Siamo come fuochi di paglia e invece dovremmo essere come canne di bambù…
Troppo spesso ci arrendiamo troppo presto.
Iniziamo a lavorare ad un nuovo progetto o ad un nuovo obiettivo con entusiasmo, ma se nel giro di poco tempo non vediamo arrivare dei risultati, molliamo, pronti a rincorrere il “nuovo oggetto luccicante” del momento.
Risultato?
Non facciamo progressi in nulla, rimanendo per anni in un limbo che non ci porta da nessuna parte.
Ecco perché dovremmo imparare a rispettare la regola del bambù.
Il bambù appena viene piantato non mostra segni di crescita per moltissimo tempo.
Nulla di visibile avviene per i primi 5 anni, ma poi, all’improvviso qualcosa cambia. In sole 6 settimane il bambù emerge dal terreno e può arrivare ad altezze record di 4-5 metri.

La verità è che la pianta ha continuato a cumulare progressi nell’oscurità del terreno per poi esprimere tutta la sua energia in quelle 6 settimane di crescita forsennata.
Lo stesso vale per i nostri progetti e i nostri obiettivi: il fatto che non riusciamo a vedere progressi immediati non significa che non stiano avvenendo.
Dobbiamo però avere “fede” nel processo e continuare a concentrarci, giorno dopo giorno, su quelle azioni che fanno la differenza.
Credere nella possibilità di una trasformazione, quando non abbiamo alcuna prova che quella trasformazione stia avvenendo è il dono più grande che possiamo fare alla futura versione di noi stessi.
Oggi non essere un fuoco di paglia. Sii una canna di bambù.
Fidati del processo.
Concentrati sulla prossima azione.
Lascia crescere le radici della trasformazione.
Buona settimana,
Andrea Giuliodori.