Hai mai sentito parlare di Biohacking? Scopriamo di cosa si tratta e come può aiutarci a vivere meglio insieme al dott. Nicola Triglione.
Perché parliamo di Biohacking
La crescita personale, nata negli Stati Uniti agli inizi del ‘900, è una filosofia di vita estremamente eterogenea e dalle molteplici ramificazioni.
In questo stesso blog, considerato da molti il riferimento italiano per gli appassionati di crescita personale, ho pubblicato centinaia di articoli negli ultimi 12 anni, articoli che vanno dalla gestione del tempo alla formazione di nuove abitudini, dalla crescita finanziaria alle tecniche meditative.
In questo nuovo contenuto di approfondimento voglio parlarti di uno degli ambiti più nuovi ed innovativi del miglioramento personale, un ambito che mi incuriosisce da alcuni anni e che sono certo avrà un ruolo sempre più rilevante nella nostra vita nel prossimo futuro…
…il Biohacking.
Per parlartene ho scelto di ospitare un intervento del Dott. Nicola Triglione, fondatore di Cuorelongevo.
Il Dott. Triglione è Medico Specialista in Cardiologia e Sports Cardiology Fellow presso la University of Washington, nonché membro del medical staff di Ferrari Corse.
Come Medico crede fortemente nel ruolo dell’attività fisica, della nutrizione e dello stress management per migliorare il benessere e prevenire le più diffuse patologie croniche.
In questo suo intervento il dott. Triglione ci farà un’introduzione al Biohacking, spiegandoci cos’è e come può aiutarci a vivere meglio e in salute.
Bene, lascio la parola al dott. Triglione.
Cos’è il Biohacking
Il biohacking è il tentativo di influenzare positivamente il nostro funzionamento generale grazie allo studio della biochimica e della fisiologia.
Esso consiste nell’apportare modifiche allo stile di vita al fine di ottenere risultati a lungo termine.
Alla base c’è il concetto secondo cui migliorare la propria salute in forma preventiva sia più vantaggioso di trattare le malattie.
Le origini del biohacking
Le radici di questo movimento affondano nella cibernetica, che il suo fondatore Norbert Wiener definiva nel 1948 come:
“l’ambito degli studi a confine tra la biologia, la neurofisiologia e la gestione delle informazioni”.
Il fondamento della cibernetica è il “ciclo di retroazione” (feedback loop): l’essere umano riceve informazioni sull’ambiente e reagisce a questi segnali adattandosi.
L’ispirazione per questo termine deriva dal greco kybernetes – timoniere della nave – ed ha contribuito anche all’idea di cyborg: organismi cibernetici dotati di componenti esterni che estendono le funzioni di controllo e autoregolazione.
Gli hacker del corpo
L’hacker è un esperto di sistemi informatici capace di penetrare in reti protette.
Il biohacker si propone invece di utilizzare le conoscenze scientifiche per comprendere e ottimizzare i sistemi biologici.
Tra i tratti comuni troviamo:
- La voglia di sperimentare in autonomia su se stessi.
- La tendenza a condividere le proprie scoperte.
- L’uso della tecnologia (a volte smodato).
È difficile dare una definizione univoca del movimento di biohacking.
Questo campo risulta in continua evoluzione grazie ai progressi della scienza e alla commercializzazione di nuovi dispositivi biometrici indossabili (wearables) che permettono di monitorare parametri in passato misurabili solo in laboratori specializzati.
Nata come “biologia in garage”, negli ultimi anni questo mondo sta vivendo un’enorme trasformazione ed è uscito dagli scantinati per attirare gli investimenti di colossi tecnologici.
Per esempio Elon Musk, fondatore di SpaceX e Tesla, ha finanziato l’azienda Neuralink al fine di sperimentare l’integrazione tra cervello e computer grazie all’impianto di microchip e all’intelligenza artificiale.
Lo so, sembra la trama di un romanzo distopico come “Il mondo nuovo” di Huxley o di un episodio della serie “Black Mirror”.
La realtà è che siamo dannatamente complessi
Anche se ci sono similitudini tra biologia e informatica, la complessità dei sistemi biologici è su un altro livello.
La nostra evoluzione, infatti, è in corso da milioni di anni tra continui meccanismi di adattamento e feedback.
