2 min

Sai qual è il paradosso?

Ho passato mezz’ora a scrivere l’incipit di questa newsletter.

Buttavo giù un paio di frasi.
E poi le cancellavo.

Controllavo lo smartphone.
E poi riprovavo a scrivere qualcosa.

Mi alzavo per bere un bicchiere d’acqua.
E poi cancellavo quello che avevo scritto poco prima.

Così, in un loop infinito.

…finché non mi si è accesa una lampadina in testa 💡

“André, ti sei letteralmente bloccato mentre stai scrivendo un pezzo su come sbloccarsi nella vita! E che chezz…”

A quel punto (con non poco imbarazzo 😅) ho semplicemente messo in pratica quello di cui ti voglio parlare nelle prossime righe…

Partiamo.

In fisica esiste una grandezza che prende il nome di quantità di moto (p).

Questa grandezza ci permette di misurare lo slancio di un oggetto in movimento ed è pari al prodotto tra la massa di questo oggetto e la sua velocità:

p = mv

Andre’, bella eh la lezioncina di fisica, per carità, ma io mi sento bloccato nella vita e onestamente nun me ne può frega’ di meno dello slancio degli oggetti. Abbi pazienza.

Adesso ci arriviamo…

Quando siamo bloccati nella nostra vita.
Quando sembra che non stiamo andando da nessuna parte.
Quando certi risultati non vogliono proprio arrivare.

…e perché non abbiamo abbastanza quantità di moto.

E per ritrovare slancio nella nostra vita dobbiamo fare solo due fottutissime cose:

– aumentare la massa delle azioni che fanno la differenza.
– aumentare la velocità con cui completiamo queste azioni.

That’s it.

Un esempio?

Fino a 20 minuti fa, quando questa newsletter non ne voleva sapere di venir fuori, l’errore che stavo facendo era esattamente questo:

– Non stavo scrivendo abbastanza (poca massa).
– Ogni due frasi mi distraevo (poca velocità).

Ora è il tuo turno.

Pensa ad un’area della tua vita in cui ti senti bloccato in questo momento e “calcola” la tua quantità di moto:

– Quante delle azioni necessarie per ottenere i risultati che desideri stai facendo? (massa)
– Quanto velocemente le stai facendo? (velocità)

Se le tue risposte sono rispettivamente: “poche” e “poco“…

…ecco, non serve una laurea in Fisica per capire da dove partire per iniziare a sbloccare la situazione 😉

Daje.

Andrea Giuliodori.

Altri lettori trovano interessante