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Alle prese con continui imprevisti, temi di perdere il focus sulle tue buone abitudini? Leggi qui per trovare delle soluzioni Efficaci.

Gennaio è passato da un po’, ma tu sei fermo, bloccato: con il primo giorno dell’anno nuovo hai deciso che devi fare attività fisica ogni giorno e fino alla scorsa settimana hai tenuto fede al tuo impegno.

Fino alla scorsa settimana.

Ma cos’è successo la scorsa settimana?

Be’, Andre’… la scorsa settimana mi è capitato un po’ di tutto… mia mamma si è presa l’influenza e ho dovuto darle una mano, al lavoro ho avuto tantissimo da fare, c’è stato da organizzare il compleanno a sorpresa del mio migliore amico e il mio gatto ha avuto una crisi di nervi e mi ha sfasciato il divano.

E poi?

Ehhhhhhhhh… (con minimo nove ‘H’, n.d.A.). Cosa vuoi, ho perso il ritmo, non mi ritrovo più… e poi sono così stanco…

Ecco, questo è un classico copione che mi capita di sentire.

Se non è il gatto a distruggerti la casa, è la mamma ad arrampicarsi sul divano con le unghie.
Se non è lei a prendersi l’influenza sei tu – invertendo l’ordine dei fattori il prodotto non cambia.

Avevo preso delle buone abitudini, tutto andava bene e poi… snif! È arrivato l’imprevisto e ora ho perso il ritmo, non so più che pesci pigliare.

Consapevole del fatto che le crisi di nervi di gatti, madri, amici, colleghi e conoscenti sono parte della vita di tutti (e tanto spesso spingono a raccontarsi una di queste balle), ho pensato di scrivere questo articolo per mettere nero su bianco una serie di consigli pratici validi per affrontare gli imprevisti con l’atteggiamento giusto e mantenere il focus sulle nostre abitudini.

Partiamo dal capire quali sono gli imprevisti che davvero ti tocca affrontare.

Imprevisti: come distinguerli?

1. Dacci oggi il nostro imprevisto quotidiano

Intanto, mettiti il cuore in pace: gli imprevisti fanno naturalmente parte della vita di tutti. Ripeto: TUTTI.

Anche se l’improvvisa doppia personalità del tuo animale da compagnia ti sembra un caso più unico che raro, ognuno ha i suoi imprevisti settimanali, se non quotidiani. Si può trattare di qualcosa di più fastidioso, come perdere un aereo, oppure di noie di entità minore come rimanere bloccati nel traffico per un incidente, ma tant’è. Dobbiamo fare pace con l’idea che ci siano e che, a rotazione, possano capitarci.

Senza attribuire loro importanza eccessiva: non regalare a questi incidenti di percorso più energia mentale e fisica rispetto a quello che si meritano. Collocali nella giusta prospettiva.

2. A ciascuno il suo

A questo punto, passiamo alla pratica.

Sei davvero sicuro che risolvere i problemi messi in campo dall’imprevisto spetti a te e solo a te?

Ci sono imprevisti di tre categorie.

  1. Quelli della categoria A, che davvero ricadono solo sulle tue spalle (tipo l’aereo perso, o l’influenza presa) e di cui, voglia o non voglia, devi occuparti tu e solo tu.
  2. Quelli della categoria B, che non hanno un grado di esclusività pari a quelli della categoria A, ma è possibile che rientrino comunque nel tuo interesse.
  3. E quelli della categoria C-avolivostri, ovvero quegli accidenti di cui ti assumi le conseguenze per quieto vivere o perché finora hai fatto sempre così, ma di cui si potrebbe tranquillamente occupare qualcun altro. Esempio: se ogni volta che c’è stato qualche problema di tipo tecnico nel tuo ufficio, date le tue competenze, te ne sei occupato tu, non è detto che questa sia la normalità. Ci sono cose di cui ci si può benissimo occupare a rotazione, o dandosi il cambio.