Per questo motivo il biohacking implica la percezione dell’essere umano come un network integrato e la necessità di implementare modifiche all’intero sistema per ottenere un cambiamento significativo nel lungo periodo.
Di fatto, solo il tempo e l’osservazione aiutano a individuare i diversi fattori in gioco.
Invece l’approccio metodologico e la raccolta dei dati permettono di comprendere e modificare una variabile che si sta monitorando.
Il tema è di grande attualità e la diffusione di questi concetti sta interessando sia la sanità che il mondo dello sport. Inoltre, in un futuro non molto lontano, l’analisi di dati biometrici potrebbe condizionare la vita sociale e alcune dinamiche del mercato lavorativo come le assunzioni e il riconoscimento di bonus ai dipendenti.
“Se non si può misurare qualcosa, non si può migliorarla”.
Lord William Thomson Kelvin.
Non esistono scorciatoie per la salute
Definirsi biohackers non richiede saper modificare il DNA con la tecnologia CRISPR o iniettare cellule staminali per vivere in eterno.
Non è nemmeno un modo per giustificare le 40 pillole di integratori assunte ogni giorno o un impianto di microchip sottopelle.
Non c’è neanche bisogno di mezzi sofisticati: abbiamo già a disposizione strumenti molto efficaci che, una volta trasformati in abitudine, garantiscono risultati esponenziali.
Volete alcuni esempi?
Queste attività migliorano lo stato di salute grazie alla capacità di modulare l’espressione di specifici geni:
- Esporsi alla luce solare.
- Meditare.
- Fare digiuno intermittente.
- Trascorrere del tempo a contatto con la natura.
Biohacker è chiunque sia sulla strada del cambiamento personale per diventare la migliore versione di se stesso.
Questo traguardo viene perseguito nel rispetto degli altri e cercando un equilibrio tra l’ambiente esterno e quello interno.
Dunque, siete pronti? Per cominciare è essenziale comprendere i quattro pilastri della salute:
- Nutrizione.
- Esercizio fisico.
- Gestione dello stress.
- Sonno.
Io li considero fondamentali e li paragono alle gambe di un tavolo, perché hanno tutti la stessa importanza e richiedono una distribuzione equa degli sforzi. Quando ottimizzati, questi aspetti diventano superpoteri capaci di accorciare le distanze tra te e i tuoi obiettivi.
Scienza o pseudoscienza?
Il termine pseudoscienza indica ogni teoria o pratica che vuole apparire scientifica ma non possiede i criteri di scientificità.
In questo senso il biohacking è pieno di contraddizioni perché popolato da individui dal dubbio background scientifico che promettono risultati clamorosi consigliando tecniche o prodotti non testati.
In questi casi il confine tra realtà e finzione può essere sottile e un efficace discernimento è possibile solo studiando in maniera approfondita e ricordando che l’essere umano non è un sistema lineare: quello che funziona per gli altri, non necessariamente può funzionare per noi.
Consiglio di diffidare di presunti biohackers che invece di promuovere uno stile di vita si concentrano su barrette energetiche, integratori miracolosi e consumo elevato di caffè.
Ci sono passati tutti
Beh, se non tutti, almeno quelli che hanno visto il film “Limitless” (2011).
A chi non è mai capitato di ricercare online strategie per ridurre il bisogno di dormire o migliorare la concentrazione con l’ausilio di un rimedio non farmacologico?
Sentiamo sempre più spesso di persone che sono riuscite ad hackerare la propria fisiologia ottenendo risultati notevoli nella sfera personale e in quella lavorativa.
Per esempio, quanti di voi hanno mai pensato di provare i nootropi?
Molte persone sono attratte dalla possibilità di migliorare le funzioni cognitive con una pillola.
Vediamo cosa c’è di vero su queste molecole:
- Poche sono realmente innocue.
- Molte sono incompatibili con la nostra chimica cerebrale.
- Alcune richiedono dosaggi elevati per avere un impatto significativo.
- Altre causano effetti collaterali o hanno un elevato potenziale d’abuso (creano dipendenza).
- La maggior parte delle pillole assunte servirà solo a produrre urine costose.
- Spesso i benefici sono paragonabili a quelli ottenibili con una modificazione intensiva dello stile di vita.
Cosa può darci dunque il Biohacking?
I Biohackers hanno in comune l’intento di modificare la biologia per ottenere migliori prestazioni psicofisiche:
- Aumentata energia.
