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Buon lunedì.

Non siamo isole.

Saperci costruire una rete di contatti professionali (e non solo) è fondamentale per la nostra crescita.

Ecco perché rimango spesso perplesso quando vengo contattato privatamente per collaborazioni, consigli, inviti a pranzo / per un caffè e consulenze varie (a gratise naturalmente).

L’approccio tipico è questo:

SCONOSCIUTO:
IO ho questo problema, puoi aiutarmi?”

“Vorrei raggiungere questo MIO obiettivo, mi consigli come fare?”

“Vorrei parlarti di ME e di questo MIO progetto, ci vediamo per un caffè?”

IO IO IO.
MIO MIO MIO.
ME ME ME.

Intendiamoci, essere focalizzati sui NOSTRI obiettivi è del tutto naturale…

Ma se sei alla ricerca di un mentore o vuoi far crescere il tuo network professionale, e usi le parole “IO, ME, MIO” per più di tre volte durante il primo contatto, la probabilità di essere classificato come “rompi-cohones” e finire rapidamente nel dimenticatoio è moooooooolto elevata.

Prendi piuttosto spunto da Andrea A., un lettore di EfficaceMente, con cui ho avuto il piacere di incontrarmi per la prima volta circa 4 anni fa.

Andrea ha lavorato in uno dei più importanti Incubatori di Startup qui a Londra.

Sapendo del mio interesse nell’angel investing mi scrive, invitandomi per un caffè.

L’obiettivo è parlarMI dell’ecosistema delle startup londinese e di alcune aziende che magari potrebbero interessarMI.

Se abbiamo tempo, vorrebbe ANCHE discutere di un suo progetto personale.

Ci vediamo: mi parla INNANZITUTTO delle cose che interessano a ME e poi mi presenta anche il suo progetto, su cui gli do con piacere una serie di feedback.

Dopo quel primo incontro, Andrea continua ad inviarmi regolarmente informazioni, appuntamenti, etc. relativi ai MIEI interessi.

Lo fa senza chiedere nulla in cambio, ma per puro spirito di condivisione.

Dopo qualche mese ci risentiamo e mi chiede se possiamo vederci per un altro caffè.

Viste le tante informazioni di valore che mi ha dato nel corso dei mesi, mi è difficile dirgli di no.

Ci facciamo un’altra bella chiacchierata e qualche giorno dopo il nostro ultimo incontro, mi arriva a casa un pacco regalo da Amazon.

Non ricordo di aver ordinato nulla, quindi lo apro incuriosito e ci trovo dentro uno splendido libro (vedi foto all’inizio del post): “Great Thinkers“, con un bigliettino da parte di Andrea in cui mi ringrazia per i consigli e il tempo che gli ho dedicato.

Ecco è così che si costruiscono relazioni (professionali e non) davvero efficaci!

Quindi, tornando a TE…

Se in questo periodo stai cercando di entrare in contatto con qualcuno per un tuo progetto o magari stai cercando di ampliare il tuo network per cambiare lavoro, e nessuno ti sta filando di pezza, prova a farti questa semplice domanda:

“Mi sto muovendo come Andrea A., o sto rompendo i cohones alla gente?”

A te l’ardua sentenza! :)

Ps. Come accennato, l’episodio che ti ho raccontato è accaduto circa 4 anni fa.

Per diverso tempo io e Andrea non ci siamo sentiti, se non sporadicamente, ma quando a fine 2019 ho deciso di aprire gli uffici londinesi di EfficaceMente e dar vita ad un team qui in loco, indovina chi è stata una delle prime persone che ho contattato?

Esatto…

…e oggi Andrea A. è diventato Direttore delle Operazioni (COO) di EfficaceMente ;-)

Insomma, saper costruire relazioni professionali efficaci richiede tempo e impegno, ma paga sempre.

E tu? Quale semino pianterai questa settimana per far crescere il tuo network?

Buona settimana e a lunedì prossimo.

Andrea Giuliodori.

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