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Se non avrai fiducia in te stesso, nessun altro l’avrà al tuo posto.

Puoi avere tutti gli strumenti necessari per realizzare i tuoi obiettivi, ma se non credi in te stesso fallirai.

Non so quante volte ho letto questa frase nei manuali di crescita personale e sai cosa ho pensato ogni volta? “Che para-culi questi para-guru! Alla fine se le strategie che propongono non funzionano è sempre colpa mia che non ci ho creduto abbastanza! Così sono bravi tutti!“. Eppure è innegabile il legame che esiste tra successo e fiducia in sé stessi.

Se non ci credi, ma soprattutto se non credi in te stesso, qualsiasi sforzo sarà vano. Insomma, la fiducia in sé stessi, la cosiddetta autostima, è il terreno su cui costruisci il castello dei tuoi successi: se questo terreno è fragile, inconsistente e fangoso, il tuo “castello” verrà giù alla prima pioggiarellina (leggi: sfida della vita).

Ma c’è una buona notizia: per quanto possiamo essere convinti del contrario, la fiducia in sé stessi non è innata; è una delle tante qualità mentali che possiamo sviluppare, rafforzare ed aumentare, applicando le giuste strategie. Io ne ho in mente almeno 16 di queste strategie pratiche accresci-autostima. Che dici, ci diamo un’occhiata? ;-)

Strategie pratiche accresci-autostima

1. Mantieni le promesse. Perdiamo la fiducia in noi stessi quando per troppo tempo non manteniamo le promesse che ci facciamo. Il 1° gennaio (o al ritorno dalle ferie) ci ripromettiamo di rimetterci in forma ed inevitabilmente ci ritroviamo un anno dopo più grassi e demotivati che mai. Se vuoi avere maggiore autostima fai poche promesse a te stesso, falle realistiche e soprattutto mantienile.

2. Poniti un piccolo obiettivo e raggiungilo. Molti para-guru sostengono che per avere successo nella vita bisogna porsi obiettivi ambiziosi: ni! Se per troppo tempo ti sei posto obiettivi che puntualmente non hai raggiunto, darti l’ennesimo traguardo impossibile è la via certa per l’insuccesso. Gli obiettivi funzionano solo se ti aiutano ad innescare un circolo virtuoso in cui ad ogni obiettivo raggiunto segue un premio che ti motiva a raggiungere obiettivi ancor più importanti: io lo chiamo il piccolo algoritmo del successo. Se vuoi creare anche tu questo circolo virtuoso, smettila di darti obiettivi in cui neanche tu credi: datti un piccolo obiettivo, un obiettivo ravvicinato nel tempo, ma fai di tutto per raggiungerlo. Gli obiettivi che ci poniamo devono essere coerenti con la direzione che vogliamo seguire nella nostra vita: se non sai da che parte girarti, puoi partire da queste 10 domande.

3. Cambia una piccola abitudine. A proposito di piccoli obiettivi: vuoi ritornare a credere in te stesso? Cambia una tua abitudine quotidiana. Smettila di fare quelle cagatone cambio-radicale-di-vita stile “1° gennaio”: non servono ad una beneamata cippa fritta. Scegli una, ed una sola, piccola abitudine che vuoi eliminare, cambiare o instaurare; dedicaci 30 giorni e passa all’abitudine successiva. Se non sai come e dove iniziare, leggiti questo post.

4. Allenati. Se non ti alleni abitualmente, ecco l’abitudine #1 che ti aiuterà a ritrovare la fiducia in te stesso e, in ultima analisi, a cambiare vita. Allenarti costantemente è qualcosa che va ben oltre la salute, il benessere e la forma fisica: lo sport è una scuola di vita. Qualsiasi attività fisica richiede resilienza, determinazione, motivazione. Tutto quello che impari tra le macchine di una palestra, le vasche di una piscina e le strade di una maratona lo ritrovi poi sui banchi dell’università o sul desk del tuo ufficio. Allena i tuoi muscoli per rafforzare il tuo spirito. Non te la senti di spendere soldi per l’iscrizione in palestra? Ecco un programma di allenamento efficace con cui instaurare questa nuova abitudine da casa. Niente scuse.