- Maggiore concentrazione.
- Miglior tono dell’umore.
- Accresciuta abilità di gestire lo stress.
Esistono inoltre tecniche di Biohacking per influenzare positivamente qualsiasi cosa, dal recupero dopo un allenamento intenso alla forza di volontà.
Di contro giocare con la chimica dei neurotrasmettitori o rendere estremo lo stile di vita può comportare dei rischi.
Se è vero che alla base del Biohacking vi è la ricerca individuale, in molti casi è meglio affidarsi ad un esperto.
Perché lo facciamo?
I Biohackers sono animati dal desiderio di creare, esplorare e innovare.
Però, se davvero intendiamo superare alcuni limiti fisici e mentali è opportuno chiedersi perché desideriamo questo cambiamento.
Biohacking è un termine che racchiude varie forme di miglioramento della salute e solo una profonda consapevolezza del proprio corpo e dei propri obiettivi può aiutare a scegliere la tecnica più compatibile con la propria indole.
Personalmente il motivo per cui da anni studio, sperimento e applico il biohacking è per mantenere uno stato di benessere duraturo sul piano psicofisico e sociale.
Questo è diventato anche un aspetto del mio lavoro: proporre strategie pratiche e fungere da filtro per argomenti che mi appassionano e che per me rappresentano l’unione tra sfera personale e professionale.
Il Biohacking è per tutti
Il nostro stile di vita è a dir poco frenetico e logorante.
Le conseguenze a lungo termine non sono trascurabili perché implicano l’insorgenza di disturbi fisici, mentali, emotivi e relazionali.
Per questo motivo sempre più persone sono alla ricerca di soluzioni per migliorare il proprio benessere e gestire lo stress della vita moderna.
Il biohacking si propone come strumento per ottimizzare questo percorso utilizzando la scienza, la tecnologia e una profonda comprensione della fisiologia umana.
L’aspetto più importante per cominciare è capire cosa funziona meglio per te.
“Il miglior investimento che puoi fare è su te stesso”
Warren Buffett.
Conclusioni
Ringrazio il dott. Nicola Triglione per questa introduzione al Biohacking :)
Se vuoi iniziare subito il tuo viaggio nel mondo del Biohacking, ti invito a leggere i primi articoli di approfondimento che abbiamo già pubblicato in questa nuova rubrica di EfficaceMente:
- “Variabilità della Frequenza Cardiaca (HRV): la nuova misura del benessere“
- Digiuno intermittente: tutto quello che devi sapere su questa pratica.
E fammi naturalmente sapere nei commenti se ci sono ambiti toccati dal Dott. Triglione che vorresti vedere approfonditi in articoli futuri e se in generale il Biohacking è un argomento che potrebbe interessarti.
Buona settimana e a presto.
Andrea Giuliodori.
Sono interessatissimo all’argomento ben vengano argomenti di approfondimento…
Grazie mille Andrea sei un mito.
Interessante. Volentieri approfondisco
Ciao Andrea, grazie per il curioso articolo. Credo sarebbe geniale un approfondimento sull’argomento del sonno e su come gestirlo al meglio. Ti saluto con grande stima.
Moooolto interessante, non conoscevo l’argomento che gradirei assolutamente approfondire. Grazie mille
Argomento per me nuovo,molto interessante
Felice che ti interessi ;-)
Ciao, anche a me interessa molto l’argomento! Grazie Andrea per i tuoi articoli sempre interessantissimi.
Grazie per questo interessante approfondimento, non avevo mai sentito parlare di “biohacking”!
Sì il biohacking è un argomento che mi interessa moltissimo e vorrei approfondirlo!
Salve, vorrei sapere come il dottor Triglione valuta l’affidabilità o meno dei warables come gli orologi, per monitorare l’attività cardiaca, e le funzioni respiratorie piuttosto h è la qualità del sonno. Grazie :)
Ottimo articolo! Consiglierei un”articolo apprfondito ogni mese su un’aspetto del Bio Hacking! Grazie mille
A volte ci sono giorni dove proprio faccio fatica a concentrarmi al lavoro. Il problema so per certo che da un lato è causato dal fatto che mi sto moooolto disaffezionando al lavoro che ho, e infatti ho il piano per mettermi in proprio a metà 2021, tuttavia in qualche modo a metà 2021 ci devo arrivare.