Quindi, allena la tua assertività e quando senti che ti si vuole affibbiare un compito che non ti spetta, rispondi con tranquillità utilizzando una delle infinite varianti di questa formula:

“Mi spiace, ma in questo momento non posso proprio. Ho un lavoro urgente da completare.”

3. And the winner is…

Sulla base di quanto abbiamo visto al punto 2, ogni volta che si affaccia un nuovo imprevisto nelle tue giornate, dopo aver raffreddato la mente, dovresti fare l’esercizio di analizzarlo e decidere in quale categoria rientri.

Alcune buone domande possono aiutarti a capire il suo grado di importanza:

  1. Me ne devo per forza occupare io, o c’è qualcun altro che ha le stesse competenze e possibilità?
  2. Che cosa succede se il problema non viene affrontato entro sera? È grave oppure no?
  3. Nel caso in cui me ne occupi io, avrei tempo lo stesso per dedicarmi con la dovuta energia e attenzione alle attività davvero importanti per me o agli impegni che ho preso con me stesso?
  4. È correlato ai miei obiettivi? Ovvero, se non lo risolvo, può ostacolare i miei progetti? E invece, se me ne occupo, può avvicinarmi ai miei traguardi?

In base alle risposte che darai a queste domande ti sarà subito più chiaro il grado di importanza di quell’imprevisto e come agire di conseguenza.

4. Fretta, cattiva consigliera

Forse per colpa di condizionamenti ancestrali, sembra che siamo programmati per affrontare nella maniera più rapida possibile ogni imprevisto che si presenta sulla nostra strada.

La tecnica del “via il dente, via il dolore” ci pare spesso il modo più funzionale per liberarci dell’ostacolo: tolto di mezzo, pensiamo che finalmente potremo dedicarci a quello che vogliamo fare.

Il problema è che poi sono questi ospiti inattesi che finiscono per prendersi le nostre migliori energie e la parte più produttiva della giornata.

Quindi, la prossima volta che capita un imprevisto esterno prova invece ad andare controcorrente.

  • Respira.

Andre’, che stai a dire? Certo che respiro, se no non sarei qui a leggerti.

Eh no. Ti do una grande notizia: ci sono diversi momenti della nostra vita in cui o respiriamo male o addirittura viviamo delle piccole apnee. E, guarda caso, questi momenti coincidono spesso con l’arrivo di eventi stressanti e il nostro relativo rimuginare.

In generale, qualsiasi specialità ti dirà che la respirazione dell’uomo medio del 2020 è scorretta e insufficiente.

Chiaro, non così insufficiente da metterci in pericolo di vita. Però sicuramente non ossigena come potrebbe i tessuti e il cervello. E, di conseguenza, la nostra lucidità alla lunga ne risente, ci stanchiamo di più e facciamo più fatica a mantenere la calma in situazioni critiche.

Hai presente quanto sono diversi quei piccoli respiri affannati tipici dell’ansia dai bei respiri profondi che ti accorgi di fare quando stai per addormentarti?

Ecco, imparare a respirare correttamente può avere benefici incredibili nella tua vita. Se vuoi scoprire come farlo ti rimando a questo articolo di approfondimento: tecniche di respirazione efficaci.

  • Fai di conto.

Contare fino a dieci, o anche venti, o fare delle brevi operazioni matematiche ha l’effetto di attivare la parte di cervello più logico-razionale. Quante volte, infatti, affrontiamo i problemi sull’onda di emozioni spesso distruttive?

Avrai sicuramente presente quel detto:

“Non promettere quando sei felice, non rispondere se sei arrabbiato, non decidere mentre soffri e non agire se non sei convinto.”

Ecco. Contare o fare semplici operazioni aritmetiche aiuta a richiamare in azione la nostra logica, mettendo quindi in secondo piano emozioni negative come l’apprensione, l’ansia, la rabbia che spesso ti assediano quando sopraggiunge un imprevisto.

Una volta che avrai calmato e raffreddato la mente, potrai decidere meglio, con più padronanza della situazione, SE affrontare l’imprevisto o meno, e, nel caso, quando farlo.