5. Sorridi. Puoi fare qualcosa per risolvere i tuoi problemi? Sorridi e fallo. Non puoi fare nulla per risolverli? Sorridi e fregatene. Insomma, non dimenticarti di sorridere: è un gesto tanto semplice, quanto efficace per migliorare il tuo umore e dare una spintina alla tua autostima.

6. Applica la regola dei 3 minuti. A volte basta dannatamente poco per ritrovare la fiducia in sé stessi; per l’esattezza, nella mia esperienza, in alcuni casi possono bastare 3 minuti o poco più. Non ci credi? Leggiti questo articolo.

7. Sii grato. Ti ho già parlato in passato del potere della gratitudine. Eppure troppe persone sono ancora convinte che essere grati sia una cosina new age per poveri creduloni. Da ormai 5 anni, ogni sera scrivo nel mio diario 3 cose di cui sono stato grato durante la giornata: mi ha cambiato la vita. Se impari a concentrarti su ciò che funziona nella tua vita, invece di starti sempre a lamentare come un frignone, è inevitabile che la tua autostima si accresca.

8. Concentrati sulle soluzioni. Ti svelo un segreto: tutti noi abbiamo problemi. Lo so che sentirti l’essere umano più sfigato del mondo è un qualcosa di cui vai particolarmente fiero, ma continuare a raccontarti quanto la tua vita faccia schifo difficilmente ti aiuterà a riconquistare la fiducia in te stesso. Piuttosto che pensare ossessivamente ai tuoi problemi, impara a concentrarti sulle possibili soluzioni a quei problemi.

9. Aiuta qualcuno. È sorprendente come le persone più ansiose ed insicure siano sempre concentrate su sé stesse, mentre quelle più serene e sicure di sé si prendano cura degli altri. Non dico che devi trasformarti in un volontario per l’Africa, ma invece di stare sempre a piangerti addosso, preoccupati sinceramente per gli altri, ascoltali e cerca di aiutarli. “André, io mi preoccupo sempre degli altri, ma sono gli altri che se ne fregano di me!” gnegnegné gnegnegné. Quanto non la sopporto questa frase! Aiutare qualcuno solo perché aspettiamo che quel qualcuno ricambi è qualcosa di tremendamente ipocrita ed egoista. Aiuta qualcuno in modo disinteressato.

10. Leggi. Quanti libri leggi in un anno? 10? 5? 1? Nessuno?! Nah, le istruzioni dell’Ikea non contano. Esistono almeno 5 ottime ragioni per leggere 52 libri all’anno, ma numeri a parte, più leggi e più idee sviluppi. Più idee sviluppi e più progetti realizzi. Più progetti realizzi e più… si accresce la fiducia in te stesso. Leggi. Punto.

11. Impara a studiare. Quando siamo preparati su un argomento ci sentiamo sicuri di noi stessi. Ecco perché la conoscenza migliora la nostra autostima. Non solo, funziona anche al contrario: più siamo sicuri dei nostri mezzi, migliori sono le nostre performance accademiche. Troppo spesso vengo contattato da studenti che passano interi mesi sui libri per poi rimandare all’ultimo l’appello di esame, temendo di non essere sufficientemente preparati (ooops, ti ho beccato!). Vuoi avere maggiore fiducia in te stesso? Preparati. Vuoi essere preparato al meglio? Impara a studiare.

12. Agisci in positivo. Il “Think Positive” è stato uno dei tanti tormentoni della crescita personale negli anni ’80-’90. La verità è che pensare positivo non fa la differenza. Ciò che fa davvero la differenza è agire in positivo, ovvero agire verso i nostri obiettivi. Quando impari ad agire e ad agire diversamente dal tuo solito, diventi una persona diversa, una persona più sicura e confidente. Non sai da dove partire? Ecco 5 azioni pratiche che per me si sono rivelate davvero efficaci.