È un lavoro estremamente noioso senza un vero valore aggiunto dal punto di vista intellettuale, quindi il mio obiettivo sarebbe “minimo sforzo massima resa”, nel senso di “rapidità” soprattutto, dato che la qualità non è che abbia chissà che ruolo… temo che la risposta sia soltanto “autodisciplina” e basta.
Ciao a tutti, sono in una situazione molto simile a quella di Chiara. Il problema è portare avanti ad un livello accettabile gli impegni presi in passato e non più interessanti, per me è diventato difficile (a volte impossibile) rispettare le scadenze imposte dall’attività che sto progressivamente abbandonando ma che mi è ancora utile per campare. L’autodisciplina fallisce continuamente, anche con l’aiuto di alcune pillole che dovrebbero (in base alle recensioni di chi già le usa) aumentare la concentrazione, qualche consiglio?
Tutto qui???… aspettavo il seguito della lunga introduzione… Vabbè aspetto i nuovi articoli.
Se il tema è piaciuto, possiamo valutare degli approfondimenti ben più specifici e concreti :)
Moooolto interessante, propongo anch’io approfondimenti periodici entrando anche nello specifico della fisiologia umana “sperimentale”… Con evidenti sperimentazioni su se stessi… Mi offro volontario… Condivisione dei dati … Gruppo sperimentale volontario…
Sono d’accordo, basterebbe anche consigliare magari qualche sito o libro in cui approfondire l’argomento visto che il web è pieno di biohackers o presunti tali.
“l’analisi di dati biometrici potrebbe condizionare la vita sociale e alcune dinamiche del mercato lavorativo come le assunzioni e il riconoscimento di bonus ai dipendenti.” Piuttosto inquietante, ai limiti della teoria della razza… ma avrò capito male.
Beh, paradossalmente ci siamo già… non c’è responsabile risorse umane che non faccia un controllo sui profili social di un candidato prima di assumerlo. In futuro i dati disponibili saranno molti di più e di carattere biometrico. In merito al passaggio sul bonus ai dipendenti, ci sono già oggi aziende che riconoscono un premio ai dipendenti che fanno tot. passi ogni giorno, come incentivo alla buona salute.
Bello? Brutto?
Spetterà alla società e alla politica dare risposte e porre vincoli. La tecnologia di per sé tende ad essere neutra.
Molto interessante, se ci fossero altri articoli a riguardo li leggerei sicuramente!
Faccio biohackeraggio inconsapevole da un po’ e quindi senza raccolta dati per il conforto “scientifico”. Nutrizione, esercizio fisico e meditazione. Manca il lavoro sul quarto pilastro che sarebbe bello approfondire.
Simone
Ciao Andrea, grazie per l’interessante articolo. Da tempo infatti stavo pensando di studiare biologia per comprendermi “al microscopio”, cioè per capire quali sono i meccanismi biochimici interni che ci governano, come si modificano a seconda delle attività e abitudini e quindi quali sono i cambiamenti che portano e che si possono osservare esternamente. Biohacking è un bellissimo nome con cui chiamarlo! Grazie per i tuoi spunti
Ciao Andrea e grazie al Dott. Triglione per questo articolo.
Non conoscevo assolutamente il biohacking ma dal termine avevo vagamente intuito di cosa potesse trattarsi.
A questo punto non vedo l’ora di leggere ulteriori articoli, questo mi ha ingolosita molto.
Mi piacerebbe sapere se ci sono dei libri consigliati dai quali partire per un iniziale approfondimento teorico e quali attività pratiche è possibile fare per sperimentare su sè stessi e trovare quindi ció che davvero ci fa bene.
Buona giornata
Sono appassionato di crescita personale, a volte sperimento su me stesso tecniche apprese da libri o da internet (blog,etc,etc )
Eppure sono sempre qua, bloccato nei miei limiti e nel mio modo di pensare. Dov’è che sbaglio?
Argomento che andrebbe diffuso e reso popolare, penso che sia un passaggio evolutivo, in grado di aumentare le proprie consapevolezze. Forza, vediamo approfondimenti Andrea! Sempre utilissimo
Sbagli credendo a quelli che ti vendono l’idea che si possa diventare campioni, se campioni non si è.
Trovo molto interessante il biohacking e mi piacerebbe approfondire!
Grazie ?
