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Buon lunedì.

Ultimamente si sente spesso parlare di “Digiuno della Dopamina“, “Detox della Dopamina“, “Dopamine Detox“.

Dietro questo nuovo trend (moda?) di sviluppo personale c’è una semplice idea:

Viviamo in quella che la Psichiatra americana Anna Lembke definisce “L’Era della Dopamina.

Mai in passato, infatti, l’accesso a scariche di dopamina a basso costo è stato così facile e ampio come lo è nella nostra società.

La dopamina, anche nota come “molecola del piacere“, oggi scorre a fiumi nelle nostre vene grazie ai continui stimoli di social media, cibi carichi di zuccheri e pornografia onnipresente.

E ne siamo diventati dipendenti.

Più piacere proviamo ad ogni like, ad ogni dolce e ad ogni pugnetta su OnlyFans e più ne vogliamo.

Quello che ci dava piacere ieri, oggi ci annoia, portandoci in un circolo vorticoso e vizioso di ricerca incessante di nuovi stimoli: sempre più potenti, sempre più frequenti.

E naturalmente non poteva mancare la classica soluzione americana di stampo calvinista, bacchettone e proibizionista a questa sovra-stimolazione: il digiuno, la penitenza, la fustigazione, insomma il “Dopamine Detox“.

Ecco, grazie alla nostra storia e profondità culturale, da Italiani, credo che possiamo ambire a soluzioni un pelino più sofisticate ed efficaci 😉

Il problema infatti non è la dopamina in sé.

La dopamina è stata una molecola essenziale alla nostra riproduzione ed evoluzione e anche oggi, che non dobbiamo più lottare per la nostra sopravvivenza nella savana, avere bassi livelli di dopamina nell’organismo può comportare anche delle gravi patologie.

Il vero inghippo è tutto nella frase che ti condividerò nelle prossime righe:

“Qualsiasi picco di dopamina che non sia preceduto da uno sforzo produttivo rischia di creare dipendenza.”

In altre parole, se il rilascio di dopamina nel nostro corpo non è legato ad attività impegnative, significative e positive, rischiamo di diventare sempre più dipendenti da attività futili, dannose e negative (per la nostra salute mentale e fisica).

Non abbiamo dunque bisogno di assurdi “Digiuni della Dopamina“, quello di cui abbiamo davvero bisogno è una dieta della dopamina diversa (o un “reset dopaminico” come lo chiamo nella Masterclass +Efficace “RESET”).

La chiave è imparare a legare il rilascio di dopamina ad attività che siano funzionali al nostro benessere e alla nostra crescita personale.

Attività gratificanti, che richiedono però impegno per essere realizzate:

  • Un allenamento fisico sfidante.
  • Una lettura complessa e stimolante.
  • La costruzione di una relazione duratura.
  • Il piacere di preparare e mangiare cibi nutrienti.
  • Una sessione di studio o lavoro produttiva e concentrata.

Ecco, in conclusione, questa settimana voglio invitarti a riflettere su queste due domande:

  • Qual è un’attività a basso valore che utilizzi per avere facili scariche di dopamina?
  • ​​Come puoi sostituirla con un’attività ad alto valore che ti faccia guadagnare quella dopamina con impegno e gratificazione?

Alla tua crescita personale.

Andrea Giuliodori.

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