in ciascuna di queste lingue ho un modo di pensarr differente e il tuo articolo me l’ha confermato. Grazie per essere sempre sempre corretto, conciso ed efficace

Andrea Giuliodori

Grazie a te del commento Sara. Felice di averti tra i miei lettori :)

Satu

Da madrelingua finlandese e fluente in italiano e inglese direi tutto vero. Sicuramente cambia la personalità cambiando lingua e c’è senz’altro il conflitto continuo, positivo però, tra le lingue con la mente in continua “allerta”. Per me la lingua italiana è ormai diventata predominante, anche se mai perderò la madrelingua. Ho avuto la fortuna inoltre di imparare l’inglese vivendo in Canada da piccola, quindi mentalità linguistica e culturale aperta al massimo ? Una fortuna per chi ha la possibilità… In futuro vorrei imparare lo spagnolo, chissà.

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