Sei sempre bravissimo, Andrea, lasciatelo dire. Come divulgatore ma ancor prima come studioso, professionista e persona corretta, trasparente e preparatissima. Lodi, Lodi Lodi.
PS: il biohacking mi interessa soprattutto dal punto di vista della gestione dello stress e aumento della concentrazione. Grazie
Articolo molto bello Andrea!
Fortunatamente, vuoi per abitudini trasmesse dalla mia famiglia, vuoi per il benessere che ricevo quando pratico una delle attività descritte nell’articolo, ormai sono un Biohackerato di diritto!! ??
A parte gli scherzi…
Ormai dopo quasi 10 anni che ti seguo, prendo ogni “cosa nuova” che proponi come uno stimolo di approfondimento sull’argomento.. e, in questo caso, farò lo stesso!
Intetessante l’articolo di biohacking.
Anche la segnalazione del blog del dott. Triglione, peccato che il suo blog sia ancora scarno di notizie ma sopratutto non funziona a dovere. I moduli di iscrizione alla newsletter e di contatto NON FUNZIONANO. Il 1* Non accetta i dati, il 2* non ha il tasto INVIO.
Segnalalo perchè l argomento è intetessante poichè approfondito da un medico. Saluti
Molto interessante, vorrei avere altre informazioni ed approfondire magari l’argomento
Grazie mille ?
Si, il biohacking mi sembra una soluzione interessante, proponibile e a basso rischio
Sì è molto interessante. Puoi, per favore, suggerire un paio di libri per introduzione?
Grazie Andrea e grazie al Dott.Triglione.
Come al solito hai colto nel segno! argomento molto interessante da approfondire assolutamente.
Grazie,
Molto interessante questo articolo, Andrea.
Sarei interessata a leggere piu’ approfondimenti, specialmente cosa dice il Biohacking riguardo la nutrizione.
Ciao Andrea e grazie per questo articolo.
Vorrei sapper di piu’ sul seguente punto —> “ L’aspetto più importante per cominciare è capire cosa funziona meglio per te”. Il punto di partenza, la base di lavoro e’ fondamentale.
Condivido con Morena!
Quella frase ha colpito molto anche a me.
Come capire quindi cosa funziona meglio per me? La consapevolezza è alla base di tutto, quindi ben vengano altri approfondimenti sul tema!!!
Buongiorno Andrea,
c’è una nuova frontiera del biohacking studiata da ricercatori americani con l’ausilio della Nasa e da lì è venuta fuori una tecnologia brevettata e unica al mondo. Riguarda il mondo dei chetoni e della chetosi. Sentiamoci x approfondire.
Buongiorno, come sempre nuovi interessanti spunti per lavorare.
Mi piace molto poter ricevere input per poi applicarli nella pratica e vendere se “funzionano” anche per come sono io. Gli aspetti dell’articolo che vorrei approfodire sono Gestione dello stress (il mio ma soprattutto quello degli altri!) e digiuno intermittente. Grazie
Si mi interessa molto approfondire questo tema. Sono molto interessato ed appassionato a tutto ciò che riguarda salute e benessere psico-fisico nel suo complesso perché voglio invecchiare giovane ed in salute ed allo stesso ho bisogno di essete energeticamente al top per perseguire i miei obiettivi ed affrontare le sfide quotidiane.
Grazie mille Andrea, non conoscevo questo tema, molto interessante. Trovo tutti e 4 pilastri molto interessanti, degni di maggiore approfondimento.
Ciao Andrea,
Non ero a conoscenza di cosa fosse il Biohacking :D
Argomento molto interessante, mi piacerebbe che si approfondisse soprattutto a livello nutrizionale e gestione dello stress.
Ottima introduzione. La modifica di molte abitudini mi ha permesso di migliorare enormemente negli ultimi due anni. Ma nonostante ciò la gestione dello stress resta un ostacolo importante. Mi piacerebbe conoscere ulteriori tecniche e soprattutto filosofie che permettano di gestirlo.
Perché certe persone sotto stress danno il meglio e altre (come me) crollano?
Niente recensione dell’Oura Ring? Non ce ne vuoi parlà Andrè
Ahahaha, dai dai, ve la faccio, promesso. Mi sono trattenuto perché è importante che non vi fissiate troppo sui singoli strumenti e abbiate piuttosto un approccio sistemico a questi temi :)
Bella la panoramica sul biohacking, mi interesserebbe saperne di più…un’ applicazione a casi concreti aiuterebbe meglio a capire.
