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Oggi lascio questo contenuto di EfficaceMente in buone mani…

Sarà nostro ospite il dott. Gennaro Romagnoli, fondatore di PsiNel, Psicologo e Psicoterapeuta con 15 anni di esperienza clinica alle spalle, e autore di diversi bestseller della Mondadori.

Il dott. Romagnoli ci parlerà di stress.

Vai Genna!

Corre l’anno 2008, sono da qualche mese un felice specializzando in psicoterapia e sto aspettando il professore della lezione. 

Il titolo è davvero affascinante: “gli effetti dello stress sul nostro organismo” e in particolare sul cuore, dato che il docente è uno dei più rinomati cardiologi di Milano. 

Il Prof. entra e dopo una piccola presentazione ci pone subito una domanda molto particolare: “Secondo voi lo stress può causare un infarto?”. 

Da giovani psicologi non sappiamo bene cosa rispondere: 

Si certo, è possibile, dopotutto la psicosomatica e altre branche ci hanno dimostrato un collegamento diretto e bla bla bla”. 

Lui ci guarda, cambia slide e ci mostra che lo stress era, secondo le tabelle dell’OMS di quel tempo tra le prime 5 cause di infarto nel mondo. 

Più alta del colesterolo e del fumo di sigarette! 

Fu una notizia a dir poco sconvolgente, sapevo che lo stress non facesse bene ma non pensavo fino a quel punto. 

Ma che cosa è davvero lo stress?

Lo stress è la fuoriuscita momentanea o duratura da un certo equilibrio, ogni volta che l’ambiente (interno o esterno) presenta una richiesta in termini di risorse il nostro organismo deve compiere un insieme di adattamenti per farvi fronte. 

Questi adattamenti possono essere positivi, quando rafforzano l’organismo (eustress) oppure negativi, quando lo inibiscono (distress). Quindi in realtà lo stress a cui faceva riferimento quella ricerca non era l’eustress ma il distress.

Ora qual è la vera differenza tra eustress e distress

Potremmo pensare che dipenda da organismo ad organismo, e in parte è vero: se una persona allenata corre per 20 km non succede niente, mentre se lo fa una persona poco allenata non camminerà più per giorni. 

Quindi di certo dipende dalla capacità di gestire quelle sollecitazioni, ma esiste una differenza molto importante. 

A metà dello scorso secolo alcuni ricercatori iniziano a porsi queste domande ed emerge una ipotesi particolare che prendeva in consierazione un nuovo fattore: la scelta o meno di avere dello stress.

Se sei costretto a correre 20 km o se scegli di correre 20 km, l’effetto sul tuo corpo sarà molto diverso. 

Noi psicologi chiamiamo questa roba: “locus of control” (LoC) ed è una teoria abbastanza conosciuta che ci invita a pensarci come causa delle cose, anche quando non è proprio “vero vero”.

Non sempre però riusciamo a pensare che le sensazioni legate allo stress possano essere “causa nostra” o “scelte da noi”.

L’esperimento di Kelly McGonigal

Esiste un altro metodo che prende proprio dal LoC ed è stato mirabilmente mostrato al mondo da Kelly McGonigal… per capirlo ti racconto l’esperimento.

Immagina di essere chiamato a fare uno “stress test”, le istruzioni sono queste: devi leggere e imparare molto bene un piccolo discorso e poi ripeterlo di fronte a 3 giudici. 

Prima che inizi l’esperimento ti danno un cartellino con una semplice frase (te la svelerò a breve).

Sei di fronte ai giudici, i quali sono addestrati a fare facce di disapprovazione e porti domande a bruciapelo su argomenti con non c’entrano nulla rispetto al tuo discorso. 

Le domande selezionate sono tutte di matematica, ad esempio: 

“Quanto fa 647 – 478?”

La matematica sembra avere il grande potere di stressarci (ringraziamo le maestre). 

All’inizio e alla fine dell’esperimento vieni testato con un questionario e con il prelievo di un campione di saliva (dal quale misurano il livello di cortisolo in circolo). 

Tu sei stato fortunato, perché il cartellino che hai letto è stato dato solo ad una parte dei partecipanti, i quali sembrano aver provato molto meno stress rispetto agli altri.

Cosa c’era scritto sul tuo cartellino?

“Adesso verrai testato e sarai sottoposto a forti stress, il tuo corpo potrebbe rispondere aumentando il battito cardiaco, la sudorazione e altre attivazioni che servono al tuo organismo per fare fronte alla situazione. Ripeti a te stesso che quelle sensazioni che stai provando sono i segnali del tuo corpo che si prepara alla sfida”.

Questo semplice messaggio ha abbassato lo stress di tutti i partecipanti che lo hanno letto. 

Altri soggetti avevano invece solo la prima parte: 

“adesso verrai testato e sottoposto a forti stress”

…e nient’altro. 

Un semplice cambio di prospettiva può trasformare lo stress da freno a benzina (e viceversa).

La cosa straordinaria è che puoi adottare questa strategia in qualsiasi momento tu senta attivazioni legate allo stress prima di un evento importante, ricordando a te stesso che sono sensazioni che il tuo organismo ti fa provare in vista di una sfida importante (e non il segnale che stai funzionando male).

Questa tecnica non è un “raccontarsela” ma è ciò che accade davvero: quelle sensazioni che provi NON indicano che stai male ma che ti stai preparando. Ciò ti aiuta a fare la cosa più importante quando ci sentiamo attivati: affrontare le situazioni nonostante quelle sensazioni.

Dott. Gennaro Romagnoli.

Grazie mille Genna!

Ps. Imparare a gestire lo stress è, a mio avviso, una delle abilità fondamentali per la nostra crescita personale e professionale.

Prima o poi, infatti, dovremmo fare i conti con situazioni stressanti nella nostra vita e nel nostro lavoro.

Per questo una Masterclass di approfondimento con strategie avanzate di stress management era un’aggiunta chiave per la membership +Efficace.

Il dott. Gennaro Romagnoli ha realizzato per noi: “Stress ManagementCome trasformare lo stress in energia“. Questa nuova Masterclass sarà disponibile per tutti gli abbonati +Efficaci a partire da lunedì 12 giugno 2023.

Stay tuned.

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