Ciao, buona settimana.
Ho visto recentemente uno spettacolo di Jimmy Carr, un comico britannico che adoro.
Una delle peculiarità dei suoi spettacoli è che non ha degli sketch pronti, ma li elabora sul momento rispondendo alle domande del pubblico.
Ad un certo punto, un signore, dal pubblico, gli ha chiesto: “Esiste Dio?“.
Beh, ho adorato la risposta di Jimmy…
Niente ironia tagliente o battute caustiche questa volta, ma una riflessione su Dio che in realtà ha molto a che fare con la nostra crescita personale.
Ecco la risposta di Jimmy Carr alla domanda delle domande:

Jimmy Carr: “Beh, ho delle notizie terribili.
Sì, in un certo senso, sì, esiste. Ma si tratta di un’analogia.
Dio è il futuro.”
Signore dal pubblico: “Cosa intendi?”
Jimmy Carr: “Intendo che Dio è la promessa di un futuro migliore. Se vogliamo un futuro migliore dobbiamo sacrificare qualcosa nel momento presente.
Questo è ciò che insegna la religione, giusto?
Scelte difficili oggi, vita facile domani: stessa logica degli insegnamenti religiosi.
Lo studio, il lavoro, l’allenamento, sono dei sacrifici che facciamo ora per ottenere un futuro migliore.
Questa è la lezione fondamentale dietro la promessa religiosa di una vita eterna.
Perché una vita eterna esiste.
Noi continueremo a vivere anche dopo la nostra morte e rinasceremo come qualcun altro.
E quel qualcun altro noi lo ameremo profondamente.
Quel “qualcun altro” sono i nostri figli.
Quindi sì, Dio esiste, la vita eterna esiste, ma non nel senso che molti credono.”
Sicuramente un’interpretazione poco ortodossa di Dio e della vita eterna, almeno per chi è credente.
Personalmente, però, ho trovato questa risposta meravigliosa.
Proprio all’interno de “La Svolta” ho spiegato come il termine “sacrificio” derivi dall’unione delle parole latine “sacrum” e “-ficium” (verbo “facere“).
Sacrificio significa quindi, nel suo senso più letterale ed etimologico “rendere sacro“.
Ogni volta che facciamo dei sacrifici per qualcosa o qualcuno a cui teniamo, che sia una persona, un progetto o un obiettivo, gli stiamo dando valore, ne riconosciamo la sacralità e l’importanza nella nostra vita.
- Rinunciare alla seconda porzione di tiramisù è un sacrificio che rende sacra la nostra scelta di rimetterci in forma.
- Smettere di fumare è un sacrificio che rende sacra la nostra scelta di tutelare la nostra salute e quella di chi ci sta attorno.
- Mettere da parte il telefono quando siamo con gli altri è un sacrificio che rende sacra la nostra scelta di dare valore alle relazioni nella nostra vita.
Quindi sì, mi piace questa interpretazione poco ortodossa di Dio come promessa di un futuro migliore e sì, sono sempre più convinto che le nostre scelte quotidiane sono il modo più efficace per rendere “sacra” la nostra vita, quale che sia la nostra fede religiosa (o meno).
Mi auguro che queste riflessioni ti siano di ispirazione.
Buon Ferragosto se non ci rileggiamo prima e buon relax se sei in ferie.
Andrea Giuliodori.
Ps. Questo settembre arriverà un’importante novità.
Se senti il desiderio di ripartire con focus e determinazione dopo le ferie e vuoi dare pieno valore alla tua vita e al tuo tempo nell’ultima parte dell’anno, non perdere le prossime newsletter.
Tempo di fare il nostro “salto quantico“.