  • Chiediti come e non perché.

Capita una cosa che ti scombina i piani e tu ti fermi a dannarti l’anima chiedendoti perché: perché è successo proprio a te, perché proprio in quel momento, perché mai agli altri e così via.

Le domande giuste da porsi invece cominciano con il ‘come’.

  1. Come posso fare per risolvere la questione?
  2. Come me ne tiro fuori nella maniera più efficace?

In questo modo passerai dai pensieri umorali e negativi a quelli più obiettivi, sensati e orientati alla soluzione.

5. Organizza le tue giornate sulla base degli imprevisti.

Un errore che spesso facciamo quando pianifichiamo le nostre giornate è quello di sottostimare la quantità di tempo che impieghiamo per i diversi impegni, così, non appena abbiamo degli imprevisti, anche di piccola entità, tutto il nostro castello crolla senza rimedio e a fine giornata ci troviamo o stravolti dalla fatica o impossibilitati a concludere quello che ci interessa.

Il mio consiglio, quindi, è quello di prevedere una porzione di tempo (può essere il 30 o il 40% della tua giornata lavorativa) non programmata, che ti farà da buffer per eventuali imprevisti.

Così sarai tu a controllare l’imprevisto e non il contrario.

Dopo l’imprevisto. Come restare positivi e focalizzati

È successo. L’imprevisto ha richiesto il tuo intervento, la tua attenzione massima, vista l’urgenza della questione, e hai mancato l’appuntamento con la tua buona abitudine: hai saltato l’allenamento in palestra, eri talmente affamato che hai abbondantemente modificato il menu previsto dalla tua dieta.

Cosa fare in questi casi?

Qui entra in gioco la perseveranza, una delle virtù più importanti da sviluppare.

La capacità di non arrendersi di fronte a un fallimento o a un incidente, l’impulso a ricominciare con energia fa parte degli ingredienti più potenti del successo.

Chi realizza i propri obiettivi, infatti, è una persona che ha sviluppato la giusta stabilità mentale e la capacità di riprendersi con reattività di fronte agli imprevisti negativi.

  1. Non mollare

Al primo punto c’è questo.

Non buttare tutto alle ortiche per un appuntamento saltato (insomma, non cedere al famoso “effetto chissenefrega“).

Non è che se hai evitato un paio di appuntamenti in palestra allora non vale più la pena andarci.

Non è vero che se una sera hai mangiato un muffin al cacao allora vuol dire che non sei in grado di seguire una dieta ed è meglio rassegnarsi al sovrappeso.

In questi casi il perfezionismo esasperato non serve a nulla: meglio conservare un atteggiamento positivo e continuare a procedere per la propria strada.

Una volta non è andata? Prendine atto e poi da domani ricomincia. Ricomincia sempre.

Il problema non è il singolo passo falso, il problema è se a causa dei tanti passi falsi non torni sulla tua strada.
L’importante, quindi, è riuscire a tenere fede dalla prossima volta all’impegno che hai preso con te stesso.

      2. Basta l’1%

Talvolta ci sono delle situazioni che ci mettono pesantemente i bastoni tra le ruote. Si può trattare di incidenti o di situazioni personali difficili. Quando si risolvono, lasciano uno strascico di stanchezza, amarezza, fatica.

In questi casi, non puoi pretendere di ricominciare con il ritmo di prima.

Il risultato sarebbe solo quello di stressarsi oltremodo, finendo poi per abbandonare i propri obiettivi per limiti fisici ed energetici. È molto meglio ricominciare con piccoli sforzi graduali.

Ti eri proposto di correre tre volte alla settimana ma poi qualcosa è andato storto e ti ritrovi fisicamente poco in forma? Ricomincia con una passeggiata di 30 min a giorni alterni. Di settimana in settimana, puoi intensificare il ritmo o la velocità. Fino ad arrivare al momento in cui la prospettiva di correre non ti sembrerà più ardua.