13. Smettila di procrastinare. Vuoi sentirti meglio con te stesso? Pensa ad una cosa che stai rimandando da troppo tempo e falla come prima cosa domani mattina. Se non ci riesci, applica la strategia del vuoto.

14. Rifai il letto. Va bene tutto André, ma che cavolo c’azzecca rifare il letto con l’avere fiducia in sé stessi?! Quello di vivere in un ambiente caotico perché si è dei cretini, ehm… creativi, diciamocelo, è una put-?*$ta. La verità è che siamo dannatamente pigri e più ci lasciamo andare e più la stima in noi stessi cala. Prova a rifare il letto poco dopo esserti svegliato: è un gesto semplice, ma dai risvolti inaspettati; c’è addirittura chi ha rivoluzionato la propria vita partendo da questo gesto.

15. Fake it till you make it. Questo detto americano che letteralmente significa “fai finta finché non ci riuscirai” ha basi psicologiche ben più solide di quanto si potrebbe pensare. Uno degli stratagemmi utilizzati nella Psicoterapia cognitivo-comportamentale per aiutare chi soffre di carenza di autostima, ma anche ansia ed attacchi di panico, consiste proprio nello spingere il paziente ad agire come se non avesse alcun tipo di disturbo, applicando quella che viene chiamata la tecnica del “come se”. Pensa alla persona che vorresti diventare da qui ad 1 anno ed inizia ad agire… “come se” fossi già quella persona. Questa tecnica è estremamente potente è non è un caso che l’abbia sviscerata nei minimi dettagli all’interno del modulo #4 della mia guida APP – Autostima Passo Passo. Se cerchi un (per)corso graduale che ti porti a riconquistare la fiducia in te stesso, un giorno alla volta, una sfida alla volta, ti consiglio di dare un’occhiata alla pagina di presentazione di APP: clicca qui.

16. Affronta una situazione che ti mette a disagio. I coach fighi direbbero: “esci dalla tua zona di comfort“. Il punto è che l’autostima si costruisce strato dopo strato, ricordo dopo ricordo. Abbiamo fiducia in noi stessi e nei nostri mezzi, se abbiamo il ricordo nella nostra memoria di situazioni passate affrontate con successo. Se ogni volta che ti trovi di fronte ad una situazione di disagio, fuggi (o la eviti come direbbero gli psicologi), inevitabilmente il tuo cervello inizia a convincersi che non sei in grado di affrontare quella situazione: tu smentiscilo. Appena ne avrai occasione, affronta gradualmente situazioni che ti mettono a disagio. Guarda la paura negli occhi e falle capire chi comanda.

Se credi poco in te stesso e nelle tue abilità scegli una soltanto di queste 16 strategie e prova a metterla in pratica già da questa settimana. I cambiamenti non avvengono mai in un solo giorno, ma qualsiasi cambiamento ha inizio in uno specifico giorno. Oggi potrebbe essere quel giorno. Dipende da te (come direbbero i para-guru!).

Al prossimo post.

Andrea Giuliodori.

Avatar di Andrea Giuliodori
Sono un Ingegnere, nato e cresciuto tra le ridenti colline marchigiane ed oggi vivo e lavoro a Londra. Ho lavorato a Milano come Manager per una multinazionale della Consulenza Direzionale per 7 anni. Da inizi 2015 ho deciso di dedicarmi a tempo p...

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Babi

Sei insuperabile. Tranne forse che da te stesso, considerato che i tuoi post sono uno più bello dell’altro.
Bellissimo articolo, suggerimenti da tenere sempre a mente.
Mi servirebbe un piccolo bignami tascabile di EfficaceMente!
Bravo Andrea!
Babi.

Andrea

Ciao Babi,
grazie davvero ;-)

Andrea.

Salvatore

Ottimo articolo,ben fatto!! grazie :)

Andrea

Ciao Salvatore, ne sono felice! A presto,
Andrea.

Mauro De feudis

Grazie per questo post.