E’ senz’altro un tema che vale la pena scoprire più in dettaglio.Ritengo – almeno per quanto mi riguarda – che ricercare e possibilmente raggiungere un equilibrio psico-fisico ottimale sia un obiettivo importante per poter vivere bene e in armonia, prima di tutto con se stessi e di conseguenza anche con le persone e le cose che fanno parte della propria vita. Grazie Andrea!
Ottimo articolo Andrea, con sorpresa trovo anche il mio amico Nicola! Parlare di biohacking in Italia e’ ancora difficile, ma articoli come questo e la capacita’ di sintesi di Nicola sono assolutamente necessari! Da anni sono “dentro” questi argomenti, disponibilissimo a cooperare!
è un argomento molto interessante e merita sicuramente di essere approfondito e studiato
grazie andrea per tutti i tuoi utilissimi consigli, il tema trattato e’ veramente molto interessante, anche se penso che siano consigli che hai cercato di trasmettere gia’ da molto tempo. sono d’accordissimo con la filosofia del “migliorare la propria salute in forma preventiva sia più vantaggioso di trattare le malattie”, essendo osteopata molto spesso osservo proprio il contrario tra i miei pazienti, quasi la totalita’ danno troppa speranza alla medicina che purtroppo non fa miracoli, molto specialistica e non vede la persona nella sua interezza, essendo noi dei sistemi complessi e non lineari. penso che tutti dovrebbero adottare questa tipologia di mindset. Quindi se in futuro tu continuassi a scrivere questa tipologia di articoli porteresti molto del valore aggiunto a me e anche alle altre persone (tra cui spero anche medici che male non fa!), grazie
Wei sposo pienamente il tuo discorso. E’ davvero irritante osservare come la medicina tradizionale si sia quasi dimenticata di fare Educazione alla prevenzione”. Sono Massoterapista e Rilfessologa e vedo la gente “sbattersi via” già a 30 anni. Grazie ad Andrea per questi preziosi contenuti.
Interessantissimo il tema, mi piace molto il concetto di “ innovare e sperimentare” , e’ quello che sto cercando di fare nel mio.
Concordo nel dare la giusta importanza alla scienza ma solo con una piccola riserva : magari non tutto può essere sperimentato “ adesso”. Alcune certezze cha abbiamo attualmente magari verranno confutate tra dieci anni etc.
Grazie
Argomento molto interessante! Mi piacerebbe sapere se ci fosse la possibilità di approfondire l’ambito riguardante il miglioramento dei livelli di concentrazione e della gestione dello stress, in particolare correlato al concetto di neuroplasticità (sempre che non sia fuorviante rispetto alla tematica).
Grazie mille
Solo anche il interessata ad approfondire l’argomento in particolare la metodologia per implementare il Biohacking. Elena
Bell’articolo.
Sarebbe interessante leggere altri approfondimenti e interpretazioni del collega sull’argomento. In particolare sulla interpretazione dei segnali inviati dalla mente (pensieri) e dal corpo (sintomi e segni) per poterli interpretare e poter così agire in maniera più mirata attraverso gli strumenti che, ad oggi, sono ben più conosciuti dei segni, sintomi e pensieri, ovvero dei segnali del nostro corpo, e della loro interpretazione.
Studio da anni quest’argomento e sono contento di sapere che è diventato di tuo interesse. Davvero felice. :-)
Grazie, articolo molto interessante! A me interesserebbe approfondire l’aspetto delle “misurazioni” che permettono di fare valutazioni oggettive e numeriche, ma vorrei anche sapere se nel Biohackin si utilizzano tecniche per lo sviluppo della propriocezione (che invece permette di fare una valutazione soggettiva e qualitativa).
Grazie!
Ciao a tutti, come per tanti anche per me è un argomento nuovo e quindi sarei interessato ad approfondirne tutti gli aspetti, ma visto che sono un “diversamente giovane” il benessere fisico e la salute è l’argomento che più mi “intriga” in questo momento. Complimenti! Andrea, sei sempre avanti, sempre nuovi spunti. Grazie
Wow, molto interessante , mi piacerebbe se si potesse approfondire… complimenti per tutto ??
