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Abbiamo normalizzato l’iper-consumo.

…e questo sta uccidendo la nostra creatività, la nostra produttività e, in ultima analisi, la nostra felicità.

Ormai…

  • Non riusciamo nemmeno a mangiare senza guardare un video su YouTube.
  • Non riusciamo a fare una passeggiata senza ascoltare un podcast.
  • Non riusciamo ad andare in bagno senza scrollare dei reel.

La nostra mente non ha più spazio per respirare, immersa com’è in un flusso continuo di dopamina a basso prezzo.

Come possiamo creare qualcosa di significativo nella nostra vita se riempiamo ogni istante di consumo passivo di feed senza fondo imbottiti di newsmeme e tutorial?

Siamo terrorizzati dall’idea di vivere momenti di vuoto (proviamo una sorta di moderno “horror vacui” informativo). 

Temiamo, infatti, che in questi spazi di quiete mentale saremo costretti a confrontarci con pensieri ed emozioni difficili.

…o semplicemente con la noia.

Ma è proprio immergendoci nelle acque placide della noia che la nostra mente torna a respirare e ad espandersi.

La noia, infatti, non va repressa attraverso il consumo di flussi costanti di distrazioni: la noia va espressa

La vera ribellione oggi è smettere di essere meri “consumatori” e tornare ad essere “costruttori“.

Costruttori di nuove idee
Architetti di nuovi 
obiettivi
Ingegneri di nuove 
esperienze.

Ci vogliono pecore anestetizzate che si limitino a belare con cuoricinilike ed emoji.

ma dentro di noi batte il cuore di “scultori della realtà“: siamo nati per creare, siamo nati per fare.

Se questo settembre vuoi finalmente sbloccarti e tornare a costruire i risultati che desideri nella tua vita e smettere di consumare passivamente distrazioni che la tua vita te la mangiano letteralmente…

Lunedì prossimo, 15 settembre, ti convidiverò il link alla pagina di presentazione di “Metodo ORA zero“: il nuovo programma, targato EfficaceMente, per passare da “procrastinatore (e consumatore) seriale” a “maestro dell’azione” in 10 giorni.

10 lezioni uniche. 10 minuti a lezione. 0 scuse.
Appuntamento a lunedì prossimo.

Buona settimana,

Andrea Giuliodori.

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