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Conosci Stephen Curry?

È un famoso giocatore dell’NBA: la lega di basket americana.

Curry, considerato il miglior tiratore della storia della pallacanestro, ha eseguito circa 15.000 tiri durante le sue partite nell’NBA (con un formidabile 91% di canestri sui tiri liberi).


Sono questi 15.000 tiri che gli hanno portato le vittorie, gli ingaggi milionari e la fama internazionale.

Eppure, questi 15.000 tiri sono solo la minuscola punta di un iceberg profondissimo.

Un iceberg fatto di 2,2 milioni di tiri eseguiti dal capitano dei Golden State Warriors durante i suoi infiniti allenamenti.

Leggendo queste statistiche su un articolo del Wall Street Journal (“Stephen Curry’s Scientific Quest for the Perfect Shot”, Ben Cohen, Nov. 16, 2021) mi è tornato in mente un pasaggio de “Il Piccolo Principe“:

L’essenziale è invisbile agli occhi.”

Analizzandoli a posteriori, i successi della nostra vita sono quasi sempre determinati da poche azioni o decisioni giuste e fortunate (questi sono i “canestri” che facciamo durante le partite che contano).

Perché queste occasioni si presentino, però, dobbiamo praticare quei 2,2 milioni di tiri che non vedrà mai nessuno e che non riceveranno mai neanche un applauso.

Senza questa pratica invisibile ed essenziale, nulla accade veramente nella nostra vita.

Quindi sì, concordo con chi dice che il successo è spesso una questione di fortuna… ma la fortuna diventa inevitabile quando la pratica è incessante.

È tempo di praticare i tuoi 2,2 milioni di tiri.

Buona settimana, 

Andrea Giuliodori.

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