Ottimo articolo e molto stimolante l’argomento mi piacerebbe sapere meglio come applicarlo allo sport
Grazie!!!
Buongiorno Andrea e buon lunedì.
Come sempre la tua mail è la cosa migliore che possa capitare nel primo giorno della settimana ?.
Well done, davvero interessante..
Recentemente proprio sul sito di Oura Ring e sulla newsletter del 29 maggio 2020 è stato dato spazio all’interazione del loro dispositivo con lo smartwatch Apple che ha la caratteristica dell’analisi dell’attività cardiaca. Ho trovato curioso questa associazione peraltro non usuale tra le varie aziende ma allo stesso tempo potente ed in linea con il discorso fatto dal prof Triglione e del biohacking. Magari Andrea quell’articolo dell’Oura Ti ha ispirato a scrivere qualcosa sull’argomento e fare chiarezza.
Mi piacerebbe tantissimo approfondire l’argomento. Grazie
Wow, ho appena scoperto di essere una biohacker! Grazie Andrea, mi interessa moltissimo.
Molto generale ma bene come introduzione. Senza dubbio uno dei temi più interessanti soprattutto in un momento di crisi generale della salute chiunque ne può beneficiare!
Articolo interessante, molto in linea con il blog. È incredibile come la scienza, soprattutto negli ultimi decenni, si sia focalizzata sempre più su benessere psicofisico e gestione dello stress: se da un lato le nostre vite sono diventate più frenetiche, dall’altro credo si sia anche raggiunta una maggiore consapevolezza di sé, il che è positivo :)
Invece spero che l’ipotesi di legame tra parametri biometrici ed assunzioni/bonus sia stata volutamente enfatizzata, altrimenti altro che futuro distopico, mi sembrerebbe un’attuazione di teorie eugenetiche…:/ Potete dare qualche riferimento in più in merito?
Ciao Carola, ho appena risposto ad un altro lettore:
“Beh, paradossalmente ci siamo già… non c’è responsabile risorse umane che non faccia un controllo sui profili social di un candidato prima di assumerlo. In futuro i dati disponibili saranno molti di più e di carattere biometrico. In merito al passaggio sul bonus ai dipendenti, ci sono già oggi aziende che riconoscono un premio ai dipendenti che fanno tot. passi ogni giorno, come incentivo alla buona salute.
Bello? Brutto?
Spetterà alla società e alla politica dare risposte e porre vincoli. La tecnologia di per sé tende ad essere neutra.”
Ti ringrazio molto per la risposta.
Beh, se il futuro andrà in quella direzione credo sarà indispensabile avere commissioni di bioetica che seguano scelte e parametri; giustamente, la tecnologia è neutra, ma l’uso che se ne fa, come dimostrato più volte con teorie e pratiche in un passato non troppo lontano, può essere nefasto.
Ciò detto, è sempre stimolante leggere i tuoi articoli e scambiarsi opinioni nei commenti, soprattutto su argomenti simili (deformazione professionale, sono una biologa!) :)
Grazie a te per il contributo Carola. A presto.
Sarebbe interessante approfondire ciascuno dei 4 pilastri della salute nei prossimi articoli.
Per esempio, leggerei volentieri un articolo su come migliorare la qualità del sonno con tecniche di biohaking: ad es. una volta che monitoriamo il sonno con app e smartwatch, quali sono i fattori rilevanti da tenere sott’occhio per migliorarne la qualità? È vero che i biohacker riescono a dormire poco e svegliarsi senza sveglia?…
Grazie,
Ciao :)
Sembra molto interessante
Bella scoperta! Non sapevo che esistesse una cosa del genere, ne sono felicissima. Se si potesse approfondire, ben venga!
Oltre a quanto già detto come gestione dello stress, forza di volontà e relazione tra emozioni e manifestazioni fisiche, io sarei interessata all’approfondimento del biohacking in termini di attenuazione degli stati infiammatori causati dalle malattie autoimmuni (come l’endometriosi..per esempio).
Grazie ad entrambi :-)
Molto molto interessato al’approfondimento….grazie per l’info!!
Molto molto interessante …da approfondire … soprattutto per quanto riguarda la parte pratica (il da farsi)!
Grazie andrea e grazie al doc Triglione
articolo molto molto interessante!! Grazie!!
Interessantissimo, aspetto nuovi articoli con approfondimenti!