Antonio

Ciao Andrea!

Ottimo articolo anche quest’oggi. Leggere i tuoi articoli il lunedì è diventata una bella abitudine che mi da un argomento su cui riflettere durante la settimana.
Ho visto che in questo post ti sei concentrato soprattutto sull’autostima che cresce a causa della spirale positiva realizzazione->successo->realizzazione. E’ una autostima relativa all’applicazione/accrescimento delle competenze, che è fondamentale.
Hai mica nel cassetto una seconda puntata che studia come accrescere ( in modo pratico, come solo tu sai fare! ) l’autostima relativa non a quello che si fa, ma a quello che si è, come persone in quanto tali, uniche e irripetibili? Sarebbe molto interessante e integrerebbe bene questa parte!
grazie
ciao
Antonio

sabner

@Antonio: Basare la propria autostima sul successo è un errore, a volte si può definire male cosa si intende per successo, a volte il successo non dipende completamente da noi, a volte il successo arriva e poi se ne va quindi basare l’autostima sul successo significa avere un’AUTOSTIMA INSTABILE

sabner

@Antonio: nella maggiorparte dei 16 punti Andrea non indica il successo come strada per il successo
.
il successo se viene è meglio ed ha senso impegnarsi per raggiungerlo ma è un errore basare l’autostima su quello
.
punti come: “rifai il letto”, “leggi”, “sii grato”, “sorridi”, “annenati”, … sono delle BASI SICURE su cui costruire l’autostima perchè dipendono esclusivamente da noi

Crystal

Mamma mia… un bel malloppone questo lunedì. Bene! Vuol dire che qui bisogna aprire gli occhi e decidere con fermezza di fare sul serio. Articolo ricco di contenuti, a volerlo mettere in pratica tutto direi decisamente impegnativo. Ma va bene così. “Le chiacchiere stanno a zero” dopotutto no? :-) Ora poche storie, azzeramento pensieri inutili e azione. Buona settimana!

PS. Andrea, ho messo in pratica la tecnica del vuoto. E’ tanto irritante (e lo è proprio tanto) quanto efficace. A te le conclusioni! :D

PPS. Inutile dirti che per l’ennesima volta hai indovinato l’argomento perfetto al momento giusto. L’archetipo del Mago ti sta tutto amico! :-) Grazie come sempre!

Andrea

Ciao Crystal, in realtà ero partito con i classici 10 punti, poi non sono riuscito a fermarmi, fortuna che erano le 22 di domenica sera e ho deciso che era il caso di staccare ;-)

Eh… lo sapevo che la tecnica del vuoto sarebbe piaciuta: micidiale ;-)

Sabina

Andrea ho passato la maggior parte della mia vita ad aiutare gli altri ho lavorato tantissimo
Sorridevo sempre
Ma quando trovi la persona che ti fa sentire un annullita un oggetto
Dimmi tu come faccio a ritrovare la fiducia in me
Non ho più forze
Mi chiedo solo che male ho fatto
Dove ho sbagliato e perché sbaglio ancora

Claire

Buongiorno e buona settimana Andrea!
… oh, spettacolo!!! Adoro, adoro, adoro! Questo è il genere di post che mi aggancia completamente. C’è tutto! Un argomento che mi interessa, i rimandi a tutti gli altri articoli, in una forma completa e scorrevole, divertente ma incisiva come al tuo solito.
Nulla di nuovo, ma un bel riassunto organizzato da cui partire nei momenti di difficoltà.
E sai cosa mi piace oggi?
Vedo i progressi! Mi rendo conto che sto lavorando su buona parte di 16 punti – di ben 16 punti! – e ho cominciato a farlo poco alla volta, quindi ormai molte sono abitudini e posso dire di non essermi accorta di come lo siano diventate.
Ok, ci sono ancora moooolte cose da migliorare, ma ormai sono in viaggio e la mia vita sta cambiando!

Grazie :)

Andrea

Ciao Claire,
i progressi sono la mia “dipendenza” preferita.

A presto,
Andrea.

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