  1. Utilizza il calendario

Non limitarti a tenere a mente le buone abitudini che hai deciso di sviluppare. Scrivile sulla tua agenda come fai per gli altri impegni. Visualizzarle concretamente, anche se ti sembrerà una piccola cosa, ha un impatto profondo sulla tua vita.

  1. Confessati

Racconta a qualcuno che cosa ti sei impegnato a fare. Sapere che il tuo confidente si aspetta che tu compia quell’azione varrà da sostegno per la tua motivazione.

  1. Medita

Se leggi da un po’ i contenuti di questo sito, saprai che amo molto la meditazione, per i grandi benefici che apporta alla nostra mente e al corpo.

Oltre ad aumentare la concentrazione e a ripulire i nostri pensieri, un muscolo che allena la pratica meditativa è quello della costanza.

Dopo una situazione imprevista, ti invito a prenderti qualche momento per una piccola meditazione.

Ritagliati qualche minuto di silenzio, a occhi chiusi, in un luogo tranquillo.
Cerca di tenere i pensieri concentrati su un’immagine: può essere un oggetto che hai nella stanza, un colore o un punto. Ogni volta che ti accorgi di pensare a qualcos’altro che non sia l’oggetto stabilito, fai un respiro profondo e cerca di riconcentrarti.

Questa piccola pausa meditativa avrà l’effetto di rigenerare la tua mente dalla tensione generata dalla situazione imprevista, ma non solo: servirà per rafforzare la tua costanza.

Se ti farà piacere fare della meditazione un’abitudine, qui ho raccolto una serie di indicazioni pratiche, elaborate con l’esperienza, per sperimentarla al meglio.

Per oggi è tutto.

Come hai visto, nell’articolo ho riunito per te diverse strategie: naturalmente non occorre che tu le metta in campo tutte insieme.

Scegli quelle che ti ispirano di più, o quelle che ti sembrano fare meglio al caso tuo.

E ogni volta ricordati perché vuoi prendere quella buona abitudine. Senti che effetto ti fa pensare al tuo obiettivo.

Ti auguro una settimana di imprevisti positivi,

Andrea Giuliodori.

Post scriptum

A proposito di imprevisti e abitudini… è davvero inevitabile perdere le nostre buone abitudini di fronte agli imprevisti? Possiamo evitarlo in qualche modo?

Esistono diverse strategie per minimizzare l’effetto degli imprevisti quando stiamo cercando di formare le nostre buone abitudini.

Non solo, lavorando sulla nostra sfera emotiva, possiamo imparare a rispondere diversamente agli imprevisti.

Questo tema è stato il focus di diverse video-lezioni di Protocollo C.H.A.N.G.E. il nuovo corso di EfficaceMente dedicato proprio alla formazione delle abitudini.

…e a quanto pare il protocollo del dott. Fiorenza e le relative tecniche legate alla meccanica delle abitudini stanno portando risultati concreti ai primi corsisti entrati ad ottobre.

A 6 mesi dall’inizio del corso abbiamo infatti proposto un questionario ai primi 500 corsisti (al momento abbiamo raccolto più di 200 risultati). Uno dei quesiti chiave è il seguente:

“Hai continuato a mantenere l’abitudine anche dopo il termine del corso?”

Quasi l’80% dei rispondenti sta mantenendo le proprie abitudini, a dimostrazione che il giusto approccio può permetterci di gestire anche l’imprevisto più imprevedibile:

risposte corsisti CHANGE

 

In questo momento le iscrizioni a Protocollo C.H.A.N.G.E. sono chiuse. Compila il form qui sotto per registrarti alla lista di attesa e ricevere una notifica quando potrai nuovamente accedere al Corso::

 

Ti auguro una splendida settimana. Andrea.

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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matteo

negli imprevisti ti servono strumenti che ti fanno da scudo, esempio perdi il lavoro, uso una mia capacità per generare denaro…. il 99% in Italia non lo pensa e ciò mi da urto.

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