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Buona settimana

in questo periodo sto leggendo un libro che mi è stato consigliato dal COO di EfficaceMente: “Una sfida impossibile“.

È stato scritto dall’esploratore americano Colin O’Brady e racconta la sua impresa ad oggi più famosa: l’attraversamento in solitaria dell’Antartide, senza rifornimenti e senza l’aiuto di vele o cani da slitta, compiuta nel 2018.

Se ti piace il genere, è un libro molto bello.

Te ne ho voluto però parlare in questa nuova newsletter del lunedì per un altro motivo.

Ad un certo punto O’Brady racconta la tragica storia dell’ufficiale della Royal Navy Robert Falcon Scott, che, nel 1912, perse la vita insieme ai suoi uomini nel tragitto di ritorno dal Polo Sud.

Morirono di fame.

Il loro accampamento fu trovato a meno di 20 chilometri dal deposito di viveri che li avrebbe salvati.

I soccorritori calcolarono che se l’esploratore britannico e il suo equipaggio si fossero sforzati di compiere soltanto undici passi in più al termine di ogni tappa, sarebbero arrivati sani e salvi al punto di rifornimento.

Certo, nella nostra quotidianità non dobbiamo attraversare continenti ostili o giungere a salvifici depositi di viveri.

Eppure quegli undici passi in più possono essere una metafora molto potente.

Quante volte ci è capitato di fallire i nostri obiettivi per un soffio? Quante volte ci siamo arresi a pochi “chilometri” dalla meta?

Ecco, questa settimana…

Prima di chiudere i libri di quell’esame che stai preparando.
Prima di terminare il tuo allenamento.
Prima di concludere le attività di quel progetto personale.

…fai quegli undici passi in più.

A volte la differenza tra fallimento e successo si nasconde nelle piccole azioni che scegliamo di compiere (o non compiere) ogni singolo giorno.

Buona settimana,

Andrea Giuliodori.

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