Come ha già scritto qualcuno, sarebbe bello approfondire un diverso aspetto o “settore” del biohacking in ogni nuovo articolo.
Mi avete aperto un mondo sconosciuto!! Intanto che leggevo l’articolo sono andata a cercare informazioni per capirci meglio. Leggerò volentieri altri approfondimenti sul tema, anche perché mi sembra importante affidarsi a qualcuno di competente. Grazie per avermi allietato il lunedì con questo articolo ?
Grazie per l’articolo da approfondire ,molto interessante,
con infinita gratitudine,
Anna Maria
Molto molto interessante!
Io sono molto interessata ad approfondire tutte le sfumature di questa nuova frontiera ! Condivido l’importanza di migliorare il proprio stato di salute e potenziarlo attraverso strategie da applicare quotidianamente per ottenere benefici a lungo termine in molte sfere della propria vita.
Aspetto i prossimi articoli!
Grazie Andrea
MMMOOOOOOLTO INTERESSANTE! Mi occupo di gestione dello stress e vorrei poter approfondire l’argomento bene.
Sono un vecchio givanotto “88enne”, non ricordo da quanto seguo i tuoi articoli, ma so, con certezza, che mi hanno “fuso e rifatto daccapo”. Grazie:
Ma che meraviglia Vincenzo! Grazie davvero per il tuo commento!
Vai con altro articoli al più presto
Ciao,
Molto interessante, sono curiosa di saperne di più.
Aspetto i nuovi articoli ?
Proprio in questo periodo, da qualche mese grazie alla quarantena mi sto “biohackerando” (termine scoperto leggendo questo post) e sto vedendo risultati prima per me inimmaginabili. Se fai approfondimenti te ne sarei davvero grato.
Un saluto.
Molto interessante questo articolo, in effetti un bravo medico dovrebbe essere quello che non ti fa ammalare, come sostiene la medicina cinese, e i suggerimenti indicati puntano proprio in questa direzione. Sarebbero interessanti degli approfondimenti.
Uso il metodo Wim Hof come biohacking.. consigliatissimo!
argomento interessantissimo. Inizierò ad approfondire per mio conto ma seguirò con grande interesse ogni aggiornamento pubblicato su questo blog
Grazie Andrea,
i tuoi articoli sono sempre estremamente interessanti, complimenti!
L’argomento di oggi è veramente da approfondire, mi hai incuriosita e quindi comincerò per mio conto ma seguirò con grande interesse ogni aggiornamento sull’argomento.
Articolo molto interessante migliorare noi stessi dipende solo da noi
Non dobbiamo farci influenzare dalla pubblicità commerciale che ci propone barrette energetiche pillole miracolose e quintali di caffè giornaliero
Grazie Andrea per tutto quello che ci proponi
Felice che ti sia piaciuto Carmela.
Gradirei moltissimo approfondimenti sui migliori tipi di attività fisica. Grazie per la qualità degli articoli
Molto interessante. Attendo news
Parlare di biohacking in questi termini mi interessa enormemente, grazie Andrea e grazie dott. Triglione. Ho spesso trovato siti e articoli che parlavano della questione sostenendo, neanche troppo implicitamente, che la via era quella di iniziare a integrare in modo importante e circondarsi di strumenti per avere sempre sotto controllo i valori da monitorare. Un po’ per l’ansia che genererebbe una vita del genere, un po’ per lo sforzo economico che richiede, non ho mai sentito un grande stimolo a seguire quella strada. L’intervento del dott. Triglione mi ridona curiosità e voglia di approfondire questo argomento.
Interessante, spero a breve in approfondimenti!
Ciao Luigi, trovi già il primo approfondimento dedicato all’HRV nel link a fine articolo.
ciao e buona domenica. sono Michele non conoscevo questa parola biohacking interessante. Uso già un pò a modo mio mio questa strategia, desidero affinare il taglio, la conoscenza sono sulla buona strada. grazie.
Non conoscevo l’esistenza del biohacking.
Veramente interessante, desidero approfondire….
Va
La chetogenica salutare (fatta con tante verdure) è quasi come la droga di Limitless
Molto interessante!! Mi hai aperto un mondo!
Ottimo Katia!
Argomento interessante soprattutto in questo momento storico in cui stiamo perdendo il contatto con la realtà.